La seconda venuta di Cristo – la Vittoria sulla bestia

 

 

APOCALISSE 19:11-21

 

Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco.

Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia.

I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui.

Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio.

Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro.

Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente.

E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI.

Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole.

Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini d'ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi».

E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito.

Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine.

Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.

Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.


***

 

Il giudizio divino sulla prostituta è stato eseguito dai suoi antichi complici, la bestia e i re coalizzati; costoro, dopo aver distrutta Babilonia volgeranno l'ira loro contro la chiesa dei fedeli, anzi contro Cristo stesso.

«Costoro guerreggeranno contro l'Agnello, dice Apocalisse 17:14, e l'Agnello li vincerà».

Questo implica che, tra la caduta di Babilonia e l'intervento personale di Cristo nella lotta contro i nemici restanti, ha da intercalarsi il regno dell'anticristo, breve periodo in cui il male trionferà su tutta la linea, in cui gli abitanti della terra, immersi in un sonno spirituale più che mai profondo, ricercheranno con avidità insaziabile i piaceri ed i comodi, ma che, secondo l'insegnamento di Gesù e degli apostoli, sarà seguito immediatamente dall'apparizione del Signore sulle nuvole...

Il regno dell'anticristo, infatti, sarà per i cristiani un tempo di persecuzioni terribili: 'sarà dato alla bestia di far guerra ai santi e di vincerli' Apocalisse 13:7,15-17; 11:7; 17:3.

Quella lotta suprema sarà per i credenti viventi un tempo di purificazione... avversati da tutti i poteri visibili, essi impareranno a fidare unicamente e assolutamente nel loro Capo invisibile, concentrando i loro pensieri in un sospiro ardente dietro al suo ritorno, diventando nella prova degni di rivestire la gloriosa incorruttibilità che sta per scender su di lei dal cielo.

Il martirio degli ultimi tempi è la via che la conduce alla glorificazione... quando l'arroganza dell'anticristo e del mondo sarà giunta al colmo, e più angosciosa sarà la distretta del popolo di Dio, come un ladro nella notte, apparirà dal cielo il Signor Gesù Cristo, arresterà il corso abituale delle cose della terra e stabilirà sul nostro pianeta il suo regno glorioso.

Apocalisse 19:11-16 descrivono l'apparizione del Cristo vincitore; Apocalisse 19:17-18 proclamano l'imminente sicura vittoria; Apocalisse 19:19-21 la narrano brevemente.

Questa è quella che viene chiamata “la seconda venuta di Cristo”, essa costituisce uno degli avvenimenti più importanti del piano divino, se ne parla in diversi libri della Scrittura:

Perché questo tumulto fra le nazioni, e perché meditano i popoli cose vane?

I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo: «Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene».

Colui che siede nei cieli ne riderà; il Signore si farà beffe di loro.

Egli parlerà loro nella sua ira, e nel suo furore li renderà smarriti: «Sono io», dirà, «che ho stabilito il mio re sopra Sion, il mio monte santo».

Io annuncerò il decreto: Il SIGNORE mi ha detto: «Tu sei mio figlio, oggi io t'ho generato. Chiedimi, io ti darò in eredità le nazioni e in possesso le estremità della terra. Tu le spezzerai con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d'argilla».

Ora, o re, siate saggi; lasciatevi correggere, o giudici della terra.

Servite il SIGNORE con timore, e gioite con tremore.

Rendete omaggio al figlio, affinché il SIGNORE non si adiri e voi non periate nella vostra via, perché improvvisa l'ira sua potrebbe divampare.

Beati tutti quelli che confidano in lui! (Salmo 2)

O porte, alzate i vostri frontoni; e voi, porte eterne, alzatevi; e il Re di gloria entrerà.

Chi è questo Re di gloria? È il SIGNORE, forte e potente, il SIGNORE potente in battaglia.

O porte, alzate i vostri frontoni; alzatevi, o porte eterne, e il Re di gloria entrerà.

Chi è questo Re di gloria? È il SIGNORE degli eserciti; egli è il Re di gloria.

(Salmo 24:7-10)

 

Dite fra i popoli: «Il SIGNORE regna»; il mondo quindi è saldo e non potrà vacillare; il SIGNORE giudicherà le nazioni con rettitudine.

Gioiscano i cieli ed esulti la terra; risuoni il mare e quanto contiene; esultino i campi e quanto è in essi; tutti gli alberi delle foreste emettano gridi di gioia in presenza del SIGNORE; poich'egli viene, viene a giudicare la terra.

Egli giudicherà il mondo con giustizia, e i popoli con verità. (Salmo 96:10-13)

 

Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti.          (Isaia 9:5-6)

 

«Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo!», dice il SIGNORE.

Perciò così parla il SIGNORE, Dio d'Israele, riguardo ai pastori che pascolano il mio popolo: «Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate, e non ne avete avuto cura; ecco, io vi punirò, per la malvagità delle vostre azioni», dice il SIGNORE.

