Abbiamo visto come oggi, chiunque:

  - abbia ascoltato il Vangelo di Gesù Cristo;

  - abbia creduto il Vangelo di Gesù Cristo;

  - abbia ricevuto il Vangelo di Gesù Cristo;

 

…sia diventato (per opera di Dio):

- una nuova creatura:

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.

(2 Corinzi 5:7)

 

- in una nuova creazione:

E colui che siede sul trono disse: Ecco, io faccio nuove tutte le cose.    (Apocalisse 21:5-6)

 

- nella quale è indentificato come figlio di Dio!

…a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.   (Giovanni 1:12-13)

 

Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio.  (Apocalisse 21:7)

 

Questo miracolo… questa resurrezione a nuova vita è ciò che la Parola definisce come “la Salvezza” (che è già ora una realtà presente – cfr Efesini 1:3-14, al momento invisibile, ma che sarà pienamente manifestata nel Giorno di Cristo).

 

Abbiamo anche visto come, di questa Salvezza, noi (se siamo figli di Dio) possiamo esserne assolutamente certi perché:

- GESU’, LA VERITA’ ce lo ha detto e ci ha rivelato il DISEGNO DI DIO che la concerne

  - DIO E’ POTENTE da portare a compimento il SUO DISEGNO

  - DIO E’ FEDELE e nulla può ostacolare l’adempimento della SUA VOLONTA’.

 

Il miracolo della Salvezza operato da Dio, realizza quella comunione dell’uomo con Dio nella persona di Gesù Cristo; ed implica necessariamente una identificazione nella morte e nella risurrezione con Lui.

Ed abbiamo visto ancora come queste realtà spirituali devono (per comandamento di Gesù) essere testimoniate mediante dei segni esteriori, il primo dei quali è il battesimo.

Abbiamo poi considerato come il neonato spirituale ha bisogno di passare molto tempo con il Padre per crescere e per questo ha fame e si nutre del puro latte spirituale che trova nella lettura e nella meditazione della Parola di Dio e ricerca la comunione con Lui nella preghiera personale.

Abbiamo ancora imparato come la persecuzione della nuova creatura sotto ogni aspetto (corpo, anima e spirito) sia assolutamente normale in quanto parte integrante del “progetto di salvezza” che si compie nel credente ed è il segno di essere dalla parte di Colui che ha vinto, perchè… tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati (cfr 1 Timoteo 3:12).

Se dunque siamo diventati figli di Dio (e tali siamo – cfr 1 Giovanni 3:1) abbiamo inoltre  considerato che il compito principale di un figlio è di ubbidire a suo padre, proprio come è stato ubbidiente Gesù stesso perché  qual egli è, tali siamo anche noi in questo mondo (cfr 1 Giovanni 4:17), anche se questo ha un costo (e ci costerà ogni volta) ma è abbondantemente ricompensato!

 

Se dunque siamo dichiarati figli di Dio (in quanto adottati in Cristo)… tutti quelli che l'hanno ricevuto sono tra loro fratelli, come insegnò Gesù stesso:

  …uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli…   (Matteo 23:8)

 

Nella Chiesa non ci sono quindi “gerarchie” o “privilegi” di diritto tra i membri, ci sono doni, ruoli, incarichi per la edificazione comune (e ahimè diverse obbedienze).

E come il battesimo è la dimostrazione “visibile” della realtà spirituale invisibile, della totale identificazione del credente nella Persona e nell’Opera di Cristo, il riunirsi insieme (la comunione fraterna) è la dimostrazione visibile della realtà spirituale invisibile del coinvolgimento nella Famiglia di Dio.

 

Ed a questo punto dobbiamo ricordare che c’è un ordine (un principio) divino ben preciso:

Ecco quant'è buono e quant'è piacevole che i fratelli vivano insieme!

È come olio profumato che, sparso sul capo, scende sulla barba, sulla barba d'Aaronne, che scende fino all'orlo dei suoi vestiti; è come la rugiada dell'Ermon, che scende sui monti di Sion; là infatti il SIGNORE ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno.

