Lo Spirito Santo

 

 

 

Lo Spirito Santo è l’artefice dell’Opera invisibile di Dio; è quella manifestazione di Dio che l’uomo riesce meno a “vedere” o “comprendere”, in quanto è l’essenza pura di Dio che sfugge a qualsiasi comprensione umana.

Non è “una forza attiva”, come alcuni erroneamente pensano, in quanto Gesù stesso, dando la “formula battesimale” parla di “un nome”, non di un vago sostantivo:

"Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo (Matteo 28:19)

 

Ha preso spesso “forma” terrestre, proprio come Gesù, ma con altri compiti:

            Durante il battesimo di Gesù:

Ora, mentre tutto il popolo si faceva battezzare, anche Gesù fu battezzato; e, mentre pregava, si aprì il cielo, e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea, come una colomba; e venne una voce dal cielo: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto».  (Luca 3:21-22)

 

            Durante la pentecoste neotestamentaria:

Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti.

Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro.

Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. (Atti 2:2-4)

 

Nello stesso tempo è una persona “spirituale”, con una Sua propria volontà che l’uomo naturale non vede e non sente, leggiamo cosa disse Gesù a Nicodemo:

Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio».

Nicodemo gli disse: «Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: "Bisogna che nasciate di nuovo". Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito».

Nicodemo replicò e gli disse: «Come possono avvenire queste cose?»

Gesù gli rispose: «Tu sei maestro d'Israele e non sai queste cose?

In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza.

Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlerò delle cose celesti?  (Giovanni 3:3-12)

 

L’uomo naturale quindi è impossibilitato a riconoscere quanto è dello Spirito ed anche noi, con la nostra intelligenza umana, rinunciamo a comprendere!… è tempo perso, Paolo infatti disse:

Tuttavia, a quelli tra di voi che sono maturi esponiamo una sapienza, però non una sapienza di questo mondo né dei dominatori di questo mondo, i quali stanno per essere annientati; ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e nascosta, che Dio aveva prima dei secoli predestinata a nostra gloria e che nessuno dei dominatori di questo mondo ha conosciuta; perché, se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma com'è scritto: «Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell'uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano».

A noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito, perché lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio.

Infatti, chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui?

Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio.

Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali.

Ma l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché esse sono pazzia per lui; e non le può conoscere, perché devono essere giudicate spiritualmente.  L'uomo spirituale, invece, giudica ogni cosa ed egli stesso non è giudicato da nessuno.

Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire

Ora noi abbiamo la mente di Cristo. (1 Corinzi 2:6-15)

 

Lo Spirito Santo procede da Dio ed è Dio stesso, porta con sé la Vita ed è in grado di rendere vivo un corpo e nello stesso tempo rimane presente in tutti coloro che sono da Lui resi viventi.

Risalendo agli albori della creazione, il primo miracolo di Dio, troviamo lo Spirito di Dio, che partecipa all’atto creativo:

La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. (Genesi 1:2)

 

***

 Lo Spirito Santo, proveniente da Dio stesso rende “vivo” l’uomo, ovvero rende la sua carne, un corpo vivente.

Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente. (Genesi 2:7)

 

Ciò è confermato anche da quanto dirà Dio stesso dopo la caduta e la distruzione quasi totale del primo creato:

«Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni». (Genesi 6:3)

 

Dio constata che l’uomo decaduto (nel suo traviamento), è solo carne, morto quanto allo spirito e pertanto rinuncia a qualsiasi contenzioso con lui, in quanto è impossibile contendere o parlare spiritualmente ad un essere che non è in grado di ricevere.

Il saggio Eliù dirà a Giobbe:

Ma quel che rende intelligente l'uomo è lo spirito, è il soffio dell'Onnipotente.  (Giobbe 32:8)

Lo Spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita. (Giobbe 33:4)

Un uomo senza Spirito Santo è un uomo “morto”, privo di intelligenza (decelebrato), uno stolto e solo uno stolto può dire “non c’è Dio” (cfr Salmo 24:1)

 

***

 Nonostante questo stato di traviamento dell’uomo, Dio nella Sua Grazia, prima della Vittoria di Cristo, durante l’Antico Patto nella storia dell’uomo, ha investito del Suo Spirito dei Suoi servitori per degli interventi specifici e particolari, con effetti straordinari.