«Raccoglierò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho scacciate, le ricondurrò ai loro pascoli, saranno feconde e si moltiplicheranno.

Costituirò su di loro dei pastori che le porteranno al pascolo, ed esse non avranno più paura né spavento, e non ne mancherà nessuna», dice il SIGNORE.

«Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto, il quale regnerà da re e prospererà; eserciterà il diritto e la giustizia nel paese.

Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato: SIGNORE-nostra-giustizia.

Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui non si dirà più: "Per la vita del SIGNORE

che condusse i figli d'Israele fuori dal paese d'Egitto", ma: "Per la vita del SIGNORE che ha portato fuori e ha ricondotto la discendenza della casa d'Israele dal paese del settentrione, e da tutti i paesi nei quali io li avevo cacciati"; ed essi abiteranno nel loro paese». (Geremia 23:1-8)

 

La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Tu, figlio d'uomo, prenditi un pezzo di legno e scrivici sopra: "Per Giuda e per i figli d'Israele che gli sono associati".

Poi prenditi un altro pezzo di legno e scrivici sopra: "Per Giuseppe, bastone di Efraim e di tutta la casa d'Israele che gli è associata".

Poi accostali l'uno all'altro per farne un solo pezzo di legno, in modo che siano uniti nella tua mano.

Quando i figli del tuo popolo ti parleranno e ti diranno: "Non ci spiegherai forse che cosa vuoi dire con queste cose?", tu risponderai loro: Così parla il Signore, DIO: "Ecco, io prenderò il pezzo di legno di Giuseppe, che è in mano di Efraim, e le tribù d'Israele, che sono a lui associate, e li unirò a questo, che è il pezzo di legno di Giuda, e ne farò un solo legno, in modo che saranno una sola cosa nella mia mano".  I legni sui quali tu avrai scritto, li terrai in mano tua, sotto i loro occhi.

E di' loro: Così parla il Signore, DIO: "Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni dove sono andati, li radunerò da tutte le parti, e li ricondurrò nel loro paese; farò di loro una stessa nazione, nel paese, sui monti d'Israele; un solo re sarà re di tutti loro; non saranno più due nazioni, e non saranno più divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro idoli, con le loro abominazioni né con le loro numerose trasgressioni; io li tirerò fuori da tutti i luoghi dove hanno abitato e dove hanno peccato, li purificherò; essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio.

Il mio servo Davide sarà re sopra di loro ed essi avranno tutti un medesimo pastore; cammineranno secondo le mie prescrizioni, osserveranno le mie leggi, le metteranno in pratica; abiteranno nel paese che io diedi al mio servo Giacobbe, dove abitarono i vostri padri; vi abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli per sempre; e il mio servo Davide sarà loro principe per sempre. Io farò con loro un patto di pace: sarà un patto perenne con loro; li stabilirò fermamente, li moltiplicherò, e metterò il mio santuario in mezzo a loro per sempre; la mia dimora sarà presso di loro; io sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo.  Le nazioni conosceranno che io sono il SIGNORE che santifico Israele, quando il mio santuario sarà per sempre in mezzo a loro"».  (Ezechiele 37:15-28)

Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto e che non cadrà sotto il dominio d'un altro popolo.  Spezzerà e annienterà tutti quei regni, ma esso durerà per sempre, proprio come la pietra che hai visto staccarsi dal monte, senza intervento umano, e spezzare il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. (Daniele 2:44-45)

 

Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figlio d'uomo; egli giunse fino al vegliardo e fu fatto avvicinare a lui; gli furono dati dominio, gloria e regno, perché le genti di ogni popolo, nazione e lingua lo servissero.  Il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno che non sarà distrutto. (Daniele 7:13-14)

 

I figli d'Israele infatti staranno per parecchio tempo senza re, senza capo, senza sacrificio e senza statua, senza efod e senza idoli domestici.

Poi i figli d'Israele torneranno a cercare il SIGNORE, loro Dio, e Davide, loro re, e ricorreranno tremanti al SIGNORE e alla sua bontà, negli ultimi giorni. (Osea 3:4-5)

Conosciamo il SIGNORE, sforziamoci di conoscerlo!

La sua venuta è certa, come quella dell'aurora; egli verrà a noi come la pioggia, come la pioggia di primavera che annaffia la terra». (Osea 6:3)

 

Quel giorno io rialzerò la capanna di Davide che è caduta, ne riparerò i danni, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò com'era nei giorni antichi, affinché possegga il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è invocato il mio nome», dice il SIGNORE che farà questo.

«Ecco, vengono i giorni», dice il SIGNORE, «in cui l'aratore s'incontrerà con il mietitore, e chi pigia l'uva con chi getta il seme; quando i monti stilleranno mosto e tutti i colli si scioglieranno.

