La giustizia di Dio rivelata nel giudizio -
Il giusto giudizio di Dio su tutti gli uomini
LETTERA AI ROMANI 3:9-20
Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al
peccato, com'è scritto:
Non c'è nessun giusto, neppure uno.
Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio.
Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti.
Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno.
La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode.
Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti.
La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.
I loro piedi sono veloci a spargere il sangue.
Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace.
Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi.
Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono
sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia
riconosciuto colpevole di fronte a Dio; perché mediante le opere della legge
nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la
conoscenza del peccato.
***
***
Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al
peccato…
Spesso pensiamo che più conosciamo più siamo privilegiati… …ed in parte è
vero… …soprattutto per quanto riguarda la Grazia di Dio… …ma conoscere bene
aumenta anche la responsabilità rispetto a quello che “meglio si conosce”…
…e veniamo trovati mancanti quando questo “sapere” non viene “praticato”.
Dati i privilegi di cui i Giudei avevano goduto nel loro “conoscere la
volontà di Dio” rispetto alle popolazioni pagane, e visto il cattivo uso che
ne avevano fatto… …Paolo evidenzia come non erano moralmente più avanzati o
più eccellenti dei pagani.
Siamo
noi giudei (che riteniamo di
conoscere meglio la volontà di Dio) in condizione migliore davanti al Suo
giudizio, meno bisognosi di misericordia e di salvezza degli altri?
L'essere privilegiati per i doni di conoscenza, come per avere ricevuto
eccezionali mezzi di grazia, non vuole dire automaticamente essere
moralmente migliori... …per questo Giacomo scrive così:
Fratelli miei, non siate in molti a
fare da maestri, sapendo che ne subiremo un più severo giudizio, poiché
manchiamo tutti in molte cose.
(Giacomo 3:1-2)
…No affatto!
…Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al
peccato…
Questa conclusione logica, diretta a provare l’universalità del peccato,
Paolo la conferma con numerose citazioni bibliche tratte dai Salmi e dal
profeta Isaia.
***
Non c'è nessun giusto, neppure uno.
Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio.
Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti.
Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno.
Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace.
Per convalidare la sua accusa che tutti sono sotto peccato, Paolo
cita sei passi della Scrittura che attestano, nel loro insieme, che
nessuno è giusto… …nessuno
capisce Dio… …nessuno
cerca Dio… …tutti si sono
sviati da Lui… …non c’è
nessuno che pratica la bontà.
Paolo conferma quindi
la dichiarazione di colpevolezza con le seguenti citazioni tratte
dalla Scrittura (prese dalla traduzione dei settanta):
Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c'è Dio».
Sono corrotti, fanno cose abominevoli;
non c'è nessuno che faccia il bene.
Il SIGNORE ha guardato dal cielo i figli degli uomini,
per vedere se vi è una persona
intelligente, che ricerchi Dio.
Tutti si sono sviati,
tutti sono corrotti,
non c'è nessuno che faccia il bene,
neppure uno.
(Salmo 14:1-3)
Alla stessa stregua del pagano che
soffoca la Verità con l’ingiustizia…
…il giudeo soffoca la Verità con
la tradizione… …il risultato è il medesimo… …non
c'è nessuno che faccia il bene.
Alla stessa stregua del pagano che
si è dato a vani ragionamenti e il suo cuore privo d'intelligenza si è
ottenebrato. Benché si dichiari sapiente, è diventato stolto…
…anche il giudeo si è perso nei
vani ragionamenti circa il formalismo
ed il legalismo cieco… …il
risultato è il medesimo… …non c’è nessuna
persona intelligente, che ricerchi
Dio.
La conclusione è solenne:
Tutti si sono sviati,
tutti sono corrotti,
non c'è nessuno che faccia il bene,
neppure uno.
Non vi è quindi
nessuno che abbia un naturale
discernimento spirituale, che possieda quella sapienza
il cui principio è il timore del
Signore (cfr Salmo 111:10).
Tutti
gli uomini (giudei e pagani)
si sono sviati… …hanno
abbandonato la via della verità e del bene per prendere quella dell'errore e
del peccato.
