Abbiamo visto come conoscere Gesù Cristo è assolutamente fondamentale per poter veramente credere in Dio; come non vi sia altra porta ed altra strada possibile per l’uomo (pur nella sua “sincerità” e nella sua nobile disposizione d’animo) per potersi avvicinare a Dio.

 Solo attraverso di Cristo abbiamo accesso a questa Grazia!

 E questa Grazia è annunciata nel Vangelo che è il fondamento delle cose che Gesù ha ordinato di insegnare.

 Il Vangelo è La Buona Notizia data da Dio agli uomini rivelata nella Persona e nell’Opera di Gesù Cristo… il Suo Artefice; ed è anche definito:

   - Vangelo della Grazia di Dio:

 Ma non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa, pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù, cioè di testimoniare del vangelo della grazia di Dio.    (Atti 20:24)

 

  - Vangelo della Pace:

 State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace.   (Efesini 6:14-15)

 

  - Vangelo della vostra Salvezza:

 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.   (Efesini 1:13-14)

  

  - Vangelo della Gloria di Cristo:

 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.  (2 Corinzi 4:3-4)

 Il Vangelo ci parla della Grazia, della Pace, della Salvezza e della Gloria di Cristo… è una buonissima notizia che va ben oltre un semplice “ripescaggio”!

 Ancora Paolo lo definisce come la Potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede:

 Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com'è scritto: «Il giusto per fede vivrà».   (Romani 1:16-17)

 

Per questo l’autore della lettera agli ebrei parla di una “grande salvezza”:

 Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse. Infatti, se la parola pronunciata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunciata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito, mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà.   (Ebrei 2:1-5)

 

E chiunque crede nel Vangelo di Dio (potenza di Dio e Sapienza di Dio manifestate in Cristo crocifisso) ha vita eterna:

 Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione.

I Giudei infatti chiedono miracoli e i Greci cercano sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia; ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; poiché la pazzia di Dio è più saggia degli uomini e la debolezza di Dio è più forte degli uomini.  (1 Corinzi 1:21)

 

Gesù infatti disse:

 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui (Giovanni 3:36)

  

Se il Vangelo è La Buona Notizia data da Dio agli uomini rivelata nella Persona e nell’Opera di Gesù Cristo… il Suo Artefice, il Vangelo non è quindi:

   - solo un nuovo stile di vita

   - solo una cultura o una filosofia di vita

   - solo una religione

 Per questo annunciare il Vangelo, per esempio, non significa predicare che bisogna avere un atteggiamento religioso:

               - frequentare le riunioni della chiesa

               - frequentare gli studi biblici

               - pregare con regolarità

               - dare delle offerte per le opere di misericordia

               - amare i nostri amici

 

Tutte queste cose le fanno anche i pagani (come insegnò Gesù nel Sermone sul Monte).

 - non bisogna fumare, ubriacarsi, commettere adulterio…

 (semmai tutto questo sarà il primo risultato dell’accettazione del Vangelo), credere al Vangelo è molto più di tutto questo: è abbracciare Cristo nella Sua pienezza e rinunciare a sé stessi!

 Purtroppo invece spesso si predica uno “stile di vita”, “una cultura” e si illudono le persone che un cambiamento meramente esteriore può rendere l’uomo più gradito a Dio, invece il messaggio del Vangelo è qualcosa che parte dall’interno per poi diventare visibile all’esterno, come insegnava il Maestro:

 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d'intemperanza.  Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere e del piatto, affinché anche l'esterno diventi pulito.  (Matteo 23:25-26)

 

Certo che poi dobbiamo anche chiederci, come Paolo:

 Che diremo dunque?  Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi?

No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?  (Romani 6:2)

 

Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.  (Romani 6:12-14)

 

Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!  (Romani 6:15)

 

…ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna; perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.  (Romani 6:22-23)

  

Il Vangelo e La Buona Notizia della liberazione dal peccato perché Gesù Cristo ha pagato il prezzo del nostro riscatto, del nostro fallimento, della nostra condanna a morte ed in Forza di questo chi si identifica con la Sua morte è ora riscattato, redento, libero e vivente in Lui… per vivere in novità di vita… perché la Grazia di Dio insegna a vivere (ci santifica):

 Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. Egli ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone.   (Tito 2:11-14)

 

Questo è il messaggio che porta gioia in tutti quelli che lo ricevono:

 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore…   (Atti 2:46)

 

Allora quelli che erano dispersi se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola.

Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo.  E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva. Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti. E vi fu grande gioia in quella città.   (Atti 8:4-8)

 

E la Parola del Signore si diffondeva per tutta la regione.  Ma i Giudei istigarono le donne pie e ragguardevoli e i notabili della città, scatenando una persecuzione contro Paolo e Barnaba, che furono cacciati fuori dal loro territorio. Allora essi, scossa la polvere dei piedi contro di loro, andarono a Iconio, mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.  (Atti 13:49-52)

 

E a Dio è piaciuto di salvare i peccatori mediante la predicazione del Vangelo:

 è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione.  (1 Corinzi 1:21)

 

 Pietro predicò il Vangelo (per comprendere cos’è):

 - a Gerusalemme:

 

  Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così:

«Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo, e ascoltate attentamente le mie parole.

Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è soltanto la terza ora del giorno; ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta Gioele:

"Avverrà negli ultimi giorni", dice Dio, "che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.

Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno.

Farò prodigi su nel cielo, e segni giù sulla terra, sangue e fuoco, e vapore di fumo.

Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.

E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato".

Uomini d'Israele, ascoltate queste parole!

Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui, tra di voi, come voi stessi ben sapete, quest'uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi, per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto.

Infatti Davide dice di lui: "Io ho avuto il Signore continuamente davanti agli occhi, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso.

Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e anche la mia carne riposerà nella speranza; perché tu non lascerai l'anima mia nell'Ades, e non permetterai che il tuo Santo subisca la decomposizione.

Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita.

Tu mi riempirai di gioia con la tua presenza".

Fratelli, si può ben dire liberamente riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al giorno d'oggi tra di noi.

Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione. Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni.

Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite.

Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice: «Il Signore ha detto al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi"».

Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».

Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»

E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà».

E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».

(Atti 2:14-40)

 

Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati e affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di ristoro e che egli mandi il Cristo che vi è stato predestinato, cioè Gesù, che il cielo deve tenere accolto fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose; di cui Dio ha parlato fin dall'antichità per bocca dei suoi santi profeti.

Mosè, infatti, disse: "Il Signore Dio vi susciterà in mezzo ai vostri fratelli un profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà. E avverrà che chiunque non avrà ascoltato questo profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo".

Tutti i profeti, che hanno parlato da Samuele in poi, hanno anch'essi annunciato questi giorni.

Voi siete i figli dei profeti e del patto che Dio fece con i vostri padri, dicendo ad Abraamo: "Nella tua discendenza tutte le nazioni della terra saranno benedette".

A voi per primi Dio, avendo suscitato il suo Servo, lo ha mandato per benedirvi, convertendo ciascuno di voi dalle sue malvagità».

(Atti 3:19-26)

 

Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com'è che quest'uomo è stato guarito, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest'uomo compare guarito, in presenza vostra. Egli è "la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare".

In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».

(Atti 4:8-12)

 

- a casa di Cornelio (da questa predicazione possiamo apprezzare quali sono i punti salienti del Vangelo):

 Questa è la parola ch'egli ha diretta ai figli d'Israele, portando il lieto messaggio di pace per mezzo di Gesù Cristo.

Egli è il Signore di tutti.

Voi sapete quello che è avvenuto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza; e com'egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; essi lo uccisero, appendendolo a un legno.

Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e volle che egli si manifestasse non a tutto il popolo, ma ai testimoni prescelti da Dio; cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

E ci ha comandato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti.

Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome».

(Atti 10:36-43)

 

Paolo predicò il Vangelo (per comprendere cos’è) in tutto il mondo conosciuto allora:

 Ho dunque di che vantarmi in Cristo Gesù, per quel che concerne le cose di Dio. Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all'ubbidienza, con parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo, avendo l'ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato il nome di Cristo, per non costruire sul fondamento altrui, ma com'è scritto: «Coloro ai quali nulla era stato annunciato di lui, lo vedranno; e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno».

(Romani 15:17-21)

 

 Il Vangelo di Dio porta l’annuncio della potenza della fede posta nella persona di Gesù Cristo e nella Sua opera di redenzione, certificate dalla Sua resurrezione:

 Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto, nel quale state anche saldi, mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano.

Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai dodici.   (1 Corinzi 15:1-5)

 

 Il Vangelo di Dio è efficace per la Grazia di Dio e dimostra la Giustizia di Dio nel tempo passato e nel tempo presente:

 …indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.

Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.

(Romani 3:21-26)

 

Dio, nella Sua Grazia, offre la Sua Giustificazione mediante la Redenzione che è in Cristo Gesù, sacrificio propiziatorio prestabilito come riparazione dei peccati.

 Per mezzo del sacrificio espiatorio di Cristo il peccatore non solo riceve il perdono dei peccati ma viene dichiarato giusto.

 La salvezza non è quindi garantita dalla fedeltà del peccatore (seppur ravveduto), ma dal sangue di Cristo!   

 Questa è la profonda differenza che c’è tra chi cerca la giustificazione mediante le opere e chi cerca invece la giustificazione ponendo la sua fede nell’Opera di Cristo:

 Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia.  (Romani 4:4-5)

 

Che diremo dunque? Diremo che degli stranieri, i quali non ricercavano la giustizia, hanno conseguito la giustizia, però la giustizia che deriva dalla fede; mentre Israele, che ricercava una legge di giustizia, non ha raggiunto questa legge.

Perché? Perché l'ha ricercata non per fede ma per opere.

Essi hanno urtato nella pietra d'inciampo, come è scritto: «Ecco, io metto in Sion un sasso d'inciampo e una pietra di scandalo; ma chi crede in lui non sarà deluso».  (Romani 9:30-33)

 

Il Vangelo resta velato (non visibile e quindi non comprensibile) a chi insiste nel perseguire la Giustizia con le proprie opere (restando cieco ed incredulo… sulla via della perdizione):

 Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli, ai quali il dio di questo mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio.

(2 Corinzi 4:3-4)

 

Ma non basta “avere fede in modo generico”, la fede che conduce alla Salvezza è solo quella riposta nel Nome e nell’Opera di Gesù Cristo, come disse Pietro:

 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati.  (Atti 4:12)

 

Perché credere in un “altro Vangelo” porta delle conseguenze (un turbamento causato dai dubbi):

 Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo.

Ché poi non c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.

Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema.

Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.  (Galati 1:6-9)

 

E purtroppo ci sono molti “vangeli diversi”:

 - perché vengono predicati vangeli diversi (il buon seme e le zizzanie):

 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo.

Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò.

Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: "Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?"

Egli disse loro: "Un nemico ha fatto questo".

I servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a coglierla?"

Ma egli rispose: "No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: 'Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio'"».

(Matteo 13:24-30)

 

Allora Gesù, lasciate le folle, tornò a casa; e i suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo».

Egli rispose loro: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo; il campo è il mondo; il buon seme sono i figli del regno; le zizzanie sono i figli del maligno; il nemico che le ha seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell'età presente; i mietitori sono angeli.

Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così avverrà alla fine dell'età presente.

Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono l'iniquità, e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.

Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro.

Chi ha orecchi oda.

(Matteo 13:36-43)

 

- perché viene recepito lo stesso Vangelo in modo diverso:

 Or come si riuniva una gran folla e la gente di ogni città accorreva a lui, egli disse in parabola:

«Il seminatore uscì a seminare la sua semenza; e, mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada: fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono.

Un'altra cadde sulla roccia: appena fu germogliato seccò, perché non aveva umidità.

Un'altra cadde in mezzo alle spine: le spine, crescendo insieme con esso, lo soffocarono.

Un'altra parte cadde in un buon terreno: quando fu germogliato, produsse il cento per uno».

Dicendo queste cose, esclamava: «Chi ha orecchi per udire oda!»

I suoi discepoli gli domandarono che cosa volesse dire questa parabola.

Ed egli disse: «A voi è dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinché vedendo non vedano, e udendo non comprendano.
Or questo è il significato della parabola: il seme è la parola di Dio.

Quelli lungo la strada sono coloro che ascoltano, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinché non credano e non siano salvati.

Quelli sulla roccia sono coloro i quali, quando ascoltano la parola, la ricevono con gioia; ma costoro non hanno radice, credono per un certo tempo ma, quando viene la prova, si tirano indietro.

Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità.

E quello che è caduto in un buon terreno sono coloro i quali, dopo aver udito la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono, e portano frutto con perseveranza.

