La giustizia di Dio rivelata nel giudizio  -

 

Il giusto giudizio di Dio su tutti gli uomini

 

LETTERA AI ROMANI 3:9-20

 

  

 Che dire dunque? Noi siamo forse superiori? No affatto!

Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato, com'è scritto:

Non c'è nessun giusto, neppure uno.

Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio.

Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti.

Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno.

La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode.

Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti.

La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.

I loro piedi sono veloci a spargere il sangue.

Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace.

Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi.

 

Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.

 

***

 - Paolo ha dimostrato lo stato di peccato e di condanna in cui giace il mondo pagano. (cfr Romani 1:18-32).

 - Ha poi dimostrato come anche il mondo giudeo è trasgressore della legge e quindi sottoposto all’ira di Dio (cfr Romani 2:1 / 3:8).

 - Ora conclude con le dichiarazioni di Dio che attestano la universale e profonda corruzione di tutta l’umanità.

 

***

 Che dire dunque? Noi siamo forse superiori? No affatto!

Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato…

 Che dire dunque? Noi siamo forse superiori?

 

Spesso pensiamo che più conosciamo più siamo privilegiati… …ed in parte è vero… …soprattutto per quanto riguarda la Grazia di Dio… …ma conoscere bene aumenta anche la responsabilità rispetto a quello che “meglio si conosce”… …e veniamo trovati mancanti quando questo “sapere” non viene “praticato”.

Dati i privilegi di cui i Giudei avevano goduto nel loro “conoscere la volontà di Dio” rispetto alle popolazioni pagane, e visto il cattivo uso che ne avevano fatto… …Paolo evidenzia come non erano moralmente più avanzati o più eccellenti dei pagani.

Siamo noi giudei (che riteniamo di conoscere meglio la volontà di Dio) in condizione migliore davanti al Suo giudizio, meno bisognosi di misericordia e di salvezza degli altri?

L'essere privilegiati per i doni di conoscenza, come per avere ricevuto eccezionali mezzi di grazia, non vuole dire automaticamente essere moralmente migliori... …per questo Giacomo scrive così:

Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che ne subiremo un più severo giudizio,  poiché manchiamo tutti in molte cose.  (Giacomo 3:1-2)

 

…No affatto!

 La risposta di Paolo non lascia dubbi… …davanti alla santità di Dio, anche i giudei… …i depositari degli oracoli di Dio… …quelli che conoscono la volontà di Dio (ma non la praticano)… …sono dei peccatori come gli altri.

 

…Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato…

 Il greco dice letteralmente: …abbiamo accusato Giudei e Greci, abbiamo contro di essi formulato, poggiandola su fatti e su ragioni, l'accusa di essere tutti quanti, senza eccezione, sotto l'impero e quindi sotto la condanna del peccato.

Questa conclusione logica, diretta a provare l’universalità del peccato, Paolo la conferma con numerose citazioni bibliche tratte dai Salmi e dal profeta Isaia.

 

***

 …com'è scritto:

Non c'è nessun giusto, neppure uno.

Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio.

Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti.

Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno.

 La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode.

 Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti.

 La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.

 I loro piedi sono veloci a spargere il sangue.

Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace.

 Non c'è timor di Dio davanti ai loro occhi.

 

Per convalidare la sua accusa che tutti sono sotto peccato, Paolo cita sei passi della Scrittura che attestano, nel loro insieme, che nessuno è giusto… …nessuno capisce Dio… …nessuno cerca Dio… …tutti si sono sviati da Lui… …non c’è nessuno che pratica la bontà.

Paolo conferma quindi la dichiarazione di colpevolezza con le seguenti citazioni tratte dalla Scrittura (prese dalla traduzione dei settanta):

 

Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c'è Dio».

Sono corrotti, fanno cose abominevoli; non c'è nessuno che faccia il bene.

Il SIGNORE ha guardato dal cielo i figli degli uomini, per vedere se vi è una persona intelligente, che ricerchi Dio.

Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c'è nessuno che faccia il bene, neppure uno.  (Salmo 14:1-3)

 

Alla stessa stregua del pagano che soffoca la Verità con l’ingiustizia… …il giudeo soffoca la Verità con la tradizione… …il risultato è il medesimo… …non c'è nessuno che faccia il bene.

Alla stessa stregua del pagano che si è dato a vani ragionamenti e il suo cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato. Benché si dichiari sapiente, è diventato stolto… …anche il giudeo si è perso nei vani ragionamenti circa il formalismo ed il legalismo cieco…il risultato è il medesimo… …non c’è nessuna persona intelligente, che ricerchi Dio.

