
Abbiamo visto nelle puntate precedenti di questo studio, come, di questa Salvezza,
	
	noi (se siamo figli di Dio) 
	possiamo esserne assolutamente certi perché:
		
		GESU’, LA VERITA’ ce lo ha detto e ci ha rivelato il DISEGNO DI DIO che 
		la concerne
		
		DIO E’ POTENTE da portare a compimento IL SUO DISEGNO
		
		DIO E’ FEDELE e nulla può ostacolare l’adempimento della SUA VOLONTA’.
	
	
	Il miracolo
	della Salvezza operato da Dio, 
	realizza quella comunione dell’uomo con Dio nella persona di Gesù Cristo; ed 
	implica necessariamente una identificazione nella morte e nella risurrezione 
	con Lui.
	
	
	L’apostolo Paolo (cha ha vissuto in prima persona un cambiamento 
	estremamente radicale) afferma:
	
	
	Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono 
	passate: ecco, sono diventate nuove.
	
	(2 Corinzi 5:17)
	
	Ed essere in Cristo, significa 
	poter essere identificato con Lui, 
	e ancora Paolo ci insegna:
	
	
	Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo 
	(come figlio di Adamo), ma Cristo 
	vive in me (come figlio di Dio)! 
	
	
	La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il 
	quale mi ha amato e ha dato se stesso per me.
	
	           
	(Galati 2:20)
	
	Tutto questo avviene nella “sfera della realtà spirituale”, una realtà ad 
	oggi invisibile ma più reale di quello che noi vediamo!
	
	Oggi questa realtà è invisibile a motivo del “velo della carne” ma
	il giorno di Cristo la renderà 
	visibile (cfr 1 Corinzi 3:13), ed è questa la realtà alla quale il 
	credente (per fede) rivolge il suo 
	sguardo:
	
	
	…abbiamo 
	lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si 
	vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si 
	vedono sono eterne.
	
	(2 Corinzi 4:18)
	
	E per Paolo queste parole non erano degli slogan… erano estremamente 
	pratiche, lui viveva solo in funzione di questa identificazione.
	
	Il primo atto formale di un uomo nato di nuovo è il battesimo, ovvero la 
	pubblica testimonianza di questo radicale cambiamento interiore, una
	dimostrazione delle cose che non si 
	vedono (cfr Ebrei 11:1).
	
	Il Signore stesso infatti prescrisse questo atto formale per testimoniare 
	pubblicamente del cambiamento interiore avvenuto con il ravvedimento e la 
	conversione.
	
	Una prova del cambiamento è sicuramente l’ubbidienza ai Suoi comandamenti, 
	ed il battesimo è il primo atto esteriore di ubbidienza al quale il 
	cristiano è chiamato a sottoporsi.
	
	Anche per questo l’apostolo Pietro definisce
	il battesimo una richiesta di buona 
	coscienza davanti a Dio:
	
	
	Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia 
	dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio).
	
	
	*****
	
	Dai primissimi tempi della Chiesa fino ad oggi, i cristiani hanno ubbidito 
	al Signore facendosi battezzare dopo aver ascoltato e creduto al Vangelo, 
	dichiarando così pubblicamente che Gesù Cristo era il loro Salvatore e 
	Signore:
	
	
	           
	
	
	Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati… 
	
	
	(Atti 2:41)
	
	
	Il battesimo avveniva subito dopo la conversione a Cristo, mai prima e quasi 
	mai molto dopo.
	
	Le condizioni poste dagli apostoli per impartire il battesimo erano 
	fondamentalmente due:
la fede nella Persona e nell’Opera di Gesù Cristo (l’adesione totale al Vangelo);
		 l’avvenuto 
		ravvedimento e conversione a Cristo ed ai Suoi insegnamenti
	
	
	A Gerusalemme:
	
	
	Nel deserto:
	
	
	Un angelo del Signore parlò a Filippo così: «Àlzati e va' verso mezzogiorno, 
	sulla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada deserta». 
	
