VANGELO DI GESU’ CRISTO SECONDO LUCA

 

GESU’ CRISTO UOMO

 

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 LA PRESENTAZIONE DELL’UOMO

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NASCITA E FANCIULLEZZA DELL’UOMO (1:57 / 2:52)

 

CIRCONCISIONE DI GESU’ IL CRISTO (2:21)

 

LA PRESENTAZIONE NEL TEMPIO (2:22-38)

 

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 Luca (che si è accuratamente informato di ogni cosa dall’origine), racconta con minuziosità di particolari, la nascita dell’Uomo, di Gesù il Cristo.

 

In questo suo racconto descrive:

- Luca 2:1-7

il viaggio di Giuseppe e di Maria da Nazaret a Betlemme, viaggio reso necessario da un ordine emanato dall’imperatore di Roma Cesare Augusto circa un censimento generale di tutti gli abitanti dell'impero.

Maria era giunta appena a Betlemme quando le sopravvennero le doglie del parto, ma in conseguenza della molta gente accorsa in quella città, per il medesimo motivo, l'albergo era pieno, e questi umili discendenti della casa reale di Davide furono costretti ad appartarsi in una stalla.

Qui Maria partorì il suo primogenito, e il bambino fu posto a dormire nella mangiatoia presente nella stalla.

 

- Luca 2:8-20

La campagna di Betlemme si presenta come un territorio collinare e gli inverni non sono così miti da permettere di passare la notte all’aperto.

Questa circostanza, presa in connessione con il fatto che la Chiesa primitiva celebrava in primavera la nascita del Signore, costituisce una prova abbastanza forte che il giorno della sua natività non può essere il 25 dicembre (infatti secondo Clemente Alessandrino, l'antica Chiesa d'Alessandria la festeggiava il 20 maggio).

A questo gruppo di pastori, che vegliavano il loro gregge, fu fatto il primo lieto annuncio della nascita del Messia, da un angelo, la cui proclamazione fu seguita da una gloriosa lode alla quale prese parte una moltitudine di angeli.

I pastori si avviarono così a Betlemme per verificare quanto era stato loro esposto, e avendo trovato ogni cosa conforme a quel che l'angelo aveva detto, cominciarono a divulgare il lieto evento.

 

- Luca 2:21

Gesù, sebbene fosse «Dio sopra tutti», come uomo era «sottoposto alla legge» (cfr Galati 4:4), per questo fu circonciso.

Come, nel caso di Giovanni Battista, l'imposizione del nome accompagnò il rito della circoncisione, e gli fu dato il nome di Gesù, il quale ora stato rivelato separatamente sia a Giuseppe che a Maria, e che rappresentava l'opera gloriosa per la quale egli era venuto al mondo.

 

- Luca 2:22-38

La purificazione di Maria era prescritta dalla legge levitica a tutte le donne a motivo della contaminazione contratta per l'infermità della carne soggetta al peccato.

E Maria vi si sottomise come ogni altra donna.

Mentre Maria era intenta a ottemperare a questo obbligo della Legge, il vecchio Simeone, il quale da lungo tempo viveva nella speranza della venuta della «consolazione d'Israele», ispirato dallo Spirito Santo, riconobbe nel bambino Gesù l'oggetto delle sue speranze, e per questo, presolo in braccio, lodò a voce alta il Signore Dio.

Ai suoi rendimenti di grazie successero subito quelli di Anna, una profetessa che proclamò la venuta del Messia.

 

- Luca 2:39-40

Luca non riferisce della visita dei Magi e dei tragici avvenimenti che la gelosia di Erode produsse ma si limita a fare notare che Gesù  cresceva in altezza e statura, sapienza e vigore sotto gli occhi di tutti.

 

- Luca 2:41-52

Giungiamo poi ad un evento interessante: Gesù dodicenne nel tempio.

In questo evento Gesù rivelò a sua madre, per la prima volta, quale era la Sua missione e la Volontà che Egli avrebbe seguito.

Questa lezione non andò perduta per Maria; con molte altre cose antecedenti, essa la serbò nel suo cuore, meditandone il significato.

