Satana legato - il
Millennio - l'ultima rivolta
APOCALISSE
20:1-10
Poi vidi scendere dal cielo un angelo
con la chiave dell'abisso e una grande catena in mano.
Egli afferrò il dragone, il serpente
antico, cioè il diavolo, Satana, lo legò per mille anni, e lo gettò
nell'abisso che chiuse e sigillò sopra di lui perché non seducesse più le
nazioni finché fossero compiuti i mille anni; dopo i quali dovrà essere
sciolto per un po' di tempo.
Poi vidi dei troni.
A quelli che vi si misero seduti fu
dato di giudicare.
E vidi le anime di quelli che erano
stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di
quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano
ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano.
Essi tornarono in vita e regnarono
con Cristo per mille anni.
Gli altri morti non tornarono in vita
prima che i mille anni fossero trascorsi.
Questa è la prima risurrezione.
Beato e santo è colui che partecipa
alla prima risurrezione.
Su di loro non ha potere la morte
seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei
mille anni.
Quando i mille anni saranno
trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le
nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle
alla battaglia: il loro numero è come la sabbia del mare.
E salirono sulla superficie della
terra e assediarono il campo dei santi e la città diletta; ma un fuoco dal
cielo discese e le divorò.
E il diavolo che le aveva sedotte fu
gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il
falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.
***
Gli strumenti di
Satana: la meretrice e l'anticristo, sono stati vinti e soppressi dai
giudizi precedenti; ora è la volta del nemico per eccellenza, dell'ideatore
e organizzatore delle ribellioni.
Egli è di già stato
cacciato dal cielo quando il Cristo vi fu innalzato sul trono
Apocalisse 12:7-9; ora che Cristo ritorna per regnare coi suoi
sulla terra, egli sarà prima rinchiuso nel carcere dell'abisso e, dopo un
ultimo suo sforzo di perversità, gettato nella perdizione eterna.
***
Poi vidi un angelo che
scendeva dal cielo; aveva
(lett. avente) la chiave dell'abisso, e una gran catena in mano.
Già in Apocalisse 12,
Giovanni ci aveva illustrato di un allontanamento di satana dai cieli per
essere gettato sulla terra, per opera degli angeli:
E ci fu una battaglia nel cielo:
Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone.
Il dragone e i suoi angeli
combatterono, ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo. Il
gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il
seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con
lui furono gettati anche i suoi angeli.
(Apocalisse 12:7-9)
Il movimento è
rilevante, egli “scende dall’alto” (opera di Dio), contrario a tutto quello
che “sale dal basso” (opera di satana).
Esempi di interventi
mediante “discesa dal cielo”:
E Gesù, tosto che fu battezzato, salì
fuor dell'acqua; ed ecco i cieli s'apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio
scendere come una colomba e venir sopra lui.
(Matteo 3:16)
Ed ecco si fece un gran terremoto;
perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra,
e vi sedette sopra.
(Matteo 28:2)
E nessuno è salito in cielo, se non
colui che è disceso dal cielo: il Figliuol dell'uomo che è nel cielo.
(Giovanni 3:13)
… perché son disceso dal cielo per
fare non la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato.
(Giovanni 6:38)
Io sono il pane vivente, che è
disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane
che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo.
(Giovanni 6:51)
Questo è il pane che è disceso dal
cielo; non qual era quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di
questo pane vivrà in eterno.
(Giovanni 6:58)
E come avevo cominciato a parlare, lo
Spirito Santo scese su loro, com'era sceso su noi da principio.
(Atti 11:15)
Colui che è disceso, è lo stesso che
è salito al disopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa.
(Efesini 4:10)
Esempi di interventi
mediante “salita”:
In verità, in verità io vi dico che
chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra
parte, esso è un ladro e un brigante.
(Giovanni 10:1)
E quando avranno compiuta la loro
testimonianza, la bestia che sale dall'abisso moverà loro guerra e li
vincerà e li ucciderà.
(Apocalisse 11:7)
La bestia che hai veduta era, e non
è, e deve salire dall'abisso e andare in perdizione.
(Apocalisse 17:8)
E salirono sulla distesa della terra
e attorniarono il campo dei santi e la città diletta; ma dal cielo discese
del fuoco e le divorò.
(Apocalisse 20:9)
La chiave
dell’abisso è nella mani di Gesù risorto e la da ai
Suoi servi:
Io sono il primo e l'ultimo, e il
Vivente; e fui morto, ma ecco son vivente per i secoli dei secoli, e tengo
le chiavi della morte e dell'Ades.
(Apocalisse 1:18)
Poi sonò il quinto angelo, e io vidi
una stella caduta dal cielo sulla terra; e ad esso fu data la chiave del
pozzo dell'abisso.
(Apocalisse 9:1)
L'abisso
è la dimora dei demoni e del loro capo; è anche la
loro prigione in quanto ne escono soltanto dietro permissione divina: la
chiave dell'abisso è nelle mani di Dio:
Ed egli aprì il pozzo dell'abisso; e
dal pozzo salì un fumo simile al fumo di una gran fornace; e il sole e
l'aria furono oscurati dal fumo del pozzo.