	
	Egli si alzò e partì. 
	
	
	Ed ecco un etiope, eunuco e ministro di Candace, regina di Etiopia, 
	sovrintendente a tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per 
	adorare, e ora stava tornandosene, seduto sul suo carro, leggendo il profeta 
	Isaia. 
	
	
	Lo Spirito disse a Filippo: «Avvicìnati e raggiungi quel carro». 
	
	
	Filippo accorse, udì che quell'uomo leggeva il profeta Isaia, e gli disse: 
	«Capisci quello che stai leggendo?» 
	
	
	Quegli rispose: «E come potrei, se nessuno mi guida?» 
	
	
	E invitò Filippo a salire e a sedersi accanto a lui.
	
	
	Or il passo della Scrittura che egli leggeva era questo: «Egli 
	è stato condotto al macello come una pecora; e come un agnello che è muto 
	davanti a colui che lo tosa, così egli non ha aperto la bocca. Nella sua 
	umiliazione egli fu sottratto al giudizio. Chi potrà descrivere la sua 
	generazione? Poiché la sua vita è stata tolta dalla terra».
	
	
	L'eunuco, rivolto a Filippo, gli disse: «Di chi, ti prego, dice questo il 
	profeta? Di se stesso, oppure di un altro?» 
	
	
	Allora Filippo prese a parlare e, cominciando da questo passo della 
	Scrittura, gli comunicò il lieto messaggio di Gesù.
	
	
	Strada facendo, giunsero a un luogo dove c'era dell'acqua. 
	
	
	E l'eunuco disse: «Ecco dell'acqua; che cosa impedisce che io sia 
	battezzato?» 
	
	
	[Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». 
	
	
	L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».] 
	
	
	Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e 
	l'eunuco; e Filippo lo battezzò. 
	
	
	Quando uscirono dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo; e l'eunuco, 
	continuando il suo viaggio tutto allegro, non lo vide più. 
	
	           
	(Atti 8:26-40)
	
	
	
	Allora Anania andò, entrò in quella casa, gli impose le mani e disse: 
	«Fratello Saulo, il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada per la 
	quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di 
	Spirito Santo». 
	
	
	In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle squame, e ricuperò la 
	vista; poi, alzatosi, fu battezzato.
	
	           
	(Atti 9:17-18)
	
	
	
	Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che 
	siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» 
	
	
	E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. 
	
	
	Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.
	
	           
	(Atti 10:47-48)
	
	
	
	Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i 
	carcerati li ascoltavano. 
	
	
	A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle 
	fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e le catene di 
	tutti si spezzarono. 
	
	
	Il carceriere si svegliò e, vedute tutte le porte del carcere spalancate, 
	sguainò la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. 
	
	
	Ma Paolo gli gridò ad alta voce: «Non farti del male, perché siamo tutti 
	qui». 
	
	
	Il carceriere, chiesto un lume, balzò dentro e, tutto tremante, si gettò ai 
	piedi di Paolo e di Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, che debbo 
	fare per essere salvato?» 
	
	
	Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua 
	famiglia».
	
	
	Poi annunciarono la Parola del Signore a lui e a tutti quelli che erano in 
	casa sua. 
	
	
	Ed egli li prese con sé in quella stessa ora della notte, lavò le loro 
	piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi. 
	
	
	Poi li fece salire in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e si rallegrava 
	con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio.
	
	           
	(Atti 16:25-34)
	
	
	
	…uscito di là, entrò in casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che temeva 
	Dio, e aveva la casa attigua alla sinagoga. 
	
	
	Ma Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua 
	famiglia. 
	
	
	Molti Corinzi, udendo, credevano e venivano battezzati.
	
	           
	(Atti 18:7-8)
	
	
	
	Or vi era un tale, di nome Simone, che già da tempo esercitava nella città 
	le arti magiche, e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un 
	personaggio importante. Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano 
	ascolto, dicendo: «Questi è "la potenza di Dio", quella che è chiamata "la 
	Grande"». 
	