 

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Circoncisione di Gesù il Cristo (2:21)

 

Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu messo il nome di Gesù, che gli era stato dato dall'angelo prima che egli fosse concepito.

(Luca 2:21)

Il giorno della circoncisione era generalmente giorno di grande festa per gli Ebrei.

Abbiamo già visto l’atmosfera di festa intorno a Giovanni il battista (anche per la “stranezza” della gravidanza di Elisabetta la sterile).

Circa il battesimo di Gesù, però Luca non sembra enfatizzare questa atmosfera festosa, probabilmente la gravidanza di Maria (per quanto riguarda l’aspetto pubblico) non dava occasione di gioia… e, per quel che traspare dal testo, la cerimonia fu svolta in modo privato, senza grandi clamori.

Il rito consisteva nel togliere il prepuzio onde impedire che le impurità, raccogliendosi  sotto di esso, producessero il fatale carbonchio, detto anthrax, cosa possibile e frequente in climi come quelli della Siria e dell'Egitto.

Già Erodoto parla della circoncisione praticata tra i sacerdoti d'Egitto.

Per i giudei, questo rito era qualcosa di sacro, in quanto voluto da Dio stesso ed imposto ad Abrahamo ed alla sua progenie come segno del patto.

 

Questo atto prova fin dalla Sua estrema fanciullezza come Gesù fu (per Giustizia)  sottoposto alla legge, affinché riscattasse coloro che eran sotto la legge (cfr Galati 4:4-5); e che venne ad adempiere ogni giustizia (cfr Matteo 3:15).

 

Paolo, prendendo spunto da questa immagine, descrive il battesimo come una circoncisione non fatta da mano d’uomo:

…in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.

(Colossesi 2:11-12)

 

Il rito della circoncisione veniva amministrato al bambino nell'ottavo giorno dopo la nascita, per precisa indicazione del Signore (cfr Genesi 17:12; Levitico 12:8) quale segno di appartenenza al popolo di Dio ed in quella occasione veniva attribuito il nome che lo avrebbe contraddistinto nel popolo.

In questa occasione gli fu anche messo (da Giuseppe e Maria in obbedienza a quanto aveva prescritto l’angelo) il nome di Gesù (YHWH salva cfr Matteo 1:21), che gli era stato dato dall'angelo prima che egli fosse concepito.

 

Luca ci specifica come fu posto il Nome di Gesù al figlio di Maria e lo fa perché questo Nome diventerà fondamentale per ogni essere umano e per la stessa storia dell’umanità, infatti:

 

- Solo in questo Nome è la Salvezza:

In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati.

(Atti 4:12)

            - In questo Nome saranno battezzati i cristiani per il perdono dei peccati:

E Pietro a loro: Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.

(Atti 2:38)

            - In questo Nome operano i cristiani:

Ma Pietro disse: Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!

(Atti 3:6)

 

…sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest'uomo compare guarito, in presenza vostra.

(Atti 4:10)

            - In questo Nome trovano Forza i cristiani:

Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.

(Efesini 6:10)

Tu dunque, figlio mio, fortìficati nella grazia che è in Cristo Gesù

(1 Timoteo 2:1)

 

            - In questo Nome parlano i cristiani:

Essi furono da lui convinti; e chiamati gli apostoli, li batterono, ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesù e li lasciarono andare.

(Atti 5:40)

 

Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne.

(Atti 8:12)

 

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 La presentazione di Gesù al Signore (2:22-38)

 

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi.

Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore.

Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo: «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparata dinanzi a tutti i popoli per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».

Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui.

E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione (e a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati».

Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser.

Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni.

Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.

Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

(Luca 2:22-38)

 

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi…

 

Mentre la circoncisione (operata l’ottavo giorno) si era svolta a con molta probabilità a Betlemme, la presentazione (il quarantesimo giorno) avvenne a Gerusalemme.