Io libererò dall'esilio il mio popolo, Israele; essi ricostruiranno le città desolate e le abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno giardini e ne mangeranno i frutti.

Io li pianterò nella loro terra e non saranno mai più sradicati dalla terra che io ho dato loro», dice il SIGNORE, il tuo Dio. (Amos 9:11-15)

 

«Quel giorno», dice il SIGNORE, «io raccoglierò le pecore zoppe, radunerò quelle che erano state scacciate e quelle che io avevo trattato duramente.

Di quelle zoppe io farò un resto che sussisterà; di quelle scacciate lontano, una nazione potente.

Il SIGNORE regnerà su di loro, sul monte Sion, da allora e per sempre. (Michea 4:6-7)

 

Manda grida di gioia, rallègrati, figlia di Sion! Perché ecco, io sto per venire e abiterò in mezzo a te»,

dice il SIGNORE. «In quel giorno molte nazioni s'uniranno al SIGNORE e diventeranno mio popolo; io abiterò in mezzo a te e tu conoscerai che il SIGNORE degli eserciti mi ha mandato da te.

Il SIGNORE possederà Giuda, come sua parte nella terra santa, e sceglierà ancora Gerusalemme.

Ogni creatura faccia silenzio in presenza del SIGNORE, perché egli si è destato dalla sua santa dimora». (Zaccaria 2:10-13)

 

Oracolo, parola del SIGNORE, riguardo a Israele.

Parola del SIGNORE che ha disteso i cieli e fondata la terra, e che ha formato lo spirito dell'uomo dentro di lui.

«Ecco, io farò di Gerusalemme una coppa di stordimento per tutti i popoli circostanti; questo concernerà anche Giuda, quando Gerusalemme sarà assediata.

In quel giorno avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli; tutti quelli che se la caricheranno addosso ne saranno malamente feriti e tutte le nazioni della terra si aduneranno contro di lei.

In quel giorno», dice il SIGNORE, «io colpirò di smarrimento tutti i cavalli, e di delirio quelli che li cavalcano; io aprirò i miei occhi sulla casa di Giuda, ma colpirò di cecità tutti i cavalli dei popoli.

I capi di Giuda diranno in cuor loro: "Gli abitanti di Gerusalemme sono la mia forza nel SIGNORE degli eserciti, loro Dio".

In quel giorno, io renderò i capi di Giuda come un braciere ardente in mezzo alla legna, come una torcia accesa in mezzo ai covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli circostanti; Gerusalemme sarà ancora abitata nel suo proprio luogo, a Gerusalemme.

Il SIGNORE salverà prima le tende di Giuda, perché la gloria della casa di Davide e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non s'innalzi al di sopra di Giuda.

In quel giorno il SIGNORE proteggerà gli abitanti di Gerusalemme; colui che fra loro vacilla sarà, in quel giorno, come Davide; la casa di Davide sarà come Dio, come l'angelo del SIGNORE davanti a loro. In quel giorno, io avrò cura di distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme.

«Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione; essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito.

In quel giorno ci sarà un gran lutto in Gerusalemme, pari al lutto di Adadrimmon nella valle di Meghiddo.

Il paese farà cordoglio, ogni famiglia per proprio conto; la famiglia della casa di Davide da una parte, e le loro mogli da un'altra parte; la famiglia della casa di Natan da una parte, e le loro mogli da un'altra parte; la famiglia della casa di Levi da una parte, e le loro mogli da un'altra parte; la famiglia dei Simeiti da una parte, e le loro mogli da un'altra parte; ogni famiglia rimasta, da una parte, e le mogli dall'altra. (Zaccaria 12)

 

Ecco, viene il giorno del SIGNORE in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te.

Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme, la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate; metà della città sarà deportata, ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città. Poi il SIGNORE si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni, come egli combatté tante volte nel giorno della battaglia.

In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi, che sta di fronte a Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra metà verso il meridione.

Voi fuggirete per la valle dei miei monti, poiché la valle dei monti si estenderà fino ad Asal; fuggirete come fuggiste per il terremoto ai giorni di Uzzia, re di Giuda; il SIGNORE, il mio Dio, verrà e tutti i suoi santi con lui. In quel giorno non ci sarà più luce; gli astri brillanti ritireranno il loro splendore.

Sarà un giorno unico, conosciuto dal SIGNORE; non sarà né giorno né notte, ma verso sera ci sarà luce. In quel giorno delle sorgenti usciranno da Gerusalemme; metà delle quali volgerà verso il mare orientale e metà verso il mare occidentale, tanto d'estate quanto d'inverno.

Il SIGNORE sarà re di tutta la terra; in quel giorno il SIGNORE sarà l'unico e unico sarà il suo nome.

