La giustizia di Dio rivelata nel giudizio  -

 

La condanna dei Giudei ribelli

 

LETTERA AI ROMANI 2:17-29 e 3:1-8

 

  

 

Ora, se tu ti chiami Giudeo, ti riposi sulla legge, ti vanti in Dio, conosci la sua volontà, e sai distinguere ciò che è meglio, essendo istruito dalla legge, e ti persuadi di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre, educatore degli insensati, maestro dei fanciulli, perché hai nella legge la formula della conoscenza e della verità; come mai dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso?

Tu che predichi: «Non rubare!» rubi?

Tu che dici: «Non commettere adulterio!» commetti adulterio?

Tu che detesti gli idoli, ne spogli i templi?

Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la legge?

Infatti, com'è scritto: «Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra gli stranieri».

La circoncisione è utile se tu osservi la legge; ma se tu sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione.

Se l'incirconciso osserva le prescrizioni della legge, la sua incirconcisione non sarà considerata come circoncisione?

Così colui che è per natura incirconciso, se adempie la legge, giudicherà te, che con la lettera e la circoncisione sei un trasgressore della legge.

Giudeo infatti non è colui che è tale all'esterno; e la circoncisione non è quella esterna, nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; di un tale Giudeo la lode proviene non dagli uomini, ma da Dio.

Qual è dunque il vantaggio del Giudeo? Qual è l'utilità della circoncisione?

Grande in ogni senso. Prima di tutto, perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio.

Che vuol dire infatti se alcuni sono stati increduli?

La loro incredulità annullerà la fedeltà di Dio?

No di certo! Anzi, sia Dio riconosciuto veritiero e ogni uomo bugiardo, com'è scritto: «Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato».

Ma se la nostra ingiustizia fa risaltare la giustizia di Dio, che diremo?

Che Dio è ingiusto quando dà corso alla sua ira? (Parlo alla maniera degli uomini.)

No di certo! Perché, altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo?

Ma se per la mia menzogna la verità di Dio sovrabbonda a sua gloria, perché sono ancora giudicato come peccatore?

Perché non «facciamo il male affinché ne venga il bene», come da taluni siamo calunniosamente accusati di dire? La condanna di costoro è giusta.

 

***

 Dal punto di vista religioso, l'umanità si divideva in due parti:

 - i giudei che soli possedevano la rivelazione di Dio in quanto il popolo della promessa

 - le genti pagane dotate rivelazione generale

 

Sotto la luce del giusto giudizio di Dio, sono sotto condanna gli uni come gli altri.

Il peccato è universale come attestano le Scritture. Abbiamo così tre Sezioni:

Sezione A - Romani 1:18-32: La condanna del mondo pagano

Sezione B - Romani 2:1 / 3:8: La condanna dei Giudei

Sezione C - Romani 3:9-20: La condanna universale attestata dalle Scritture

 

***

 Sezione B - Romani 2:17 / 3:8:      La condanna dei Giudei – seconda parte

 

Dopo aver descritto le forme di paganesimo che scatenano l’ira di Dio sui pagani, con tutte le conseguenti manifestazioni di depravazione alle quali l’uomo è stato abbandonato per non aver voluto riconoscere il Vero Dio secondo la rivelazione generale ricevuta dal creato.

 Dopo aver descritto la maggiore rivelazione e responsabilità dei giudei, che si alzavano come giudici verso i pagani, passa ora alla formulazione della accusa circostanziata dell’ipocrisia dei giudei ribelli per convincerli di essere loro stessi (nonostante i privilegi ricevuti) sotto la medesima condanna dei pagani.

 Paolo si rivolge pertanto ai giudei in una forma alquanto ironica mettendo in risalto, sotto i suoi vari aspetti, il privilegio del Giudeo di possedere:

 - la legge rivelata;

 - il segno della circoncisione

 

In questo paragrafo, egli mette a nudo tutta la ipocrisia e le false certezze di una generazione religiosa formale… …non è il rituale che conta ma l’essere… …queste considerazioni mettono al muro tutto il nostro formalismo… …e fanno emergere la Vita Spirituale che siamo chiamati a vivere in modo genuino… …vero… ..al di là di ogni “forma”.

