VANGELO DI GESU’ CRISTO SECONDO LUCA

 

GESU’ CRISTO UOMO

 

***

 LA PRESENTAZIONE DELL’UOMO

 ***

 

 NASCITA DI GIOVANNI IL BATTISTA (1:57-66)

 

CANTICO DI ZACCARIA (1:67-79)

 

CRESCITA DI GIOVANNI IL BATTISTA (1:80)

 

Compiutosi per lei il tempo del parto, Elisabetta diede alla luce un figlio.

I suoi vicini e i parenti udirono che il Signore le aveva usato grande misericordia, e se ne rallegravano con lei.

L'ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino, e lo chiamavano Zaccaria dal nome di suo padre.

Allora sua madre intervenne e disse: «No, sarà invece chiamato Giovanni».

Ed essi le dissero: «Non c'è nessuno nella tua parentela che porti questo nome».

E con cenni domandavano al padre come voleva che fosse chiamato.

Egli, chiesta una tavoletta, scrisse così: «Il suo nome è Giovanni».

E tutti si meravigliarono.

In quell'istante la sua bocca fu aperta e la sua lingua sciolta, ed egli parlava, benedicendo Dio.

E tutti i loro vicini furono presi da timore; e tutte queste cose si divulgavano per tutta la regione montuosa della Giudea.

Tutti quelli che le udirono, le serbarono nel loro cuore e dicevano: «Che sarà mai questo bambino?»

Perché la mano del Signore era con lui.

(Luca 1:57-66)

 

Compiutosi per lei il tempo del parto, Elisabetta diede alla luce un figlio.

I suoi vicini e i parenti udirono che il Signore le aveva usato grande misericordia, e se ne rallegravano con lei…

 

Questo è il racconto della nascita dell’uomo (nato di donna) più grande della storia del’umanità, di quell'Elia promesso come precursore terrestre del Signore.

 Eppure in quel giorno non ci furono segni in cielo, miracoli in terra.

 Quello che colpì i vicini e i parenti di Elisabetta fu il fatto che il Signore le aveva usato grande misericordia (la sua vecchiaia era evidente ed il fatto che era chiamata “la sterile” denota la sua nota incapacità di procreare), questo è il motivo per cui  se ne rallegravano con lei.

 La misericordia di Dio non è manifestata dove ci sono tutte le possibilità umane per compiere opere; si manifesta proprio dove l’uomo è impossibilitato di operare.

 

 L’Opera di Dio in noi dà gloria a Dio proprio quando è evidente che non c’è nulla di nostro… quando è Opera Sua!

 Per questo Paolo non si tira mai indietro per esaltare l’Opera di Dio in un uomo indegno come lui:

 …io sono il minimo degli apostoli, e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio

Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono

(1 Corinzi 15:9-10)

 Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità; e la grazia del Signore nostro è sovrabbondata con la fede e con l'amore che è in Cristo Gesù. 

Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. 

Ma per questo mi è stata fatta misericordia, affinché Gesù Cristo dimostrasse in me, per primo, tutta la sua pazienza, e io servissi di esempio a quanti in seguito avrebbero creduto in lui per avere vita eterna

(1 Timoteo 1:12-16)

 

LA MANIFESTAZIONE DELLA MISERICORDIA DI DIO  PRODUCE NEGLI ALTRI ALLEGREZZA.

 

 L'ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino, e lo chiamavano Zaccaria dal nome di suo padre...

 

L’ordine della circoncisione serviva per “segnare” un uomo come figlio di Abraamo ed erede della promessa:

 

Quando Abramo ebbe novantanove anni, il SIGNORE gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro; e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente».

Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e Dio gli parlò, dicendo: 

«Quanto a me, ecco il patto che faccio con te; tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni; non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abraamo, poiché io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni. Ti farò moltiplicare grandemente, ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. A te e alla tua discendenza dopo di te darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in possesso perenne; e sarò loro Dio».

Poi Dio disse ad Abraamo:

«Quanto a te, tu osserverai il mio patto: tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questo è il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio tra di voi sia circoncisoSarete circoncisi; questo sarà un segno del patto fra me e voi. 