 

Giuseppe e Maria si erano recati nel tempio per ottemperare a due doveri:

 

1) la presentazione di Gesù (ovvero la consacrazione al Signore in quanto figlio primogenito)

            2) la purificazione di Maria

 

 1) la presentazione di Gesù (ovvero la consacrazione al Signore in quanto figlio primogenito)

Gesù doveva essere presentato al Signore come primogenito di Maria, perché Dio esigeva che ogni primogenito di uomini o di bestie, Gli fosse consacrato, in tutto il paese d'Israele; e ciò per commemorare la misericordiosa liberazione concessa agli Israeliti nella notte in cui l'angelo li risparmiò mentre uccise tutti i primogeniti degli Egiziani:

 

Il SIGNORE disse a Mosè: «Consacrami ogni primogenito tra i figli d'Israele, ogni primo parto, sia tra gli uomini, sia tra gli animali: esso appartiene a me».  (Esodo 13:1-2)

 

In epoca anteriore alla Legge il sacerdozio in ogni famiglia era uno degli onori riservati al figlio maggiore; ma con la Legge e l’istituzione del servizio sacerdotale affidato alla tribù di Levi, questo fu sostituito da una tassa pari a 5 sicli fissata per riscattare i figli primogeniti:

 

Il SIGNORE disse a Mosè: «Fa' il censimento di tutti i primogeniti maschi tra i figli d'Israele dall'età di un mese in su e fa' il conto dei loro nomi. Prenderai i Leviti per me, io sono il SIGNORE, invece di tutti i primogeniti dei figli d'Israele, e il bestiame dei Leviti al posto dei primi parti del bestiame degli Israeliti».

Mosè fece il censimento di tutti i primogeniti tra i figli d'Israele, secondo l'ordine che il SIGNORE gli aveva dato. Tutti i primogeniti maschi di cui si fece il censimento, contando i nomi dall'età di un mese in su, furono ventiduemiladuecentosettantatré.

Il SIGNORE disse a Mosè:

«Prendi i Leviti al posto di tutti i primogeniti dei figli d'Israele e il bestiame dei Leviti al posto del loro bestiame; i Leviti saranno miei. Io sono il SIGNORE.

Per il riscatto dei duecentosettantatré primogeniti dei figli d'Israele che superano il numero dei Leviti, prenderai cinque sicli a testa; li prenderai secondo il siclo del santuario, che è di venti ghere.

Darai il denaro ad Aaronne e ai suoi figli per il riscatto di quelli che superano il numero dei Leviti».

Mosè prese il denaro per il riscatto di quelli che superavano il numero dei primogeniti riscattati dai Leviti; prese il denaro dai primogeniti dei figli d'Israele: milletrecentosessantacinque sicli, secondo il siclo del santuario.

Mosè diede il denaro del riscatto ad Aaronne e ai suoi figli, secondo l'ordine del SIGNORE, come il SIGNORE aveva ordinato a Mosè.

(Numeri 3:40-51)

 

Ed era questo il dovere che stavano adempiendo Maria e Giuseppe per Gesù.

 Anche in questo abbiamo la prova che Gesù fu sottoposto alla Legge, e compì ogni giustizia.

 

Anzi, seguendo il principio enunciato da Paolo ai Galati:

   …ogni uomo che si fa circoncidere, è obbligato a osservare tutta la legge.

(Galati 5:3)

 

Gesù, facendosi circoncidere, fu obbligato a osservare tutta la legge… e così fece; Egli si è sottoposto a tutta la Legge unicamente per redimere (dalla sua maledizione) coloro che erano sotto la legge.

 

2) la purificazione di Maria

Secondo la Legge la madre era separata dalla comunità in quanto impura (per 40 giorni dopo la nascita di un maschio e per 80 giorni dopo la nascita di una femmina).

Al termine di questo periodo, la madre doveva, prima d'essere riammessa nella comunità, presentarsi al tempio ed offrire i sacrifici ordinati alle donne in quello stato:

Il SIGNORE disse ancora a Mosè: «Parla così ai figli d'Israele:

"Quando una donna sarà rimasta incinta e partorirà un maschio, sarà impura per sette giorni; sarà impura come nei giorni del suo ciclo mestruale.

L'ottavo giorno il bambino sarà circonciso.

La donna poi resterà ancora trentatré giorni a purificarsi del suo sangue; non toccherà nessuna cosa santa e non entrerà nel santuario finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione.