(Apocalisse 9:2)
E avevano come re sopra di loro
l'angelo dell'abisso, il cui nome in ebraico è Abaddon, e in greco Apollion.
(Apocalisse 9:11)
Di questi “arresti
spirituali”, troviamo altre precisazioni nella Parola di Dio:
… Dio infatti non risparmiò gli
angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi
per esservi custoditi per il giudizio; (2 Pietro 2:4)
Egli ha pure custodito nelle tenebre
e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non
conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora. (Giuda 6)
Approdarono nel paese dei Gerasèni,
che sta di fronte alla Galilea.
Quando egli fu sceso a terra, gli
venne incontro un uomo della città: era posseduto da demòni e da molto tempo
non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe.
Appena vide Gesù, lanciò un grido, si
inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c'è fra me e te, Gesù,
Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi».
Gesù, infatti, aveva comandato allo
spirito immondo di uscire da quell'uomo, di cui si era impadronito da molto
tempo; e, anche quando lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi,
spezzava i legami, e veniva trascinato via dal demonio nei deserti.
Gesù gli domandò: «Qual è il tuo
nome?»
Ed egli rispose: «Legione»; perché
molti demòni erano entrati in lui.
Ed essi lo pregavano che non
comandasse loro di andare nell'abisso.
(Luca 8:26-31)
La
gran
catena che
pende dalla mano dell'angelo indica l'incarico a lui affidato.
I nemici di Dio volevano “spezzare i legami e liberarsi dalle catene di Dio” (Salmo 2:3),
invece vedranno il loro re, legato e umiliato miseramente:
***
2 Ed egli afferrò il dragone, il
serpente antico, ch'è il diavolo e Satana e lo legò per mille anni.
3 Lo gettò nell'abisso che chiuse e
suggellò sopra di lui onde non seducesse più le nazioni, finchè fossero
compiuti i mille anni; dopo di che egli ha da essere sciolto per un po' di
tempo.
La volontà sovrana di
Dio a cui non possono sottrarsi gli angeli ribelli nè il loro capo, è la
catena che li tiene legati nel loro carcere, cioè che circoscrive, limita o
sopprime il loro potere malefico per un tempo determinato o per sempre.
La citazione del
serpente antico, ci proietta
direttamente all’inizio dei tempi dell’umanità nell’istante della caduta:
Il serpente era il più astuto di
tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti.
Esso disse alla donna: «Come! Dio vi
ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?»
La donna rispose al serpente: «Del
frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto
dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non
lo toccate, altrimenti morirete"».
Il serpente disse alla donna: «No,
non morirete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri
occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del
male».
La donna osservò che l'albero era
buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile
per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a
suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.
(Genesi 3:1-6)
L’azione del serpente
antico è sempre stata quella di minare la veridicità della Parola di Dio,
ben sapendo l’utilità vitale indispensabile della Parola di Dio per l’uomo,
la sua seduzione è quella di minare la fiducia dell’uomo in Essa e nella
Parola incarnata: Gesù Cristo.
E la Parola è diventata carne e ha
abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo
contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
(Giovanni 1:14)
Il termine
diavolo
(dià-vo-lo ) deriva dal greco: [dia] attraverso [ballo]
metto. Propriamente, separare, metter in mezzo, frapporre una barriera,
creare fratture.
Con questo termine
viene spesso identificata l’azione di tentatore, di colui che si pone in
mezzo ad un rapporto pre-esistente ( tra l’uomo e Dio o tra gli uomini ).
Questo aggettivo lo
troviamo spesso abbinato all’azione delle tentazioni:
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito
su nel deserto, per esser tentato dal diavolo… (tentazione di Gesù) (Matteo 4:1 ecc….)
Lo troviamo altresì
abbinato all’azione di disturbo:
-
nella parabola delle
zizzanie:
il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell'età
presente; i mietitori sono angeli
(Matteo 13:39)
-
nella parabola del
seminatore:
Quelli lungo la strada son coloro che hanno udito; ma poi viene il diavolo
e porta via la parola dal cuor loro, affinché non credano e non siano
salvati.
(Luca 8:12)
-
tra gli apostoli:
Gesù rispose loro: Non ho io scelto
voi dodici? Eppure, un di voi è un diavolo.
(Giovanni 6:70)
Paolo ci esorta a:
- non fargli posto:
Adiratevi e non peccate; il sole non
tramonti sopra la vostra ira e non fate posto al diavolo.
(Efesini 4:26-27)
-
restare saldi contro le
sue insidie protetti dalla completa armatura di Dio:
Rivestitevi della completa armatura
di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo
(Efesini 6:11)
Sottomettetevi dunque a Dio; ma
resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.
(Giacomo 4:7)
Il termine
satana
in ebraico sarebbe "avversario",
"colui che si oppone",
"accusatore in giudizio", "contraddittore".
L’azione identificata con questo termine la troviamo in molti passi della
Parola di Dio:
-
Nell’accusare Giobbe davanti a Dio:
Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al SIGNORE, e Satana
venne anch'egli in mezzo a loro.
Il SIGNORE disse a Satana: «Da dove vieni?» Satana rispose al SIGNORE: «Dal
percorrere la terra e dal passeggiare per essa».
Il SIGNORE disse a Satana: «Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce n'è un
altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il
male».
