La Verità

 

 

Pilato gli disse: «Che cos'è verità (Giovanni 18:38)

 

Questa è la domanda che fece Pilato a Gesù, nel suo stato di confusione.

Uno stato di confusione che pervade ancora oggi nelle menti di tutti gli uomini.

L’uomo che ha rigettato, soffocato la Verità, sotto l’ingiustizia e l’auto-inganno, chiede oggi: Che cos’è Verita?

Questa attitudine a soffocare la Verità dell’uomo peccatore è quella che scatena l’ira Santa di Dio:

 "L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato.

Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Per questo
Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
Perciò
Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento.

Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente; ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità; calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati.

Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette." (Romani 1:18-32)

 Vogliamo scorrere il percorso delineatoci nella Bibbia circa questa attività malefica operata da tutta l’umanità nei secoli, sapendo che… "tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza." (Romani15:4)

 

 Il popolo di Israele, nella fattispecie il regno del nord, parte del popolo che doveva essere il popolo di Dio:

"Ascoltate la parola del SIGNORE, o figli d'Israele.

Il SIGNORE ha una contestazione con gli abitanti del paese, poiché non c'è verità,  né misericordia, né conoscenza di Dio nel paese: «Si spergiura, si mente, si uccide,  si ruba, si commette adulterio; si rompe ogni limite e si aggiunge sangue a sangue.

Per questo il paese sarà in lutto, tutti quelli che lo abitano languiranno e con loro gli animali della campagna e gli uccelli del cielo; perfino i pesci del mare spariranno.

Tuttavia nessuno contesti e nessuno rimproveri! poiché il tuo popolo è come quelli che litigano con il sacerdote.

Perciò tu cadrai di giorno e anche il profeta cadrà con te di notte; e io distruggerò tua madre.

Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza.

Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io rifiuterò di averti come mio sacerdote; poiché tu hai dimenticato la legge del tuo Dio, anch'io dimenticherò i tuoi figli.

Più si sono moltiplicati, e più hanno peccato contro di me; io trasformerò la loro gloria in vergogna.

Si nutrono dei peccati del mio popolo; il loro cuore è avido della sua malvagità.

Perciò il sacerdote subirà la stessa sorte del popolo: io lo punirò per la sua condotta e lo ripagherò delle sue azioni.

Mangeranno, ma non saranno saziati; si prostituiranno, ma non si moltiplicheranno, perché hanno abbandonato il servizio del SIGNORE.

Prostituzione, vino e mosto tolgono il senno.

Il mio popolo consulta il suo legno, e il suo bastone gli dà il responso; poiché lo spirito della prostituzione lo svia, esso si prostituisce, allontanandosi dal suo Dio.

Sacrificano in cima ai monti, bruciano incenso sui colli sotto la quercia, il pioppo e il terebinto, perché la loro ombra è buona; perciò le vostre figlie si prostituiscono, e le vostre nuore commettono adulterio.

Io non punirò le vostre figlie perché si prostituiscono, né le vostre nuore perché commettono adulterio; poiché essi stessi si appartano con le prostitute e sacrificano con donne impudiche; il popolo, che non ha discernimento, corre alla rovina." (Osea 4:1-14)

 

Similmente l’altra parte del popolo di Dio, il regno di Giuda ha commesso le medesime infedeltà:

"Ecco, la mano del SIGNORE non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto.

Le vostre mani infatti sono contaminate dal sangue, le vostre dita dall'iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogna, la vostra lingua sussurra perversità.

Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con verità; si appoggiano su ciò che non è, dicono menzogne, concepiscono il male, partoriscono l'iniquità.

Covano uova di serpente, tessono tele di ragno; chi mangia le loro uova muore, e l'uovo che uno schiaccia, dà fuori una vipera.

Le loro tele non diventeranno vestiti, né costoro si copriranno delle loro opere; le loro opere sono opere d'iniquità, nelle loro mani vi sono atti di violenza.

I loro piedi corrono al male, essi si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, la desolazione e la rovina sono sulla loro strada.

La via della pace non la conoscono, non c'è equità nel loro procedere; si fanno dei sentieri tortuosi, chiunque vi cammina non conosce la pace."

Perciò la rettitudine è lontana da noi, e non arriva fino a noi la giustizia; noi aspettiamo la luce, ma ecco le tenebre; aspettiamo il chiarore del giorno, ma camminiamo nel buio.

