La seconda venuta di Cristo – la Vittoria
sulla bestia
APOCALISSE 19:11-21
Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo
bianco.
Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero;
perché giudica e combatte con giustizia.
I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo
vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché
lui.
Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome
è la Parola di Dio.
Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra
cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro.
Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire
le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino
del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente.
E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo
nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI.
Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole.
Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano
in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; per
mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di
uomini d'ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi».
E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti
radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito.
Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso
profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto
quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la
sua immagine.
Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente
di fuoco e di zolfo.
Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla
bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle
loro carni.
***
Il giudizio divino sulla prostituta è stato eseguito dai
suoi antichi complici, la bestia e i re coalizzati; costoro, dopo aver
distrutta Babilonia volgeranno l'ira loro contro la chiesa dei fedeli, anzi
contro Cristo stesso.
«Costoro guerreggeranno contro
l'Agnello, dice
Apocalisse 17:14,
e l'Agnello li vincerà».
Questo implica che, tra la caduta di Babilonia e
l'intervento personale di Cristo nella lotta contro i nemici restanti, ha da
intercalarsi il regno dell'anticristo, breve periodo in cui il male
trionferà su tutta la linea, in cui gli abitanti della terra, immersi in un
sonno spirituale più che mai profondo, ricercheranno con avidità insaziabile
i piaceri ed i comodi, ma che, secondo l'insegnamento di Gesù e degli
apostoli, sarà seguito immediatamente dall'apparizione del Signore sulle
nuvole...
Il regno dell'anticristo, infatti,
sarà per i cristiani un tempo di persecuzioni terribili:
'sarà dato alla bestia di far guerra
ai santi e di vincerli'
Apocalisse 13:7,15-17;
11:7; 17:3.
Quella lotta suprema sarà per i credenti viventi un tempo
di purificazione... avversati da tutti i poteri visibili, essi impareranno a
fidare unicamente e assolutamente nel loro Capo invisibile, concentrando i
loro pensieri in un sospiro ardente dietro al suo ritorno, diventando nella
prova degni di rivestire la gloriosa incorruttibilità che sta per scender su
di lei dal cielo.
Il martirio degli ultimi tempi è la via che la conduce
alla glorificazione... quando l'arroganza dell'anticristo e del mondo sarà
giunta al colmo, e più angosciosa sarà la distretta del popolo di Dio, come
un ladro nella notte, apparirà dal cielo il Signor Gesù Cristo, arresterà il
corso abituale delle cose della terra e stabilirà sul nostro pianeta il suo
regno glorioso.
Apocalisse 19:11-16
descrivono l'apparizione del Cristo vincitore;
Apocalisse 19:17-18
proclamano l'imminente sicura vittoria;
Apocalisse 19:19-21
la narrano brevemente.
Questa è quella che viene chiamata “la seconda
venuta di Cristo”, essa costituisce uno degli
avvenimenti più importanti del piano divino, se ne parla in diversi libri
della Scrittura:
Perché questo tumulto fra le nazioni, e perché
meditano i popoli cose vane?
I re della terra si danno convegno e i prìncipi
congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo:
«Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene».
Colui che siede nei cieli ne riderà; il Signore si
farà beffe di loro.
Egli parlerà loro nella sua ira, e nel suo furore li
renderà smarriti: «Sono io», dirà, «che ho stabilito il mio re sopra Sion,
il mio monte santo».
Io annuncerò il decreto: Il SIGNORE mi ha detto: «Tu
sei mio figlio, oggi io t'ho generato. Chiedimi, io ti darò in eredità le
nazioni e in possesso le estremità della terra. Tu le spezzerai con una
verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso d'argilla».
Ora, o re, siate saggi; lasciatevi correggere, o
giudici della terra.
Servite il SIGNORE con timore, e gioite con tremore.
Rendete omaggio al figlio, affinché il SIGNORE non si
adiri e voi non periate nella vostra via, perché improvvisa l'ira sua
potrebbe divampare.
Beati tutti quelli che confidano
in lui! (Salmo
2)
O porte, alzate
i vostri frontoni; e voi, porte eterne, alzatevi; e il Re di gloria entrerà.
Chi è questo Re
di gloria? È il SIGNORE, forte e potente, il SIGNORE potente in battaglia.
O porte, alzate
i vostri frontoni; alzatevi, o porte eterne, e il Re di gloria entrerà.
Chi è questo Re
di gloria? È il SIGNORE degli eserciti; egli è il Re di gloria.
(Salmo 24:7-10)
Dite fra i
popoli: «Il SIGNORE regna»; il mondo quindi è saldo e non potrà vacillare;
il SIGNORE giudicherà le nazioni con rettitudine.
Gioiscano i
cieli ed esulti la terra; risuoni il mare e quanto contiene; esultino i
campi e quanto è in essi; tutti gli alberi delle foreste emettano gridi di
gioia in presenza del SIGNORE; poich'egli viene, viene a giudicare la terra.
Egli giudicherà il mondo con giustizia, e i popoli con
verità. (Salmo
96:10-13)
Poiché un bambino ci è nato, un
figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà
chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della
pace, per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di
Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il
diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo del SIGNORE
degli eserciti.
(Isaia
9:5-6)
«Guai ai
pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo!», dice il
SIGNORE.
Perciò così
parla il SIGNORE, Dio d'Israele, riguardo ai pastori che pascolano il mio
popolo: «Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate, e non ne
avete avuto cura; ecco, io vi punirò, per la malvagità delle vostre azioni»,
dice il SIGNORE.