Ma, se partorisce una bambina, sarà impura per due settimane come nei giorni del suo ciclo mestruale; e resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue.

Quando i giorni della sua purificazione, per un figlio o per una figlia, saranno terminati, porterà al sacerdote, all'ingresso della tenda di convegno, un agnello di un anno come olocausto, e un giovane piccione o una tortora come sacrificio per il peccato.

Il sacerdote li offrirà davanti al SIGNORE e farà l'espiazione per lei; così ella sarà purificata del flusso del suo sangue.

Questa è la legge relativa alla donna che partorisce un maschio o una femmina.

Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due giovani piccioni: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio per il peccato.

Il sacerdote farà l'espiazione per lei, ed ella sarà pura"».

(Levitico 12:1-8)

 

Dalla tipologia di offerta possiamo quindi dedurre che Maria e Giuseppe non fossero particolarmente benestanti.

 

…Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore.

Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo: «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparata dinanzi a tutti i popoli per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele»…

 

Non sappiamo molto di Simeone, ma Luca ci dà delle precise indicazioni, egli:

- era giusto (lett. dikaios, ovvero preciso nell’osservanza della Legge e retto nella sua condotta)

- era timorato di Dio (lett. eulabes, ovvero devoto)

- aspettava la consolazione d'Israele (ovvero aspettava la venuta del Messia, a differenza dei capi religiosi)

Tre condizioni che caratterizzano l’uomo pio secondo il Signore ancora oggi.

 

Queste condizione facevano in modo che lo Spirito Santo era sopra di lui (secondo la manifestazione in quella dispensazione).

Per la presenza dello Spirito Santo su di lui,  gli era stato rivelato che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore.

Questa rivelazione gli aveva fatto attendere con fiducia l'immediato apparire del Cristo, e probabilmente l'aiutò a riconoscere in Gesù il Salvatore.

Per volontà dello Spirito Santo egli andò nel tempio (il haram o sacro recinto in generale), e come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, lo prese in braccio, e benedisse Dio.

La benedizione di Simeone è una benedizione che trova le sue radici nelle promesse di Dio per Israele e punta al compimento di tali promesse per tutti i popoli:

Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparata dinanzi a tutti i popoli per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele.

 

Lo Spirito Santo aveva rivelato a Simeone che egli non sarebbe morto finché non avesse visto il Cristo, il Signore, e quella senza dubbio è la parola alla quale il vecchio simile fa allusione nella sua benedizione.

L’aver visto il Messia promesso è per lui l’appagamento di ogni cosa!

 

Non ha più alcun motivo per continuare a vivere, ora chiede al Signore di lasciare andare in pace il suo servo.

Egli riconosce Gesù come il Messia prima che Egli fosse presentato nel tempio (si trova nel cortile del tempio), prima ancora che gli dessero il nome di Gesù (Dio salva)!

Simeone considera Dio il suo Signore e Gesù la Sua Salvezza e lui suo servo… aveva compreso tutto!

Simeone riconosce in Gesù, la salvezza preparata da Dio dinanzi a tutti i popoli.

Simeone è preciso quando, per lo Spirito Santo proclama che Gesù è la salvezza preparata da Dio, perché, come insegna Pietro:

 

E se invocate come Padre colui che giudica senza favoritismi, secondo l'opera di ciascuno, comportatevi con timore durante il tempo del vostro soggiorno terreno; sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai vostri padri, ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della fondazione del mondo, egli è stato manifestato negli ultimi tempi per voi…

(1 Pietro 1:17-20)

 

E questa  salvezza è stata preparata da Dio dinanzi a tutti i popoli, perché il popolo di Israele è stato un esempio (nel bene e nel male) per tutti i popoli, ricordiamo:

- la testimonianza nei confronti dei popoli mesopotamici (per mezzo di Abramo, Isacco e Giacobbe)

- la testimonianza nei confronti degli egizi (per mezzo di Giuseppe e Mosè)

- la testimonianza nei confronti dei popoli cananei (per mezzo di Mosè, di Giosuè, dei giudici)

- la testimonianza nei confronti degli assiri (per mezzo dei profeti Elia, Eliseo, Isaia, Giona, per mezzo dei re…)

