Le
sette coppe dell'ira di Dio - Le prime quattro coppe
APOCALISSE
16:1-9
Allora udii dal tempio una gran voce che diceva ai sette angeli: «Andate e
versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio».
Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra; e un'ulcera maligna e
dolorosa colpì gli uomini che avevano il marchio della bestia e che
adoravano la sua immagine.
Poi il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; esso divenne sangue
simile a quello di un morto, e ogni essere vivente che si trovava nel mare
morì.
Poi il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti; e le
acque diventarono sangue.
Udii l'angelo delle acque che diceva: «Sei giusto, tu che sei e che eri, tu,
il Santo, per aver così giudicato.
Essi infatti hanno versato il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato
loro sangue da bere; è quello che meritano».
E udii dall'altare una voce che diceva: «Sì, o Signore, Dio onnipotente,
veritieri e giusti sono i tuoi giudizi».
Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole e al sole fu concesso di
bruciare gli uomini con il fuoco.
E gli uomini furono bruciati dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio
che ha il potere su questi flagelli, e non si ravvidero per dargli gloria.
***
1 E
udii una gran voce dal tempio, che diceva ai sette angeli: Andate e versate
sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio.
E’ arrivato il momento di purificare il mondo!
Sono finiti i tempi della Legge ( riconoscere lo stato
dell’uomo decaduto ), della Grazia ( la Buona Novella in Cristo ), degli
avvertimenti ( le trombe ), ora è giunta l’ora della vendetta.
La Chiesa è stata rapita ( si noti la precisazione al
verso 5 “ che Sei e che eri “,
non più “ che vieni “).
L’ordine arriva da una gran voce dal tempio, è l’ordine di Dio!
Il nostro è un Dio lento all’ira, dobbiamo ricordarcelo,
questo giudizio avviene proprio perché non c’è più rimedio.
"Il SIGNORE è lento all'ira e grande in bontà; egli perdona l'iniquità e il
peccato, ma non lascia impunito il colpevole e punisce l'iniquità dei padri
sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione".
(Numeri 14:18)
“Il SIGNORE è misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di gran
bontà.
Il SIGNORE è buono verso tutti, pieno di compassioni per tutte le sue
opere”.
(Salmo 145:8-9)
La pazienza di Dio ha uno scopo preciso: “Perciò,
o uomo, chiunque tu sia che giudichi, sei inescusabile; perché nel giudicare
gli altri condanni te stesso; infatti tu che giudichi, fai le stesse cose.
Ora noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose è
conforme a verità.
Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali
cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio? Oppure disprezzi
le ricchezze della sua bontà, della sua pazienza e della sua costanza, non
riconoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?
Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti
accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del
giusto giudizio di Dio.
Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere: vita eterna a quelli che con
perseveranza nel fare il bene cercano gloria, onore e immortalità; ma ira e
indignazione a quelli che, per spirito di contesa, invece di ubbidire alla
verità ubbidiscono all'ingiustizia.
Tribolazione e angoscia sopra ogni uomo che fa il male; sul Giudeo prima e
poi sul Greco; ma gloria, onore e pace a chiunque opera bene; al Giudeo
prima e poi al Greco; perché davanti a Dio non c'è favoritismo”.
(Romani 2:1-11)
“Sappiate questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno
schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo i propri desideri
peccaminosi e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Perché dal
giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come
dal principio della creazione».
Ma costoro dimenticano volontariamente che nel passato, per effetto della
parola di Dio, esistettero dei cieli e una terra tratta dall'acqua e
sussistente in mezzo all'acqua; e che, per queste stesse cause, il mondo di
allora, sommerso dall'acqua, perì; mentre i cieli e la terra attuali sono
conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del
giudizio e della perdizione degli empi.
Ma voi, carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: per il Signore un
giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno.
Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono
alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che
tutti giungano al ravvedimento.
Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno
stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che
sono in essa saranno bruciate”.
(2 Pietro 3:3-10)
La terra
comprende qui il globo terraqueo nei suoi vari elementi, mentre nel verso
seguente ha il senso più ristretto di superficie asciutta per opposizione al
mare.
2 Apocalisse
16:2-9.
Le quattro prime coppe son versate sulla terra;
sul mare, sui fiumi e sorgenti, e sul sole
Le prime quattro piaghe formano un gruppo omogeneo
distinto dalle tre ultime che son di natura alquanto diversa.
Esse offrono analogie con talune delle piaghe d'Egitto e specialmente con
quelle di cui danno il segnale le quattro prime trombe
Apocalisse 8:7-12:
Prima Tromba:
Grandine e fuoco, mescolati con sangue gettati
sulla terra
Prima Coppa:
Ulcera maligna sulla terra
Seconda Tromba:
Montagna ardente nel mare
Seconda Coppa:
Il mare diventa sangue
Terza Tromba:
Grande stella nelle acque dolci che diventano
amare
Terza Coppa:
Le acque dolci diventano sangue
Quarta Tromba:
Si oscurano i corpi luminosi celesti ( Sole,
Luna e stelle )
Quarta Coppa:
Il Sole brucia gli uomini con fuoco
Diverse nei loro particolari effetti, queste come quelle
colpiscono la terra, il mare, i fiumi e il sole, cioè la natura fisica in
mezzo a cui vive l'uomo.