Troviamo uomini che Dio, ha preparato ed equipaggiato con particolari doni pratici, per la realizzazione del tabernacolo:

Parlerai a tutti gli uomini sapienti, che io ho riempito di spirito di sapienza, ed essi faranno i paramenti di Aaronne perché sia consacrato e mi serva come sacerdote. (Esodo 28:3) 

 «Vedi, io ho chiamato per nome Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda; l'ho riempito dello Spirito di Dio, per dargli sapienza, intelligenza e conoscenza per ogni sorta di lavori, per concepire opere d'arte, per lavorare l'oro, l'argento e il bronzo, per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori.

Ed ecco, gli ho dato per aiutante Ooliab, figlio di Aisamac, della tribù di Dan; ho messo sapienza nella mente di tutti gli uomini abili, perché possano fare tutto quello che ti ho ordinato: la tenda di convegno, l'arca per la testimonianza, il propiziatorio che dovrà esservi sopra, tutti gli arredi della tenda; la tavola e i suoi utensili, il candelabro d'oro puro e tutti i suoi utensili, l'altare dell'incenso, l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base, i paramenti per le cerimonie, i paramenti sacri per il sacerdote Aaronne e i paramenti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio, l'olio dell'unzione e l'incenso aromatico per il luogo santo.

Faranno tutto conformemente a quello che ho ordinato».  (Esodo 31:2-11)

 

Come confermato anche per bocca di Mosè:

Mosè disse ai figli d'Israele: «Vedete, il SIGNORE ha chiamato per nome Besaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda; lo ha riempito dello Spirito di Dio, per dargli sapienza, intelligenza e conoscenza per ogni sorta di lavori, per concepire opere d'arte, per lavorare l'oro, l'argento e il bronzo, per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori.

E gli ha comunicato il dono d'insegnare: a lui ed a Ooliab, figlio di Aisamac, della tribù di Dan.

Li ha riempiti d'intelligenza per eseguire ogni sorta di lavori d'artigiano e di disegnatore, di ricamatore e di tessitore in colori svariati: violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino, per eseguire qualunque lavoro e per concepire lavori d'arte». (Esodo 35:30-35)

 

Della presenza dello Spirito Santo nel popolo di Israele nel deserto e dei meraviglioso effetti, ne rende testimonianza Neemia:

Hai dato loro il tuo buono Spirito per istruirli, e non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche, e hai dato loro acqua quando erano assetati.

Per quarant'anni li hai sostentati nel deserto, e non è mancato loro nulla; i loro vestiti non si sono logorati e i loro piedi non si sono gonfiati. (Neemia 9:20-21)

 

Troviamo inoltre, uomini che Dio, ha preparato ed equipaggiato con particolari doni bellici e di forza, per condurre il popolo di Dio nella conquista della terra promessa e per la loro liberazione dagli oppressori, quando si rivolgevano a Dio per la ricere il soccorso:

Giosuè, figlio di Nun, fu pieno dello Spirito di sapienza, perché Mosè aveva imposto le mani sul suo capo; e i figli d'Israele gli ubbidirono e fecero quello che il SIGNORE aveva comandato a Mosè.  (Deuteronomio 34:9)

 

Poi i figli d'Israele gridarono al SIGNORE e il SIGNORE fece sorgere per loro un liberatore: Otniel, figlio di Chenaz, fratello minore di Caleb; ed egli li liberò.

Lo Spirito del SIGNORE venne su di lui ed egli fu giudice d'Israele; uscì a combattere e il SIGNORE gli diede nelle mani Cusan-Risataim, re di Mesopotamia; e la sua mano fu potente contro Cusan-Risataim.