	
	E gli davano ascolto, perché già da molto tempo li aveva incantati con le 
	sue arti magiche. Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il 
	lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono 
	battezzati, uomini e donne. Simone credette anche lui; e, dopo essere stato 
	battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i 
	miracoli e le opere potenti che venivano fatti.
	
	           
	(Atti 8:9-13)
	
	
	
	Ma Pietro gli disse: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai 
	creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio. Tu, in questo, non 
	hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. 
	Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è 
	possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore. Vedo infatti che tu sei 
	pieno d'amarezza e prigioniero d'iniquità». 
	
	
	Simone rispose: «Pregate voi il Signore per me affinché nulla di ciò che 
	avete detto mi accada».
	
	           
	(Atti 8:18-24)
	
	
	
	…ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; 
	«io, di Cristo» Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per 
	voi? 
	
	
	O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 
	
	
	Ringrazio Dio che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; 
	perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome. Ho battezzato 
	anche la famiglia di Stefana; del resto non so se ho battezzato qualcun 
	altro. 
	
	
	Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare ma a evangelizzare…
	
	(1 Corinzi 1:12-17)
	
	
	Questi due ultimi esempi potrebbero spingerci a
	impartire il battesimo dopo che 
	il neoconvertito abbia dato ampia prova della sua conversione, ma ciò 
	sarebbe comunque un andare oltre 
	l’insegnamento degli apostoli, infatti possiamo constatare che nulla di 
	ciò viene suggerito, anche a posteriori di eventi come quelli sopra citati.
	
	Dobbiamo inoltre considerare che nella Scrittura neotestamentaria non 
	abbiamo nessun esempio di credente che non sia stato battezzato dopo la sua 
	conversione (avendone avuta la possibilità), ma non dobbiamo nemmeno cadere 
	nell’errore opposto, ovvero quello di dare al battesimo in se stesso, un 
	valore salvifico (l’esempio è il 
	ladrone sulla croce).
	
	Il battesimo (come la 
	partecipazione alla cena del Signore), 
	sono infatti “atti esteriori” di qualcosa che avviene nell’interiore e la 
	raccomandazione della Scrittura è esclusivamente quella di
	esaminarsi personalmente… non 
	esaminare gli altri, nessuno quindi, davanti ad una formale accettazione del 
	Vangelo (se non davanti ad una palese disubbidienza ad Esso), può impedire 
	di aderire ad essi (con le eventuali conseguenze):
	
	
	…ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi 
	annunciate la morte del Signore, finché egli venga».
	
	
	Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore 
	indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 
	
	
	Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 
	poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non 
	discerne il corpo del Signore.
	
	
	Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono.
	
	
	Il battesimo è anche un atto formale di fiducia fraterna tra:
	
	- il battezzato che dichiara di sottomettersi alla Chiesa di Dio della quale 
	entra a farne parte;
	
	- il battezzante che crede alla dichiarazione di fede espressa pubblicamente 
	dal battezzato;
	
	           
	…ognuno ha la sua parte di responsabilità davanti a Dio!
	
	
	*****
	
	Possiamo quindi vedere come il battesimo è fondamentalmente:
		
		 UNA 
		TESTIMONIANZA DI IDENTIFICAZIONE CON GESU’ CRISTO
		
		UNA TESTIMONIANZA DI AVVENUTA RIGENERAZIONE E DI 
		PURIFICAZIONE
		
		 UNA 
		TESTIMONIANZA DI UNA NUOVA IDENTITA’
	
IL BATTESIMO: TESTIMONIANZA DI IDENTIFICAZIONE CON GESU’ CRISTO
	
	
	Nella pratica il battesimo cristiano è sempre avvenuto per totale immersione 
	e rappresenta l’identificazione totale con Cristo nella Sua morte (una 
	figura di una sepoltura) e nella 
	Sua resurrezione (per camminare in 
	novità di vita):
	
	
	…ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, 
	siamo stati battezzati nella sua morte? 
	