Tutti
quanti sono diventati
corrotti… …di conseguenza inutili… …come
una cosa guasta, che non serve più
all'uso cui era destinata… …ovvero fare il bene… …per questo Paolo
dichiara che
non c'è nessuno che faccia il bene,
neppure uno.
Nessuno può quindi vivere in altro modo e mostrare il frutto dello Spirito
se lo Spirito Santo non è in Lui… …e il frutto dello Spirito Santo è
invece è
amore, gioia, pace, pazienza,
benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo…
(Galati 5:22)
Le affermazioni scritturali che seguono, parlano della indegnità e della
cattiveria delle parti del corpo umano, indicando in modo figurativo che
ogni parte del corpo contribuisce alla sua corruzione e conseguente condanna…
…proprio in antitesi a questa figura, Paolo parlerà in altre lettere come
ogni membro del corpo di Cristo (La Chiesa) contribuisce alla mutua
edificazione:
…seguendo la verità nell'amore,
cresciamo in ogni cosa verso
colui che è il capo, cioè Cristo.
Da lui tutto il corpo ben collegato
e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il
proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per
edificare se stesso nell'amore.
(Efesini 4:15-16)
…poiché
nella loro bocca non c'è sincerità,
il loro cuore è pieno di malizia;
la loro gola è un sepolcro aperto,
lusingano con la loro lingua.
(Salmo 5:9)
Il paragone della gola con
un sepolcro aperto sembra
accennare alle parole corrotte e corruttrici che escono dalla bocca come
delle esalazioni pestifere da una fossa aperta.
E’ utile ricordare cosa disse Gesù in presenza dei farisei a proposito della
bocca:
Allora vennero a Gesù da Gerusalemme dei farisei e degli scribi, e gli
dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli
antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo».
Ma egli rispose loro: «E voi, perché
trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione?
Dio, infatti, ha detto: "Onora tuo
padre e tua madre"; e: "Chi
maledice padre o madre sia punito con la morte".
Voi, invece, dite: "Se uno dice a suo padre o a sua madre: 'Quello con cui
potrei assisterti è dato in offerta a Dio', egli non è più obbligato a
onorare suo padre o sua madre".
Così avete annullato la parola di
Dio a motivo della vostra tradizione.
Ipocriti!
Ben profetizzò Isaia di voi quando disse:
"Questo
popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano
mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini"».
Chiamata a sé la folla, disse loro: «Ascoltate e intendete:
non quello che entra nella bocca
contamina l'uomo; ma è quello che esce dalla bocca, che contamina l'uomo!»…
… Non capite che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è poi
espulso nella latrina?
Ma ciò che esce dalla bocca viene
dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo.
Poiché dal cuore vengono pensieri
malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze,
diffamazioni.
Queste sono le cose che contaminano l'uomo;
ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l'uomo».
(tratto da Matteo 15:1-20)
Questo esercitare la bocca alla
ipocrisia… …il cuore alla
malizia… …fa della gola un
sepolcro aperto… …putrido… …esalante gli odori della corruzione… …e
per coprire il nauseabondo odore… …
lusingano con la loro lingua…
…per essere a loro volta lusingati e
cercare
la gloria dagli uomini (cfr
Giovanni 5:44).
Tali sono anche le caratteristiche tipiche dei falsi dottori:
Sono dei mormoratori, degli scontenti; camminano secondo le loro passioni;
la loro bocca proferisce cose
incredibilmente gonfie, e circondano d'ammirazione le persone per interesse.
(Giuda 16)
Come i figli di Dio imitano il Padre loro… …anche i figli del diavolo
imitano il loro padre… …
aguzzano la loro lingua…
…la loro lingua abituata a non dire la verità prende le sembianze della
lingua biforcuta dei serpenti… …e
nella loro bocca c’è il veleno…
….parole tossiche!
Gesù apostrofò così i capi religiosi:
Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri
del padre vostro.
Egli
è stato omicida fin dal principio e
non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui.
Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre
della menzogna.
(Giovanni 8:44)
I giudei… …come i pagani… …hanno
mutato la verità di Dio in menzogna…
(Romani 1:25)
Il
veleno di vipera sotto le loro labbra
si rivela nelle maldicenze, nelle diffamazioni e nelle calunnie che escono
dalle labbra dopo aver covato nel cuore.