Satana rispose al SIGNORE: «È forse per nulla che Giobbe teme Dio? Non
l'hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa, e tutto quel che
possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani e il suo bestiame ricopre
tutto il paese. Ma stendi un po' la tua mano, tocca quanto egli possiede, e
vedrai se non ti rinnega in faccia».
(Giobbe 1:6-11)
Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al SIGNORE, e Satana
venne anch'egli in mezzo a loro a presentarsi davanti al SIGNORE.
Il SIGNORE disse a Satana: «Da dove vieni?»
Satana rispose al SIGNORE: «Dal percorrere la terra e dal passeggiare per
essa». Il SIGNORE disse a Satana: «Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce
n'è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga
il male. Egli si mantiene saldo nella sua integrità, benché tu mi abbia
incitato contro di lui per rovinarlo senza alcun motivo».
Satana rispose al SIGNORE: «Pelle per pelle! L'uomo dà tutto quel che
possiede per la sua vita; ma stendi un po' la tua mano, toccagli le ossa e
la carne, e vedrai se non ti rinnega in faccia».
(Giobbe 2:1-5)
-
Nell’accusare Giosuè,
il sommo sacerdote ai tempi di Zaccaria:
E mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava in piè davanti
all'angelo dell'Eterno, e Satana che gli stava alla destra per accusarlo. E
l'Eterno disse a Satana: 'Ti sgridi l'Eterno, o Satana! ti sgridi l'Eterno
che ha scelto Gerusalemme! Non è questi un tizzone strappato dal fuoco?'
(Zaccaria 3:1-2)
-
Nella richiesta di
“vagliare” i discepoli:
Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il
grano.
(Luca 22:31)
I mille anni
sono stati spesso posti in relazione col
'riposo sabatico' che resta pel
popolo di Dio secondo
Ebrei 4
dopo i millenni delle fatiche e delle sofferenze umane.
Mille anni, anche se
non si voglia prendere quel numero nel suo senso strettamente aritmetico,
rappresentano ad ogni modo un lungo periodo in cui la terra, retta dalla
parola e dallo Spirito di Cristo, potrà godere in pace i benefici frutti del
vangelo.
Dell'ultimo sforzo di
Satana, allorchè sarà sciolto, dopo il millennio, per breve tempo, parlano
Apocalisse 20:7-10.
Il chiudere e
suggellare l'abisso ov'è rinchiuso il seduttore, indica appunto il
carattere assoluto e irresistibile del decreto divino, Gesù è colui che
apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre. (Apocalisse 3:7)
Durante il millennio
esistono ancora sulla terra le nazioni, poichè la distruzione degli
eserciti anticristiani predetta in
Apocalisse 19:21, non implica la distruzione dell'intera
umanità.
Quello che è soppresso
è l'azione del tentatore, del mendace, del calunniatore di Dio, del
seduttore degli uomini, del nemico d'ogni bene.
***
4 Poi vidi dei troni; e a coloro
che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare.
Il greco dice lett.: e
vi sedettero sopra e fu dato loro...
Giovanni vede dei troni, la presenza di troni ci parlano di governo, di
autorità, si sta quindi presentando un regno… …un
regno particolare!
Di troni nei cieli ce ne parla anche Paolo:
Egli è l'immagine del Dio invisibile,
il primogenito di ogni creatura; poiché in lui sono state create tutte le
cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni,
signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di
lui e in vista di lui.
(Colossesi 1:15-16)
***
E vidi le anime di
quelli che erano stati decollati
(lett. 'passati per la scure' che serviva ai littori nelle
esecuzioni capitali) per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio
e di quelli che (lett. e quelli che) non aveano, adorato la
bestia nè la sua immagine, e non aveano preso il marchio sulla loro fronte e
sulla loro mano ed essi tornarono in vita e regnarono con Cristo mille anni.
Giovanni vede le anime,
non è detto che vede il corpo, è un‘espressione che non riusciamo
probabilmente a visualizzare.
Certo è che le anime di
coloro che sono stati martirizzati per non aver preso il marchio della
bestia sulla mano o sulla fronte (cfr Apocalisse 13:16-17 e Apocalisse
14:11), tornano in vita per regnare con Cristo durante il millennio.
La testimonianza
di Gesù è la rivelazione evangelica da lui fatta e corrisponde, per la
sostanza, alla 'parola di Dio'.
Sono stati martirizzati
per aver creduto, professato, ritenuto saldamente il Vangelo di Cristo, essi
hanno perso la vita del corpo; ma sono coronati di speciale onore nella
risurrezione dei giusti.
Siccome si tratta di
persone morte, il verbo vissero (ezhsan) ha qui e in
Apocalisse 20:5, come in altri luoghi
Apocalisse 2:8; 13:14, il senso di
'rivivere' mediante la risurrezione.
***
5 Il rimanente dei morti non tornò
in vita prima che fossero compiti i mille anni.
Questa è la prima
risurrezione.
Da questo versetto si deduce che coloro che sono
morti e sono in attesa di giudizio, non sono ancora risuscitati, essi
saranno risuscitati più avanti (cfr
Apocalisse 20:12-13).
Da qui la beatitudine della “prima risurrezione”, in
quanto la “seconda” prevede il giudizio!