- la testimonianza nei confronti dei babilonesi e dei persiani (per mezzo di Daniele e si suoi amici, Ester e Mardocheo, Zorobabele, Esdra, Neeemia…)

 

E questa salvezza è stata preparata da Dio dinanzi a tutti i popoli, per due scopi distinti:

- per essere luce da illuminare le genti

 

Simeone, sospinto dallo Spirito Santo, ricorda (perché questa è una delle azioni dello Spirito Santo – cfr Giovanni 14:26) le promesse delle antiche profezie:

 

Menzionerò l'Egitto e Babilonia fra quelli che mi conoscono; ecco la Filistia e Tiro, con l'Etiopia: ciascuno d'essi è nato in Sion!»

E si dirà in Sion: Questi e quello sono nati in essa; e l'Altissimo la renderà stabile…

(Salmo 87:4-5)

 

In quel giorno, vi saranno nel paese d'Egitto cinque città che parleranno la lingua di Canaan e che giureranno per il SIGNORE degli eserciti; una di esse si chiamerà: Città del sole.

In quel giorno, in mezzo al paese d'Egitto, ci sarà un altare eretto al SIGNORE; e presso la frontiera, una colonna consacrata al SIGNORE.
Sarà per il SIGNORE degli eserciti un segno e una testimonianza nel paese d'Egitto; quand'essi grideranno al SIGNORE a motivo dei loro oppressori, egli manderà loro un salvatore e un difensore a liberarli.

Il SIGNORE si farà conoscere all'Egitto e gli Egiziani, in quel giorno,  conosceranno il SIGNORE, gli offriranno un culto con sacrifici e offerte, faranno voti al SIGNORE e li adempiranno.

Così il SIGNORE colpirà gli Egiziani: li colpirà e li guarirà; essi si convertiranno al SIGNORE, che si arrenderà alle loro suppliche e li guarirà.
In quel giorno, ci sarà una strada dall'Egitto in Assiria; gli Assiri andranno in Egitto, e gli Egiziani in Assiria; gli Egiziani serviranno il SIGNORE con gli Assiri.

In quel giorno, Israele sarà terzo con l'Egitto e con l'Assiria, e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra.

Il SIGNORE degli eserciti li benedirà, dicendo: Benedetti siano l'Egitto, mio popolo, l'Assiria, opera delle mie mani, e Israele, mia eredità!

(Isaia 19:18-25)

  E nello stesso tempo anticipa il Vangelo della Grazia per tutti:

Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così.

Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.

E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione.

(2 Corinzi 5:16-19)

 

Infatti, tanto la circoncisione che l'incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l'essere una nuova creatura.

(Galati 6:15)

 

…infatti non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.

Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù.

(Romani 3:22-26)

 

- per essere la gloria del popolo di Israele

I Giudei aspettavano la gloria del popolo di Israele, che per loro consisteva nella venuta del Messia, con il Quale avrebbero distrutto i Gentili  che non avrebbero abbracciato il giudaismo, senza pietà.

Ma lo Spirito Santo, per bocca di Simeone rivela invece quale fosse realmente lo scopo della venuta del Messia ed in cosa consisteva la gloria del popolo di Israele.

 

Paolo ne parla nella sua lettera ai Romani:

Qual è dunque il vantaggio del Giudeo?

Qual è l'utilità della circoncisione?

Grande in ogni senso.

Prima di tutto, perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio.

(Romani 3:1-2)

 

…Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui…

 

La meraviglia di Giuseppe e di Maria non derivava né da mancanza di fede, né dalla sostanza del discorso di Simeone, ma dalla armonia straordinaria di testimonianze che  provenivano da tante parti diverse: l'annuncio di Gabriele a Maria, il sogno di Giuseppe, il messaggio ai pastori di Betlemme, l’adorazione dei magi ed ora anche la benedizione di Simeone.

 

…E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione (e a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati»…

Lo Spirito Santo, per bocca di Simeone si rivolge ora a Maria e gli rivela quale sarà l’impatto di Gesù sui molti in Israele.