«Raccoglierò il
rimanente delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho scacciate, le
ricondurrò ai loro pascoli, saranno feconde e si moltiplicheranno.
Costituirò su
di loro dei pastori che le porteranno al pascolo, ed esse non avranno più
paura né spavento, e non ne mancherà nessuna», dice il SIGNORE.
«Ecco, i giorni
vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò sorgere a Davide un germoglio
giusto, il quale regnerà da re e prospererà; eserciterà il diritto e la
giustizia nel paese.
Nei suoi giorni
Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il
nome con il quale sarà chiamato: SIGNORE-nostra-giustizia.
Perciò, ecco, i
giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui non si dirà più: "Per la vita del
SIGNORE
che condusse i figli d'Israele fuori dal paese
d'Egitto", ma: "Per la vita del SIGNORE che ha portato fuori e ha ricondotto
la discendenza della casa d'Israele dal paese del settentrione, e da tutti i
paesi nei quali io li avevo cacciati"; ed essi abiteranno nel loro paese».
(Geremia
23:1-8)
La parola del
SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Tu, figlio d'uomo, prenditi un
pezzo di legno e scrivici sopra: "Per Giuda e per i figli d'Israele che gli
sono associati".
Poi prenditi un
altro pezzo di legno e scrivici sopra: "Per Giuseppe, bastone di Efraim e di
tutta la casa d'Israele che gli è associata".
Poi accostali
l'uno all'altro per farne un solo pezzo di legno, in modo che siano uniti
nella tua mano.
Quando i figli del tuo popolo ti parleranno e ti
diranno: "Non ci spiegherai forse che cosa vuoi dire con queste cose?", tu
risponderai loro: Così parla il Signore, DIO: "Ecco, io prenderò il pezzo di
legno di Giuseppe, che è in mano di Efraim, e le tribù d'Israele, che sono a
lui associate, e li unirò a questo, che è il pezzo di legno di Giuda, e ne
farò un solo legno, in modo che saranno una sola cosa nella mia mano".
I
legni sui quali tu avrai scritto, li terrai in mano tua, sotto i loro occhi.
E di' loro:
Così parla il Signore, DIO: "Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle
nazioni dove sono andati, li radunerò da tutte le parti, e li ricondurrò nel
loro paese; farò di loro una stessa nazione, nel paese, sui monti d'Israele;
un solo re sarà re di tutti loro; non saranno più due nazioni, e non saranno
più divisi in due regni. Non si contamineranno più con i loro idoli, con le
loro abominazioni né con le loro numerose trasgressioni; io li tirerò fuori
da tutti i luoghi dove hanno abitato e dove hanno peccato, li purificherò;
essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio.
Il mio servo Davide sarà re
sopra di loro ed essi avranno tutti un medesimo pastore; cammineranno
secondo le mie prescrizioni, osserveranno le mie leggi, le metteranno in
pratica; abiteranno nel paese che io diedi al mio servo Giacobbe, dove
abitarono i vostri padri; vi abiteranno essi, i loro figli e i figli dei
loro figli per sempre; e il mio servo Davide sarà loro principe per sempre.
Io farò con loro un patto di pace: sarà un patto perenne con loro; li
stabilirò fermamente, li moltiplicherò, e metterò il mio santuario in mezzo
a loro per sempre; la mia dimora sarà presso di loro; io sarò loro Dio ed
essi saranno mio popolo.
Le
nazioni conosceranno che io sono il SIGNORE che santifico Israele, quando il
mio santuario sarà per sempre in mezzo a loro"».
(Ezechiele 37:15-28)
Al tempo
di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai
distrutto e che non cadrà sotto il dominio d'un altro popolo.
Spezzerà
e annienterà tutti quei regni, ma esso durerà per sempre, proprio come la
pietra che hai visto staccarsi dal monte, senza intervento umano, e spezzare
il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro.
(Daniele 2:44-45)
Io
guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno
simile a un figlio d'uomo; egli giunse fino al vegliardo e fu fatto
avvicinare a lui; gli furono dati dominio, gloria e regno, perché le genti
di ogni popolo, nazione e lingua lo servissero.
Il
suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno è un regno
che non sarà distrutto.
(Daniele 7:13-14)
I figli d'Israele infatti staranno per parecchio tempo
senza re, senza capo, senza sacrificio e senza statua, senza efod e senza
idoli domestici.
Poi i figli d'Israele torneranno
a cercare il SIGNORE, loro Dio, e Davide, loro re, e ricorreranno tremanti
al SIGNORE e alla sua bontà, negli ultimi giorni.
(Osea 3:4-5)
Conosciamo il
SIGNORE, sforziamoci di conoscerlo!
La sua venuta è certa, come quella dell'aurora; egli
verrà a noi come la pioggia, come la pioggia di primavera che annaffia la
terra». (Osea
6:3)
Quel giorno io
rialzerò la capanna di Davide che è caduta, ne riparerò i danni, ne rialzerò
le rovine, la ricostruirò com'era nei giorni antichi, affinché possegga il
resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è invocato il mio nome», dice
il SIGNORE che farà questo.
«Ecco, vengono
i giorni», dice il SIGNORE, «in cui l'aratore s'incontrerà con il mietitore,
e chi pigia l'uva con chi getta il seme; quando i monti stilleranno mosto e
tutti i colli si scioglieranno.
Io libererò
dall'esilio il mio popolo, Israele; essi ricostruiranno le città desolate e
le abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno
giardini e ne mangeranno i frutti.
Io li pianterò nella loro terra e non saranno mai più
sradicati dalla terra che io ho dato loro», dice il SIGNORE, il tuo Dio.