La Chiesa invece è stata rapita e i morti “in Cristo”
sono stati risuscitati con loro, altrimenti andrebbe in contraddizione con
quanto detto da Paolo:
Fratelli, non vogliamo che siate
nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate tristi come
gli altri che non hanno speranza.
Infatti, se crediamo che Gesù morì e
risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui
quelli che si sono addormentati.
Poiché questo vi diciamo mediante la
parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta
del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; perché il
Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio,
scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi
viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole,
a incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.
(1 Tessalonicesi 4:13-17)
E chiaro che qui sono
distinte due risurrezioni corporali, la prima ha luogo all'avvento di Cristo
prima del millennio e abbraccia i salvati che regnano con Cristo durante i
mille anni; la seconda che abbraccia
'il rimanente dei morti' giusti ed ingiusti, ha luogo alla fine del
millennio in vista del giudizio finale di cui parlano
Apocalisse 20:11-15.
Siccome questa seconda
risurrezione è da tutti considerata come una risurrezione corporale, tale
dev'essere di necessità anche la prima e, se non fosse per difendere una
certa teoria del millennio, nessuno penserebbe oggi a intender la prima
risurrezione in senso spirituale e la seconda in senso corporale.
Certo, i beati e santi
che parteciperanno alla 'prima
risurrezione', hanno dovuto, durante la loro vita terrena, passare dalla
morte spirituale alla vita nuova, esser
'vivificati con Cristo'
Giovanni 5:24;
Efesini 2:1-7; 5:14, 'nascer di nuovo'; altrimenti non
sarebbero stati fedeli fino al martirio alla parola di Dio; ma qui Giovanni
vede le anime di questi fedeli rivivere nei loro corpi gloriosi, seder su
dei troni e regnar con Cristo.
Si tratta qui di una
risurrezione che precederà, nel tempo, la risurrezione generale alla quale
essa è accoppiata in molte dichiarazioni profetiche; e Paolo non insegna
diversamente quando scrive ai Corinzi:
'Come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati;
ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo, la primizia; poi quelli che son
di Cristo, alla sua venuta; poi verrà la fine quando... avrà messo tutti i
suoi nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la
morte...' (1Corinzi 15:22-28; cfr.
Apocalisse 20:14).
***
6 Beato e santo è colui che
partecipa (lett. che ha parte) alla prima risurrezione.
Su loro non ha potestà
la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con
lui
(Cristo) quei mille anni.
Già nella promessa
fatta ai santi della chiesa di Smirne ( la chiesa perseguitata e sofferente
al par di questi martiri ), abbiamo una promessa di vita:
«All'angelo della chiesa di Smirne
scrivi:
Queste cose dice il primo e l'ultimo,
che fu morto e tornò in vita:
"Io conosco la tua tribolazione, la
tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono
di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana.
Non temere quello che avrai da
soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per
mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni.
Sii fedele fino alla morte e io ti
darò la corona della vita.
Chi ha orecchi ascolti ciò che lo
Spirito dice alle chiese.
Chi vince non sarà colpito dalla
morte seconda".
(Apocalisse 2:8-11)
C’è una profonda
beatitudine per coloro che sono “assetati
di giustizia” come questi martiri:
Beati quelli che sono affamati e
assetati di giustizia, perché saranno saziati. (Matteo 5:6)
Essi invece d'essere
condannati «hanno vita eterna, non
vengono in giudizio»
Giovanni 5:24 ed hanno il privilegio di
servire Dio ed il Signor Gesù Cristo come sacerdoti che si accostano
liberamente al trono di Dio e sono interamente a lui consacrati.
Essi anticipano
pertanto la resurrezione dei corpi, ed essi stessi vivranno in eterno visto
che su
loro non ha potestà la morte seconda.
Cristo è considerato
come partecipe dell'essenza divina e degno di adorazione al pari di Dio.
Il regno durerà mille anni, per noi sembra un tempo lunghissimo, ma questa
parentesi è compresa nel “giorno del
Signore” ( cfr Apocalisse 1:10 ), per Dio il tempo è misurato in altro
modo:
Perché mille anni sono ai tuoi occhi
come il giorno di ieri ch'è passato, come un turno di guardia di notte.
(Salmo 90:4)
Ma voi, carissimi, non dimenticate
quest'unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni
sono come un giorno.
(2 Pietro 3:8)
Durante questo periodo, non esisterà la seduzione del
serpente antico, l’antagonismo del diavolo, né l’accusatore dei fratelli,
sarà una anticipazione terrestre del “nuovo mondo”, la creazione verrà, in
qualche modo, pulita dalla presenza del male e ritroverà i benefici
primordiali (cfr Isaia 11:6-9).
Di questo regno ne parlano i profeti:
Allora volli conoscere la verità
intorno alla quarta bestia che era diversa da tutte le altre,
straordinariamente terribile, che aveva denti di ferro e unghie di bronzo,
che divorava, sbranava e calpestava il resto con le zampe.
Chiesi pure spiegazioni delle dieci
corna che aveva sul capo, del corno che spuntava e davanti al quale ne erano
caduti tre; quel corno aveva occhi e una bocca che proferiva parole
arroganti, e appariva maggiore delle altre corna.