	
	Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, 
	affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del 
	Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. 
	
	
	Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, 
	lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua.
	
	(Romani 6:3-5)
	
	
	…siete 
	stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati 
	con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai 
	morti.
	
	
	Nel battesimo infatti, sono racchiuse le Verità principali del Vangelo (il 
	sacrificio per il peccato, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo):
	
	
	Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche 
	ricevuto, nel quale state anche saldi, mediante il quale siete salvati, 
	purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato; a meno che non abbiate creduto 
	invano.
	
	
	Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che 
	Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; 
	che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture
	
	(1 Corinzi 15:1-4)
	
	
	E Paolo insegnò esplicitamente in tal senso, spiegando come queste Verità 
	fondamentali espresse nel battesimo fossero poi fondamentali nella vita del 
	credente:
	
	
	Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui 
	affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al 
	peccato; infatti colui che è morto è libero dal peccato. 
	
	
	Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, sapendo 
	che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere 
	su di lui. 
	
	
	Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il 
	suo vivere è un vivere a Dio. 
	
	
	Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in 
	Cristo Gesù.
	
	
	Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue 
	concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti 
	d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e 
	le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non 
	avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la 
	grazia.
	
	
	Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto 
	la grazia? No di certo!
	
	
	Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, 
	siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte 
	o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia? 
	
	
	Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito 
	di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati 
	dal peccato, siete diventati servi della giustizia. 
	
	
	Parlo alla maniera degli uomini, a causa della debolezza della vostra carne; 
	poiché, come già prestaste le vostre membra a servizio dell'impurità e 
	dell'iniquità per commettere l'iniquità, così prestate ora le vostre membra 
	a servizio della giustizia per la santificazione. 
	
	
	Perché quando eravate schiavi del peccato, eravate liberi riguardo alla 
	giustizia. 
	
	
	Quale frutto dunque avevate allora? 
	
	
	Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte. 
	
	
	Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la 
	vostra santificazione e per fine la vita eterna; perché il salario del 
	peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, 
	nostro Signore.
	
	(Romani 6:6-23)
	
	
	E per i primi cristiani, il battesimo era accompagnato da due espressioni 
	esteriori:
	
	
	
	Strada facendo, giunsero a un luogo dove c'era dell'acqua. 
	
	
	E l'eunuco disse: Ecco dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato? 
	
	
	Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». 
	
	
	L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».
	
	
	
	Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia 
	dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio).
	
	
	
	IL BATTESIMO: TESTIMONIANZA DI AVVENUTA RIGENERAZIONE E DI 
	PURIFICAZIONE
	
	
	Un altro aspetto di questo comandamento lo possiamo trovare nella lettera di 
	Paolo a Tito:
	
	
	…egli 
	ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua 
	misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello 
	Spirito Santo…  
	
	(Tito 3:5)
	
	Il battesimo è anche il simbolo di questo 
	
	
	bagno della rigenerazione 
	operato da Dio nella Sua 
	misericordia!
	
	
	Un bagno che ci purifica,
	ci lava,
	ci guarisce proprio come ordinò 
	Gesù al cieco nato:
	
	
	Passando vide un uomo, che era cieco fin dalla nascita. 
	
	
	I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o 
	i suoi genitori, perché sia nato cieco?» 
	
	
	Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le 
	opere di Dio siano manifestate in lui. Bisogna che io compia le opere di 
	colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può 
	operare. Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».
	
	
	Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli 
	occhi del cieco, e gli disse: «Va', làvati nella vasca di Siloe» (che 
	significa «mandato»). 
	
	
	Egli dunque andò, si lavò, e tornò che ci vedeva.  
	