(Amos 9:11-15)
«Quel giorno»,
dice il SIGNORE, «io raccoglierò le pecore zoppe, radunerò quelle che erano
state scacciate e quelle che io avevo trattato duramente.
Di quelle zoppe
io farò un resto che sussisterà; di quelle scacciate lontano, una nazione
potente.
Il SIGNORE regnerà su di loro, sul monte Sion, da
allora e per sempre.
(Michea 4:6-7)
Manda grida di
gioia, rallègrati, figlia di Sion! Perché ecco, io sto per venire e abiterò
in mezzo a te»,
dice il
SIGNORE. «In quel giorno molte nazioni s'uniranno al SIGNORE e diventeranno
mio popolo; io abiterò in mezzo a te e tu conoscerai che il SIGNORE degli
eserciti mi ha mandato da te.
Il SIGNORE
possederà Giuda, come sua parte nella terra santa, e sceglierà ancora
Gerusalemme.
Ogni creatura faccia silenzio in presenza del SIGNORE,
perché egli si è destato dalla sua santa dimora».
(Zaccaria 2:10-13)
Oracolo, parola
del SIGNORE, riguardo a Israele.
Parola del
SIGNORE che ha disteso i cieli e fondata la terra, e che ha formato lo
spirito dell'uomo dentro di lui.
«Ecco, io farò
di Gerusalemme una coppa di stordimento per tutti i popoli circostanti;
questo concernerà anche Giuda, quando Gerusalemme sarà assediata.
In quel giorno
avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli;
tutti quelli che se la caricheranno addosso ne saranno malamente feriti e
tutte le nazioni della terra si aduneranno contro di lei.
In quel
giorno», dice il SIGNORE, «io colpirò di smarrimento tutti i cavalli, e di
delirio quelli che li cavalcano; io aprirò i miei occhi sulla casa di Giuda,
ma colpirò di cecità tutti i cavalli dei popoli.
I capi di Giuda
diranno in cuor loro: "Gli abitanti di Gerusalemme sono la mia forza nel
SIGNORE degli eserciti, loro Dio".
In quel giorno,
io renderò i capi di Giuda come un braciere ardente in mezzo alla legna,
come una torcia accesa in mezzo ai covoni; essi divoreranno a destra e a
sinistra tutti i popoli circostanti; Gerusalemme sarà ancora abitata nel suo
proprio luogo, a Gerusalemme.
Il SIGNORE
salverà prima le tende di Giuda, perché la gloria della casa di Davide e la
gloria degli abitanti di Gerusalemme non s'innalzi al di sopra di Giuda.
In quel giorno
il SIGNORE proteggerà gli abitanti di Gerusalemme; colui che fra loro
vacilla sarà, in quel giorno, come Davide; la casa di Davide sarà come Dio,
come l'angelo del SIGNORE davanti a loro. In quel giorno, io avrò cura di
distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme.
«Spanderò sulla
casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di
supplicazione; essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne
faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico, e lo piangeranno
amaramente come si piange amaramente un primogenito.
In quel giorno
ci sarà un gran lutto in Gerusalemme, pari al lutto di Adadrimmon nella
valle di Meghiddo.
Il paese farà cordoglio, ogni famiglia per proprio
conto; la famiglia della casa di Davide da una parte, e le loro mogli da
un'altra parte; la famiglia della casa di Natan da una parte, e le loro
mogli da un'altra parte; la famiglia della casa di Levi da una parte, e le
loro mogli da un'altra parte; la famiglia dei Simeiti da una parte, e le
loro mogli da un'altra parte; ogni famiglia rimasta, da una parte, e le
mogli dall'altra.
(Zaccaria 12)
Ecco, viene il
giorno del SIGNORE in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te.
Io radunerò
tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme, la città sarà presa, le case
saranno saccheggiate, le donne violentate; metà della città sarà deportata,
ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città. Poi il SIGNORE si
farà avanti e combatterà contro quelle nazioni, come egli combatté tante
volte nel giorno della battaglia.
In quel giorno
i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi, che sta di fronte a
Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da
oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si
ritirerà verso settentrione e l'altra metà verso il meridione.
Voi fuggirete
per la valle dei miei monti, poiché la valle dei monti si estenderà fino ad
Asal; fuggirete come fuggiste per il terremoto ai giorni di Uzzia, re di
Giuda; il SIGNORE, il mio Dio, verrà e tutti i suoi santi con lui. In quel
giorno non ci sarà più luce; gli astri brillanti ritireranno il loro
splendore.
Sarà un giorno
unico, conosciuto dal SIGNORE; non sarà né giorno né notte, ma verso sera ci
sarà luce. In quel giorno delle sorgenti usciranno da Gerusalemme; metà
delle quali volgerà verso il mare orientale e metà verso il mare
occidentale, tanto d'estate quanto d'inverno.
Il SIGNORE sarà
re di tutta la terra; in quel giorno il SIGNORE sarà l'unico e unico sarà il
suo nome.
(Zaccaria 14:1-9)
Se dunque vi
dicono: "Eccolo, è nel deserto", non v'andate; "Eccolo, è nelle stanze
interne", non lo credete; infatti, come il lampo esce da levante e si vede
fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Dovunque sarà il
cadavere, lì si raduneranno le aquile.
Subito dopo la tribolazione di
quei giorni,
il sole si
oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal
cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate.
Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e allora tutte le
tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire
sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli
con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un
capo all'altro dei cieli.
(Matteo 24:27-31)
«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con
tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso…
(Matteo 25:31)
Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole
si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore; le stelle cadranno dal
cielo e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate.