Io vidi quel corno fare guerra ai
santi e avere il sopravvento, finché non giunse il vegliardo.
Allora il potere di giudicare fu dato
ai santi dell'Altissimo, e venne il tempo che i santi ebbero il regno.
Ed egli mi disse: "La quarta bestia è
un quarto regno sulla terra, diverso da tutti i regni, che divorerà tutta la
terra, la calpesterà e la frantumerà.
Le dieci corna sono dieci re che
sorgeranno da questo regno; e dopo quelli, sorgerà un altro re, che sarà
diverso dai precedenti e abbatterà tre re.
Egli parlerà contro l'Altissimo,
affliggerà i santi dell'Altissimo, e si proporrà di mutare i giorni festivi
e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la
metà d'un tempo.
Poi si terrà il giudizio e gli sarà
tolto il dominio; verrà distrutto e annientato per sempre.
Allora il regno, il potere e la
grandezza dei regni che sono sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei
santi dell'Altissimo; il suo regno è un regno eterno, e tutte le potenze lo
serviranno e gli ubbidiranno".
(Daniele 7:19:27)
Avverrà, negli ultimi
giorni, che il monte della casa del SIGNORE si ergerà sulla vetta dei monti,
e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno a esso.
Molti popoli vi
accorreranno, e diranno: «Venite, saliamo al monte del SIGNORE, alla casa
del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo per i
suoi sentieri».
Da Sion, infatti,
uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del SIGNORE.
Egli giudicherà tra
nazione e nazione e sarà l'arbitro fra molti popoli; ed essi trasformeranno
le loro spade in vomeri d'aratro, e le loro lance, in falci; una nazione non
alzerà più la spada contro un'altra, e non impareranno più la guerra.
(Isaia 2:2-4)
Poi un ramo uscirà dal
tronco d'Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici.
Lo Spirito del SIGNORE
riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d'intelligenza, Spirito di
consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE.
Respirerà come profumo
il timore del SIGNORE, non giudicherà dall'apparenza, non darà sentenze
stando al sentito dire, ma giudicherà i poveri con giustizia, pronuncerà
sentenze eque per gli umili del paese.
Colpirà il paese con la
verga della sua bocca, e con il soffio delle sue labbra farà morire l'empio.
La giustizia sarà la
cintura delle sue reni, e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.
Il lupo abiterà con
l'agnello, e il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello, il
leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme, e un bambino li
condurrà.
La vacca pascolerà con
l'orsa, i loro piccoli si sdraieranno assieme, e il leone mangerà il
foraggio come il bue.
Il lattante giocherà
sul nido della vipera, e il bambino divezzato stenderà la mano nella buca
del serpente.
Non si farà né male né
danno su tutto il mio monte santo, poiché la conoscenza del SIGNORE riempirà
la terra, come le acque coprono il fondo del mare.
In quel giorno, verso
la radice d'Isai, issata come vessillo dei popoli, si volgeranno premurose
le nazioni, e la sua residenza sarà gloriosa.
In quel giorno, il
Signore stenderà una seconda volta la mano per riscattare il residuo del suo
popolo rimasto in Assiria e in Egitto, a Patros e in Etiopia, a Elam, a
Scinear e a Camat, e nelle isole del mare.
Egli alzerà un vessillo
verso le nazioni, raccoglierà gli esuli d'Israele, e radunerà i dispersi di
Giuda dai quattro canti della terra.
La gelosia di Efraim
scomparirà, e gli avversari di Giuda saranno annientati; Efraim non
invidierà più Giuda, e Giuda non sarà più ostile a Efraim.
Essi piomberanno a volo
sulle spalle dei Filistei a occidente, insieme faranno razzia tra i figli
dell'oriente; metteranno le mani addosso a Edom e a Moab, e i figli di Ammon
saranno loro sudditi.
Il SIGNORE metterà
interamente a secco la lingua del mar d'Egitto; agiterà minacciosamente la
mano contro il fiume, e, con il suo soffio impetuoso, lo spartirà in sette
canali; farà in modo che lo si passi con i sandali.
Ci sarà una strada per
il residuo del suo popolo rimasto in Assiria, come ce ne fu una per Israele
il giorno che uscì dal paese d'Egitto.
(Isaia
11)
Ma egli darà ai suoi
servi un altro nome, in modo che chi si augurerà di essere benedetto nel
paese, lo farà per il Dio di verità, e colui che giurerà nel paese, lo farà
per il Dio di verità; perché le afflizioni di prima saranno dimenticate,
saranno nascoste ai miei occhi.
Poiché, ecco, io creo
nuovi cieli e una nuova terra; non ci si ricorderà più delle cose di prima;
esse non torneranno più in memoria.
Gioite, sì, esultate in
eterno per quanto io sto per creare; poiché, ecco, io creo Gerusalemme per
il gaudio, e il suo popolo per la gioia.
Io esulterò a motivo di
Gerusalemme e gioirò del mio popolo; là non si udranno più voci di pianto né
grida d'angoscia; non ci sarà più, in avvenire, bimbo nato per pochi giorni,
né vecchio che non compia il numero dei suoi anni; chi morirà a cent'anni
morirà giovane e il peccatore sarà colpito dalla maledizione a cent'anni.