La conclusione è solenne: Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c'è nessuno che faccia il bene, neppure uno.

Non vi è quindi nessuno che abbia un naturale discernimento spirituale, che possieda quella sapienza il cui principio è il timore del Signore (cfr Salmo 111:10).

Tutti gli uomini (giudei e pagani) si sono sviati…hanno abbandonato la via della verità e del bene per prendere quella dell'errore e del peccato.

Tutti quanti sono diventati corrotti… …di conseguenza inutili… …come una cosa guasta, che non serve più all'uso cui era destinata… …ovvero fare il bene… …per questo Paolo dichiara che non c'è nessuno che faccia il bene, neppure uno.

Nessuno può quindi vivere in altro modo e mostrare il frutto dello Spirito se lo Spirito Santo non è in Lui… …e il frutto dello Spirito Santo è invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo…  (Galati 5:22)

 

Le affermazioni scritturali che seguono, parlano della indegnità e della cattiveria delle parti del corpo umano, indicando in modo figurativo che ogni parte del corpo contribuisce alla sua corruzione e conseguente condanna… …proprio in antitesi a questa figura, Paolo parlerà in altre lettere come ogni membro del corpo di Cristo (La Chiesa) contribuisce alla mutua edificazione:

seguendo la verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.

Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore (Efesini 4:15-16)

 

poiché nella loro bocca non c'è sincerità, il loro cuore è pieno di malizia; la loro gola è un sepolcro aperto, lusingano con la loro lingua.   (Salmo 5:9)

 

Il paragone della gola con un sepolcro aperto sembra accennare alle parole corrotte e corruttrici che escono dalla bocca come delle esalazioni pestifere da una fossa aperta.

E’ utile ricordare cosa disse Gesù in presenza dei farisei a proposito della bocca:

Allora vennero a Gesù da Gerusalemme dei farisei e degli scribi, e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo».

Ma egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione?

Dio, infatti, ha detto: "Onora tuo padre e tua madre"; e: "Chi maledice padre o madre sia punito con la morte".

Voi, invece, dite: "Se uno dice a suo padre o a sua madre: 'Quello con cui potrei assisterti è dato in offerta a Dio', egli non è più obbligato a onorare suo padre o sua madre".

Così avete annullato la parola di Dio a motivo della vostra tradizione.

Ipocriti! Ben profetizzò Isaia di voi quando disse: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini"».

Chiamata a sé la folla, disse loro: «Ascoltate e intendete: non quello che entra nella bocca contamina l'uomo; ma è quello che esce dalla bocca, che contamina l'uomo!»…

… Non capite che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed è poi espulso nella latrina?

Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo.

Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.

Queste sono le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l'uomo».

(tratto da Matteo 15:1-20)

 

Questo esercitare la bocca alla ipocrisia… …il cuore alla malizia… …fa della gola un sepolcro aperto… …putrido… …esalante gli odori della corruzione… …e per coprire il nauseabondo odore… … lusingano con la loro lingua… …per essere a loro volta lusingati e cercare la gloria dagli uomini (cfr Giovanni 5:44).

Tali sono anche le caratteristiche tipiche dei falsi dottori:

Sono dei mormoratori, degli scontenti; camminano secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce cose incredibilmente gonfie, e circondano d'ammirazione le persone per interesse.   (Giuda 16)

 

 Aguzzano la loro lingua come il serpente, hanno un veleno di vipera sotto le loro labbra (Salmo 140:3)

 

Come i figli di Dio imitano il Padre loro… …anche i figli del diavolo imitano il loro padre… … aguzzano la loro lingua… …la loro lingua abituata a non dire la verità prende le sembianze della lingua biforcuta dei serpenti… …e nella loro bocca c’è il veleno… ….parole tossiche!

Gesù apostrofò così i capi religiosi:

Voi siete figli del diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro.

Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c'è verità in lui.

Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna (Giovanni 8:44)

                       

I giudei… …come i pagani… …hanno mutato la verità di Dio in menzogna…  (Romani 1:25)

 

Il veleno di vipera sotto le loro labbra si rivela nelle maldicenze, nelle diffamazioni e nelle calunnie che escono dalle labbra dopo aver covato nel cuore.