 

***

 Ora, se tu ti chiami Giudeo, ti riposi sulla legge, ti vanti in Dio, conosci la sua volontà, e sai distinguere ciò che è meglio, essendo istruito dalla legge, e ti persuadi di essere guida dei ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre, educatore degli insensati, maestro dei fanciulli, perché hai nella legge la formula della conoscenza e della verità; come mai dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso?

 

Al principio del suo discorso circa il giudizio di Dio (cfr Romani 2:1), Paolo si rivolge a chiunque tu sia che giudichi… …ora, in modo più specifico si rivolge esplicitamente al giudeo: se tu ti chiami Giudeo…

 Paolo, da buon conoscitore delle convinzioni farisaiche elenca tutte le false certezze su cui si fondavano i religiosi giudei:

 

…ti chiami giudeo…

 Il nome di giudeo che inizialmente designava i soli discendenti di Giuda, venne, dopo la cattività, usato per indicare tutta la nazione ebraica “privilegiata”, in opposizione ai gentili o alle nazioni pagane.

Con il nome giudeo si indicavano quindi la discendenza della progenie santa di Abramo, concetto che Giovanni Battista già indicò loro come “ingannevole”:

E non pensate di dir dentro di voi: Abbiamo per padre Abramo; perché io vi dico che Iddio può da queste pietre far sorgere de' figliuoli ad Abramo.   (Matteo 3:9)

 

Gli Ebrei lo portavano come titolo d'onore:

Noi Giudei di nascita, non stranieri peccatori…  (Galati 2:15)

 

Ecco, ti do alcuni della sinagoga di Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato.  (Apocalisse 3:9)

 

…ti riposi sulla legge…

 I giudei si ritenevano “sotto protezione” della Legge… …avendone totalmente perso di vista il Suo scopo, dimostrando così di averne tradito il senso più vero.

Paolo, scrivendo ai fratelli della Galazia, spiega proprio a coloro che venivano influenzati dai “giudaizzanti” quale era il verso senso e scopo della Legge:

Perché dunque la legge? Essa fu aggiunta a causa delle trasgressioni, finché venisse la progenie alla quale era stata fatta la promessa…  (Galati 3:19)

 

la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede.   (Galati 3:24)

 

La follia dei giudei li portava a “riposarsi” su quella Legge che li condannava… …per condurli al Vero Liberatore!

  

…ti vanti in Dio…

 I giudei si ritenevano non solo “sotto protezione” della Legge… …ma si vantavano di essere sotto la protezione di quel Dio che invece li stava condannando e li aveva abbandonati alla stessa stregua dei pagani.

Ricordiamoci di cosa disse il profeta Osea da parte di Dio all’Israele apostata:

Il SIGNORE cominciò a parlare a Osea e gli disse: «Va', prenditi in moglie una prostituta e genera figli di prostituzione; perché il paese si prostituisce, abbandonando il SIGNORE».

Egli andò e prese Gomer, figlia di Diblaim; lei concepì, e gli partorì un figlio.

Il SIGNORE gli disse: «Chiamalo Izreel, perché tra poco io punirò la casa di Ieu per il sangue versato a Izreel e porrò fine al regno della casa d'Israele. Quel giorno avverrà che io spezzerò l'arco d'Israele nella valle di Izreel».

Lei concepì di nuovo e partorì una figlia. Il SIGNORE disse a Osea: «Chiamala Lo-Ruama, perché io non avrò più compassione della casa d'Israele in modo da perdonarla.

Ma avrò compassione della casa di Giuda; li salverò mediante il SIGNORE, il loro Dio; non li salverò con l'arco, né con spada, né con la guerra, né con cavalli, né con cavalieri».
Quando lei ebbe divezzato Lo-Ruama, concepì e partorì un figlio.