Essi costruiranno case
e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
Non costruiranno più
perché un altro abiti, non pianteranno più perché un altro mangi; poiché i
giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi; i miei eletti
godranno a lungo l'opera delle loro mani.
Non si affaticheranno
invano, non avranno più figli per vederli morire all'improvviso; poiché
saranno la discendenza dei benedetti del SIGNORE e i loro rampolli staranno
con essi.
Avverrà che, prima che
m'invochino, io risponderò; parleranno ancora, che già li avrò esauditi.
Il lupo e l'agnello
pascoleranno assieme, il leone mangerà il foraggio come il bue, e il
serpente si nutrirà di polvere.
Non si farà né male né
danno su tutto il mio monte santo», dice il SIGNORE.
(Isaia 65:15-25)
E anche la lode all’Agnello, promossa dalle quattro
creature viventi, ne parlano esplicitamente:
Essi cantavano un cantico nuovo,
dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché
sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni
tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e
dei sacerdoti; e regneranno sulla terra».
(Apocalisse 5:9-10)
***
7 E quando i mille anni saranno
compiuti, satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le
nazioni che sono ai quattro canti della terra, Gog e Magog, per adunarle per
la battaglia: il loro numero è come la rena del mare.
Il millennio non è
ancora lo stato perfetto ed eterno definitivo, perchè non tutti ubbidiscono
di cuore al Vangelo e non tutte le nazioni l'hanno accettato o son disposte
a perseverare in esso.
Il nemico è “legato”,
ma non è stato ancora “eliminato del tutto”.
Passati i mille anni,
satana viene nuovamente sciolto e “riorganizza” velocemente i suoi per
dirigere l’ultima battaglia.
Evidentemente
esisteranno nazioni non ancora cristiane o non più tali, alla fine del
millennio, e son quelle che diventano preda delle seduzioni del diavolo, a
cui la lunga prigionia non ha mutato il cuore.
Se Satana è legato, il
male si attenua, quasi svanisce. Se è sciolto, il male scoppia di nuovo.
Magog è indicato in
Genesi 10:2 come figlio di Iafet, abitante nell'estremo Nord,
oltre il Mar Caspio.
Nelle lettere di
Tell-Amarna (1400 a.C.) figura Gagaia tra i popoli nordici.
Alcuni antichi
identificano Gog con gli Sciti.
Il nome delle nazioni
arruolate è tolto da
Ezechiele 38-39 ove Gog figura come il
principe del paese o del popolo di Magog, cfr.
Ezechiele 38:2; 39:6:
La parola del SIGNORE mi fu rivolta
in questi termini:
«Figlio d'uomo, rivolgi la tua faccia
verso Gog del paese di Magog, principe sovrano di Mesec e di Tubal,
profetizza contro di lui e di': Così parla il Signore, DIO:
"Eccomi da te, o Gog,
principe sovrano di Mesec e di Tubal!
Io ti condurrò via, ti
metterò degli uncini nelle mascelle e ti tirerò fuori, te e tutto il tuo
esercito, cavalli e cavalieri, tutti quanti vestiti pomposamente, gran
moltitudine con scudi grandi e piccoli, tutti forniti di spada; e con loro
Persiani, Etiopi e gente di Put, tutti con scudi ed elmi.
Gomer e tutte le sue
schiere, la casa di Togarma dell'estremità del settentrione e tutte le sue
schiere, dei popoli numerosi saranno con te.
Mettiti in ordine,
prepàrati, tu con tutte le tue moltitudini che s'adunano attorno a te, e sii
tu per essi colui al quale si ubbidisce.
Dopo molti giorni tu
riceverai l'ordine; negli ultimi anni verrai contro il paese sottratto alla
spada, contro la nazione raccolta in mezzo a molti popoli, sui monti
d'Israele, che sono stati per tanto tempo deserti; ma, fatta uscire dai
popoli, essa abiterà tutta quanta al sicuro.
Tu salirai, verrai come
un uragano; sarai come una nuvola che sta per coprire il paese, tu con tutte
le tue schiere e con i popoli numerosi che sono con te".
Così parla il Signore,
DIO:
"In quel giorno, dei
pensieri ti sorgeranno in cuore e concepirai un malvagio disegno. Dirai: 'Io
salirò contro questo paese di villaggi aperti; piomberò su questa gente che
vive tranquilla e abita al sicuro, che risiede tutta in luoghi senza mura e
non ha né sbarre né porte'.
Verrai per far bottino
e saccheggiare, per stendere la tua mano contro queste rovine ora
ripopolate, contro questo popolo raccolto in mezzo alle nazioni, che si è
procurato bestiame e proprietà e abita sulle alture del paese.
Seba, Dedan, i mercanti
di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti diranno: 'Vieni tu per far bottino?
Hai adunato la tua moltitudine per saccheggiare, per portare via l'argento e
l'oro, per pigliare bestiame e beni, per fare un gran bottino?'".
Perciò, figlio d'uomo,
profetizza, e di' a Gog: Così parla il Signore, DIO:
"In quel giorno, quando
il mio popolo Israele abiterà al sicuro, tu lo saprai; verrai dal luogo dove
stai, dall'estremità del settentrione, tu con dei popoli numerosi con te,
tutti quanti a cavallo, una grande moltitudine, un potente esercito; salirai
contro il mio popolo Israele, come una nuvola che sta per coprire il paese.