All'età di otto giorni, ogni maschio sarà circonciso tra di voi, di generazione in generazione: tanto quello nato in casa, quanto quello comprato con denaro da qualunque straniero e che non sia della tua discendenza. Quello nato in casa tua e quello comprato con denaro dovrà essere circonciso; il mio patto nella vostra carne sarà un patto perenne. L'incirconciso, il maschio che non sarà stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tolto via dalla sua gente: egli avrà violato il mio patto».

(Genesi 17:1-14)

 

Con la circoncisione pare si intendesse significare che la natura peccatrice si propaga con la riproduzione, ma con questo atto Dio voleva insegnare che con l’osservanza del patto divino (figura del Nuovo Patto in Cristo Gesù) Egli era in grado di attribuire il marchio della Sua Giustizia (oggi rivelato come il sigillo dello Spirito Santo).

 

Paolo, che si dovette scontrare duramente con la tradizione giudaica dei suoi tempi, per questo motivo ha spiegato molto bene l’utilità e il significato della vera circoncisione:

 La circoncisione è utile se tu osservi la legge; ma se tu sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. 

Se l'incirconciso osserva le prescrizioni della legge, la sua incirconcisione non sarà considerata come circoncisione? 

Così colui che è per natura incirconciso, se adempie la legge, giudicherà te, che con la lettera e la circoncisione sei un trasgressore della legge. 

Giudeo infatti non è colui che è tale all'esterno; e la circoncisione non è quella esterna, nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; di un tale Giudeo la lode proviene non dagli uomini, ma da Dio.

(Romani 2:25-29)

 

Infatti diciamo che la fede fu messa in conto ad Abraamo come giustizia.

In quale circostanza dunque gli fu messa in conto?

Quando era circonciso, o quando era incirconciso?

Non quando era circonciso, ma quando era incirconciso; poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia; e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo sono circoncisi ma seguono anche le orme della fede del nostro padre Abraamo quand'era ancora incirconciso.

(Romani 4:9-12)

 

La circoncisione non conta nulla, e l'incirconcisione non conta nulla; ma ciò che conta è l'osservanza dei comandamenti di Dio. (1 Corinzi 7:19)

 

…egli ci ha pure segnati con il proprio sigillo e ha messo la caparra dello Spirito nei nostri cuori.  (2 Corinzi 1:22)

 

Infatti, in Cristo Gesù non ha valore né la circoncisione né l'incirconcisione; quello che vale è la fede che opera per mezzo dell'amore.  (Galati 5:6)

 

Infatti, tanto la circoncisione che l'incirconcisione non sono nulla; quello che importa è l'essere una nuova creatura.

(Galati 6:15)

 

In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso.   (Efesini 1:13)

 

Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.  (Efesini 4:30)

 

Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza; in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. 

Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce.

(Colossesi 2:8-15)

 

Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare; perché i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci vantiamo in Cristo Gesù, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne; benché io avessi motivo di confidarmi anche nella carne.

Se qualcun altro pensa di aver motivo di confidarsi nella carne, io posso farlo molto di più; io, circonciso l'ottavo giorno, della razza d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo figlio d'Ebrei; quanto alla legge, fariseo; quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile. 

Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo

Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede.

(Filippesi 3:2-9)

 

Il rito della circoncisione si svolgeva l'ottavo giorno perché la madre era cerimonialmente impura per sette giorni (come pure il neonato che era a contatto con lei), e quindi, finché continuava questa sua impurità cerimoniale (che si protraeva per altri 33 giorni nel caso di un figlio maschio), non poteva essere unita all’assemblea (cfr Levitico 12:2).

 

Possiamo però anche apprezzare come Dio “conosceva molto bene” alcuni particolari medici:

 "Si tratta di un punto importante. I dottori Emmett Holt e Rustin McIntosh riferiscono che un neonato è particolarmente suscettibile di emorragie fra il secondo ed il quinto giorno di vita... Le emorragie che si verificano a quest'epoca, benché spesso prive di conseguenze gravi, sono a volte abbondanti e possono allora provocare gravi conseguenze ad organi interni, particolarmente al cervello, e sono causa di morte da collasso e dissanguamento.

Si ritiene che la tendenza ad emorragie sia dovuta al fatto che la vitamina K, l'elemento importante per la coagulazione del sangue non si forma in quantità normale che entro il quinto ed il settimo giorno di vita.