…La sua bocca è piena di maledizione,
di frodi e di violenza; sotto la sua
lingua c'è malizia e iniquità.
(Salmo 10:7)
La
maledizione è una espressione
dell'odio provato per il prossimo.
La
benedizione è una espressione
dell'amore provato per il prossimo.
Paolo specifica ulteriormente come la bocca dei ribelli sia
piena…
…ricolma di
maledizione,
di frodi e di violenza… …che
differenza rispetto a quello a cui i
figli di Dio sono chiamati ad essere:
Benedite
quelli che vi perseguitano. Benedite
e non maledite.
(Romani 12:14)
Anche Pietro ci esorta in tal senso:
…non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario,
benedite; poiché a questo siete
stati chiamati affinché ereditiate la benedizione.
(1 Pietro 3:9)
Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode,
dell'ipocrisia, delle invidie e di
ogni maldicenza, come bambini appena nati, desiderate il puro latte
spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza,
se davvero avete gustato che il
Signore è buono.
(1 Pietro 2:1-3)
…I loro piedi corrono al male,
essi si affrettano a spargere sangue
innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui,
la desolazione e la rovina sono
sulla loro strada.
La via della pace non la
conoscono, non c'è equità nel loro
procedere; si fanno dei sentieri tortuosi, chiunque vi cammina non
conosce la pace.
(Isaia 59:7-8)
Dopo le varie espressioni (gola, lingue, labbra, bocca) indicanti la
corruzione umana manifestata dal perverso uso del dono della parola, vengono
citate altre parole bibliche che denotano come la corruzione si palesi negli
atti.
Come per una naturale tendenza i
loro piedi corrono al male,
come per forza di gravità l’uomo è in caduta libera…
…destinati a
spargere sangue innocente…
…non solo con l’omicidio ma con l’oppressione del prossimo (la fame… …l’egoismo…
…la sopraffazione… …gli abusi di ogni genere), proprio come bestie dietro a
loro lasciano solo
desolazione e rovina.
La velocità dei piedi
indica non solo la facilità con
cui manifestano l’odio per la vita del prossimo, ma
il gusto che provano nel farlo…
…sia che si tratti di vendetta, di omicidio o di violenza.
Ovunque vanno o passano, seminano
desolazione e rovina a danno
del prossimo.
Amanti della discordia… …alla quale sono naturalmente sempre propensi, hanno
smarrito la
via della pace… … non c'è equità nel loro procedere; si fanno dei sentieri
tortuosi…
…che differenza rispetto a quello a cui i
figli di Dio sono chiamati ad essere:
Vi lascio pace; vi do la mia pace.
Io non vi do come il mondo dà.
(Giovanni 14:27)
Se è possibile, per quanto dipende da voi,
vivete in pace con tutti gli uomini.
(Romani 12:18)
Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati,
abbiate un medesimo sentimento,
vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi.
(2 Corinzi 13:11)
…L'iniquità parla all'empio
nell'intimo del suo cuore; non
c'è timor di Dio davanti agli occhi suoi.
(Salmo 36:1)
L’uomo ribelle vive secondo i
suggerimenti dettati dall’iniquità… …è il gusto per l’iniquità
che lo attrae… …che gli suggerisce,
nell’intimo del suo cuore… …a
differenza del cuore del figlio di Dio che
è consigliato e guidato dal timore di
Dio.
Per questo Paolo scriveva così ai fratelli di Corinto:
Poiché abbiamo queste promesse,
carissimi, purifichiamoci da ogni
contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel
timore di Dio.
(2 Corinzi 7:1)
E proclamando le caratteristiche dell’Amore di Dio elenca:
L'amore
è paziente, è benevolo; l'amore non
invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo
sconveniente, non cerca il proprio
interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode
dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni
cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
(1 Corinzi 13:4-7)
***
Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono
sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia
riconosciuto colpevole di fronte a Dio; perché mediante le opere della legge
nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la
conoscenza del peccato.
Paolo conclude questa sua esposizione con una affermazione finale rivolta ai
giudei concernente lo scopo ed il
ministero della Legge… …la Legge non è una sorta di talismano speciale,
i cui desideri dei giudei potevano assecondare o ignorare… …essi erano sotto
le Legge e pertanto colpevoli davanti a Dio.