Il paese ebbe pace per quarant'anni; poi Otniel, figlio di Chenaz, morì. (Giudici 3:9-11)

 

Ma lo Spirito del SIGNORE rivestì Gedeone, il quale suonò la tromba, e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. (Giudici 6:34)

 

Allora lo Spirito del SIGNORE venne su Iefte, che attraversò Galaad e Manasse, passò a Mispa di Galaad e da Mispa di Galaad mosse contro i figli di Ammon. (Giudici 11:29)

 

Lo spirito del SIGNORE investì Sansone, che, senza aver niente in mano, squartò la belva, come uno squarta un capretto; ma non disse nulla a suo padre né a sua madre di ciò che aveva fatto. (Giudici 14:6)

 

Lo Spirito del SIGNORE lo investì (Sansone) ed egli scese ad Ascalon, vi uccise trenta uomini, prese le loro spoglie e diede le vesti a quelli che avevano spiegato l'enigma. Poi, acceso d'ira, risalì a casa di suo padre. (Giudici 14:19)

 

Quando giunse a Lechi, i Filistei gli si fecero incontro con grida di gioia, ma lo Spirito del SIGNORE lo investì (Sansone), e le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino a cui si appicchi il fuoco; e i legami gli caddero dalle mani. (Giudici 15:14)

 

Lo spirito del SIGNORE t'investirà, e tu (Saul) profetizzerai con loro e sarai cambiato in un altro uomo.

Quando questi segni saranno avvenuti, fa' quello che avrai occasione di fare, poiché Dio è con te.

Poi scenderai prima di me a Ghilgal; ed io scenderò verso di te per offrire olocausti e sacrifici di riconoscenza. Tu aspetterai sette giorni finché io giunga da te e ti faccia sapere quello che devi fare».

Non appena egli ebbe voltato le spalle per separarsi da Samuele, Dio gli cambiò il cuore e tutti quei segni si verificarono in quel medesimo giorno. Appena giunsero a Ghibea, una schiera di profeti si fece incontro a Saul; allora lo Spirito di Dio lo investì ed egli si mise a profetizzare in mezzo a loro.

Tutti quelli che lo avevano conosciuto prima lo videro profetizzare con i profeti e dicevano l'uno all'altro: «Che è mai accaduto al figlio di Chis? Saul è anche lui tra i profeti?»  (1 Samuele 10:6-12)

 

Successivamente, lo Spirito di Dio, investì i profeti del popolo di Israele per fare in modo che udissero il messaggio di Dio, per poterlo trasmettere al popolo, per insegnare loro la condotta che dovevano tenere, per correggerli, riprenderli ed educarli alla giustizia, nonché per prepararli alla venuta del Servo del Signore:

Allora lo Spirito di Dio rivestì Zaccaria, figlio del sacerdote Ieoiada, il quale, stando in piedi in mezzo al popolo, disse: «Così dice Dio: "Perché trasgredite i comandamenti del SIGNORE? Voi non prospererete; poiché avete abbandonato il SIGNORE, anch'egli vi abbandonerà"». (2 Cronache 24:20)

 

Mi disse: «Figlio d'uomo, àlzati in piedi, io ti parlerò».

Mentre egli mi parlava, lo Spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi; io udii colui che mi parlava.

Egli mi disse: «Figlio d'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a nazioni ribelli, che si sono ribellate a me; essi e i loro padri si sono rivoltati contro di me fino a questo giorno. (Ezechiele 2:1-3)

 

Davide, uomo che sperimentò in molte occasioni i benefici dello Spirito Santo, faceva a Dio specifiche richieste:

O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo.

Non respingermi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza e uno spirito volenteroso mi sostenga. (Salmo 51:10-12)

 

Al mattino fammi udire la tua bontà, perché in te confido; fammi conoscere la via da seguire, poiché io elevo l'anima mia a te.

Liberami dai miei nemici, SIGNORE; io cerco rifugio in te.

Insegnami a far la tua volontà, poiché tu sei il mio Dio, il tuo Spirito benevolo mi guidi in terra piana.