Se la vitamina K non è prodotta nell'intestino del neonato che entro il quinto ed il settimo giorno, è chiaro che il primo giorno nel quale si possa praticare senza pericolo la circoncisione sia l'ottavo giorno, proprio quello prescritto da Jahweh ad Abramo come giorno per la circoncisione di Isacco.

Un secondo elemento necessario per una normale coagulazione del sangue è la protrombina... Al terzo giorno di vita un neonato dispone solo del trenta per cento della quantità normale protrombina. Ogni operazione chirurgica compiuta su un neonato durante quel periodo lo sottoporrebbe al rischio di grave emorragia... All'ottavo giorno la quantità di protrombina si eleva ad un livello perfino migliore del normale - 110 per cento - per ridiscendere quindi al cento per cento...

Si osserva così ad un esame delle determinazioni delle quantità di vitamina K e di protrombina che il miglior giorno per compiere la circoncisione è l'ottavo giorno.

Dovremmo encomiare le molte centinaia di ricercatori che per molti anni hanno lavorato a gran prezzo per scoprire che il giorno che offre le migliori garanzie di sicurezza per eseguire una circoncisione è l'ottavo. Tuttavia pur congratulando la scienza medica per questa recente scoperta, ci par quasi di sentire il fruscio delle pagine della Bibbia, che vorrebbero ricordarci che quattromila anni or sono, nell'iniziare la pratica della circoncisione con Abramo, Iddio disse: "All'età di otto giorni, ogni maschio sarà circonciso..." (Genesi 17:12a). Abramo non scelse l'ottavo giorno dopo molti secoli di esperimenti basati su tentativi ed errori. Nè lui nè nessun altro della comitiva che era partita con lui dall'antica città di Ur dei Caldei era mai stato circonciso. Il giorno era stato scelto dal creatore della vitamina K."

(S.I. McMillen, "Nessuna Malattia", Ed. Centro Biblico, Napoli 1976 - pp. 31-33)

 

Il fatto che il bambino avrebbe dovuto chiamarsi Zaccaria dal nome di suo padre, era evidentemente un costume dell’epoca.

 

 Allora sua madre intervenne e disse: «No, sarà invece chiamato Giovanni»…

 

Gli amici e gli ospiti proponevano con insistenza il nome di Zaccaria per il neonato, probabilmente per onorare il sacerdote, suo padre, ed erano ben lontani dall'aspettarsi alcuna opposizione alla loro proposta (soprattutto da parte di Elisabetta sua consorte amorosa e riverente), ma la risposta di questa fu: " No, sarà invece chiamato Giovanni ".

 Elisabetta era informata di tutto quanto era avvenuto tra l'angelo e suo marito nel tempio, la visita di Maria aveva confermato in lei la certezza dell’intervento divino e la sua fede era  perfetta nella promessa di Dio.

 Era quindi nelle condizioni di essere pienamente convinta di cosa doveva fare.

 

 …Ed essi le dissero: «Non c'è nessuno nella tua parentela che porti questo nome».

E con cenni domandavano al padre come voleva che fosse chiamato...

 Gli amici e i parenti rivestono in qualche modo l’opposizione alla volontà di Dio; loro si aspettavano il rispetto della tradizione (per onorare il padre Zaccaria), ma quando bisogna ubbidire a Dio non si deve mai assecondare l’uomo, fosse anche amico, parente

 

Anche per questo Gesù insegnerà così:

 Voi pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra?

No, vi dico, ma piuttosto divisione; perché, da ora in avanti, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due e due contro tre; saranno divisi il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia, la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera.   (Luca 12:51-53)

 

Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo.   (Luca 14:26)

 

…Egli, chiesta una tavoletta, scrisse così: «Il suo nome è Giovanni».  E tutti si meravigliarono...

 

Zaccaria questa volta si dimostra risoluto; si fece portare una tavoletta (una sorta di lavagna dei nostri giorni, fatta solitamente di legno di pino sottile con la superficie coperta di cera su cui si incideva con uno stile di ferro) e vi incise quanto Dio aveva stabilito: Il suo nome è Giovanni (il cui significato in ebraico è il favore di Dio).

 Questo gesto di Zaccaria gli è messo in conto di giustizia e il giusto viene salvato (guarito), per questo Zaccaria ora è guarito dalla sua incredulità!