Allora si vedrà il Figlio dell'uomo venire sulle
nuvole con grande potenza e gloria.
Ed egli allora manderà gli
angeli a raccogliere i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremo della
terra all'estremo del cielo.
(Marco 13:24-27)
«I vostri fianchi siano cinti, e le vostre lampade
accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando tornerà
dalle nozze, per aprirgli appena giungerà e busserà. Beati quei servi che il
padrone, arrivando, troverà vigilanti! In verità io vi dico che egli si
rimboccherà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. Se
giungerà alla seconda o alla terza vigilia e li troverà così, beati loro!
Sappiate questo, che se il padrone di casa conoscesse a che ora verrà il
ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Anche voi siate pronti, perché
il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate».
(Luca 12:35-40)
Disse pure ai suoi discepoli: «Verranno giorni che
desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, e non lo
vedrete. E vi si dirà: "Eccolo là", o "eccolo qui". Non andate, e non li
seguite; perché com'è il lampo che balenando risplende da una estremità
all'altra del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno.
Ma prima bisogna che egli soffra molte cose, e sia
respinto da questa generazione.
Come
avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell'uomo.
Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al
giorno che Noè entrò nell'arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti.
(Luca
17:22-27)
Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede
sulla terra?
(Luca 18:8)
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle;
sulla terra, angoscia delle nazioni, spaventate dal rimbombo del mare e
delle onde; gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello che
starà per accadere al mondo; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle
nuvole con potenza e gloria grande.
Ma quando queste cose
cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra
liberazione si avvicina»
(Luca 21:25-28)
E come essi avevano gli occhi
fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si
presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare
verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in
cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in
cielo». (Atti
1:10-11)
"Dopo queste cose ritornerò e
ricostruirò la tenda di Davide, che è caduta; e restaurerò le sue rovine, e
la rimetterò in piedi, affinché il rimanente degli uomini e tutte le
nazioni, su cui è invocato il mio nome, cerchino il Signore, dice il Signore
che fa queste cose, a lui note fin dall'eternità".
(Atti 15:16-18)
Infatti, fratelli, non voglio
che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento
si è prodotto in una parte d'Israele, finché non sia entrata la totalità
degli stranieri; e tutto Israele sarà salvato, così come è scritto: «Il
liberatore verrà da Sion. Egli allontanerà da Giacobbe l'empietà; e questo
sarà il mio patto con loro, quando toglierò via i loro peccati».
(Romani
11:25-27)
E allora
sarà manifestato
l'empio,
che il Signore Gesù
distruggerà con il
soffio della sua bocca, e annienterà con
l'apparizione della sua venuta.
(2 Tessalonicesi 2:8)
Sappiate questo, prima di tutto:
che negli ultimi giorni verranno schernitori beffardi, i quali si
comporteranno secondo i propri desideri peccaminosi e diranno: «Dov'è la
promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono
addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione».
(2 Pietro
3:3-4)
Anche per costoro profetizzò
Enoc, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue
sante miriadi per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le
opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi
peccatori hanno pronunciati contro di lui».
(Giuda 14-15)
Ecco, egli viene con le nuvole e
ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le
tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen. «Io sono l'alfa e
l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene,
l'Onnipotente».
(Apocalisse 1:7-8)
Soltanto, quello che avete, tenetelo fermamente finché
io venga. A chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine,
darò potere sulle
nazioni, ed
egli le reggerà con una verga di ferro e le frantumerà come vasi d'argilla,
come anch'io ho ricevuto potere dal Padre mio; e gli darò la stella del
mattino.
(Apocalisse 2:25-28)
Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e
custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua
vergogna.
(Apocalisse 16:15)
Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo
presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù!
(Apocalisse 22:20)
E’ bene tenere presente che nessuno dei fatti particolareggiati descritti in
questo passo corrisponde al rapimento della Chiesa, della quale non si fa
menzione.
I santi non incontreranno Cristo sulla terra, ma nell’aria:
Fratelli, non
vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché
non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.
Infatti, se
crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di
Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati.
Poiché questo
vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo
rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono
addormentati; perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo
e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti
in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con
loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre
con il Signore.
Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste
parole. (1
Tessalonicesi 4:13-18)
***
Poi vidi il cielo aperto ed ecco un
cavallo bianco; e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed
egli giudica e guerreggia con giustizia.
In Apocalisse 4:1, Giovanni ha
visto “una porta aperta nel cielo”,
ora vede il “cielo aperto”,
evidentemente è cambiato qualcosa.
Quando l'antico Israele fu ridotto
all'estremo, strappato dal suo paese, disperso in terra pagana ed oppresso,
il residuo fedele di esso, per bocca del profeta dell'esilio, sospirava:
'Oh squarciassi tu pure i cieli e
scendessi!... Non v'è più alcuno che invochi il tuo nome... Sion è un
deserto... La nostra casa santa..., è stata preda alle fiamme... Dinanzi a
queste cose ti conterrai tu, o Eterno?'
Isaia 64.
All'angoscia del suo popolo Dio rispose.
E quando i Suoi servitori, oppressi
dall'anticristo, grideranno a lui giorno e notte, il cielo si aprirà, e
'Colui che viene' apparirà per
liberare i suoi, per abbattere i nemici e per stabilire il regno della
giustizia. E’ questa la grande speranza dei credenti.
Essi
'aspettano e affrettano la venuta del
giorno di Dio'
2Pietro 3,
si preparano per quel giorno, invocano la venuta del Signor Gesù
Apocalisse 22:17,
amano la sua apparizione
2 Timoteo 4:8.
In
Apocalisse 6:2,
all'apertura del primo suggello, Giovanni aveva visto sopra un cavallo
bianco, un cavaliere con un arco e una corona, uscito
'da vincitore e per vincere'.