(Luca 8:5-15)

 

E il frutto portato con perseveranza è il frutto dello Spirito Santo che si riceve (come caparra) credendo in Gesù Cristo e nella Sua Opera:

 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.  (Efesini 1:13-14)

  

Paolo dichiara espressamente che il Vangelo è uno solo e che ogni altro vangelo non va accettato:

Mi meraviglio che così presto voi passiate, da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo.

Ché poi non c'è un altro vangelo; però ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.

Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anatema.

Come abbiamo già detto, lo ripeto di nuovo anche adesso: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema.

(Galati 1:6-9)

 

V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.

(Efesini 4:5-6)

 

Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, che ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti…  (1 Timoteo 2:5-6)

 

In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati... (Atti 4:12)

 

Al fine di non rimanere delusi, dobbiamo quindi considerare cos’è non è, e cos’è veramente il Vangelo!

 Il Vangelo non è una cura per l’immagine esteriore dell’uomo… è la cura per la morte spirituale dell’uomo!

 Il Vangelo non è un trucco per fare risaltare la bellezza degli occhi…   è la cura per la cecità spirituale!

 Il Vangelo non è un gioiello da attaccare alle orecchie… è la cura per la sordità spirituale!

 Il Vangelo non è una divisa sportiva… è la cura per la paralisi spirituale!

 Il Vangelo non è oratoria e capacità di discorso pomposi e persuadenti…  è la cura per il mutismo spirituale!

 

 Il Vangelo provoca una reazione:

   …Esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede… (Romani 1:16)

  Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita.

(2 Corinzi 2:15-16)

 

Il Vangelo, essendo Vivente… ha inevitabilmente delle controindicazioni:

   - Emarginazione dal mondo:   …siamo diventati, e siamo tuttora, come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti. (1 Corinzi 4:13)

   - Persecuzione:

  Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. (2 Timoteo 3:12)

   - Solitudine: Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato!

(2 Timoteo 4:16)

 

Il Vangelo, essendo Vivente… ha anche delle evidenze esteriori:

    - Amore:

Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.   (1 Giovanni 4:19)

   - Pace:

 Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà.  (Giovanni 14:27)

 

- Gioia nelle sofferenze e consapevolezza di Vittoria:

 Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la parola in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che dà lo Spirito Santo…  (1 Tessalonicesi 1:6)

 

Che diremo dunque riguardo a queste cose?

Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?

Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?

Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.

Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.

Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Com'è scritto:
«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello».

Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.

Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

(Romani 8:31-39)

 

  - Speranza:

 Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano.  (1 Corinzi 2:9)

 Se dunque abbiamo ascoltato il Vangelo di Gesù Cristo noi dobbiamo decidere se accettarlo o no!

 Non ci si può illudere di essere a posto semplicemente nel “non rifiutarlo”… o lo si accetta o lo si rifiuta…

 Giovanni ci illustra l’effetto della venuta di Gesù nel mondo:

 È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto (non semplicemente che non l’hanno respinto) egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.

(Giovanni 1:11-13)

   Infatti, dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia"».

Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità (il Vangelo) sono venute per mezzo di Gesù Cristo.

Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere.

(Giovanni 1:16-18)

 Non si può ricevere una persona lasciandola fuori dalla nostra casa e non si può accettare Gesù Cristo lasciandolo fuori dal nostro cuore e dalla nostra vita!

 

Facciamo la scelta benedetta:

 In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.  (Efesini 1:13-14)

 

Per poi iniziare, senza indugio, a seguire le orme del Maestro che ci chiama verso la meta gloriosa… come fecero i Suoi primi discepoli:

 Mentre camminava lungo il mare della Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini».

Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono.

Passato oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca con Zebedeo, loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò.

Essi, lasciando subito la barca e il padre loro, lo seguirono.  (Matteo 4:18-22)

 

Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo, e gli disse: «Seguimi».

Filippo era di Betsàida, della città di Andrea e di Pietro.

Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe».

Natanaele gli disse: «Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?»

Filippo gli rispose: «Vieni a vedere».

Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c'è frode».

Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?»

Gesù gli rispose: «Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto».

Natanaele gli rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele».

Gesù rispose e gli disse: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste».

Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

(Giovanni 1:43-51)

 

Gesù, partito di là, passando, vide un uomo chiamato Matteo, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi».

Ed egli, alzatosi, lo seguì.  (Matteo 9:9)

 

Come rispondiamo alla Buona Notizia di Dio?

 Come rispondiamo alla chiamata del Maestro?

Gianni Marinuzzi


2. iL VANGELO