(Zaccaria 14:1-9)

 

Se dunque vi dicono: "Eccolo, è nel deserto", non v'andate; "Eccolo, è nelle stanze interne", non lo credete; infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Dovunque sarà il cadavere, lì si raduneranno le aquile.

Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all'altro dei cieli. (Matteo 24:27-31)

 

«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso… (Matteo 25:31)

Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore; le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate.

Allora si vedrà il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole con grande potenza e gloria.

Ed egli allora manderà gli angeli a raccogliere i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremo della terra all'estremo del cielo. (Marco 13:24-27)

 

«I vostri fianchi siano cinti, e le vostre lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando tornerà dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e busserà. Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. Se giungerà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati loro! Sappiate questo, che se il padrone di casa conoscesse a che ora verrà il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.

Anche voi siate pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate». (Luca 12:35-40)

 

Disse pure ai suoi discepoli: «Verranno giorni che desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, e non lo vedrete. E vi si dirà: "Eccolo là", o "eccolo qui". Non andate, e non li seguite; perché com'è il lampo che balenando risplende da una estremità all'altra del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno.

Ma prima bisogna che egli soffra molte cose, e sia respinto da questa generazione.

Come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell'uomo. Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell'arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti.  (Luca 17:22-27)

Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra? (Luca 18:8)

Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle; sulla terra, angoscia delle nazioni, spaventate dal rimbombo del mare e delle onde; gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello che starà per accadere al mondo; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.

Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole con potenza e gloria grande.

Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina» (Luca 21:25-28)

 

E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo». (Atti 1:10-11)

"Dopo queste cose ritornerò e ricostruirò la tenda di Davide, che è caduta; e restaurerò le sue rovine, e la rimetterò in piedi, affinché il rimanente degli uomini e tutte le nazioni, su cui è invocato il mio nome, cerchino il Signore, dice il Signore che fa queste cose, a lui note fin dall'eternità".  (Atti 15:16-18)

 

Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte d'Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri; e tutto Israele sarà salvato, così come è scritto: «Il liberatore verrà da Sion. Egli allontanerà da Giacobbe l'empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quando toglierò via i loro peccati». (Romani 11:25-27)

E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. (2 Tessalonicesi 2:8)

 

Sappiate questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo i propri desideri peccaminosi e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione». (2 Pietro 3:3-4)

 

Anche per costoro profetizzò Enoc, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui». (Giuda 14-15)

 

Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen. «Io sono l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente». (Apocalisse 1:7-8)

Soltanto, quello che avete, tenetelo fermamente finché io venga. A chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine, darò potere sulle nazioni, ed egli le reggerà con una verga di ferro e le frantumerà come vasi d'argilla, come anch'io ho ricevuto potere dal Padre mio; e gli darò la stella del mattino.

(Apocalisse 2:25-28)

 

Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna. (Apocalisse 16:15)

 

Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù! (Apocalisse 22:20)

 

E’ bene tenere presente che nessuno dei fatti particolareggiati descritti in questo passo corrisponde al rapimento della Chiesa, della quale non si fa menzione.

I santi non incontreranno Cristo sulla terra, ma nell’aria:

Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.

Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati.

Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.

Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole. (1 Tessalonicesi 4:13-18)

***

 

Poi vidi il cielo aperto ed ecco un cavallo bianco; e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed egli giudica e guerreggia con giustizia.

 

In Apocalisse 4:1, Giovanni ha visto “una porta aperta nel cielo”, ora vede il “cielo aperto”, evidentemente è cambiato qualcosa.

Quando l'antico Israele fu ridotto all'estremo, strappato dal suo paese, disperso in terra pagana ed oppresso, il residuo fedele di esso, per bocca del profeta dell'esilio, sospirava: 'Oh squarciassi tu pure i cieli e scendessi!... Non v'è più alcuno che invochi il tuo nome... Sion è un deserto... La nostra casa santa..., è stata preda alle fiamme... Dinanzi a queste cose ti conterrai tu, o Eterno?' Isaia 64. All'angoscia del suo popolo Dio rispose.

E quando i Suoi servitori, oppressi dall'anticristo, grideranno a lui giorno e notte, il cielo si aprirà, e 'Colui che viene' apparirà per liberare i suoi, per abbattere i nemici e per stabilire il regno della giustizia. E’ questa la grande speranza dei credenti.

Essi 'aspettano e affrettano la venuta del giorno di Dio' 2Pietro 3, si preparano per quel giorno, invocano la venuta del Signor Gesù Apocalisse 22:17, amano la sua apparizione 2 Timoteo 4:8.

In Apocalisse 6:2, all'apertura del primo suggello, Giovanni aveva visto sopra un cavallo bianco, un cavaliere con un arco e una corona, uscito 'da vincitore e per vincere'.

Nessun dubbio qui che il guerriero sia il Figlo dell'uomo il quale non si presenta ora come l'Agnello immolato, ma come il Re e il Giudice.