SIGNORE, fammi vivere per amor del tuo nome; nella tua giustizia libera l'anima mia dalla tribolazione! (Salmo 143:8-11)

 

Lo Spirito Santo parlò diverse volte per bocca di Davide:

Fratelli, era necessario che si adempisse la profezia della Scrittura pronunciata dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fece da guida a quelli che arrestarono Gesù. (Atti 1:16)

 

Udito ciò, essi alzarono concordi la voce a Dio, e dissero: «Signore, tu sei colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; colui che mediante lo Spirito Santo ha detto per bocca del tuo servo Davide, nostro padre: "Perché questo tumulto fra le nazioni, e i popoli meditano cose vane? I re della terra si sono sollevati, i prìncipi si sono riuniti insieme contro il Signore e contro il suo Cristo". (Atti 4:24-26)

 

Lo Spirito Santo parlò anche per bocca dei profeti:

Essendo in discordia tra di loro, se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest'unica sentenza: «Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri padri:

"Va' da questo popolo e di': 'Voi udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete con i vostri occhi, e non vedrete; perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono divenuti duri d'orecchi, e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano, e io non li guarisca'". (Atti 28:25-27)

 

La situazione che senza lo Spirito di Dio, l’uomo è morto spiritualmente e non è assolutamente in grado di comprendere la Parola di Dio, è confermata dalla stessa Parola di Dio e dall’intervento divino promesso:

La saggezza grida per le vie, fa udire la sua voce per le piazze; negli incroci affollati essa chiama, all'ingresso delle porte, in città, pronuncia i suoi discorsi: «Fino a quando, ingenui, amerete l'ingenuità? Fino a quando gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la scienza?
Volgetevi ad ascoltare la mia correzione; ecco, io farò sgorgare su di voi il mio Spirito, vi farò conoscere le mie parole. 
(Proverbi 1:20-23)

 

Senza lo Spirito di Dio, l’uomo è morto spiritualmente e non è assolutamente in grado di muoversi secondo il pensiero di Dio, anche questo è confermato dalla Parola di Dio:

Metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni. (Ezechiele 36:27)

 

***

 Gesù Cristo uomo, il Figlio di Dio, il Servo del Signore, era ripieno di Spirito Santo, come profetizzato già nell’antico Patto e confermato negli scritti neotestamentari:

Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui: Spirito di saggezza e d'intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE. (Isaia 11:2)

Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio; io ho messo il mio spirito su di lui, egli manifesterà la giustizia alle nazioni. (Isaia 42:1)

 

Egli è stato concepito per mezzo dello Spirito Santo, ed è quindi l’Uomo perfetto, secondo il cuore di Dio:

La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo.

Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente.

Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. (Matteo 1:18-20)

Gesù stesso lo confermerà leggendo il passo di Isaia 61:3 nella sinagoga di Nazaret:

Si recò a Nazaret, dov'era stato allevato e, com'era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov'era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi, per proclamare l'anno accettevole del Signore». (Luca 4:16-19)

 

Giovanni il battista testimoniò di aver visto durante il battesimo scendere lo Spirito Santo su Gesù Cristo e dichiarò che Egli aveva ricevuto dal Padre lo Spirito Santo non “misurato” (come accaduto fino ad allora) ma pienamente, per questo Egli poteva trasmettere le “Parole di Dio”:

Io non lo conoscevo; ma appunto perché egli sia manifestato a Israele, io sono venuto a battezzare in acqua».

Giovanni rese testimonianza, dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui.

Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo".

E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figlio di Dio». (Giovanni 1:31-34)

 

Colui che viene dall'alto è sopra tutti; colui che viene dalla terra è della terra e parla come uno che è della terra; colui che vien dal cielo è sopra tutti.

Egli rende testimonianza di quello che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza.

Chi ha ricevuto la sua testimonianza ha confermato che Dio è veritiero.

Perché colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio; Dio infatti non dà lo Spirito con misura.

Il Padre ama il Figlio, e gli ha dato ogni cosa in mano. (Giovanni 3:31-35)

 

L’Opera di Gesù Cristo è completa, Egli è venuto per riscattare l’uomo dal peccato e per darGli nuova Vita, infondendo in lui, lo Spirito Santo, ovvero lo stesso Spirito di Dio che era in Gesù Cristo stesso.