 

…La sua bocca è piena di maledizione, di frodi e di violenza; sotto la sua lingua c'è malizia e iniquità.  (Salmo 10:7)

 

La maledizione è una espressione dell'odio provato per il prossimo.

La benedizione è una espressione dell'amore provato per il prossimo.

Paolo specifica ulteriormente come la bocca dei ribelli sia piena… …ricolma di maledizione, di frodi e di violenza… …che differenza rispetto a quello a cui i figli di Dio sono chiamati ad essere:           

Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite.  (Romani 12:14)

 

Anche Pietro ci esorta in tal senso:

…non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite; poiché a questo siete stati chiamati affinché ereditiate la benedizione.  (1 Pietro 3:9)

 

Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza, come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza, se davvero avete gustato che il Signore è buono.

(1 Pietro 2:1-3)

 

…I loro piedi corrono al male, essi si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, la desolazione e la rovina sono sulla loro strada.

La via della pace non la conoscono, non c'è equità nel loro procedere; si fanno dei sentieri tortuosi, chiunque vi cammina non conosce la pace.  (Isaia 59:7-8)

 

Dopo le varie espressioni (gola, lingue, labbra, bocca) indicanti la corruzione umana manifestata dal perverso uso del dono della parola, vengono citate altre parole bibliche che denotano come la corruzione si palesi negli atti.

Come per una naturale tendenza i loro piedi corrono al male, come per forza di gravità l’uomo è in caduta libera…  …destinati a spargere sangue innocente… …non solo con l’omicidio ma con l’oppressione del prossimo (la fame… …l’egoismo… …la sopraffazione… …gli abusi di ogni genere), proprio come bestie dietro a loro lasciano solo desolazione e rovina.

La velocità dei piedi indica non solo la facilità con cui manifestano l’odio per la vita del prossimo, ma il gusto che provano nel farlo… …sia che si tratti di vendetta, di omicidio o di violenza.

Ovunque vanno o passano, seminano desolazione e rovina a danno del prossimo.

Amanti della discordia… …alla quale sono naturalmente sempre propensi, hanno smarrito la via della pace… … non c'è equità nel loro procedere; si fanno dei sentieri tortuosi… …che differenza rispetto a quello a cui i figli di Dio sono chiamati ad essere:         

Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà.  (Giovanni 14:27)

 

Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.  (Romani 12:18)

 

Del resto, fratelli, rallegratevi, ricercate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e il Dio d'amore e di pace sarà con voi.  (2 Corinzi 13:11)

 

L'iniquità parla all'empio nell'intimo del suo cuore; non c'è timor di Dio davanti agli occhi suoi.   (Salmo 36:1)

 

L’uomo ribelle vive secondo i suggerimenti dettati dall’iniquità… …è il gusto per l’iniquità che lo attrae… …che gli suggerisce, nell’intimo del suo cuore… …a differenza del cuore del figlio di Dio che è consigliato e guidato dal timore di Dio.

Per questo Paolo scriveva così ai fratelli di Corinto:

Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio.  (2 Corinzi 7:1)

 

E proclamando le caratteristiche dell’Amore di Dio elenca:

L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.  (1 Corinzi 13:4-7)

 

***

Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.

 

Paolo conclude questa sua esposizione con una affermazione finale rivolta ai giudei concernente lo scopo ed il ministero della Legge… …la Legge non è una sorta di talismano speciale, i cui desideri dei giudei potevano assecondare o ignorare… …essi erano sotto le Legge e pertanto colpevoli davanti a Dio.

 

Or noi sappiamo…

 Paolo sa che prima della manifestazione della Grazia di Dio tutto quello che segue non si sapeva… …è una nuova rivelazione (anche se profetizzata già nell’antico patto)… ma ora noi sappiamo

 

…che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio…

 Le dichiarazioni citate contengono la dottrina attestante che l'uomo, fino a chè rimane estraneo alla grazia di Dio, è sotto il dominio del peccato.

Questo insegnamento è rivolto a tutti…

…prima al giudeo, perchè lui aveva conoscenza della Legge che contiene la rivelazione della volontà e dei disegni di Dio e sono state date come norma di vita dell'Israelita.

…poi al pagano, in quanto se il giudeo doveva chiudere la bocca e riconoscersi colpevole davanti a Dio... …anche lui era perduto nella sua vanità e perduto nel suo stato di peccato tenebroso.

 

…tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio.