(Salmo 133)

 

Il titolo di questo salmo “canto dei pellegrinaggi” identifica ogni salmo da 120 al 134, come un canto che gli esuli ebrei intonavano mentre salivano (sono anche detti canti dei gradini) a Gerusalemme per le festività annuali.

Essi erano un popolo… ma a causa della deportazione subita non potevano ancora vivere come un popolo (erano dispersi), proprio come la Chiesa che è il popolo di Dio ma in questo tempo questa realtà ci è invisibile (siamo dispersi)… ma, per fede, possiamo vedere e gustare quanto è buono e piacevole vivere insieme quanto coltiviamo la comunione fraterna.

Dobbiamo quindi considerare come il riunirsi insieme come Chiesa (la comunione fraterna), sia cosa Buona (per nutrirsi) e Piacevole (da vedersi) agli occhi del Dio Perfetto… proprio come la Sua Opera creatrice:

Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.

(Genesi 2:9)

 

Proprio per questo satana tenta di rovinare questa Armonia, insinuandosi proprio come fece con i nostri avi e cerca continuamente di alterare il nostro discernimento:

Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti.

Esso disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?»

La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"».

Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male».

La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito, che era con lei, ed egli ne mangiò.

(Genesi 3:1-6)

 

Per questo motivo l’Autore della lettera agli ebrei avverte solennemente la Chiesa:

…vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia e molti di voi ne siano contagiati…   (Ebrei 12:15)

 

Dobbiamo quindi vigilare per preservare questa bontà e piacevolezza, perché non sempre questo “riunirsi” è lodevole… ricordiamo cosa scriveva Paolo ai corinzi:

Nel darvi queste istruzioni non vi lodo del fatto che vi radunate, non per il meglio, ma per il peggio.   (1 Corinzi 11:17)

 

Ma se si vuole godere della benedizione del Signore (secondo quanto scritto nel Salmo 133) non c’è posto più certo del vivere la comunione fraterna (come la intende il Signore), perché là infatti il SIGNORE ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno!

La stessa benedizione non potrà esserci quindi se (per scelta scellerata) vogliamo cercare di godere della benedizione del Signore se non siamo uniti con la chiesa locale (che è l’immagine della Chiesa spirituale)!

E questo “peccato di discernimento” è uno dei motivi per i quali è fortemente sconsigliato partecipare alla Cena del Signore:

Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore.

Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non discerne il corpo del Signore.

Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono.   (1 Corinzi 11:27-30)

 

Nel desiderio di Dio, come Padre, è buono e piacevole vedere i Suoi figli stare uniti insieme, Egli ha ordinato che là sia la benedizione, la vita in eterno… sicuramente è proprio per questo che satana si adopera in tutti i modi per le divisioni nella chiesa.

Ma in cosa consiste la comunione fraterna?

Sicuramente non significa condividere e coltivare rapporti che sono propri della nostra natura terrena (carnale e diabolica) e non si può basare su aspetti tipici della nostra personalità prettamente “umana”: aspetti caratteriali, culturali, empatie, simpatie e antipatie, aspetti concernenti il lavoro, gli affari, la salute personale…

La Comunione fraterna è invece il condividere e coltivare rapporti propri della nuova creazione: l’opera che il Signore ha cominciato in noi e che porterà a compimento (per la Sua fedeltà), gli affari di Dio: l’avanzamento della testimonianza della Sua Gloria; la salute spirituale del Corpo di Cristo (la Chiesa) e dei singoli fratelli… tutto sulla base del carattere di Dio e del Suo Amore per tutti gli uomini indipendentemente da qualsiasi aspetto umano!

 

Lo “stare insieme per condividere le benedizioni spirituali” (che diventarono superiori a qualsiasi altro interesse) fu anche l’atteggiamento spontaneo e naturale dei primi cristiani:

Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore…   (Atti 2:44-46)

La mancanza di questo desiderio di comunione in un cristiano è alquanto preoccupante (è un sintomo di una malattia spirituale)!