Nessun dubbio qui che il guerriero sia il Figlo dell'uomo
il quale non si presenta ora come l'Agnello immolato, ma come il Re e il
Giudice.
Gesù è entrato una prima volta in Gerusalemme sopra un
asino (simbolo di umiltà e di pace), ora entrerà sopra un cavallo bianco
(simbolo di regalità e di battaglia).
Si chiama il
fedele e il
verace perchè mantiene
tutte le promesse fatte ai suoi e non lascia cadere neppure le sue minacce.
Una delle
caratteristiche fondamentali di Dio è la
fedeltà:
Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla
comunione del Figlio suo Gesù Cristo, nostro Signore.
(1 Corinzi 1:9)
Ma il Signore è fedele ed egli vi renderà saldi e vi
guarderà dal maligno. (2 Tessalonicesi 3:3)
Certa è quest'affermazione: se siamo morti con lui,
con lui anche vivremo; se abbiamo costanza, con lui anche regneremo; se lo
rinnegheremo anch'egli ci rinnegherà; se siamo infedeli, egli rimane fedele,
perché non può rinnegare se stesso. (2 Timoteo
2:11-13)
Dio è anche
verace o veritiero:
«All'angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: Queste cose dice il Santo, il
Veritiero, colui che ha
la chiave di
Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre…
(Apocalisse 3:7)
Isaia profetizzava del re messianico:
Poi un ramo uscirà dal tronco d'Isai, e un rampollo
spunterà dalle sue radici.
Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui: Spirito di
saggezza e d'intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di
conoscenza e di timore del SIGNORE.
Respirerà come profumo il timore del SIGNORE, non
giudicherà dall'apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire, ma
giudicherà i poveri con giustizia, pronuncerà sentenze eque per gli umili
del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e con il soffio
delle sue labbra farà morire l'empio.
(Isaia 11:1-4)
Anche Davide profetizzò nello stesso modo:
Il SIGNORE ha detto al mio Signore: «Siedi alla mia
destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi».
Il SIGNORE stenderà da Sion lo scettro del tuo potere.
Domina in mezzo ai tuoi nemici!
Il tuo popolo si offre volenteroso quando raduni il
tuo esercito.
Parata di santità, dal seno dell'alba la tua gioventù
viene a te come rugiada.
Il SIGNORE ha giurato e non si pentirà: «Tu sei
Sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec».
Il Signore, alla tua destra, schiaccia dei re nel
giorno della sua ira, giudica i popoli, ammucchia i cadaveri, stritola la
testa ai nemici in un vasto territorio.
Si disseta al torrente lungo il cammino, e perciò
terrà alta la testa. (Salmo 110)
***
12 E
i suoi occhi erano una fiamma di fuoco.
La stessa caratteristica che troviamo nella descrizione
del Figlio dell’uomo di Apocalisse 1:14:
Io mi voltai per vedere chi mi stava parlando.
Come mi fui voltato, vidi sette candelabri d'oro e, in
mezzo ai sette candelabri, uno simile a un figlio d'uomo, vestito con una
veste lunga fino ai piedi e cinto di una cintura d'oro all'altezza del
petto.
Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana
candida, come neve; i suoi occhi erano come fiamma di fuoco…
(Apocalisse 1:12-14)
I suoi occhi vedono tutto, leggono ogni cosa, anche i
pensieri ed i moventi occulti; Egli è in grado di giudicar con piena
conoscenza e con intelligenza divina. Nulla può rimanerGli nascosto!
Davide salmeggiava così:
SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci.
Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi
da lontano il mio pensiero.
Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, e conosci
a fondo tutte le mie vie.
Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che
tu, SIGNORE, già la conosci appieno.
Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e
poni la tua mano su di me.
La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo
alta perché io possa arrivarci.
Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove
fuggirò dalla tua presenza?
Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno
dei morti, eccoti là.
Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare
all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la
tua destra.
Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno e la luce
diventerà notte intorno a me», le tenebre stesse non possono nasconderti
nulla e la notte per te è chiara come il giorno; le tenebre e la luce ti
sono uguali.
Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai
intessuto nel seno di mia madre.
Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo
stupendo.
Meravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa
molto bene.
Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato
in segreto e intessuto nelle profondità della terra. I tuoi occhi videro la
massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che
mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora.
Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!
Quant'è grande il loro insieme!
Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia;
quando mi sveglio sono ancora con te.
Certo, tu ucciderai l'empio, o Dio; perciò
allontanatevi da me uomini sanguinari. Essi parlano contro di te
malvagiamente; i tuoi nemici si servono del tuo nome per sostenere la
menzogna.
SIGNORE, non odio forse quelli che ti odiano? E non
detesto quelli che insorgono contro di te?
Io li odio di un odio perfetto; li considero miei
nemici.
Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla
prova e conosci i miei pensieri.
Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la
via eterna. (Salmo 139)
e sul suo capo v'erano molti
diademi
Il sacro diadema del
sommo sacerdote era stato voluto da Dio per mezzo di un preciso cerimoniale:
Farai avvicinare Aaronne e i suoi figli all'ingresso
della tenda di convegno e li laverai con acqua.
Poi prenderai i paramenti e vestirai Aaronne della
tunica, del manto dell'efod, dell'efod e del pettorale e lo cingerai della
cintura artistica dell'efod.
Gli porrai in capo il turbante e metterai sul turbante
il santo diadema.
Poi prenderai l'olio dell'unzione, glielo spanderai
sul capo e l'ungerai.