 Vi è grande solennità in queste ultime parole… …siamo davanti ad un Tribunale dove da una parte abbiamo tutto il mondo e dall’altra Dio… … tutto il mondo è riconosciuto colpevole di fronte a Dio, in quanto la Legge indica il modello di Dio e dimostra la totale incapacità degli uomini di vivere a quel livello.

Tutto il mondo è quindi sotto la condanna divina… …nessuno può ottenere giustificazione con le proprie opere (di coscienza per i pagani) e della Legge (per i giudei), in quanto le colpe commesse parlano palesemente dello stato dell’uomo.

 

…perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.

 Paolo parla di opere della legge nelle lettere ai Romani e ai Galati.

L'espressione significa opere richieste, ordinate dalla legge (cfr. Romani 2:15).

Non, si applica dunque solamente alle pratiche rituali o cerimoniali, ma a tutto quanto prescrive la legge considerata nel suo insieme.

Indica quindi tutto lo sforzo morale, tutto “il fare dell'uomo lasciato a sè stesso” in presenza della santa legge di Dio.

Da questo sforzo non può venire alcuna giustificazione davanti al giudizio di Dio che investiga i cuori e questo è vero per ogni carne, cioè per ogni creatura umana.

L'ira di Dio si rivela quindi sullo stato attuale del mondo, Egli non ha fatto distinzione tra grandi e piccoli peccatori, tra buoni e cattivi.

Le due categorie (viste dal lato “religioso” di cui si compone l'umanità), hanno entrambe bisogno di salvezza... …ma di una salvezza diversa da quella che i Giudei si aspettavano, ovvero rispettare la Legge e magari estenderla anche ai pagani… …Paolo invece spiega loro che l’utilità di propagare la legge è semplicemente utile a dare al mondo il miglior mezzo di contrasto per scoprire la propria condizione di corruzione, non il mezzo per rendersi giusto… infatti nessuno sarà giustificato davanti a lui cioè riconosciuto e dichiarato giusto davanti al tribunale di Dio in quanto la Legge non è la via per la quale l’uomo possa essere giustificato (dichiarato giusto davanti a Dio).

La Legge infatti è stata data agli uomini affinchè essi avessero la conoscenza del peccato… …la Legge di Mosè non è strumento di salvezza ma di condanna… …a conferma di questo possiamo notare come Mosè stesso, pur essendo riconosciuto come un grande profeta… …non potè entrare nella Terra Promessa:

In quello stesso giorno, il SIGNORE parlò a Mosè e disse: «Sali su questo monte di Abarim, sul monte Nebo, che è nel paese di Moab, di fronte a Gerico, e guarda il paese di Canaan, che io do in possesso ai figli d'Israele. Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito al tuo popolo, come tuo fratello Aaronne è morto sul monte Or ed è stato riunito al suo popolo, perché mi siete stati infedeli in mezzo ai figli d'Israele, presso le acque di Meriba, a Cades, nel deserto di Sin, in quanto non mi avete santificato in mezzo ai figli d'Israele. Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io do ai figli d'Israele, non entrerai.

(Deuteronomio 32:48-52)

 

Mosè, servo del SIGNORE, morì là nel paese di Moab, come il SIGNORE aveva comandato… …Non c'è mai più stato in Israele un profeta simile a Mosè, con il quale il SIGNORE abbia trattato faccia a faccia.    (tratto da Deuteronomio 34:5-10)

 

***

 CONCLUSIONE

 La legge non può che rivelare il peccato e condannarlo.

 Più uno fissa lo sguardo in quello specchio perfetto, e meglio riconosce il bisogno che ha di salvezza.

 Per questo suo scopo, la legge è il nostro pedagogo per condurci a Cristo:

la legge è stata il nostro pedagogo per condurci a Cristo, affinché fossimo giustificati per fede.   (Galati 3:24)

 

Quando l'uomo, confuso e perso per i suoi peccati, chiude la bocca davanti a Dio e si riconosce colpevole, allora è in grado di udire la Buona Novella della salvezza in Cristo.

 Come la dottrina della giustificazione ha la sua base nello stato di rovina morale dell'umanità, così la fede in Gesù Cristo Salvatore ha la sua base nel personale senso del peccato.

 Il Vangelo non abbassa il livello delle esigenze della legge di Dio; le riconosce in tutta la loro ampiezza.

 È questa anzi la ragione per cui è dichiarata impossibile la giustificazione per mezzo delle opere dell'uomo e siamo disperatamente bisognosi di un intervento soprannaturale… …l’Opera di Gesù Cristo!

 Gianni Marinuzzi