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Novembre 2015  - Rendere onore

 

«Ma Gesù se ne accorse e disse loro:

“Perché date noia a questa donna?

Ha fatto una buona azione verso di me.

Perché i poveri li avete sempre con voi,

ma me non mi avete sempre. Versando quest'olio sul mio corpo,

 lo ha fatto in vista della mia sepoltura.

 In verità vi dico che in tutto il mondo,

dovunque sarà predicato questo vangelo,

anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei”.»

Matteo 26:10-13

 

 

Questo avvenimento della vita di Gesù deve farci riflettere molto.

La donna in questione, è un esempio per noi, perché Gesù la scelse dicendo:

«Dovunque sarà predicato questo vangelo,

anche ciò che ella ha fatto sarà raccontato in memoria di lei.»

Gesù ha capito bene il desiderio che c’era nel cuore di quella donna: lei voleva rendere onore a Colui che l’aveva salvata. Sapeva già che Gesù sarebbe morto e che sarebbe stato sepolto:

"Versando quest'olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura."

 Sapeva anche che sarebbe morto per salvarla dai suoi peccati.

I discepoli non capirono il suo gesto, anzi lo considerarono uno spreco, ma lei anticipando la morte di Gesù, lo unse con il profumo più prezioso che possedeva (corrispondeva all’incirca allo stipendio di un anno = oggi equivarrebbe a circa 15.000 €). 

Se Gesù fosse già stato morto, il suo gesto sarebbe invece stato considerato appropriato e nessuno l’avrebbe criticata.

Perché tanta devozione per un morto e così poca per una persona viva?

Questo racconto ci deve insegnare una lezione importante.

Ci sono delle persone che si recano sulle tombe a rendere onore ai loro morti. Perché?

In mezzo a noi abbiamo così tante persone bisognose di affetto, di devozione, di aiuto!!! Tante persone sono sole, abbandonate a sé stesse e cercano un gesto d’amore, un sorriso, un abbraccio … penso soprattutto alle persone anziane che nessuno vuole più abbracciare, penso ai malati che è penoso circondare d’amore!

È molto più semplice spendere somme notevoli per fiori che svaniscono in pochi giorni e portarli sulla fredda tomba di una persona che non vede e non sente. Quando questa persona era in vita, in che modo gli abbiamo dimostrato il nostro amore?

 

Carissimo/a,

il gesto della donna che ha unto i piedi di Gesù deve farci riflettere.

Vogliamo rendere onore a Gesù Cristo con una vita “versata” ai Suoi piedi?

Lo spreco di quella donna era un gesto di consacrazione al Signore: quando doniamo noi stessi a Gesù e agli altri, la nostra vita è preziosa ai Suoi.

Lui è onorato dal nostro gesto:  noi ci consacriamo a Lui e siamo una benedizione per il nostro prossimo!

Claudia Guiati