Andiamo tastando la parete come i ciechi, andiamo a tastoni come chi non ha occhi; inciampiamo in pieno mezzogiorno come nel crepuscolo, in mezzo all'abbondanza sembriamo dei morti.

Tutti quanti grugniamo come orsi, andiamo gemendo come colombe; aspettiamo la rettitudine, ma essa non viene; la salvezza, ma essa si allontana da noi.

Poiché le nostre trasgressioni si sono moltiplicate davanti a te e i nostri peccati  testimoniano contro di noi; sì, i nostri peccati ci stanno davanti e le nostre iniquità le conosciamo.
Siamo stati ribelli al SIGNORE e l'abbiamo rinnegato, ci siamo rifiutati di seguire il nostro Dio, abbiamo parlato di oppressione e di rivolta, abbiamo concepito e meditato in cuore parole di menzogna.

La rettitudine si è ritirata, e la giustizia si è tenuta lontana; la verità infatti soccombe sulla piazza pubblica, e il diritto non riesce ad avvicinarvisi; la verità è scomparsa, e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato.

Il SIGNORE ha visto, e gli è dispiaciuto che non vi sia più rettitudine; ha visto che non c'era più un uomo e si è stupito che nessuno intervenisse; allora il suo braccio gli è venuto in aiuto, la sua giustizia lo ha sorretto; egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, si è messo in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, si è avvolto di gelosia come in un mantello.

Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere; il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà la loro retribuzione.

Così si temerà il nome del SIGNORE dall'occidente, e la sua gloria dall'oriente;
quando l'avversario verrà come una fiumana, lo Spirito del SIGNORE lo metterà in fuga.

«Un salvatore verrà per Sion e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta», dice il SIGNORE. «Quanto a me», dice il SIGNORE, «questo è il patto che io stabilirò con loro: il mio Spirito che riposa su di te e le mie parole che ho messe nella tua bocca non si allontaneranno mai dalla tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza, né dalla bocca della discendenza della tua discendenza», dice il SIGNORE, «da ora e per sempre». (Isaia 59:1-21)

 

Davide, nei suoi salmi dichiarava così:

"A te, o SIGNORE, io elevo l'anima mia.

Dio mio, in te confido; fa' che io non sia deluso, che i miei nemici non trionfino su di me.

Nessuno di quelli che sperano in te sia deluso; siano confusi quelli che si comportano slealmente senza ragione.

O SIGNORE, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.

Guidami nella tua verità e ammaestrami; poiché tu sei il Dio della mia salvezza; io spero in te ogni giorno.

Ricòrdati, o SIGNORE, delle tue compassioni e della tua bontà, perché sono eterne.

Non ricordarti dei peccati della mia gioventù, né delle mie trasgressioni; ricòrdati di me nella tua clemenza, per amor della tua bontà, o SIGNORE.

Il SIGNORE è buono e giusto; perciò insegnerà la via ai peccatori.

Guiderà gli umili nella giustizia, insegnerà agli umili la sua via.

Tutti i sentieri del SIGNORE sono bontà e verità per quelli che osservano il suo patto e le sue testimonianze.

Per amor del tuo nome, o SIGNORE, perdona la mia iniquità, perché essa è grande.

Chi è l'uomo che teme il SIGNORE? Dio gl'insegnerà la via che deve scegliere.

Egli vivrà nel benessere, e la sua discendenza erediterà la terra.

Il segreto del SIGNORE è rivelato a quelli che lo temono, egli fa loro conoscere il suo patto.

I miei occhi sono sempre rivolti al SIGNORE, perché sarà lui a trarre i miei piedi dalla rete.

Volgiti a me, e abbi pietà di me, perché io sono solo e afflitto.

Le angosce del mio cuore sono aumentate; liberami dalle mie angustie.

Vedi la mia afflizione e il mio affanno, perdona tutti i miei peccati.

Guarda i miei nemici, perché sono molti; mi odiano d'un odio violento.

Proteggimi e salvami; fa' che io non sia confuso, perché in te confido.

L'integrità e la rettitudine mi siano d'aiuto, perché spero in te.

O Dio, libera Israele da tutte le sue tribolazioni." (Salmo 25)

 

"Ho pazientemente aspettato il SIGNORE, ed egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido.

Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal pantano fangoso; ha fatto posare i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi.

Egli ha messo nella mia bocca un nuovo cantico a lode del nostro Dio.

Molti vedranno questo e temeranno, e confideranno nel SIGNORE.

Beato l'uomo che ripone nel SIGNORE la sua fiducia, e non si rivolge ai superbi né a chi segue la menzogna!

O SIGNORE, Dio mio, hai moltiplicato i tuoi prodigi e i tuoi disegni in nostro favore; nessuno è simile a te.

Vorrei raccontarli e proclamarli, ma sono troppi per essere contati.

Tu non gradisci né sacrificio né offerta; m'hai aperto gli orecchi.

Tu non domandi né olocausto né sacrificio per il peccato.

Allora ho detto: «Ecco, io vengo!

Sta scritto di me nel rotolo del libro.

Dio mio, desidero fare la tua volontà, la tua legge è dentro il mio cuore».

Ho proclamato la tua giustizia nella grande assemblea; ecco, io non tengo chiuse le mie labbra; o SIGNORE, tu lo sai.

Non ho tenuto nascosta la tua giustizia nel mio cuore; ho raccontato la tua fedeltà e la tua salvezza; non ho celato la tua benevolenza né la tua verità alla grande assemblea.

Tu, o SIGNORE, non rifiutarmi la tua misericordia; la tua bontà e la tua verità mi custodiscano sempre!

Poiché mali innumerevoli mi circondano; i miei peccati mi pesano e non posso più guardarli.
Sono più numerosi dei capelli del mio capo e il mio cuore vien meno!

Liberami, o SIGNORE!

Affrèttati in mio aiuto!

Siano delusi e umiliati quelli che cercano l'anima mia per farla perire!

Si ritirino coperti di vergogna quelli che si rallegrano delle mie sventure!

Siano confusi per la loro infamia quelli che mi deridono.

Gioiscano e si rallegrino in te quelli che ti cercano; quelli che amano la tua salvezza dicano sempre: «Il SIGNORE è grande!»

Io sono misero e povero, ma il Signore ha cura di me.

Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; o Dio mio, non tardare!" (Salmo 40)

 

Anche il saggio Salomone scriveva così:

"Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento, e il tuo cuore custodisca i miei comandamenti, perché ti procureranno lunghi giorni, anni di vita e di prosperità.

Bontà e verità non ti abbandonino; legatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore; troverai così grazia e buon senso agli occhi di Dio e degli uomini.

Confida nel SIGNORE con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento.

Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri.

Non ti stimare saggio da te stesso; temi il SIGNORE e allontanati dal male; questo sarà la salute del tuo corpo e un refrigerio alle tue ossa." (Proverbi 3:1-8)

 Gesù sintetizzo questi concetti a Nicodemo, nel suo splendido discorso fatto di notte con il fariseo:

 "Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.

Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio»." (Giovanni 3:19-21)

 

Nello stesso modo parlò alla donna samaritana, specificando le caratteristiche dei veri adoratori:

 "Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei.

Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità." (Giovanni 4:22-24)

 In modo ancora più deciso, apostrofò i farisei e i dottori della Legge, circa il loro “traviare” la Verità e dichiarando se stesso quale VERITA’:

"Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui:

«Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».

Essi gli risposero: «Noi siamo discendenti d'Abraamo, e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Voi diverrete liberi"?»

Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre.  Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi.

So che siete discendenti d'Abraamo; ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non penetra in voi.  Io dico quel che ho visto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro».

Essi gli risposero: «Nostro padre è Abraamo».

Gesù disse loro: «Se foste figli di Abraamo, fareste le opere di Abraamo; ma ora cercate di uccidermi, perché vi ho detto la verità che ho udita da Dio; Abraamo non fece così.  Voi fate le opere del padre vostro».

Essi gli dissero: «Noi non siamo nati da fornicazione; abbiamo un solo Padre: Dio».

Gesù disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perché io sono proceduto e vengo da Dio; infatti io non sono venuto da me, ma è lui che mi ha mandato. Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla mia parola. Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna. A me, perché io dico la verità, voi non credete.

Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?

Chi è da Dio ascolta le parole di Dio.

Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio»." (Giovanni 8:31-47)

 In questo brano, Gesù dichiara apertamente che l’uomo vive in uno stato naturale di “schiavitù”, una schiavitù del peccato.