Questa Opera, porta l’uomo a ottenere quella “immagine perfetta di Dio” che era nel pensiero creatore di Dio stesso prima della fondazione del mondo e permetterà all’uomo di potersi avvicinare  e vivere per sempre (Opera dello Spirito Santo), con il Suo Creatore (il Padre) ed il suo Salvatore (l’Agnello).

Per questo ogni cristiano è battezzato con questa formula:

Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo…  (Matteo 28:19)

 

Ancora prima di ottenere la vittoria della croce, ma nella certezza assoluta di ottenerla, Gesù promise ai suoi discepoli, la presenza dello Spirito Santo che sarebbe stata data loro in modo permanente non più sporadica come accaduto nell’antico patto:

«Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.  (Giovanni 14:15-17)

 

Dopo la risurrezione, ottenuta ufficialmente la vittorio della croce, Gesù diede lo Spirito Santo ai Suoi discepoli:

Allora Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi».

Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo.  A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti». (Giovanni 20:21-23)

 

Ma è solo dopo l’ascensione di Gesù Cristo che lo Spirito Santo ha iniziato ufficialmente il Suo ministero nella Chiesa e per la Chiesa in attesa del compimento di ogni cosa.

Nella attesa di questo meraviglioso evento, Egli insieme alla Chiesa attende il ritorno di Gesù Cristo:

 Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni».  (Apocalisse 22:17)

 

***

 La discesa dello Spirito Santo nella festa della pentecoste ha ufficialmente dichiarato che, per mezzo degli apostoli iniziasse una predicazione del Vangelo della Grazia a tutti gli uomini, di ogni razza, non c’era più quindi il solo popolo di Israele, ma ogni uomo è nella possibilità di ricevere il dono di Dio.

Proprio per questo ciascuno li udiva parlare nella propria lingua (Atti 2:5).

Con la discesa dello Spirito Santo, tutti gli uomini hanno la possibilità in Cristo di “rinescere” nuovamente spiritualmente mediante un sincero ravvedimento ed una dichiarazione pubblica di fede attraverso il battesimo nel nome di Gesù Cristo, difatti Pietro disse a coloro che chiesero “cosa avrebbero dovuto fare per essere salvati”:

Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà.  (Atti 2:38-39)

 

Il “ravvedersi e farsi battezzare” è un atto di ubbidienza dietro al quale Dio fa dono dello Spirito Santo, come dice Pietro:

Noi siamo testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli ubbidiscono.  (Atti 5:32)

 

Anche Paolo conferma questo insegnamento:

In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria. (Efesini 1:13-14)

 ***

 

Con il dono dello Spirito Santo, noi riceviamo nel nostro cuore l’Amore di Dio:

"…l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato."  (Romani 5:5)

 

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 Nello stesso tempo, il nostro corpo diventa un tempio, in quanto in noi vive Dio, che ha pieno diritto su di noi avendoci “acquistati”:

Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi.

Poiché siete stati comprati a caro prezzo.

Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.  (1 Corinzi 6:19-20)

 

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 Con la presenza dello Spirito Santo sulla terra, ogni uomo deve rispondere a Lui della sua vita, sia i credenti che gli increduli:

Ma un uomo di nome Anania, con Saffira sua moglie, vendette una proprietà, e tenne per sé parte del prezzo, essendone consapevole anche la moglie; e, un'altra parte, la consegnò, deponendola ai piedi degli apostoli. Ma Pietro disse: «Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere? Se questo non si vendeva, non restava tuo? E una volta venduto, il ricavato non era a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio». Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose.

I giovani, alzatisi, ne avvolsero il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono.