Il SIGNORE disse a Osea: Chiamalo Lo-Ammi, perché voi non siete mio popolo e io non sarò per voi.   (Osea 1:2-9)

 

E il Signore per bocca del profeta dipinge la follia del popolo apostata:

Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza.

Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io rifiuterò di averti come mio sacerdote; poiché tu hai dimenticato la legge del tuo Dio, anch'io dimenticherò i tuoi figli.

Più si sono moltiplicati, e più hanno peccato contro di me; io trasformerò la loro gloria in vergogna.

Si nutrono dei peccati del mio popolo; il loro cuore è avido della sua malvagità.

Perciò il sacerdote subirà la stessa sorte del popolo: io lo punirò per la sua condotta
e lo ripagherò delle sue azioni.

Mangeranno, ma non saranno saziati; si prostituiranno, ma non si moltiplicheranno, perché hanno abbandonato il servizio del SIGNORE.   (Osea 4:6-10)

 Israele non si rendeva nemmeno conto di vantarsi di un Dio che aveva rinnegato… … rifiutato… …respinto… …e nel quale si sentiva protetto ma che (leggendo il libro del profeta Osea) gli era invece come un nemico.

Non dobbiamo confondere questo Israele con l’Israele convertito degli ultimi giorni che ritornerà ad essere la Gloria di Dio.

 

…conosci la sua volontà…

 Israele conosceva la Legge di Dio e quindi la Sua Volontà… …la portava impressa nella mente… …materialmente (mediante delle porzioni di Scrittura legate alle fronte)… …ma rinnegandone la realtà!

Il conoscere la Volontà di Dio non giova a nulla… …come una fede non viva non serve a nulla… …la lettera di Giacomo è una luce in tal senso.

Gesù disse:

Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.  (Matteo 7:21)

 

Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.   (Giovanni 6:40)

 Ed i giudei, rifiutando e respingendo Gesù Cristo avevano rifiutato e respinto la Volontà di Dio… …nonostante la conoscessero (o pensavano di conoscere).

  

…sai distinguere ciò che è meglio…

 Israele conosceva (o si illudeva di conoscere) tutta la Legge di Dio… …la Legge aveva delle prescrizioni proprio atte ad istruire il popolo affinchè sapesse distinguere ciò che è meglio (Leggi concernenti gli animali puri ed impuri… …Leggi che preservavano da contaminazioni da malattie… …Leggi igienico-sanitare… …Leggi sulla sicurezza… …Leggi ausiliarie al giudizio ed all’esercizio della giustizia).

I giudei avevano, nella Legge, la conoscenza dei modelli spirituali più alti… …oggi diremmo “conoscevano la sana dottrina”.

  

…sei istruito dalla legge…

 Sulla base dell’istruzione ricevuta dalla Legge il Giudeo poteva vantare sicuramente un concetto di moralità molto superiore a quello del pagano.

L’istruzione del Signore è un grande vantaggio… …ed una grande responsabilità!

Il Libro dei Proverbi è un inno sui benefici che procura l’istruzione del Signore:

perché l'uomo conosca la saggezza, l'istruzione e comprenda i detti sensati; perché riceva istruzione sul buon senso, la giustizia, l'equità, la rettitudine; per dare  accorgimento ai semplici e conoscenza e riflessione al giovane.

Il saggio ascolterà e accrescerà il suo sapere; l'uomo intelligente ne otterrà buone direttive per capire i proverbi e le allegorie, le parole dei saggi e i loro enigmi.

Il timore del SIGNORE è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la saggezza e l'istruzione.

Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre e non rifiutare l'insegnamento di tua madre; poiché saranno un fregio di grazia sul tuo capo e monili al tuo collo (Proverbi 1:2-9)

 

Afferra saldamente l'istruzione, non lasciarla andare; conservala, perché essa è la tua vita.  (Proverbi 4:13)

 

Ricevete la mia istruzione anziché l'argento, e la scienza anziché l'oro scelto (Proverbi 8:10)

 

Ma il popolo di Israele apostata aveva rifiutato la Parola di Dio incarnata… …Gesù Cristo (cfr Giovanni 1:1-18)… …ma continuava a vantarsi di possederla… …ma nel Libro dei Proverbi troviamo scritto che:

Chi rifiuta l'istruzione disprezza se stesso, ma chi dà retta alla riprensione acquista senno.  (Proverbi 15:32)

 E pertanto il giudeo non era più nelle condizioni di potersi vantare…

  

…ti persuadi di essere guida dei ciechi…

 Israele doveva essere il depositario della Legge che era la Luce di Dio sulla terra:

Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia, che cercate il SIGNORE!

Considerate la roccia da cui foste tagliati, la buca della cava da cui foste cavati.

Considerate Abraamo vostro padre e Sara che vi partorì; poiché io lo chiamai, quand'egli era solo, lo benedissi e lo moltiplicai.

Così il SIGNORE sta per consolare Sion, consolerà tutte le sue rovine; renderà il suo deserto pari a un Eden, la sua solitudine pari a un giardino del SIGNORE.

Gioia ed esultanza si troveranno in mezzo a lei, inni di lode e melodia di canti.

Prestami attenzione, popolo mio! Porgimi orecchio, mia nazione!

Poiché la legge procederà da me e io porrò il mio diritto come luce dei popoli.   (Isaia 51:1-4)

 

Contestualmente i giudei disprezzavano tutti gli altri popoli in quanto “non potevano vedere” la strada davanti a loro… ….pertanto si consideravano delle guide dei ciechi.

E questa era effettivamente la vocazione alla quale era stato chiamato Israele come popolo e nazione… …ed i giudei si vantavano di questo… …ma Gesù rimproverò i capi religiosi del Suo tempo terreno in modo aspro:

Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; ora se un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso (Matteo 5:14)

 

Guai a voi, guide cieche, che dite: Se uno giura per il tempio, non importa; ma se giura per l'oro del tempio, resta obbligato.

Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che santifica l'oro?

E se uno, voi dite, giura per l'altare, non importa; ma se giura per l'offerta che c'è sopra, resta obbligato. Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che santifica l'offerta? Chi dunque giura per l'altare, giura per esso e per tutto quello che c'è sopra; e chi giura per il tempio, giura per esso e per Colui che lo abita; e chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi siede sopra.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.

Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello.  (Matteo 23:16-24)

  

…ti persuadi di essere luce di quelli che sono nelle tenebre…

 Israele doveva essere il depositario della Legge che era la Luce di Dio sulla terra:

Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia, che cercate il SIGNORE!

Considerate la roccia da cui foste tagliati, la buca della cava da cui foste cavati.

Considerate Abraamo vostro padre e Sara che vi partorì; poiché io lo chiamai, quand'egli era solo, lo benedissi e lo moltiplicai.

Così il SIGNORE sta per consolare Sion, consolerà tutte le sue rovine; renderà il suo deserto pari a un Eden, la sua solitudine pari a un giardino del SIGNORE.

Gioia ed esultanza si troveranno in mezzo a lei, inni di lode e melodia di canti.

Prestami attenzione, popolo mio! Porgimi orecchio, mia nazione!

Poiché la legge procederà da me e io porrò il mio diritto come luce dei popoli (Isaia 51:1-4)

 

Contestualmente i giudei disprezzavano tutti gli altri popoli in quanto camminavano nelle tenebre… ….pertanto si consideravano (per loro) delle guide.

E questa era effettivamente la vocazione alla quale era stato chiamato Israele come popolo e nazione… …ed i giudei si vantavano di questo… …ma non consideravano di avere rifiutato loro stessi la Luce:

Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni.

Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinché tutti credessero per mezzo di lui.

Egli stesso non era la luce, ma venne per rendere testimonianza alla luce.

La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.

Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto.