(Esodo 29:4-7)
Sul sacro diadema, vi
era una scritta particolare:
E fecero d'oro puro la lamina del sacro diadema, e
v'incisero, come s'incide sopra un sigillo: SANTO ALL'ETERNO.
(Esodo 39:30)
Il diadema rappresenta
quindi un simbolo di particolare onore, Gesù è Colui che Dio ha scelto per
adempiere il piano benevolo in tutta la sua completezza:
… in Lui abita corporalmente tutta la pienezza della
Deità; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato
e di ogni potenza; in Lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione
non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste
nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel
battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede
nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.
Voi, che eravate morti nei peccati e nella
incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui,
perdonandoci tutti i nostri peccati; Egli ha cancellato il documento a noi
ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo,
inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha
fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.
(Colossesi 2:9-15)
e portava scritto,
probabilmente sulla fronte,
inciso nel diadema, un nome che nessuno conosce
fuorchè lui.
In
Apocalisse 3:12
Cristo parla del suo 'nuovo nome',
un nome che indicherà la sua completa unione col suo popolo e il suo trionfo
finale, ovvero ancora le inscrutabili profondità dell'essere suo e delle sue
perfezioni.
Se
nessuno lo conosce, vuol dire che non si tratta
nè del nome 'Iehova', nè di quello menzionato in
Apocalisse 19:13:
'la Parola di Dio'.
Inutile perdersi in congetture sopra quel che non è
rivelato.
La persona del Salvatore avrà
sempre qualcosa di misterioso per la nostra intelligenza limitata; Egli
porta un nome «che nessuno conosce
fuorchè lui»; ma se vogliamo aver di lui una conoscenza quanto più
completa ci sia possibile, dobbiamo ricordare che egli è la
'Parola di Dio', il Rivelatore e
l'Agente di Dio, non della sua misericordia soltanto, ma anche della sua
santità e giustizia.
Lo contempleremo perciò nelle pagine dei Vangeli che ci
narrano la sua incarnazione, la sua dolcezza, la sua bontà infinita, il suo
abbassamento fino alla morte; ma non tralasceremo le pagine dell'Apocalisse
che ce lo fanno contemplare come il Re vittorioso, il Re dei re che giudica
e guerreggia con giustizia, che scruta i cuori con occhi di fuoco, terribile
ai nemici ostinati, che calca il tino dell'ira, la cui veste è tinta di
sangue, la cui spada percuote e uccide.
Ci rifugeremo all'ombra dell'amore
che dice:
'Venite a me... io vi darò riposo'.
Paolo scrivendo ai Filippesi esclama:
Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria,
ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, cercando
ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche
in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò
l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma spogliò se
stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato
esteriormente come un uomo, umiliò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla
morte, e alla morte di croce.
Perciò Dio lo ha sovranamente
innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome,
affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni
ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che
Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.
(Filippesi 2:3-11)
***
13 Era
vestito d'una veste tinta di sangue
Isaia profetizzava di questo momento:
Il SIGNORE ha visto, e gli è dispiaciuto che non vi
sia più rettitudine; ha visto che non c'era più un uomo e si è stupito che
nessuno intervenisse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto, la sua
giustizia lo ha sorretto; egli si è rivestito di giustizia come di una
corazza, si è messo in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti
della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un mantello.
Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere; il
furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà
la loro retribuzione. (Isaia 59:15-18)
Chi è costui che giunge da Edom, da Bosra, vestito
splendidamente?
Costui, magnificamente ammantato, che cammina fiero
della grandezza della sua forza?
«Sono io, che parlo con giustizia, che sono potente a
salvare».
Perché questo rosso sul tuo mantello e perché le tue
vesti sono come quelle di chi calca l'uva nel tino?
«Io sono stato solo a calcare l'uva nel tino, e nessun
uomo di fra i popoli è stato con me; io li ho calcati nella mia ira, li ho
calpestati nel mio furore; il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti, ho
macchiato tutti i miei abiti.
Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio
cuore, e il mio anno di redenzione sono giunti.
Io guardai, ma non c'era chi mi aiutasse; fui stupito
che nessuno mi sostenesse; allora il mio braccio mi ha salvato, e il mio
furore mi ha sostenuto.
Ho calpestato popoli nella mia ira, li ho ubriacati
nel mio furore, ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra».
(Isaia 63:1-6)
Le vittorie riportate di già dal Cristo sui nemici sono
il pegno di quella che sta per riportare sulla coalizione anticristiana
degli ultimi tempi.
Non è
questione qui del sangue dell'Agnello immolato per la nostra redenzione, ma
del sangue di coloro che avranno sprezzato il sacrificio di Cristo e si
saranno schierati fra i suoi nemici. Cfr.
Apocalisse 19:21;
Luca 19:27.
Il Signore Gesù
conobbe la profonda umiliazione, fu spogliato e schernito ( cfr Matteo
27:29-31 ), ma adesso Egli veste un abito tinto del sangue dei Suoi nemici,
non vi saranno più oltraggi e scherni, ma viene per mostrare la Sua ira.
e il suo nome è: la Parola di Dio,
perchè come la parola rivela il
pensiero nascosto, così il Figlio è il rivelatore del Dio invisibile,
'l'impronta della sua essenza', 'l'immagine'
sua.
Egli ne rivela l'amore infinito, ma ne rivela pure la
giustizia e la santità, quando esegue il giudizio affidatogli.
Gesù è la Parola di Dio:
Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e
la Parola era Dio.
Essa era nel principio con Dio.
Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di
lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.