Tuttavia sono da notare importanti diversità tra i flagelli segnalati dalle
trombe e le piaghe versate dalle coppe.
Mentre i flagelli hanno carattere disciplinare, le piaghe dell'ira sono
prevalentemente punitive; mentre quelle colpiscono solo il terzo della
vegetazione, del mare ecc. queste sono più radicali, colpiscono la totalità;
mentre quelle, pur conducendoci con la settima tromba fin sulla soglia del
regno glorioso di Cristo
Apocalisse 11:15...,
appartengono però ad epoche anteriori; queste sono
'le ultime piaghe', colpiscono i
nemici del regno quando son riusciti a svolgere l'opera loro funesta ed
appartengono quindi agli ultimi tempi.
Infatti viene detto esplicitamente che la prima
colpisce 'gli uomini che avevano il
marchio della bestia', che il quinto angelo versa la sua coppa
'sul trono della bestia', e, a
proposito della settima coppa, che
'Dio si ricordò di Babilonia la grande' per punirla.
E il primo andò e versò la sua coppa sulla terra
( qui nel senso ristretto di terra ferma abitata dai sudditi della bestia );
e un'ulcera maligna e dolorosa colpì gli uomini
che avevano il marchio della bestia e che adoravano la sua immagine.
L’ulcera è una piaga che troviamo altre volte nella Scrittura:
La troviamo nell’elenco delle maledizioni sul popolo di Israele in caso di
ribellione e disubbidienza: “Ma
se non ubbidisci alla voce del SIGNORE tuo Dio, se non hai cura di mettere
in pratica tutti i suoi comandamenti e tutte le sue leggi che oggi ti do,
avverrà che tutte queste maledizioni verranno su di te e si compiranno per
te: …
…Il SIGNORE ti colpirà con l'ulcera d'Egitto, con emorroidi, con la rogna e
con la tigna, da cui non potrai guarire.
...Il SIGNORE ti colpirà sulle ginocchia e sulle cosce con un'ulcera
maligna, dalla quale non potrai guarire; ti colpirà dalle piante dei piedi
alla sommità del capo”.
(tratto da Deuteronomio 28)
La troviamo tra le piaghe d’Egitto: “Il
SIGNORE disse a Mosè e ad Aaronne: «Prendete delle manciate di fuliggine di
fornace e Mosè la getti verso il cielo, sotto gli occhi del faraone.
Essa diventerà una polvere che coprirà tutto il paese d'Egitto e produrrà
ulceri che si trasformeranno in pustole sulle persone e sugli animali in
tutto il paese d'Egitto».
Essi presero dunque della fuliggine di fornace e si presentarono al faraone;
Mosè la gettò verso il cielo ed essa produsse ulceri che si trasformarono in
pustole sulle persone e sugli animali.
I maghi non poterono presentarsi davanti a Mosè, a causa delle ulceri,
perché le ulceri erano sui maghi come su tutti gli Egiziani.
Ma il SIGNORE indurì il cuore del faraone e questi non diede ascolto a Mosè
e ad Aaronne, come il SIGNORE aveva detto a Mosè”.
(Esodo 9:8-12)
3 Poi
il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; ed esso divenne sangue come
di morto, ed ogni essere vivente che si trovava nel mare morì,
Il flagello della seconda tromba
Apocalisse 8:8-9
aveva fatto perire un terzo degli esseri marini e delle navi.
La seconda piaga è più grave e non sono indicati i mezzi
di cui Dio si serve per produrre tali effetti.
E’ però certo che gli effetti di tale flagello saranno disastrosi in quanto
tutto il mondo marino morirà!
In Genesi troviamo scritto: “Poi
Dio disse: «Producano le acque in abbondanza esseri viventi, e volino degli
uccelli sopra la terra per l'ampia distesa del cielo».
Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si
muovono, e che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e
ogni volatile secondo la sua specie.
Dio vide che questo era buono.
Dio li benedisse dicendo: «Crescete, moltiplicatevi e riempite le acque dei
mari, e si moltiplichino gli uccelli sulla terra»”.
(Genesi 1:20-22)
La corruzione portata dalla caduta dell’uomo ha rovinato tutto,
l’inquinamento e lo stravolgimento del pianeta che viviamo ci fanno
riflettere su quanto l’uomo ha prodotto!
4 Poi
il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle fonti delle acque
( cioè nelle acque dolci e potabili ), e le acque diventarono sangue.
La piaga ricorda la prima che aveva colpito l'Egitto
rendendo imbevibile l'acqua del Nilo:
“Il SIGNORE disse a Mosè: «Di' ad Aaronne: "Prendi il tuo bastone e stendi
la tua mano sulle acque dell'Egitto, sui loro fiumi, sui loro canali, sui
loro stagni e sopra ogni raccolta d'acqua"; essi diventeranno sangue.
Vi sarà sangue in tutto il paese d'Egitto, perfino nei recipienti di legno e
nei recipienti di pietra».