 

Ed ancora oggi, l’essere membri della famiglia di Dio (cfr Efesini 2:19) è uno dei grandi privilegi del cristiano, dobbiamo però sapere che questa Famiglia non è una famiglia terrena, ma celeste, come è celeste la casa del Padre, dove Gesù ci sta preparando delle dimore:

Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo?   (Giovanni 14:2)

 

La Chiesa stessa viene presentata come:

- una casa spirituale (la casa dove abita il Signore… la Sua casa, edificata con tutta la Sua Saggezza):

Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo.

(1 Pietro 2:4-5)

E come scrisse Salomone (colui che volle edificare la casa “terrena” del Signore):

La casa si costruisce con la saggezza e si rende stabile con la prudenza; mediante la scienza, se ne riempiono le stanze di ogni specie di beni preziosi e gradevoli.  (Proverbi 24:3-4)

E la casa edificata dalla Sapienza (Gesù) è perfetta di una perfezione divina (7):

La saggezza ha fabbricato la sua casa, ha lavorato le sue colonne, in numero di sette…  (Proverbi 9:1)

 

- la comunità dei credenti battezzati (dove Gesù accoglie tutti i Suoi, senza alcuna distinzione terrena):

Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore; perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù.

Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù.   (Galati 3:25-28)

 

Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo?

Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via».  (Giovanni 14:2-4)

 

   - il gregge del Signore (la Sua proprietà):

Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore…

…Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. Ho anche altre pecore, che non sono di quest'ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

(tratto da Giovanni 10:11-16)

Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue.  (Atti 20:28)

…eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime.   (1 Pietro 2:25)

              E che Pastore!

Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.

Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme.

Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.

Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.

Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca.

Certo, beni e bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni.

(Salmo 23)

 

  - il corpo di Cristo (dove mette tutta la sua cura):

Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa…

(Efesini 5:29)

E il cristiano, per tendenza naturale (della nuova Vita), nella attesa di realizzare questo al ritorno di Cristo, ha tuttora il desiderio di condividere la propria vita con i fratelli, perché ognuno di noi è comunque membra della stessa famiglia… dello stesso corpo:

Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito…

Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua.

(tratto da 1 Corinzi 12:12-27)

Questo corpo ha Cristo stesso come testa (capo):

cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.

Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore.

(Efesini 4:15-16)

Questo Corpo di Cristo, comprende quindi i credenti di tutto il mondo e di tutte le epoche, ma nel tempo presente noi abbiamo la chiesa locale che è l’espressione limitata nel tempo e nello spazio, di questa realtà celeste.

Ed è in questo ambito che noi possiamo, fin da ora, sperimentare le gioie e tutte le benedizioni che potremo gustare in modo perfetto quando saremo trasformati e sarà manifestata la realtà ad oggi invisibile.

 

  - la sposa di Cristo (dove Gesù ripone tutto il Suo Amore):

…Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile.

(Efesini 5:25-27)

 

Il termine “chiesa” significa letteralmente “chiamati fuori”… ma chiamati fuori dalle tenebre per proclamare le virtù di Dio:

Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.  (1 Pietro 2:9-10)

Lo stare insieme ha quindi un preciso scopo: proclamare le virtù di Dio; dobbiamo inoltre considerare che il Capo e Compitore della Chiesa è Cristo:

Ogni cosa Ei gli ha posta sotto ai piedi, e l'ha dato per capo supremo alla Chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.  (Efesini 1:22-23)

Se ci pensiamo… quante volte la riunione è una “volgare imitazione” della Chiesa!

 

E Gesù garantisce la Sua presenza nella chiesa:

E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.  Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.   (Matteo 18:19-20)

 

Per questi motivi siamo esortati a non trascurare la comune adunanza:

Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.  (Ebrei 10:24-25)

 

Gesù ha un rapporto tutto particolare con la Chiesa ed ha per lei ambizioni altissime:

…Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile. (PERFETTA)  (Efesini 5:25-27)

             

 Per questo Dio ha distribuito dei doni spirituali:

Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell'ignoranza…

..Ora vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito.