Questo avverrà alla
fine dei giorni: io ti condurrò contro il mio paese affinché le nazioni mi
conoscano, quando io mi santificherò in te sotto gli occhi loro, o Gog!"
Così parla il Signore,
DIO:
"Non sei tu quello di
cui io parlai ai tempi antichi mediante i miei servi i profeti d'Israele, i
quali profetizzarono allora, per degli anni, che io ti avrei fatto marciare
contro di loro?
In quel giorno, nel
giorno che Gog verrà contro la terra d'Israele", dice il Signore, DIO, "il
mio furore mi monterà nelle narici; nella mia gelosia, nel fuoco della mia
ira, io lo dico, certo, in quel giorno, vi sarà un grande sconvolgimento nel
paese d'Israele: i pesci del mare, gli uccelli del cielo, le bestie dei
campi, tutti i rettili che strisciano sul suolo e tutti gli uomini che sono
sulla faccia della terra, tremeranno alla mia presenza; i monti saranno
rovesciati, le balze crolleranno, e tutte le mura cadranno al suolo.
Io chiamerò contro di
lui la spada su tutti i miei monti", dice il Signore, DIO; "la spada
d'ognuno si volgerà contro il proprio fratello.
Verrò in giudizio
contro di lui, con la peste e con il sangue; farò piovere torrenti di
pioggia e grandine,
fuoco e zolfo, su di
lui, sulle sue schiere e sui popoli numerosi che saranno con lui.
Così mostrerò la mia
potenza e mi santificherò; mi farò conoscere agli occhi di molte nazioni, ed
esse sapranno che io sono il SIGNORE".
«Tu, figlio d'uomo,
profetizza contro Gog, e di': Così parla il Signore, DIO:
"Eccomi da te, o Gog,
principe sovrano di Mesec e di Tubal!
Io ti porterò via, ti
spingerò avanti, ti farò salire dalle estremità del settentrione e ti
condurrò sui monti d'Israele; butterò giù l'arco dalla tua mano sinistra e
ti farò cadere le frecce dalla destra.
Tu cadrai sui monti
d'Israele, tu con tutte le tue schiere e con i popoli che saranno con te; ti
darò in pasto agli uccelli rapaci, agli uccelli d'ogni specie, e alle bestie
dei campi.
Tu cadrai in mezzo ai
campi, poiché io ho parlato", dice il Signore, DIO.
"Manderò il fuoco su
Magog e su quelli che abitano sicuri nelle isole; e conosceranno che io sono
il SIGNORE.
Farò conoscere il mio
nome santo in mezzo al mio popolo Israele, e non lascerò più profanare il
mio nome santo; le nazioni conosceranno che io sono il SIGNORE, il Santo in
Israele.
Ecco, la cosa sta per
avvenire, si effettuerà", dice il DIO, Signore; "questo è il giorno di cui
io ho parlato.
Gli abitanti delle
città d'Israele usciranno e faranno dei fuochi, bruciando armi, scudi grandi
e piccoli,
archi, frecce, picche e
lance; e ne faranno del fuoco per sette anni; non porteranno legna dai
campi, non ne taglieranno nelle foreste; poiché faranno del fuoco con quelle
armi; spoglieranno quelli che li spogliavano e deprederanno quelli che li
depredavano", dice il Signore, DIO.
"In quel giorno, io
darò a Gog un luogo che gli servirà da sepoltura in Israele, la Valle dei
viandanti, a oriente del mare; quel sepolcro chiuderà la via ai viandanti,
là sarà sepolto Gog con tutta la sua moltitudine; quel luogo sarà chiamato
la Valle di Amon-Gog.
La casa d'Israele li
sotterrerà, per purificare il paese; e ciò durerà sette mesi.
Tutto il popolo del
paese li sotterrerà; per questo la sua fama crescerà il giorno in cui mi
glorificherò", dice il Signore, DIO.
"Metteranno da parte
degli uomini i quali percorreranno del continuo il paese a sotterrare, con
l'aiuto dei viandanti, i cadaveri che saranno rimasti sul suolo del paese,
per purificarlo; alla fine dei sette mesi faranno questa ricerca.
Quando i viandanti
passeranno per il paese, chiunque di loro vedrà delle ossa umane accumulerà
là vicino un mucchio di pietre finché i seppellitori non le abbiano
sotterrate nella Valle di Amon-Gog.
Amona sarà pure il nome
di una città. Così purificheranno il paese".
Tu, figlio d'uomo, così
parla il Signore, DIO: "Di' agli uccelli d'ogni specie e a tutte le bestie
dei campi: 'Riunitevi, venite! Raccoglietevi da tutte le parti attorno al
banchetto del sacrificio che sto per immolare per voi, del gran sacrificio
sui monti d'Israele!
Voi mangerete carne e
berrete sangue. Mangerete carne di prodi e berrete sangue di prìncipi della
terra: montoni, agnelli, capri, tori, tutti quanti ingrassati in Basan.