 Questo segno miracoloso aveva proprio lo scopo di insegnare che ubbidire alla Giustizia porta alla Salvezza (alla guarigione).

 Davanti all’obbedienza alla Parola di Dio rispetto al seguire la tradizione il mondo che ci circonda prova meraviglia!

 Quando nella corrente di un fiume si vede un pesce controcorrente si rimane meravigliati ed è così che il mondo vede i cristiani, Paolo rappresenta anch’egli in questo modo la conversione:

 Dio ha vivificato anche voi, voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli

Nel numero dei quali anche noi tutti vivevamo un tempo, secondo i desideri della nostra carne, ubbidendo alle voglie della carne e dei nostri pensieri; ed eravamo per natura figli d'ira, come gli altri. 

Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati), e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nel cielo in Cristo Gesù, per mostrare nei tempi futuri l'immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù.

(Efesini 2:1-7)

 

L’UBBIDIENZA ALLA PAROLA DI DIO PRODUCE NEGLI ALTRI MERAVIGLIA.

 

 …In quell'istante la sua bocca fu aperta e la sua lingua sciolta, ed egli parlava, benedicendo Dio...

 La guarigione spirituale di Zaccaria si manifesta ora nella guarigione fisica; quel segno fisico causato dall’aver dubitato della Parola di Dio (che lo aveva costretto al silenzio per nove mesi), è ora tolto dalla manifestazione di obbedienza alla Parola di Dio che egli ha dimostrato davanti ai parenti ed agli amici.

 La condotta di Zaccaria in questa occasione ci offre un luminoso esempio della azione benefica dell'afflizione.

 Sebbene tardo di cuore a credere tutte le cose che Gabriele gli aveva dette nel tempio, la sua risolutezza manifestata in questa occasione dimostra chiaramente che ora Zaccaria ha imparato ad avere fede nella Parola di Dio.

 

In questa ottica possiamo imparare ad apprezzare le riprensioni del Signore:

 Voi non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato, e avete dimenticato l'esortazione rivolta a voi come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; perché il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli».

Sopportate queste cose per la vostra correzione.

Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga?

Ma se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli. 

Inoltre abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo forse molto di più al Padre degli spiriti per avere la vita?

Essi infatti ci correggevano per pochi giorni come sembrava loro opportuno; ma egli lo fa per il nostro bene, affinché siamo partecipi della sua santità. 

È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.

(Ebrei 12:4-11)

 

            Dovremmo imparare per esperienza a dire come il salmista:

 Tu hai fatto del bene al tuo servo, o SIGNORE, secondo la tua parola.

Concedimi senno e intelligenza, perché ho creduto nei tuoi comandamenti.

Prima di essere afflitto, andavo errando, ma ora osservo la tua parola.

Tu sei buono e fai del bene; insegnami i tuoi statuti.

I superbi inventano menzogne contro di me, ma io osservo i tuoi precetti con tutto il cuore.

Il loro cuore è insensibile come il grasso, ma io mi diletto nella tua legge.

È stata un bene per me l'afflizione subita, perché imparassi i tuoi statuti.

La legge della tua bocca per me vale più di migliaia di monete d'oro e d'argento.

(Salmo 119:65-72)

 

La guarigione di Zaccaria lo rende libero dai suoi legami, ora la sua bocca è aperta e la sua lingua sciolta, ed egli parla benedicendo Dio… questa è la guarigione che conta!

 La conseguenza di questa guarigione è quel cantico che seguirà dopo le ultime considerazioni che seguono:

 …E tutti i loro vicini furono presi da timore; e tutte queste cose si divulgavano per tutta la regione montuosa della Giudea…

 Questo avvenimento straordinario produsse negli animi degli abitanti di tutto il paese montagnoso della Giudea una più che ordinaria riverenza verso Dio, il cui potere si era dimostrato in modo così degno di nota.

 

LA LIBERAZIONE DAL PECCATO PRODUCE NEGLI ALTRI TIMORE.

 

 …Tutti quelli che le udirono, le serbarono nel loro cuore e dicevano: «Che sarà mai questo bambino?»..