Vi è diversità di ministeri, ma non v'è che un medesimo Signore.

Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti.

Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune.

Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l'interpretazione delle lingue; ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

(tratto da 1 Corinzi 12:1-11)

Così anche voi, poiché siete bramosi dei doni spirituali, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa.

(1 Corinzi 14:12)

E per questo Dio ha affidato degli incarichi spirituali (ministeri):

Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua.

E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue.

(1 Corinzi 12:27-28)

 

E per una buona salute di tutto il corpo, ognuno deve sapersi muovere secondo l’ordine voluto da Dio (la reciproca sottomissione).

Questo ordine spirituale invisibile, si esprime visibilmente mediante la presenza degli anziani e dei diaconi nella chiesa locale:

- gli anziani (che tengono l’ordine dottrinale e disciplinare per la sana crescita dottrinale della chiesa locale), che devono avere precise caratteristiche di credibilità, secondo precise istruzioni:

Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi (perché se uno non sa governare la propria famiglia, come potrà aver cura della chiesa di Dio?), che non sia convertito di recente, affinché non diventi presuntuoso e cada nella condanna inflitta al diavolo.

Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo.

(1 Timoteo 3:2-7)

 

Infatti bisogna che il vescovo sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante, attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.

(Tito 1:6-9)

- i diaconi (che tengono l’ordine materiale nella chiesa locale per rendere l’ambiente adatto alla sana crescita della Chiesa locale), che devono avere anche loro precise caratteristiche di credibilità, secondo precise istruzioni:

…i diaconi devono essere dignitosi, non doppi nel parlare, non propensi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; uomini che custodiscano il mistero della fede in una coscienza pura.

Anche questi siano prima provati; poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili.

Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa.

I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie.

Perché quelli che hanno svolto bene il compito di diaconi si acquistano un grado onorabile e una grande franchezza nella fede che è in Cristo Gesù.

(1 Timoteo 3:8-13)

A tali conduttori, i membri della chiesa devono ubbidire e sottomettersi per averne un utile:

 

Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità.

(Ebrei 13:17)

E quando una chiesa locale vive secondo l’ordine prestabilito da Dio, il Signore aggiunge i credenti alla chiesa, affinchè imparino a vivere e crescere insieme:

Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

(Atti 2:47)

E lo fa se la chiesa ubbidisce alla Parola, se si teme il Signore, si vive la comunione fraterna:

Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.

Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli.

Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.

(Atti 2:41-47)

Se vogliamo quindi far crescere la chiesa, Paolo ci da un interessante insegnamento:

…cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.

Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore.

(Efesini 4:15-16)

Non possiamo pensare che la chiesa possa quindi crescere mediante il vigore di un singolo membro e di pochi membri… abbiamo necessariamente bisogno dell’apporto di ogni singola parte.

 

Abbiamo nei fratelli della chiesa primitiva dei bellissimi esempi:

Pietro dunque, consapevole della situazione, andò a casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco, dove molti fratelli erano riuniti in preghiera.   (Atti 12:12)

Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli, e prolungò il discorso fino a mezzanotte…   (Atti 20:7)

 

Ma abbiamo anche delle precise esortazioni:

Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno.  (Ebrei 10:24-25)

Il nostro amore per Gesù Cristo passa attraverso il nostro rapporto con la chiesa locale.

Chi ama Cristo ama la Chiesa e chi ama la Chiesa (che ora non è ancora visibile) ama la chiesa che è ora visibile: la chiesa locale… i fratelli!

Leggiamo cosa scrive in tal senso l’apostolo Giovanni:

Chi ama suo fratello rimane nella luce e non c'è nulla in lui che lo faccia inciampare.   (1 Giovanni 2:10)

In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello.  (1 Giovanni 3:10)

Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto.  Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello.

(1 Giovanni 4:20-21)

Se ci impegniamo per realizzare questo… potremo veramente apprezzare quanto è buono e quanto è piacevole che fratelli vivano insieme!

 

Gianni Marinuzzi


10. riunirsi come figli di dio