Circa tre ore dopo, sua moglie, non sapendo ciò che era accaduto, entrò. E Pietro, rivolgendosi a lei: «Dimmi», le disse, «avete venduto il podere per tanto?» Ed ella rispose: «Sì, per tanto». Allora Pietro le disse: «Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche te». Ed ella in quell'istante cadde ai suoi piedi e spirò. I giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono accanto a suo marito. Allora un gran timore venne su tutta la chiesa e su tutti quelli che udivano queste cose.  (Atti 5:1-11)

 

Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.  (Matteo 12:31)

 

Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi.(Atti 7:51)

 

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 Le funzioni neotestamentarie dello Spirito Santo, stabilite da Dio stesso sono, tra la molte altre:

 

 

Consola e conforta i figli di Dio:

 

il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. (Giovanni 14:26)

 Stefano provò questa consolazione prima di essere lapidato:

            Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra, e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio». (Atti 7:51)

 

Una forma di consolazione è il sentirci approvati nella nostra coscienza, Paolo (parlando dei suoi sentimenti verso Israele) ci parla di questa consolazione:

 

Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne; perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.

E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre»

Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio.

Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se veramente soffriamo con lui, per essere anche glorificati con lui. (Romani 8:12-17)

 

Dico la verità in Cristo, non mento, poiché la mia coscienza me lo conferma per mezzo dello Spirito Santo…  (Romani 9:1)

 

 

Insegna ai figli di Dio affinchè possano essere testimoni e trasmettere la Sua Parola:

 

il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. (Giovanni 14:26)

 

Nel mio primo libro, o Teofilo, ho parlato di tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare, fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti.  (Atti 1:1-2)

 

Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra».  (Atti 1:1-8)

 

Allora Pietro, pieno di Spirito Santo, disse loro:

«Capi del popolo e anziani, se oggi siamo esaminati a proposito di un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com'è che quest'uomo è stato guarito, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest'uomo compare guarito, in presenza vostra. Egli è "la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare". In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati».  (Atti 4:8-12)

 

Dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano riuniti tremò; e tutti furono riempiti dello Spirito Santo, e annunciavano la Parola di Dio con franchezza.(Atti 4:31)

 

 

Ricorda ai figli di Dio la Parola di Dio:

 

il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. (Giovanni 14:26)

 

 

Intercede per i riscattati presso il trono di Dio in aiuto alla nostra debolezza umana nel saper chiedere le cose secondo la volontà di Dio:

 

Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.

(Romani 8:26-27)

 

 

Conduce (secondo la Sua volontà) i figli di Dio in questo mondo per la testimonianza:

 

Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».

(Atti 13:2)

 

Poi attraversarono la Frigia e la regione della Galazia, perché lo Spirito Santo vietò loro di annunciare la parola in Asia; e, giunti ai confini della Misia, cercavano di andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; e, oltrepassata la Misia, discesero a Troas. (Atti 16:6-7)

 

Ed ecco che ora, legato dallo Spirito, vado a Gerusalemme, senza sapere le cose che là mi accadranno.

So soltanto che lo Spirito Santo in ogni città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni.

Ma non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa, pur di condurre a termine la mia corsa e il servizio affidatomi dal Signore Gesù, cioè di testimoniare del vangelo della grazia di Dio. (Atti 20:22-24)

 

Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: "A Gerusalemme i Giudei legheranno così l'uomo a cui questa cintura appartiene, e lo consegneranno nelle mani dei pagani"».  (Atti 21:11)

 

 

“Marchia con un sigillo di garanzia” i figli di Dio in vista della piena redenzione:

 

In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria. (Efesini 1:13-14)

 

Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione.  (Efesini 4:30)

 

 

“Fa muovere” i figli di Dio in senso contrario al corpo mortale, alla “carne”:

 

Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne.

Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. (Galati 5:16-17)

 

 

“Produce” uno splendido frutto nei figli di Dio e ne fa morire progressivamente la carne (santificazione):

 

Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c'è legge.(Galati 5:22-23)

 

Così dunque, fratelli, non siamo debitori alla carne per vivere secondo la carne; perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.