Or noi sappiamo…
…che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge,
affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole
di fronte a Dio…
Questo insegnamento è rivolto a tutti…
…prima al giudeo,
perchè lui aveva conoscenza della Legge che contiene la rivelazione della
volontà e dei disegni di Dio e sono state date come norma di vita
dell'Israelita.
…poi al pagano,
in quanto se il giudeo doveva
chiudere
la bocca e riconoscersi
colpevole davanti a Dio...
…anche lui era perduto nella sua vanità e perduto nel suo stato di peccato
tenebroso.
…tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio.
Tutto il mondo
è quindi sotto la condanna divina…
…nessuno può ottenere giustificazione con le proprie opere (di coscienza per
i pagani) e della Legge (per i giudei), in quanto
le colpe commesse parlano
palesemente dello stato dell’uomo.
…perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a
lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.
L'espressione significa
opere richieste, ordinate dalla legge
(cfr.
Romani 2:15).
Non, si applica dunque solamente alle pratiche rituali o cerimoniali, ma a
tutto quanto prescrive la legge considerata nel suo insieme.
Indica quindi tutto lo sforzo morale, tutto “il fare dell'uomo lasciato a sè
stesso” in presenza della santa legge di Dio.
Da questo sforzo non può venire alcuna giustificazione davanti al giudizio
di Dio che investiga i cuori e questo è vero per
ogni carne, cioè per ogni
creatura umana.
L'ira di Dio si rivela quindi sullo stato attuale del mondo, Egli non ha
fatto distinzione tra grandi e piccoli peccatori, tra buoni e cattivi.
Le due categorie
(viste dal lato “religioso” di cui si compone l'umanità),
hanno entrambe
bisogno di salvezza... …ma di
una salvezza diversa da quella che i Giudei si aspettavano, ovvero
rispettare la Legge e magari estenderla anche ai pagani… …Paolo invece
spiega loro che l’utilità di
propagare la legge è semplicemente utile a dare al mondo il miglior mezzo di
contrasto per scoprire la propria condizione di corruzione,
non il mezzo
per rendersi giusto… infatti
nessuno
sarà giustificato davanti a lui
cioè riconosciuto e dichiarato giusto davanti al tribunale di Dio in quanto
la Legge non è la via per la quale l’uomo possa essere
giustificato (dichiarato
giusto davanti a Dio).
La Legge infatti è stata data agli uomini affinchè essi avessero la
conoscenza del peccato… …la Legge di Mosè non è strumento di salvezza ma di
condanna… …a conferma di questo possiamo notare come Mosè stesso, pur
essendo riconosciuto come un grande profeta… …non potè entrare nella Terra
Promessa:
In quello stesso giorno, il SIGNORE parlò a Mosè e disse: «Sali su questo
monte di Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a
Gerico, e guarda il paese di Canaan, che io do in possesso ai figli
d'Israele. Tu morirai sul monte
sul quale stai per salire e sarai riunito al tuo popolo,
come tuo fratello Aaronne
è morto sul monte Or ed è stato
riunito al suo popolo, perché mi
siete stati infedeli in mezzo ai figli d'Israele, presso le acque di
Meriba, a Cades, nel deserto di Sin,
in quanto non mi avete santificato in mezzo ai figli d'Israele.
Tu vedrai il paese davanti a te,
ma là, nel paese che io do ai figli d'Israele,
non entrerai.
(Deuteronomio 32:48-52)
Mosè, servo del SIGNORE, morì là nel paese di Moab,
come il SIGNORE aveva comandato… …Non
c'è mai più stato in Israele un profeta simile a Mosè, con il quale il
SIGNORE abbia trattato faccia a faccia.
(tratto da Deuteronomio 34:5-10)
***
…la legge è stata il nostro pedagogo
per condurci a Cristo, affinché fossimo giustificati per fede.
(Galati 3:24)
Quando l'uomo, confuso e perso per i suoi peccati,
chiude la bocca davanti a Dio e si
riconosce colpevole, allora è in grado di udire la Buona Novella
della salvezza in Cristo.