Mangerete grasso a
sazietà, berrete sangue fino a inebriarvi, al banchetto del sacrificio che
io immolerò per voi; alla mia mensa sarete saziati di carne di cavalli e di
bestie da tiro, di prodi e di guerrieri d'ogni razza'", dice il Signore,
DIO.
"Io manifesterò la mia
gloria fra le nazioni; tutte le nazioni vedranno il giudizio che io eseguirò
e la mia mano che metterò su di loro.
Da quel giorno in poi
la casa d'Israele conoscerà che io sono il SIGNORE, il suo Dio; le nazioni
conosceranno che la casa d'Israele è stata deportata a causa della sua
iniquità, perché mi era stata infedele; perciò io ho nascosto a loro la mia
faccia e li ho dati in mano dei loro nemici; tutti quanti sono caduti di
spada.
Io li ho trattati
secondo la loro impurità e secondo le loro trasgressioni, e ho nascosto loro
la mia faccia".
«Perciò, così parla il
Signore, DIO:
"Ora io farò tornare
Giacobbe dalla deportazione e avrò pietà di tutta la casa d'Israele, e sarò
geloso del mio santo nome.
Essi avranno finito di
portare il loro disonore e la pena di tutte le infedeltà che hanno commesse
contro di me, quando abiteranno al sicuro nel loro paese e non vi sarà più
nessuno che li spaventi; quando li ricondurrò dai popoli e li raccoglierò
dai paesi dei loro nemici, e mi santificherò in loro davanti a molte
nazioni.
Essi conosceranno che
io sono il SIGNORE, il loro Dio, quando, dopo averli fatti deportare fra le
nazioni, li avrò raccolti nel loro paese e non lascerò là più nessuno di
essi; non nasconderò più loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio
Spirito sulla casa d'Israele", dice il Signore, DIO».
(Ezechiele 38-39)
In Ezechiele, è
presentato come l'ultimo nemico che assalirà il popolo d'Israele nei tempi
messianici e nell'Apocalisse sembra rappresentare tutte le nazioni
anticristiane della estrema fine dei tempi, ovunque vivano.
***
8 E salirono sulla distesa della
terra, e attorniarono il campo dei santi e la città diletta;
La città diletta
non può essere che la Gerusalemme del millennio centro dell'Israele
convertito e di tutto il popolo di Dio rappresentato come accampato intorno
alle mura della città prediletta.
9 ma dal cielo discese del fuoco e
le divorò.
In Ezechiele gli
eserciti di Gog son distrutti con le guerre intestine, con la peste, con la
pioggia e con la grandine; ma si dice pure: «farò
piovere su loro fuoco e zolfo... manderò il fuoco su Magog...»
Ezechiele 38:22; 39:6.
Il giudizio
distruttore, quale che sia la sua natura, che scende fulmineo sulle genti
sedotte e sul grande seduttore sarà, questa volta, definitivo.
Il giudizio di Sodoma e
Gomorra è una figura di questa distruzione:
Allora il SIGNORE fece piovere dal
cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte del SIGNORE; egli
distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti delle città e
quanto cresceva sul suolo.
Ma la moglie di Lot si volse a
guardare indietro e diventò una statua di sale.
Abraamo si alzò la mattina presto e
andò al luogo dove si era prima fermato davanti al SIGNORE; guardò verso
Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un
fumo che saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
(Genesi 19:24-28)
Nel luogo ove sorgevano Sodoma e Gomorra vi è da
allora il mar morto, un mare (un grande stagno) inabitato e inospitale!
Il Mar Morto (chiamato
anticamente "Asfaltide"), si trova nella depressione più profonda della
Terra, a 413 metri sotto il livello del mare. Lungo 76 km e largo 16 ha una
superficie di 650 km².
L'acqua è troppo salata e questo non consente alcuna forma di vita fatta
eccezione per i batteri: da qui il nome mar Morto.
È un mare chiuso che ha come immissari le acque del fiume Giordano, del
fiume Arnon e di altri corsi d'acqua di minore importanza, senza avere però
alcun emissario.
La sua salinità aumenta con la profondità. La superficie è la parte meno
salata, diluita dalle acque del Giordano che trovano difficoltà a scendere
negli strati più bassi: scendendo a 40 m di profondità, la salinità diventa
di 300 g per chilogrammo di acqua, circa 10 volte quella degli oceani.
Verso i 100 m di profondità la salinità aumenta a 332 g per ogni chilogrammo
di acqua, saturandosi: il sale precipita e si accumula sul fondo del mare.
La simbologia del mar Morto, descrive la incapacità di ricevere le
benedizioni di Dio (il fiume Giordano), che pur riversandosi nel bacino, non
producono vita né sono utili a nulla.
Altra figura opposta al mar Morto è il mare di Tiberiade, attraversato
anch’esso dal fiume Giordano che ne defluisce. Il bacino è ricco di vita,
teatro delle esperienze e delle benedizioni di Gesù Cristo.
***
10 E il diavolo che le avea sedotte
fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo dove sono anche la bestia e il
falso profeta: e saran tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.
Lo stagno ardente di fuoco e di zolfo è stato preparato per questo scopo (cfr Matteo 25:41), lo stagno è un luogo dove l’acqua è ferma, non scorre, non c’è speranza che cambi… …sarà un tormento continuo e senz