 Tutti quelli che le udirono vennero in qualche modo alla conclusione che questo fanciullo, la cui nascita era stata accompagnata da tante circostanze miracolose, doveva rappresentare una parte notevolissima sulla scena del mondo; notarono quindi queste cose in attesa di riconoscere in lui la mano di Dio.

 …Perché la mano del Signore era con lui… e la mano di Dio era con lui!

 

 Sono tre le reazioni che abbiamo visto in questo evento:

 - la allegrezza che produce la manifestazione della misericordia di Dio

 - la meraviglia che produce l’ubbidienza

 - il timore che produce la liberazione dal peccato

  

Tutte e tre queste azioni fanno parte dell’Opera di Dio e sono parte della nostra testimonianza!

 

****

 

 Cantico di Zaccaria (1:67-79)

 Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo:

«Benedetto sia il Signore, il Dio d'Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, e ci ha suscitato un potente Salvatore nella casa di Davide suo servo, come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti; uno che ci salverà dai nostri nemici e dalle mani di tutti quelli che ci odiano.

Egli usa così misericordia verso i nostri padri e si ricorda del suo santo patto, del giuramento che fece ad Abraamo nostro padre, di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza paura, in santità e giustizia, alla sua presenza, tutti i giorni della nostra vita.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie, per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, grazie ai sentimenti di misericordia del nostro Dio; per i quali l'Aurora dall'alto ci visiterà  per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace».

(Luca 1:67-79)

 

 Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo…

 Per Maria e per Elisabetta l’azione derivante dalla pienezza dello Spirito Santo si è manifesta nella lode, per Zaccaria si manifesta sia nella lode che nella profezia.

 Profetizzare nel senso scritturale significa tanto il predire gli eventi futuri, quanto il rivelare ed esporre il volere di Dio.

 Il dono della profezia (parlare da parte di Dio) è uno dei doni maggiori dello Spirito Santo come insegna Paolo (cfr 1 Corinzi 12-14) e va contestualizzato perché Dio ha parlato in diversi modi ed in diverse maniere… (cfr Ebrei 1:1-3)

 Ma nel suo tempo Zaccaria, ripieno dello Spirito Santo profetizzò da parte di Dio circa il futuro del suo figlio Giovanni.

 

 

…«Benedetto sia il Signore, il Dio d'Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, e ci ha suscitato un potente Salvatore nella casa di Davide suo servo, come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti; uno che ci salverà dai nostri nemici e dalle mani di tutti quelli che ci odiano.

Egli usa così misericordia verso i nostri padri e si ricorda del suo santo patto, del giuramento che fece ad Abraamo nostro padre, di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza paura, in santità e giustizia, alla sua presenza, tutti i giorni della nostra vita.

E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie, per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, grazie ai sentimenti di misericordia del nostro Dio; per i quali l'Aurora dall'alto ci visiterà  per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace».

 

Questo canto di Zaccaria sospinto dallo Spirito Santo ci dà l’opportunità di considerare le giuste priorità della lode:

 - Zaccaria considera l’interesse che Dio ha dimostrato per la collettività e non per la sua famiglia o la sua persona:

 ha visitato e riscattato il suo popolo, e ci ha suscitato un potente Salvatore nella casa di Davide suo servo…

 

- Zaccaria considera la fedeltà alle promesse fatte che Dio ha dimostrato per il Suo popolo e non per la risposta alla sua preghiera fine a se stessa:

 come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti; uno che ci salverà dai nostri nemici e dalle mani di tutti quelli che ci odiano.

 

- Zaccaria considera la misericordia che Dio ha dimostrato per la discendenza di Abramo quali servitori di Dio e non per la sua discendenza;

 Egli usa così misericordia verso i nostri padri e si ricorda del suo santo patto, del giuramento che fece ad Abraamo nostro padre, di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza paura, in santità e giustizia, alla sua presenza, tutti i giorni della nostra vita.

 

Ricordiamo la promessa di Dio fatta ad Abramo:

 Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici. 

Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce. (Genesi 22:16-18)

 

 - Zaccaria vede nel suo figlio Giovanni lo strumento nella mani di Dio per il compimento del Suo disegno e non per la sua soddisfazione di padre:

 …E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie, per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, grazie ai sentimenti di misericordia del nostro Dio; per i quali l'Aurora dall'alto ci visiterà  per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace.

 Sono questi i motivi per i quali lo Spirito Santo, per bocca di Zaccaria benedice il Signore!