Gesù è entrato una prima volta in Gerusalemme sopra un asino (simbolo di umiltà e di pace), ora entrerà sopra un cavallo bianco (simbolo di regalità e di battaglia).

Si chiama il fedele e il verace perchè mantiene tutte le promesse fatte ai suoi e non lascia cadere neppure le sue minacce.

Una delle caratteristiche fondamentali di Dio è la fedeltà:

Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore. (1 Corinzi 1:9)

 

Ma il Signore è fedele ed egli vi renderà saldi e vi guarderà dal maligno.   (2 Tessalonicesi 3:3)

 

Certa è quest'affermazione: se siamo morti con lui, con lui anche vivremo; se abbiamo costanza, con lui anche regneremo; se lo rinnegheremo anch'egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.   (2 Timoteo 2:11-13)

 

Dio è anche verace o veritiero:

«All'angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre… (Apocalisse 3:7)

 

Isaia profetizzava del re messianico:

Poi un ramo uscirà dal tronco d'Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici.

Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d'intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE.

Respirerà come profumo il timore del SIGNORE, non giudicherà dall'apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire, ma giudicherà i poveri con giustizia, pronuncerà sentenze eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e con il soffio delle sue labbra farà morire l'empio. (Isaia 11:1-4)

 

Anche Davide profetizzò nello stesso modo:

Il SIGNORE ha detto al mio Signore: «Siedi alla mia destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi».

Il SIGNORE stenderà da Sion lo scettro del tuo potere. Domina in mezzo ai tuoi nemici!

Il tuo popolo si offre volenteroso quando raduni il tuo esercito.

Parata di santità, dal seno dell'alba la tua gioventù viene a te come rugiada.

Il SIGNORE ha giurato e non si pentirà: «Tu sei Sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec».

Il Signore, alla tua destra, schiaccia dei re nel giorno della sua ira, giudica i popoli, ammucchia i cadaveri, stritola la testa ai nemici in un vasto territorio.

Si disseta al torrente lungo il cammino, e perciò terrà alta la testa. (Salmo 110)

 

***

 

12 E i suoi occhi erano una fiamma di fuoco.

 

La stessa caratteristica che troviamo nella descrizione del Figlio dell’uomo di Apocalisse 1:14:

Io mi voltai per vedere chi mi stava parlando.

Come mi fui voltato, vidi sette candelabri d'oro e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un figlio d'uomo, vestito con una veste lunga fino ai piedi e cinto di una cintura d'oro all'altezza del petto.

Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana candida, come neve; i suoi occhi erano come fiamma di fuoco… (Apocalisse 1:12-14)

 

I suoi occhi vedono tutto, leggono ogni cosa, anche i pensieri ed i moventi occulti; Egli è in grado di giudicar con piena conoscenza e con intelligenza divina. Nulla può rimanerGli nascosto!

Davide salmeggiava così:

SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci.

Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero.

Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, e conosci a fondo tutte le mie vie.

Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, SIGNORE, già la conosci appieno.

Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e poni la tua mano su di me.

La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo alta perché io possa arrivarci.

Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza?

Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là.

Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra.

Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno e la luce diventerà notte intorno a me», le tenebre stesse non possono nasconderti nulla e la notte per te è chiara come il giorno; le tenebre e la luce ti sono uguali.

Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre.

Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.

Meravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene.

Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora.

Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant'è grande il loro insieme!

Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te.

Certo, tu ucciderai l'empio, o Dio; perciò allontanatevi da me uomini sanguinari. Essi parlano contro di te malvagiamente; i tuoi nemici si servono del tuo nome per sostenere la menzogna.

SIGNORE, non odio forse quelli che ti odiano? E non detesto quelli che insorgono contro di te?

Io li odio di un odio perfetto; li considero miei nemici.

Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri.

Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna. (Salmo 139)

 

e sul suo capo v'erano molti diademi

 

Il sacro diadema del sommo sacerdote era stato voluto da Dio per mezzo di un preciso cerimoniale:

Farai avvicinare Aaronne e i suoi figli all'ingresso della tenda di convegno e li laverai con acqua.

Poi prenderai i paramenti e vestirai Aaronne della tunica, del manto dell'efod, dell'efod e del pettorale e lo cingerai della cintura artistica dell'efod.

Gli porrai in capo il turbante e metterai sul turbante il santo diadema.

Poi prenderai l'olio dell'unzione, glielo spanderai sul capo e l'ungerai. (Esodo 29:4-7)

 

Sul sacro diadema, vi era una scritta particolare:

E fecero d'oro puro la lamina del sacro diadema, e v'incisero, come s'incide sopra un sigillo: SANTO ALL'ETERNO. (Esodo 39:30)

 

Il diadema rappresenta quindi un simbolo di particolare onore, Gesù è Colui che Dio ha scelto per adempiere il piano benevolo in tutta la sua completezza:

… in Lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza; in Lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.

Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; Egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce. (Colossesi 2:9-15)

 

e portava scritto, probabilmente sulla fronte, inciso nel diadema, un nome che nessuno conosce fuorchè lui.

 

In Apocalisse 3:12 Cristo parla del suo 'nuovo nome', un nome che indicherà la sua completa unione col suo popolo e il suo trionfo finale, ovvero ancora le inscrutabili profondità dell'essere suo e delle sue perfezioni.

Se nessuno lo conosce, vuol dire che non si tratta nè del nome 'Iehova', nè di quello menzionato in Apocalisse 19:13: 'la Parola di Dio'.

Inutile perdersi in congetture sopra quel che non è rivelato.

La persona del Salvatore avrà sempre qualcosa di misterioso per la nostra intelligenza limitata; Egli porta un nome «che nessuno conosce fuorchè lui»; ma se vogliamo aver di lui una conoscenza quanto più completa ci sia possibile, dobbiamo ricordare che egli è la 'Parola di Dio', il Rivelatore e l'Agente di Dio, non della sua misericordia soltanto, ma anche della sua santità e giustizia.

Lo contempleremo perciò nelle pagine dei Vangeli che ci narrano la sua incarnazione, la sua dolcezza, la sua bontà infinita, il suo abbassamento fino alla morte; ma non tralasceremo le pagine dell'Apocalisse che ce lo fanno contemplare come il Re vittorioso, il Re dei re che giudica e guerreggia con giustizia, che scruta i cuori con occhi di fuoco, terribile ai nemici ostinati, che calca il tino dell'ira, la cui veste è tinta di sangue, la cui spada percuote e uccide.

Ci rifugeremo all'ombra dell'amore che dice: 'Venite a me... io vi darò riposo'.

Paolo scrivendo ai Filippesi esclama:

Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri.

Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma spogliò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome,  affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

(Filippesi 2:3-11)

 

***

 

13 Era vestito d'una veste tinta di sangue

 

Isaia profetizzava di questo momento:

Il SIGNORE ha visto, e gli è dispiaciuto che non vi sia più rettitudine; ha visto che non c'era più un uomo e si è stupito che nessuno intervenisse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto, la sua giustizia lo ha sorretto; egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, si è messo in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un mantello.

Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere; il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà la loro retribuzione. (Isaia 59:15-18)

Chi è costui che giunge da Edom, da Bosra, vestito splendidamente?

Costui, magnificamente ammantato, che cammina fiero della grandezza della sua forza?

«Sono io, che parlo con giustizia, che sono potente a salvare».

Perché questo rosso sul tuo mantello e perché le tue vesti sono come quelle di chi calca l'uva nel tino?

«Io sono stato solo a calcare l'uva nel tino, e nessun uomo di fra i popoli è stato con me; io li ho calcati nella mia ira, li ho calpestati nel mio furore; il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti, ho macchiato tutti i miei abiti.

Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio cuore, e il mio anno di redenzione sono giunti.

Io guardai, ma non c'era chi mi aiutasse; fui stupito che nessuno mi sostenesse; allora il mio braccio mi ha salvato, e il mio furore mi ha sostenuto.

Ho calpestato popoli nella mia ira, li ho ubriacati nel mio furore, ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra». (Isaia 63:1-6)

Le vittorie riportate di già dal Cristo sui nemici sono il pegno di quella che sta per riportare sulla coalizione anticristiana degli ultimi tempi.

Non è questione qui del sangue dell'Agnello immolato per la nostra redenzione, ma del sangue di coloro che avranno sprezzato il sacrificio di Cristo e si saranno schierati fra i suoi nemici. Cfr. Apocalisse 19:21; Luca 19:27.

Il Signore Gesù conobbe la profonda umiliazione, fu spogliato e schernito ( cfr Matteo 27:29-31 ), ma adesso Egli veste un abito tinto del sangue dei Suoi nemici, non vi saranno più oltraggi e scherni, ma viene per mostrare la Sua ira.

 

e il suo nome è: la Parola di Dio,

 

perchè come la parola rivela il pensiero nascosto, così il Figlio è il rivelatore del Dio invisibile, 'l'impronta della sua essenza', 'l'immagine' sua.

Egli ne rivela l'amore infinito, ma ne rivela pure la giustizia e la santità, quando esegue il giudizio affidatogli.

Gesù è la Parola di Dio:

Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.

Essa era nel principio con Dio.

Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini.

La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno sopraffatta.

Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.

Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce.

La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.

Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.

È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.

E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre. (Giovanni 1:1-14)

 

***

 

14 Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi ed erano vestiti di lino fino bianco e puro.

 

In 2Tessalonicesi 1:7 Paolo dice che 'il Signor Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante per far vendetta di coloro che non conoscono Iddio e di coloro che non ubbidiscono al Vangelo...'.