"Ora, il Signore è lo Spirito; e dove c'è lo Spirito del Signore, lì c'è libertà." (2 Corinzi 3:17)

Quale Dio vogliamo servire?

Quale Dio annunciamo?

 Proclamare la Verità, fa male, costa, ci si attira addosso antipatie, scherni e non sempre siamo disponibili a sopportare.

 La tentazione di addolcire la Verità è forte, ma il cristiano è chiamato ad essere fedele alla Verità!

 Ricordiamoci sempre che non dicendo la Verità, noi di fatto lasciamo le persone legate al proprio peccato e non diamo loro la possibilità di essere liberate!

 Non stupiamoci inoltre delle persecuzioni che ne seguiranno, abbiamo davanti l’esempio di Gesù, di Giovanni Battista, dei profeti dell’antico patto ( delle vere piaghe umane per il popolo che voleva seguire la via dell’idolatria ).

 Abbiamo inoltre le dichiarazioni del grande apostolo Paolo, che ha vissuto in prima persona tutte le conseguenze derivanti dall’aver proclamato la Verità, conseguenze subite anche da fratelli in fede e/o presunti tali:

 "E d'altronde tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati; mentre i malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti." (2 Timoteo 3:12-13)

 Gesù, pregando per i suoi discepoli e per coloro che avrebbero creduto per mezzo della loro testimonianza, diceva così:

 "Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo.

Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.

Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.

Santificali nella verità: la tua parola è verità.

Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo.

Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella verità." (Giovanni 17:13-19)

 

Vediamo che Colui che disse:

"Io sono la via, la verità e la vita…" (Giovanni 14:6) ... ci dice anche che noi dobbiamo compiere lo stesso mandato (in questo mondo) che ha compiuto Lui, come Egli ha portato nel mondo la Parola del Padre, la Sua Volontà in VERITA, anche noi dobbiamo portare la Parola di Cristo, la Sua volontà in Verità!

 Il Cristiano è quindi chiamato a proclamare LA VERITA’ e dire sempre la verità:

 

"Ma voi non è così che avete imparato a conoscere Cristo.

Se pure gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti secondo la verità che è in Gesù, avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità.

Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri." (Efesini 4:20-25)

 Il dire la verità ha degli enormi benefici, anche tra di noi, dove siamo chiamati a dire la Verità:

 Il non dire la verità tra di noi, il nascondere la Verità di Dio per non “caricarci troppo” porta quindi ad un falso amore fraterno, stiamo attenti!

 Se c’è una cosa vera, satana ne fa sempre una falsa!

 "Avendo purificato le anime vostre con l'ubbidienza alla verità per giungere a un sincero amor fraterno, amatevi intensamente a vicenda di vero cuore, perché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio." (1 Pietro 1:22-23)

 

Abbiamo anche esempi di falsi profeti, falsi dottori, falsi fratelli… …ed a proposito di falsi profeti e falsi dottori, Pietro ci lascia un solenne insegnamento ed avvertimento:

 "Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata.

Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all'opera e la loro rovina non si farà aspettare.

Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio; se non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi; se condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente; e se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle loro opere inique), ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio; e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l'autorità. (2 Pietro 2:1-10)

 Spesso sentiamo dire che “noi non siamo i detentori della verità”.

Questo è vero, ma e altresì vero che la Chiesa è la colonna e il sostegno della Verità:

 "Ti scrivo queste cose sperando di venir presto da te, affinché tu sappia, nel caso che dovessi tardare, come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità." (1 Timoteo 3:14-15)

 

E se la Chiesa non proclama più la VERITA’ chi lo farà!

 Chiediamo al Signore che ci aiuti ad essere dei servitori fedeli e che non possiamo temere di dover sempre dire la VERITA’, facciamo nostra la preghiera che fecero i primi discepoli davanti alle prime persecuzioni che si presentavano in conseguenza dell’aver proclamato la VERITA’:

 

"Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre: "Perché questo tumulto fra le nazioni, e i popoli meditano cose vane? I re della terra si sono sollevati, i prìncipi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo".

Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d'Israele, per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.

Adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servi di annunciare la tua Parola in tutta franchezza, stendendo la tua mano per guarire, perché si facciano segni e prodigi mediante il nome del tuo santo servitore Gesù».

Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza. (Atti 4:24-31)

 

Gianni Marinuzzi