 

Zaccaria (per lo Spirito Santo) vede in suo figlio Giovanni profeta dell'Altissimo con una missione del tutto particolare: andare davanti al Signore per preparare le sue vie!

 Dobbiamo considerare che sono passati circa 400 dall’ultimo profeta (Malachia) ed ora finalmente si rivede un profeta… e che profeta!

 Quando fu manifestato a tutti il suo incarico di profeta, il Signore stesso rese testimonianza di quanto fedelmente egli avesse compiuta la missione affidatagli:

 Quando gli inviati di Giovanni se ne furono andati, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano degli abiti sontuosi e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. Ma che andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e uno più di un profetaEgli è colui del quale è scritto: "Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero, che preparerà la tua via davanti a te".

Io vi dico: fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni; però, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. 

Tutto il popolo che lo ha udito, anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni; ma i farisei e i dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, hanno respinto la volontà di Dio per loro.

A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? A chi sono simili? 

Sono simili a bambini seduti in piazza, che gridano gli uni agli altri: "Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto". 

Difatti è venuto Giovanni il battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: "Ha un demonio". 

È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori!" 

Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli».    (Luca 7:24-35)

  

Per mezzo di questo profeta dell’Altissimo:

 - il Signore Gesù Cristo ha trovato la strada preparata!

 - il popolo ha avuto conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, grazie ai sentimenti di misericordia del nostro Dio!

 - il popolo ha trovato la Speranza come l'Aurora dall'alto, per risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte e per guidare i loro passi verso la via della pace!

 

 Il cantico di lode di Zaccaria contempla alcuni punti che vogliamo considerare:

 La salvezza consiste:

                         - nell’uso della misericordia di Dio

                         - nella libertà dalla mano dei nostri nemici

 

E la salvezza ha come scopo:

 - il nostro servizio fatto senza paura, in santità e giustizia, alla sua presenza, tutti i giorni della nostra vita.

 

Paolo ne da la sua personale testimonianza:

 Poiché vi ho prima di tutto trasmesso…

…apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all'aborto; perché io sono il minimo degli apostoli, e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio.

Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio che è con me.

(tratto da 1 Corinzi 15:3-10)

 

Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità; e la grazia del Signore nostro è sovrabbondata con la fede e con l'amore che è in Cristo Gesù. 

Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. 

Ma per questo mi è stata fatta misericordia, affinché Gesù Cristo dimostrasse in me, per primo, tutta la sua pazienza, e io servissi di esempio a quanti in seguito avrebbero creduto in lui per avere vita eterna

(1 Timoteo 1:12-16)

 

Il compito di Giovanni il battista (e di tutti coloro che sono chiamati a preparare la via del Signore), come dei buoni agricoltori è:

 - dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, grazie ai sentimenti di misericordia del nostro Dio

 - risplendere su quelli che giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace

 

 Ed anche qui possiamo apprezzare come Paolo avesse ben compreso questo:

             Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere

(1 Corinzi 3:6)

 

Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand'ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore; infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo.

Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute, perché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita…

(Filippesi 2:12-16)

 

****

  

Crescita di Giovanni il battista (1:80)

 Or il bambino cresceva e si fortificava nello spirito; e stette nei deserti fino al giorno in cui doveva manifestarsi a Israele.

(Luca 1:80)

 

Le promesse di Dio sono certe, il bambino cresceva e si fortificava nello spirito; questo dobbiamo ricordarcelo sempre:

 E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.   (Filippesi 1:6)

 

Or il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo, dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fermi, vi fortificherà stabilmente.  (1 Pietro 5:10)

 

Ma questa formazione (perfezionamento) non avviene in mezzo alla tradizione religiosa del suo tempo; avviene nei deserti fino al giorno in cui doveva manifestarsi a Israele.

 Luca ci fa notare il nazireato della vita di Giovanni il battista.

 Il deserto era probabilmente quello della Giudea nei pressi della valle del Giordano.

 Giovanni aveva vissuto fino dalla fanciullezza da solo con Dio, e libero da ogni influenza rabbinica, la sua “educazione” era data da Dio stesso, proprio come Mosè nel deserto di Madian e come il profeta Elia.

 

 

 Gianni Marinuzzi