Ripetutamente Gesù ha parlato degli angeli come dovendolo accompagnare 'quando verrà nella gloria del Padre suo' Matteo 16:27; 25:31.

L’angelo che apparve a Maria indossava questo abito:

Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste bianca come neve. (Matteo 28:3)

Anche gli angeli che consolarono i discepoli che assistettero all’ascensione avevano questo abito:

Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi.

E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo». (Atti 1:9-11)

 

***

 

15 E dalla bocca gli usciva una spada affilata per percuoter con essa le nazioni

 

La spada che esce dalla bocca di Cristo rappresenta qui la parola di verità e di santità colla quale egli giudica.

ed egli le reggerà con una verga di ferro,

simbolo di un potere a cui è vano resistere.

Dopo la venuta gloriosa di Cristo la società umana sarà governata da lui.

e calcherà il tino del vino dell'ardente ira dell'onnipotente Iddio.

E questo il lato terribile del governo del Messia, rappresentante la punizione dei peccatori ostinati nella loro ribellione. Cfr. Apocalisse 14:26.  Questo è il motivo per cui la veste è tinta di sangue.

 

***

 

16 E sulla veste e sulla coscia, porta scritto questo nome: Re dei re, Signor dei signori.

 

In questa sovrana autorità sta la garanzia della vittoria di Cristo sulla coalizione dei poteri mondani avversi Apocalisse 17:14.

Paolo scriveva così a Timoteo:

Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza davanti a Ponzio Pilato con quella bella confessione di fede, ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all'apparizione del nostro Signore Gesù Cristo, la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen. (1 Timoteo 6:13-16)

 

***

 

17 Poi vidi un angelo che stava in piè nel sole! Ed egli gridò con gran voce, dicendo a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo, 18 Venite, adunatevi per il gran convito di Dio per mangiar carni di re e carni di capitani e carni di prodi e carni di cavalli e di cavalieri e carni d'ogni sorta d'uomini, liberi e schiavi, piccoli e grandi.

 

Circa il luogo, a chi gli chiedeva: Dove sarà?

Gesù rispose: «Dove sarà il corpo ivi anche le aquile si raduneranno» (Luca 17:37).

 

Anche il profeta Sofonia profetizzò similmente:

Il gran giorno del SIGNORE è vicino; è vicino e viene in gran fretta; si sente venire il giorno del SIGNORE e il più valoroso grida amaramente.

Quel giorno è un giorno d'ira, un giorno di sventura e d'angoscia, un giorno di rovina e di desolazione,un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità, un giorno di squilli di tromba e di allarme contro le città fortificate e le alte torri.

Io metterò gli uomini nell'angoscia ed essi brancoleranno come ciechi, perché hanno peccato contro il SIGNORE; il loro sangue sarà sparso come polvere e la loro carne come escrementi.

Né il loro argento né il loro oro potrà liberarli nel giorno dell'ira del SIGNORE; ma tutto il paese sarà divorato dal fuoco della sua gelosia; poiché egli farà una distruzione improvvisa e totale di tutti gli abitanti del paese». (Sofonia 1:14-18)

 

***

 

19 E vidi la bestia e i re della terra, e i loro eserciti radunati per muover guerra a colui che cavalcava il cavallo e all'esercito suo. E la bestia fu presa

 

I dieci re di cui si dice in Apocalisse 17:12-14 che daranno la loro potestà alla bestia si raduneranno e guerreggeranno contro l'Agnello, rendendo definitivamente visibile quanto ordito fino ad allora ma già denunciato nel Salmo 2: I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo: «Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene». (Salmo 2:2-3)

 

'I re della terra' radunati dal dragone e dai suoi strumenti per la battaglia del gran giorno di Dio, sul campo di Harmaghedon Apocalisse 16:13-14,16.

 

Gioele profetizzava così:

«Infatti ecco, in quei giorni, in quel tempo, quando ricondurrò dall'esilio quelli di Giuda e di Gerusalemme, io adunerò tutte le nazioni, e le farò scendere nella valle di Giosafat.

Là le chiamerò in giudizio a proposito della mia eredità, il popolo d'Israele, che esse hanno disperso tra le nazioni, e del mio paese, che hanno spartito fra di loro.

Hanno tirato a sorte il mio popolo; hanno dato un ragazzino in cambio di una prostituta, hanno venduto una ragazzina per del vino, e si sono messi a bere.

(Gioele 3:1-3)

 

***

 

20 e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto i miracoli davanti a lei, coi quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine.

 

Le poche parole con cui Giovanni dà il risultato dell'incontro delle forze avverse, danno l'impressione di un'azione fulminea (cfr. Apocalisse 20:9), in cui i capi ostili a Cristo: il rappresentante della potestà anticristiana e il suo ausiliare rappresentante la sapienza mondana nemica di Dio, cercano di scampare ma sono catturati.