E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre! (Romani 8:12-15)

  

“Organizza” la chiesa locale:

 

Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue. (Atti 20:28)

 

 

Distribuisce (secondo la Sua volontà) nella Chiesa di Dio i Suoi doni, per l’edificazione della Chiesa stessa:

 

Paolo scrisse una splendida lettera ai fratelli di Corinto, che essendo greci (abituati a diverse divinità capricciose ed indipendenti, con funzioni specifiche differenti e spesso anche in contrapposizione tra loro), facevano evidentemente difficoltà a credere in un Dio unico, che nella Persona dello Spirito Santo, avesse in Se stesso tutta la potenza di Dio e distribuisse i Suoi doni agli uomini:

Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell'ignoranza.

Voi sapete che quando eravate pagani eravate trascinati dietro agli idoli muti secondo come vi si conduceva.

Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo.

Ora vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito.

Vi è diversità di ministeri, ma non v'è che un medesimo Signore.

Vi è varietà di operazioni, ma non vi è che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti.

Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune.

Infatti, a uno è data, mediante lo Spirito, parola di sapienza; a un altro parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigione, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza di operare miracoli; a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di lingue e a un altro, l'interpretazione delle lingue; ma tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole.

Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo.

Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito.

Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra.

Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo.

Se l'orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo.

Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato?

Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto.

Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo?

Ci sono dunque molte membra, ma c'è un unico corpo; l'occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi».

Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli, sono invece necessarie; e quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono trattate con maggior decoro, mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno; ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre.

Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.

Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua.

E Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori, poi miracoli, poi doni di guarigioni, assistenze, doni di governo, diversità di lingue.

Sono forse tutti apostoli? Sono forse tutti profeti? Sono forse tutti dottori? Fanno tutti dei miracoli? Tutti hanno forse i doni di guarigioni? Parlano tutti in altre lingue? Interpretano tutti?

Voi, però, desiderate ardentemente i doni maggiori!

(1 Corinzi 12)

 

Primariamente possiamo notare come sia fondamentale precisare che a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune.

Quindi la manifestazione dello Spirito Santo è data a tutti i figli di Dio, ed è data con uno scopo preciso: per il bene comune.

Questo ci porta ad essere tutti sullo stesso livello di dignità, nella Chiesa del Signore non ci sono “posti privilegiati” dove ci si può “elevare” sopra gli altri, al limite ci sono posizioni di autorità conferita dallo Spirito Santo per poter “servire gli altri” o essergli di esempio.

Gesù diede un bell’insegnamento a  riguardo, in antitesi agli atteggiamenti dei farisei:

Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli.

Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.

Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo; ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore.

Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato.

(Matteo 23:8-12)

 

Quindi la manifestazione dello Spirito Santo non è una cosa di cui vantarsi o usare per innalzarsi, piuttosto è data per edificare la Chiesa di Dio.

 

Paolo scrisse così proprio a questi fratelli di Corinto, ancora influenzati dalla loro tradizione idolatrica, così propensi a vantarsi dei propri “doni” e farne un uso scorretto e smodato:

Infatti, chi ti distingue dagli altri?

E che cosa possiedi che tu non abbia ricevuto?

E se l'hai ricevuto, perché ti vanti come se tu non l'avessi ricevuto?

(1 Corinzi 4:7)

 

Queste manifestazioni dello Spirito Santo per l’utile comune, servono per edificare l’intero corpo, che vive, soffre, gioisce, cresce in funzione del vigore di ogni singolo membro.

Questa è la comunione nello Spirito Santo.

Paolo difatti scriveva così ai fratelli di Efeso:

Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione.

V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.

Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo.

Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri
e ha fatto dei doni agli uomini
».

Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli, affinché riempisse ogni cosa.

È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e dell'edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore; ma, seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.

Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore.

(Efesini 4:4-16)

 

Una volta compreso che Dio, nello Spirito Santo, ci ha dato questi doni per l’utile comune, dobbiamo preoccuparci di farne l’uso corretto.

Spesso sentiamo fratelli e sorelle (e a volte noi stessi) che cercano di capire quale dono hanno (o abbiamo)… ….quanti si chiedono come usare i doni di Dio in modo corretto?

Non è importante avere una Ferrari se poi non la si sa guidare o alla prima accensione si va a sbattere contro il muro del garage!