In lei era la vita, e la vita era la luce degli
uomini.
La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non
l'hanno sopraffatta.
Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era
Giovanni.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza
alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui. Egli stesso non era
la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce.
La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel
mondo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di
lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.
È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma
a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare
figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati
da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da
Dio.
E la Parola è diventata carne e ha abitato per un
tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la
sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
(Giovanni 1:1-14)
***
14 Gli
eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi ed erano
vestiti di lino fino bianco e puro.
In
2Tessalonicesi 1:7
Paolo dice che 'il Signor Gesù
apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco
fiammeggiante per far vendetta di coloro che non conoscono Iddio e di coloro
che non ubbidiscono al Vangelo...'.
Ripetutamente Gesù ha parlato degli
angeli come dovendolo accompagnare
'quando verrà nella gloria del Padre suo'
Matteo 16:27; 25:31.
L’angelo che apparve a Maria indossava questo abito:
Il suo aspetto era come di folgore e la sua veste
bianca come neve. (Matteo 28:3)
Anche gli angeli che consolarono i discepoli che
assistettero all’ascensione avevano questo abito:
Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato;
e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi.
E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre
egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e
dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo
Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella
medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».
(Atti 1:9-11)
***
15 E
dalla bocca gli usciva una spada affilata per percuoter con essa le nazioni
La spada che esce dalla bocca di Cristo rappresenta qui
la parola di verità e di santità colla quale egli giudica.
ed egli le reggerà con una verga di
ferro,
simbolo di un potere a cui è vano resistere.
Dopo la venuta gloriosa di Cristo la società umana sarà
governata da lui.
e calcherà il tino del vino
dell'ardente ira dell'onnipotente Iddio.
E questo il lato terribile del
governo del Messia, rappresentante la punizione dei peccatori ostinati nella
loro ribellione. Cfr.
Apocalisse 14:26.
Questo
è il motivo per cui la veste è tinta di sangue.
***
16 E
sulla veste e sulla coscia, porta scritto questo nome: Re dei re, Signor dei
signori.
In questa sovrana autorità sta la
garanzia della vittoria di Cristo sulla coalizione dei poteri mondani
avversi
Apocalisse 17:14.
Paolo scriveva così a Timoteo:
Al cospetto di Dio che dà vita a
tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza davanti a Ponzio
Pilato con quella bella confessione di fede, ti ordino di osservare questo
comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all'apparizione del
nostro Signore Gesù Cristo, la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato
e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede
l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto
né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen.
(1 Timoteo 6:13-16)
***
17 Poi
vidi un angelo che stava in piè nel sole! Ed egli gridò con gran voce,
dicendo a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo, 18 Venite,
adunatevi per il gran convito di Dio per mangiar carni di re e carni di
capitani e carni di prodi e carni di cavalli e di cavalieri e carni d'ogni
sorta d'uomini, liberi e schiavi, piccoli e grandi.
Circa il luogo, a chi gli chiedeva: Dove sarà?
Gesù rispose: «Dove
sarà il corpo ivi anche le aquile si raduneranno» (Luca
17:37).
Anche il profeta Sofonia profetizzò similmente:
Il gran giorno del SIGNORE è vicino; è vicino e viene
in gran fretta; si sente venire il giorno del SIGNORE e il più valoroso
grida amaramente.
Quel giorno è un giorno d'ira, un giorno di sventura e
d'angoscia, un giorno di rovina e di desolazione,un giorno di tenebre e
caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità, un giorno di squilli di
tromba e di allarme contro le città fortificate e le alte torri.
Io metterò gli uomini nell'angoscia ed essi
brancoleranno come ciechi, perché hanno peccato contro il SIGNORE; il loro
sangue sarà sparso come polvere e la loro carne come escrementi.
Né il loro argento né il loro oro potrà liberarli nel
giorno dell'ira del SIGNORE; ma tutto il paese sarà divorato dal fuoco della
sua gelosia; poiché egli farà una distruzione improvvisa e totale di tutti
gli abitanti del paese». (Sofonia 1:14-18)
***
19 E
vidi la bestia e i re della terra, e i loro eserciti radunati per muover
guerra a colui che cavalcava il cavallo e all'esercito suo. E la bestia fu
presa
I dieci re di cui si dice in
Apocalisse 17:12-14
che daranno la loro potestà alla bestia si raduneranno e guerreggeranno
contro l'Agnello, rendendo definitivamente visibile quanto ordito fino ad
allora ma già denunciato nel Salmo 2:
I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il
SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo: «Spezziamo i loro legami, e
liberiamoci dalle loro catene». (Salmo 2:2-3)
'I re della terra'
radunati dal dragone e dai suoi strumenti per la battaglia del gran giorno
di Dio, sul campo di Harmaghedon
Apocalisse 16:13-14,16.
Gioele profetizzava così:
«Infatti ecco, in quei giorni, in quel tempo, quando
ricondurrò dall'esilio quelli di Giuda e di Gerusalemme, io adunerò tutte le
nazioni, e le farò scendere nella valle di Giosafat.
Là le chiamerò in giudizio a proposito della mia
eredità, il popolo d'Israele, che esse hanno disperso tra le nazioni, e del
mio paese, che hanno spartito fra di loro.
Hanno tirato a sorte il mio popolo; hanno dato un
ragazzino in cambio di una prostituta, hanno venduto una ragazzina per del
vino, e si sono messi a bere.
(Gioele 3:1-3)
***
20 e
con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto i miracoli davanti a lei,
coi quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e
quelli che adoravano la sua immagine.