La resistenza nulla degli avversari di Dio ci ricorda quanto detto da Gesù in occasione del Suo sacrificio:

Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi.

Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. (Giovanni 10:17-18)

 

Il sacrificio di Gesù è stato una scelta volontaria, non è stata una sopraffazione del nemico.

Anche Asaf rifletteva sulla vana apparenza dei ribelli:

Ho voluto riflettere per comprendere questo, ma la cosa mi è parsa molto ardua, finché non sono entrato nel santuario di Dio, e non ho considerato la fine di costoro.

Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli, tu li fai cadere in rovina.

Come sono distrutti in un momento, portati via, consumati in circostanze orribili!

Come avviene d'un sogno quand'uno si sveglia, così tu, Signore, quando ti desterai, disprezzerai la loro vana apparenza. (Salmo 73:16-20)

 

Gesù Cristo uomo disse a Pietro:

«Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, periranno di spada.

Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in questo istante più di dodici legioni d'angeli? Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?»

In quel momento Gesù disse alla folla: «Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro un brigante, per prendermi. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare e voi non mi avete preso; ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti». (Matteo 26:52-56)

 

La sola apparizione di Gesù Cristo e il soffio della Sua bocca sarà sufficiente a distruggere i nemici:

Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose?

Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo.

Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo.

E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. (2 Tessalonicesi 2:5-8)

 

 

Ambedue furono gettati nello stagno ardente di fuoco e di zolfo

 

descritto come luogo di tormento:

E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. (Apocalisse 20:10).

L'esser gettati vivi si spiega meglio se si tratta di individui concentranti in sè, negli ultimi giorni, tutta l'empietà di una società apostata.

Ciò non toglie che l'anticristo per eccellenza sia stato preceduto da molti precursori che Giovanni chiama pure anticristi nella sua prima Epistola 1Giovanni 2:18.

 

***

 

21 E il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che cavalcava il cavallo; e tutti gli uccelli si satollarono delle loro carni.

 

Mentre i capi responsabili della corruzione delle masse son sottoposti immediatamente a una punizione più severa, i loro seguaci sono uccisi dalla spada di Cristo che rappresenta qui, non la potenza di persuasione della parola che converte i peccatori, ma la potenza punitiva di cui è armato il giudice che condanna i colpevoli.

La visione annuncia un tremendo giudizio sul mondo anticristiano, ma soltanto gli eventi dell'avvenire potranno dir in qual modo preciso un tal giudizio verrà eseguito.

Come la chiesa degenere, traditrice della propria missione, sarà spazzata via dal giudizio divino, così lo Stato, allorchè, pervaso dalla filosofia antireligiosa, vorrà sostituire al culto di Dio il culto dell'uomo, alla legge di Dio, le mutevoli passioni umane, al rispetto della coscienza e della libertà, l'oppressione, i boicottaggi e le violenze, sarà condannato a sua volta a sparire per far posto al regno di Dio, chiamato in Daniele 'il regno dei santi dell'Altissimo'.

Coloro che saranno entrati nella coalizione anticristiana, riceveranno la loro retribuzione secondo i diversi gradi della loro responsabilità; nè vi sarà autorità regale, o gloria militare, o fama di scienza, o grandezza di numero che li possa scampare dalla meritata condanna.

'E cosa spaventevole cader nelle mani dell'Iddio vivente' Ebrei 10:21-31.

 

Geremia profetizzava così:

Il rumore giunge fino alle estremità della terra; poiché il SIGNORE ha una lite con le nazioni, egli entra in giudizio contro ogni carne; gli empi li dà in balìa della spada', dice il SIGNORE.

Così parla il SIGNORE degli eserciti: 'Ecco, una calamità passa di nazione in nazione, e un gran turbine si alza dalle estremità della terra».

In quel giorno, gli uccisi dal SIGNORE copriranno la terra dall'una all'altra estremità di essa, non saranno rimpianti, né raccolti, né seppelliti; serviranno di letame sulla faccia della terra'.

Urlate, pastori, gridate; rotolatevi nella polvere, voi, guide del gregge!

Poiché è giunto il tempo in cui dovete essere scannati; io vi frantumerò e cadrete come un vaso prezioso.

Ai pastori mancherà ogni rifugio, le guide del gregge non avranno via di scampo.

Si ode il grido dei pastori, l'urlo delle guide del gregge; poiché il SIGNORE devasta il loro pascolo; gli ovili di pace sono ridotti al silenzio, a causa dell'ardente ira del SIGNORE.

Fuggono come un leoncello che abbandona la sua tana, perché il loro paese è diventato una desolazione, a causa del furore della spada crudele, a causa dell'ardente ira del SIGNORE"». ( Geremia 25:31-38 )

 

Gianni Marinuzzi