I fratelli di Corinto facevano proprio questo e Paolo dovette rimproverarli severamente!

Paolo, proseguendo la sua lettera ai fratelli di Corinto, correggendoli, metteva proprio questo in risalto:

Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo.

Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla.

Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.

L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

L'amore non verrà mai meno.

Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conoscenza verrà abolita; poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito.

Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.

Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.

Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l'amore.

(1 Corinzi 13)

 

Ogni dono dello Spirito Santo, se non usato con Amore, non serve a nulla.

Non è quindi importante scoprire “quale dono si ha” o “ricercare un particolare dono”, è piuttosto fondamentale esercitare l’Amore di Dio in ogni cosa, soprattutto trasmettendo la Parola di Dio con lo stesso amore con il quale è stata trasmessa a noi, in modo chiaro, retto:

Ricercate l'amore e desiderate ardentemente i doni spirituali, principalmente il dono di profezia.

Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose.

Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione.

Chi parla in altra lingua edifica se stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa.

Vorrei che tutti parlaste in altre lingue, ma molto più che profetaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno che egli interpreti, perché la chiesa ne riceva edificazione.

Dunque, fratelli, se io venissi a voi parlando in altre lingue, che vi servirebbe se la mia parola non vi recasse qualche rivelazione, o qualche conoscenza, o qualche profezia, o qualche insegnamento?

Perfino le cose inanimate che danno suono, come il flauto o la cetra, se non danno suoni distinti, come si riconoscerà ciò che si suona con il flauto o con la cetra?

E se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia?

Così anche voi, se con la lingua non proferite un discorso comprensibile, come si capirà quello che dite? Parlerete al vento.

Ci sono nel mondo non so quante specie di linguaggi e nessun linguaggio è senza significato.

Se quindi non comprendo il significato del linguaggio sarò uno straniero per chi parla, e chi parla sarà uno straniero per me.

Così anche voi, poiché desiderate i doni dello Spirito, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa.

Perciò, chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare; poiché, se prego in altra lingua, prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa.

Che dunque? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l'intelligenza. Altrimenti, se tu benedici Dio soltanto con lo spirito, colui che occupa il posto come semplice uditore come potrà dire: «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che tu dici? Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l'altro non è edificato.

Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi; ma nella chiesa preferisco dire cinque parole intelligibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua.

Fratelli, non siate bambini quanto al ragionare; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto al ragionare, siate uomini compiuti.

È scritto nella legge: «Parlerò a questo popolo per mezzo di persone che parlano altre lingue e per mezzo di labbra straniere; e neppure così mi ascolteranno», dice il Signore.

Quindi le lingue servono di segno non per i credenti, ma per i non credenti; la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti.

Quando dunque tutta la chiesa si riunisce, se tutti parlano in altre lingue ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno che siete pazzi?

Ma se tutti profetizzano ed entra qualche non credente o qualche estraneo, egli è convinto da tutti, è scrutato da tutti, i segreti del suo cuore sono svelati; e così, gettandosi giù con la faccia a terra, adorerà Dio, proclamando che Dio è veramente fra voi.

Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione.

Se c'è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l'uno dopo l'altro, e qualcuno interpreti.

Se non vi è chi interpreti, tacciano nell'assemblea e parlino a se stessi e a Dio.

Anche i profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino; se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente taccia.

Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati.

Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti, perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace.

Come si fa in tutte le chiese dei santi, le donne tacciano nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare; stiano sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è vergognoso per una donna parlare in assemblea.

La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è forse pervenuta a voi soli?

Se qualcuno pensa di essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore.

E se qualcuno lo vuole ignorare, lo ignori.

Pertanto, fratelli, desiderate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue; ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine.

(1 Corinzi 14)

 

Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta a servizio degli altri.

Se uno parla, lo faccia come si annunciano gli oracoli di Dio;

se uno compie un servizio, lo faccia come si compie un servizio mediante la forza che Dio fornisce, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

(1 Pietro 4:10-11)

Gianni Marinuzzi