Mosè e Aaronne fecero come il SIGNORE aveva ordinato.
Ed egli alzò il bastone e percosse le acque che erano nel Fiume sotto gli
occhi del faraone e sotto gli occhi dei suoi servitori; e tutte le acque che
erano nel Fiume furono cambiate in sangue.
I pesci che erano nel Fiume morirono e il Fiume fu
inquinato, tanto che gli Egiziani non potevano più bere l'acqua del Fiume.
Vi
fu sangue in tutto il paese d'Egitto”.
(Esodo 7:19-21)
La terza piaga dell'ira è assai più grave di quella
venuta al suono della terza tromba (Apocalisse 8:10-11), e non ne è fissata
la durata.
Ma la giustizia di essa appare evidente agli angeli ed ai
santi.
5 E
udii l'angelo delle acque
( l'angelo preposto alle acque, altrove si parla d'angeli che rattengono i
venti
Apocalisse 7:1,
di un angelo avente potestà sul fuoco
Apocalisse 14:18,
di angeli protettori di popoli particolari
Daniele 10
) che diceva: Sei giusto tu che sei e che eri ( non aggiunge che
vieni perchè Dio è oramai all'opera per giudicare ), [tu,] il Santo,
per aver così giudicato.
Poco ci è rivelato circa gli uffici, le sfere d'azione e
le occupazioni degli eserciti angelici.
La giustizia è la manifestazione della santità di Dio che
odia il male.
Il giudizio è Giusto e inappellabile!
6 Hanno
sparso il sangue dei santi e dei profeti e tu hai dato loro a bere del
sangue; essi ne son degni!
E questa una delle parole che paiono dare qualche
plausibilità alla interpretazione simbolica che in cotesto
'bere del sangue' cui sono
condannati i persecutori sanguinari, vede la figura delle violenze omicide e
dei massacri a cui li abbandona la giustizia divina.
La sentenza di questo giudizio ha radice proprio nella persecuzione e
martirio dei santi e dei profeti.
7 E
udii l'altare che diceva: Sì, o Signore Iddio onnipotente, i tuoi giudizi
sono veraci e giusti.
L'altare da cui è partito il sospiro dei martiri imploranti giustizia
Apocalisse 6:10,
ora che la preghiera è stata esaudita, proclama anch'esso la giustizia di
Dio.
S'intende che l'altare è qui personificato. Cfr.
Apocalisse 9:13.
8 Poi
il quarto angelo versò la sua coppa sul sole: e al sole fu dato di bruciare
gli uomini col fuoco. E gli uomini furono arsi dal gran calore;
Al suonare della quarta tromba il sole era stato colpito
d'oscuramento parziale; qui invece un aumento del calore solare tormenta gli
uomini.
Le quattro prime piaghe, per quanto dolorose, non raggiungono un effetto
morale diverso dal flagelli delle trombe
Apocalisse 9:20-21:
non producono ravvedimento, anzi un indurimento maggiore, in quanto
accrescono le bestemmie.
9 e
bestemmiarono il nome di Dio che ha la potestà su queste piaghe e non si
ravvidero per dargli gloria
( confessando i propri peccati e la giustizia di Dio ).
***
Riflessioni:
Sette angeli escono dal tempio celeste per versare sulla
terra i calici dell'ira.
Dieci piaghe successive colpiscono l'Egitto per piegarlo.
Dio possiede mille mezzi per abbattere l'orgoglio
dell'uomo, di fargli sentir la sua fragilità, la sua dipendenza, la sua
impotenza di fronte ai giudizi che lo colpiscono.
Ma dipende dall'uomo il risultato morale di siffatte
dispensazioni dolorose.
I flagelli mettono a nudo il cuore e le sue disposizioni.
Da un cuore non indurito traggono la confessione del
peccato, l'umiliazione, la sottomissione, l'amore.
Da cuori ribelli non traggono che esasperazione e
bestemmie.
La tristezza secondo Dio conduce a ravvedimento; ma la
tristezza del mondo conduce alla morte.
L'ira di Dio è una realtà.
Mentre l'ira dell'uomo non risponde se non di rado e
parzialmente alla giustizia, l'ira di Dio è la manifestazione della perfetta
sua giustizia e santità.
Essa è affermazione solenne della responsabilità umana e
rivendicazione del governo morale del mondo.
Quando l'ira avrà compiuto l'opera sua, le creature
superiori dell'universo e le coscienze umane ne riconosceranno e ne
proclameranno la giustizia assoluta.
'Sì, o Signore Iddio Onnipotente, i tuoi giudizi son veraci e giusti!'
Per muovere guerra a Cristo ed ai suoi seguaci, lavorano
uniti fra loro, il dragone, la bestia ed il falso profeta; e, ben sapendo
che l'unirne fa la forza, si adoperano a formare una grande coalizione delle
forze anticristiane.
Di fronte a tanto zelo satanico, a una unione d'intenti e
di forze per il male, che ne è dei 'figli della luce'? Del loro zelo
individuale nel servizio di Cristo, dell'unione dei loro cuori nell'amor
fraterno e della loro sapiente collaborazione nell'estendere il regno del
loro Signore?