 

E sarà un impatto forte, come segno di contraddizione che servirà a svelare i pensieri di molti cuori:

            - sarà occasione di caduta per molti in Israele

            - sarà occasione di rialzamento per molti in Israele

            Simeone riprende le parole del profeta Isaia:

Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d'intoppo, un sasso d'inciampo per le due case d'Israele, un laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme.

Molti di loro inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno nel laccio e saranno presi.

(Isaia 8:14-15)

 

Perciò così parla il Signore, DIO: Ecco, io ho posto come fondamento in  Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un  fondamento solido;  chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire.

(Isaia 28:16)

 

L’impatto di Gesù svela quali siano le reali condizioni dell’uomo; Gesù stesso dirà:

Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.

Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte;  ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio.

(Giovanni 3:19-21)

 

Pietro riprenderà questa rappresentazione profetica:

Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo.

Infatti si legge nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso».

Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare, pietra d'inciampo e sasso di ostacolo».

Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati. 

Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.

(1 Pietro 2:4-10)

 

Nel prosieguo della la vita di Gesù Cristo uomo, vedremo come:

- molti israeliti aspettavano un re temporale, ma, rimasti delusi, si scandalizzarono di Lui;

- molti altri israeliti altri furono troppo orgogliosi per accettare una salute da lui offerta, poiché sembrava loro umiliante;

- molti altri israeliti ancora amarono le tenebre più che la luce e Lo perseguitarono.

 

Questo è un segno di contraddizione (di divisione, di rivelazione, di distinzione, di opposizione).

 

Lo stesso avviene ancora oggi:

Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita.

(2 Corinzi 2:15-16)

 

Tutto questo sarà anche oggetto di dolore per Maria: a te stessa una spada trafiggerà l'anima.

Il vedere il proprio figlio (concepito per mezzo dello Spirito Santo) disprezzato, umiliato, trattato come il peggiore dei delinquenti, sarà per Maria stessa un segno di contraddizione doloroso!

 

…Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser.

Era molto avanti negli anni: dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto gli ottantaquattro anni.

Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.

Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

 La profetessa Anna, che non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere, sopraggiunse in quella stessa ora e confermava, con la sua lode, le parole che Simeone pronunciava.

 Questo affinchè si adempisse così ogni giustizia, relativamente al segno di contraddizione:

 Un solo testimone non sarà sufficiente per condannare un uomo, qualunque sia il delitto o il peccato che questi ha commesso; il fatto sarà stabilito sulla deposizione di due o tre testimoni.

(Deuteronomio 19:15)

 

Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo.

Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello; ma, se non ti ascolta, prendi con te ancora una o due persone, affinché ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni.

(Matteo 18:15-16)

 …Ogni parola sarà confermata dalla bocca di due o tre testimoni.

(2 Corinzi 13:1)

Chi trasgredisce la legge di Mosè viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni.

(Ebrei 10:28)

 

E questo principio varrà fino alla fine, infatti questa sarà la funzione dei due testimoni del giorno del Signore:

Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare, ed essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni.

Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra.

Se qualcuno vorrà far loro del male, un fuoco uscirà dalla loro bocca e divorerà i loro nemici; e se qualcuno vorrà offenderli bisogna che sia ucciso in questa maniera.

Essi hanno il potere di chiudere il cielo affinché non cada pioggia, durante i giorni della loro profezia.

Hanno pure il potere di mutare l'acqua in sangue e di percuotere la terra con qualsiasi flagello, quante volte vorranno.

E quando avranno terminato la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà.

I loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande città, che simbolicamente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il loro Signore è stato crocifisso.

Gli uomini dei vari popoli e tribù e lingue e nazioni vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non lasceranno che siano posti in sepolcri.

Gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli uni agli altri, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra.

Ma dopo tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro; essi si alzarono in piedi e grande spavento cadde su quelli che li videro.

Ed essi udirono una voce potente che dal cielo diceva loro: «Salite quassù».

Essi salirono al cielo in una nube e i loro nemici li videro.

(Apocalisse 11:3-12)

 

La attenta e scrupolosa descrizione di Luca circa l’integrità morale di Anna, ci fa comprendere la credibilità di quest’altro testimone che si è unito a Simeone!

 

 Gianni Marinuzzi