Le poche parole con cui Giovanni dà
il risultato dell'incontro delle forze avverse, danno l'impressione di
un'azione fulminea (cfr.
Apocalisse 20:9),
in cui i capi ostili a Cristo: il rappresentante della potestà anticristiana
e il suo ausiliare rappresentante la sapienza mondana nemica di Dio, cercano
di scampare ma sono catturati.
La resistenza nulla degli avversari di Dio ci ricorda
quanto detto da Gesù in occasione del Suo sacrificio:
Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia
vita per riprenderla poi.
Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il
potere di deporla e ho il potere di riprenderla.
(Giovanni 10:17-18)
Il sacrificio di Gesù è stato una scelta volontaria, non
è stata una sopraffazione del nemico.
Anche Asaf rifletteva sulla vana apparenza dei ribelli:
Ho voluto riflettere per comprendere questo, ma la
cosa mi è parsa molto ardua, finché non sono entrato nel santuario di Dio, e
non ho considerato la fine di costoro.
Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli, tu li fai
cadere in rovina.
Come sono distrutti in un momento, portati via,
consumati in circostanze orribili!
Come avviene d'un sogno quand'uno si sveglia, così
tu,
Signore, quando ti desterai, disprezzerai la loro vana apparenza.
(Salmo 73:16-20)
Gesù Cristo uomo disse a Pietro:
«Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli
che prendono la spada, periranno di spada.
Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che
mi manderebbe in questo istante più di dodici legioni d'angeli? Come dunque
si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?»
In quel momento Gesù disse alla folla: «Voi siete
usciti con spade e bastoni, come contro un brigante, per prendermi. Ogni
giorno sedevo nel tempio a insegnare e voi non mi avete preso; ma tutto
questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti».
(Matteo 26:52-56)
La sola apparizione di Gesù Cristo e il soffio della Sua
bocca sarà sufficiente a distruggere i nemici:
Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi
dicevo queste cose?
Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia
manifestato a suo tempo.
Infatti il mistero dell'empietà è già in atto,
soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo.
E allora
sarà manifestato
l'empio,
che il Signore Gesù
distruggerà con il
soffio della sua bocca, e annienterà con
l'apparizione della sua venuta.
(2 Tessalonicesi 2:5-8)
Ambedue furono gettati nello stagno
ardente di fuoco e di zolfo
descritto come luogo di tormento:
E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello
stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e
saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.
(Apocalisse
20:10).
L'esser
gettati vivi si spiega
meglio se si tratta di individui concentranti in sè, negli ultimi giorni,
tutta l'empietà di una società apostata.
Ciò non toglie che l'anticristo per
eccellenza sia stato preceduto da molti precursori che Giovanni chiama pure
anticristi nella sua prima Epistola
1Giovanni 2:18.
***
21 E
il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che
cavalcava il cavallo; e tutti gli uccelli si satollarono delle loro carni.
Mentre i capi responsabili della corruzione delle masse
son sottoposti immediatamente a una punizione più severa, i loro seguaci
sono uccisi dalla spada di Cristo che rappresenta qui, non la potenza di
persuasione della parola che converte i peccatori, ma la potenza punitiva di
cui è armato il giudice che condanna i colpevoli.
La visione annuncia un tremendo giudizio sul mondo
anticristiano, ma soltanto gli eventi dell'avvenire potranno dir in qual
modo preciso un tal giudizio verrà eseguito.
Come la chiesa degenere, traditrice
della propria missione, sarà spazzata via dal giudizio divino, così lo
Stato, allorchè, pervaso dalla filosofia antireligiosa, vorrà sostituire al
culto di Dio il culto dell'uomo, alla legge di Dio, le mutevoli passioni
umane, al rispetto della coscienza e della libertà, l'oppressione, i
boicottaggi e le violenze, sarà condannato a sua volta a sparire per far
posto al regno di Dio, chiamato in Daniele
'il regno dei santi dell'Altissimo'.
Coloro che saranno entrati nella coalizione
anticristiana, riceveranno la loro retribuzione secondo i diversi gradi
della loro responsabilità; nè vi sarà autorità regale, o gloria militare, o
fama di scienza, o grandezza di numero che li possa scampare dalla meritata
condanna.
'E cosa spaventevole cader nelle
mani dell'Iddio vivente'
Ebrei 10:21-31.
Geremia profetizzava così:
Il rumore giunge fino alle estremità della terra;
poiché il SIGNORE ha una lite con le nazioni, egli entra in giudizio contro
ogni carne; gli empi li dà in balìa della spada', dice il SIGNORE.
Così parla il SIGNORE degli eserciti: 'Ecco, una
calamità passa di nazione in nazione, e un gran turbine si alza dalle
estremità della terra».
In quel giorno, gli uccisi dal SIGNORE copriranno la
terra dall'una all'altra estremità di essa, non saranno rimpianti, né
raccolti, né seppelliti; serviranno di letame sulla faccia della terra'.
Urlate, pastori, gridate; rotolatevi nella polvere,
voi, guide del gregge!
Poiché è giunto il tempo in cui dovete essere
scannati; io vi frantumerò e cadrete come un vaso prezioso.
Ai pastori mancherà ogni rifugio, le guide del gregge
non avranno via di scampo.
Si ode il grido dei pastori, l'urlo delle guide del
gregge; poiché il SIGNORE devasta il loro pascolo; gli ovili di pace sono
ridotti al silenzio, a causa dell'ardente ira del SIGNORE.
Fuggono come un leoncello che
abbandona la sua tana, perché il loro paese è diventato una desolazione, a
causa del furore della spada crudele, a causa dell'ardente ira del
SIGNORE"». (
Geremia 25:31-38 )