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  Non voltare le spalle! - Febbraio 2015

L'accusa più comune rispetto all'aumento dei mali del mondo, ogni giorno più efferati, è la presunta immobilità o indifferenza di Dio.

Purtroppo pochi riflettono che questo stato di cose, non è altro che la conseguenza del rifiuto, da parte dell'uomo, di tutti gli inviti al ravvedimento che Dio ha fatto in passato e continua a fare, ancora oggi, per mezzo della Sua Parola, la Bibbia.

 Il problema di fondo è che l’uomo, ha “voltato le spalle” al suo Creatore, non volendo sapere nulla dei Suoi Consigli, in quanto ribelle e peccatore.

Magari, egli prega un suo dio, ma lo fa solo  per la propria soddisfazione personale, non ricevendo alcuna risposta!

Già il profeta ebreo Isaia, aveva scritto così circa 2.800 anni fa:

"… le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; 

i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, 

per non darvi più ascolto."    (Isaia 59:2)

 

Lo stato di peccato, di ribellione dell’uomo verso il Suo Creatore è una vera e propria barriera.

Per questa ragione il cristiano predica, sulla base degli insegnamenti di Gesù Cristo, il ravvedimento e la conversione a Dio.

L'apostolo Pietro, citando proprio quanto scritto dal profeta Isaia, ha così predicato:

"Ravvedetevi dunque e convertitevi,

 perché i vostri peccati siano cancellati."   (Atti degli apostoli 3:19)

 

Ed il profeta Isaia sembra fargli eco:

“Poi venite, e discutiamo”, dice il SIGNORE;

anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,

diventeranno bianchi come la neve;

anche se fossero rossi come porpora,

diventeranno come la lana”.   (Isaia 1:18)

 

Ancora, il profeta Isaia disse:

"Volgetevi a me e siate salvati,

 voi tutte le estremità della terra!

Poiché io sono Dio, e non ce n'è alcun altro."    (Isaia 45:22)

 

Carissimi visitatori del sito,

accogliete l’invito al ravvedimento ed alla conversione di tutta la vostra vita.

 Volgetevi a Dio e siate salvati, in modo che nessuno di voi:

… abbia a gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saranno consumati;

 e tu non dica:

 «Come ho fatto a odiare la correzione, e come ha potuto il mio cuore disprezzare la riprensione?

Come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m'insegnava,

e a non porgere l'orecchio a chi m'istruiva?

(Libro dei proverbi 5:11-13)

Tratto da una meditazione di Donato Sciacoviello