	
	(Giovanni 9:1-7)
	
	
	
	
	IL BATTESIMO: TESTIMONIANZA DI UNA NUOVA IDENTITA’
	
	
	Un ultimo aspetto del battesimo è 
	anche l’atto di essersi rivestiti di 
	Cristo:
	
	
	           
	
	
	Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di 
	Cristo.
	
	
	E si è ufficialmente presentati come 
	membra del corpo di Cristo: la Chiesa:
	
	
	Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non 
	hanno una medesima funzione, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo 
	in Cristo, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro. 
	
	
	
	Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, 
	benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. 
	
	
	Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un 
	unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati 
	abbeverati di un solo Spirito.
	
	
	Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra. 
	
	
	Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per 
	questo non sarebbe del corpo. 
	
	
	Se l'orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non 
	per questo non sarebbe del corpo. 
	
	
	Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, 
	dove sarebbe l'odorato? 
	
	
	Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 
	
	
	Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? 
	
	
	Ci sono dunque molte membra, ma c'è un unico corpo; l'occhio non può dire 
	alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho 
	bisogno di voi». 
	
	
	Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli, sono 
	invece necessarie; e quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno 
	onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono 
	trattate con maggior decoro, mentre le parti nostre decorose non ne hanno 
	bisogno; ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte 
	che ne mancava, perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra 
	avessero la medesima cura le une per le altre. 
	
	
	Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è 
	onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
	
	
	Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua.
	
	
	E siamo chiamati ad esercitare i nostri
	doni (funzioni del corpo)
	per l’edificazione e l’utile comune:
	
	
	(Romani 12:6-8)
	
	
	Come membra di Cristo, in questa
	nuova identità spirituale 
	testimoniata nel battesimo, siamo 
	chiamati a condurci in modo degno del 
	nome che portiamo, con tutto quello che ne consegue:
	
	
	La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle 
	tenebre e indossiamo le armi della luce. 
	
	
	Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e 
	ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza contese e gelosie; ma 
	rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per 
	soddisfarne i desideri.
	
	(Romani 13:12-14)
	
	
	Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di 
	misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza.
	
	
	Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che 
	dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. 
	
	
	Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo 
	della perfezione. 
	
	
	E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo 
	corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.
	
	
	La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed 
	esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, 
	sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali. 
	
	
	Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del 
	Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.
	
	
	E tutti rivestitevi di umiltà gli uni verso gli altri, perché
	Dio resiste ai superbi ma dà 
	grazia agli umili.
	
	
	
	
	CONCLUSIONE
	
	
	- un segno esteriore della identificazione con Cristo e che testimonia 
	pubblicamente del legame indissolubile che lega il battezzato a Cristo
	
	- un atto pubblico che testimonia pubblicamente del totale fiducia riposta 
	nella Persona e nell’Opera di Cristo
	
	- un atto simbolico personale di fede che testimonia a noi stessi della 
	scelta determinata di voler seguire il Signore come dei discepoli
	
	 - un atto di ubbidienza a quanto 
	da Cristo comandato
	
	- una richiesta di buona coscienza (consacrazione a Dio)
	
	 - un atto esteriore di 
	purificazione interiore
	
	- un atto esteriore dell’essersi rivestiti di Cristo
	
	- un atto formale di riconoscimento di Gesù come il Figlio dell’Uomo, quale 
	Redentore universale
	
	
	Alla luce di questo possiamo meglio comprendere cosa intendeva dire Gesù:
	
	
	Or io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio 
	dell'uomo riconoscerà lui davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà 
	davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
	
	(Luca 12:8-9)
	
	
	E comprendere il valore e gli intenti dei primi convertiti:
	
	
	Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno 
	furono aggiunte a loro circa tremila persone.
	
	
	Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella 
	comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 
	
	
	Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli 
	apostoli. 
	
	
	Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 
	vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il 
	bisogno di ciascuno. 
	
	
	E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle 
	case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 
	lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. 
	
	
	Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano 
	salvati.  
	
	(Atti 2:41-47)