È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto…  (Giovanni 1:6-11)

 

 

…ti persuadi di essere educatore degli insensati… …di essere maestro dei fanciulli…

 Il giudeo, gonfio della “sua sapienza”, era convinto di potersi erigere come educatore degli insensati (di coloro che non avevano il discernimento che derivava dalla conoscenza della Legge di Dio) o essere maestro dei fanciulli (letteralmente degli idioti… …dei folli). (bisognosi di essere ammaestrati nella conoscenza).

Tale atteggiamento fu già apostrofato da Gesù stesso:

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi.   (Matteo 23:15)

 

…perché hai nella legge la formula della conoscenza e della verità…

 La conoscenza della Legge era per il giudeo una sorta di superstizione… …la sola conoscenza di Essa apriva automaticamente le porte alla Verità…

 

 …come mai dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso?

 Paolo colpisce qui il cuore del problema dei giudei… …la sola conoscenza della Legge di cui essi si riposavano, si vantavano, pensavano di conoscere per mezzo di Essa la Volontà di Dio, pensavano di avere discernimento circa il bene ed il male, si ergevano da guida e da maestri era in realtà un capo d’accusa verso il loro comportamento inadeguato.

Nella realtà il giudeo si atteggiava da sapiente… …ma di una sapienza alquanto diversa da quella che viene dall’alto, come ci insegna Giacomo:

La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.

Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace.  (Giacomo 3:17-18)

 Ed il comportamento dei giudei religiosi del tempo era ben lontano da questo standard!

Quanto lo sono i nostri?

 

Ricordiamo le parole del profeta Michea:

O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il SIGNORE, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio (Michea 6:8)

 

Consideriamo che il giudeo era “veramente convinto” di essere un “privilegiato da Dio” (ed in parte lo era); si riposava sulla Sua Legge; si vantava in Dio; conosceva intellettualmente la Sua volontà; ed aveva la conoscenza per discernere ciò che è meglio in quanto istruito dalla Legge.

Tutte queste cose le credeva sinceramente… …talmente che era altresì convinto di essere guida di ciechi; luce di quelli che sono nelle tenebre; educatore di coloro che erano “maleducati”; maestro di coloro che erano nell’ignoranza; usava la Legge quasi come una formula magica… …eppure Gesù si oppose loro in maniera violenta come non fece con nessun altro!

Paolo sta qui dipingendo in modo ironico tutte le false certezze del giudeo tipico dei suoi tempi… …diversi (simili ed opposti) sono gli insegnamenti di Paolo circa coloro che vivono nella Grazia di Dio:

 

1) Se il giudeo si vantava dei suoi privilegi a cui era “destinato”… …Paolo scrive così circa coloro che sono in Cristo:

Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo.

In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio.

In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti.

Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra.

In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.

In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria (Efesini 1:3-14)

 

2) Se il giudeo si riposava sulla Legge (nella Legge che lo stava in realtà condannando)… …Gesù invece dice a coloro che vanno a Lui (in quanto sentono l’oppressione del peccato che pesa su di loro e li affatica):

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo (Matteo 11:28)

 

3) Se il giudeo si vantava in Dio (nel Dio della Legge) che in realtà era adirato nei suoi confronti… …Paolo scrive così circa coloro che sono in Cristo:

Del resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore.

Io non mi stanco di scrivervi le stesse cose, e ciò è garanzia di sicurezza per voi.

Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare; perché i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci vantiamo in Cristo Gesù…  (Filippesi 3:1-3)

 

4) Se il giudeo pensava di conoscere la Volontà di Dio

…Gesù disse:

Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.   (Matteo 7:21)

 

Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno».  (Giovanni 6:40)

 

Chiunque avrà fatto la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre.   (Marco 3:35)

 

… Paolo esorta così i credenti che sono in Cristo e che hanno conosciuto la Volontà di Dio manifestata in Gesù… ….circa la Volontà di Dio nel loro cammino personale e collettivo come Chiesa:

Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.   (Romani 12:2)

 

Del resto, fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già così che vi comportate.

Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù a progredire sempre di più.

Infatti sapete quali istruzioni vi abbiamo date nel nome del Signore Gesù.

Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri che non conoscono Dio; che nessuno opprima il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e dichiarato prima.

Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione.

Chi dunque disprezza questi precetti, non disprezza un uomo, ma quel Dio che vi fa anche dono del suo Santo Spirito.  (1 Tessalonicesi 4:1-8)

 

in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.  (1 Tessalonicesi 5:18)

 

…anche Pietro ci indica quale sia la volontà di Dio per noi che crediamo:

Perché questa è la volontà di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca all'ignoranza degli uomini stolti.  (1 Pietro 2:15)

 

è meglio che soffriate per aver fatto il bene, se tale è la volontà di Dio, che per aver fatto il male.  (1 Pietro 3:17)

 

…anche voi armatevi dello stesso pensiero, che, cioè, colui che ha sofferto nella carne rinuncia al peccato, per consacrare il tempo che gli resta da vivere nella carne, non più alle passioni degli uomini, ma alla volontà di Dio.

Basta con il tempo trascorso a soddisfare la volontà dei pagani vivendo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle orge, nelle gozzoviglie, e nelle illecite pratiche idolatriche.  (1 Pietro 4:1-3)

 

…Giovanni ci lascia una splendida promessa:

E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno. (1 Giovanni 2:17)

 

5) Se il giudeo pensava di saper discernere ciò che è meglio

il cristiano è chiamato a discernere ciò che è più utile… …più alto… …più conforme alla volontà di Dio e nelle lettere degli apostoli troviamo molti insegnamenti in tal senso:

Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è utile.

Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla.  (1 Corinzi 6:12)

 

Ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa è utile; ogni cosa è lecita, ma non ogni cosa edifica.  (1 Corinzi 10:23)

                       

così come anch'io compiaccio a tutti in ogni cosa, cercando non l'utile mio ma quello dei molti, perché siano salvati.  (1 Corinzi 10:33)

 

esèrcitati invece alla pietà, perché l'esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura.  (1 Timoteo 4:7-8)

 

E siamo chiamati a cercare questo “utile” non istruiti dalla Legge (come i giudei) ma istruiti dalla Grazia di Dio:

Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù (Tito 2:11-13)

 

A differenza dell’orgoglio che scaturiva dal cuore dei giudei che si vantavano della mera conoscenza della Legge, noi siamo chiamati a praticare la Vita di Dio nella Grazia con umiltà.

Loro amavano farsi chiamare Guida… …Luce… …Educatori… …Maestri… …ma noi abbiamo altri insegnamenti:

Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli.

Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.

Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo; ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore.

Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato.  (Matteo 23:8-12)

 

Gesù disse:

Io sono venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.  (Giovanni 12:46)

 E noi siamo chiamati ad indossare la Sua Luce:

La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce (Romani 13:12)

 

Perché siamo figli di Luce:

in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore.

Comportatevi come figli di luce (Efesini 5:8)

           

…perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.  (1 Tessalonicesi 5:5)

 

il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.  (2 Corinzi 4:6)

 

Siamo anche esortati ad essere prudenti nel “fare da maestri” perché saremo esaminati da Dio:

Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che ne subiremo un più severo giudizio.  (Giacomo 3:1)

 

L’atteggiarsi da “maestro” quando non si è coerenti con quanto si predica è estremamente avvilente agli occhi di Dio… …ricordiamo ancora cosa insegnò Gesù ai Suoi, proprio prendendo come esempio negativo i capi religiosi giudei:

Allora Gesù parlò alla folla e ai suoi discepoli, dicendo: «Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè. Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno.

Infatti, legano dei fardelli pesanti e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito.

Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli; amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: "Rabbì!"  Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli.

Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.

Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo; ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore.   (Matteo 23:1-11)

 

Paolo nell’elencare questa lista di atteggiamenti morali e religiosi evidenzia quale era il pensiero dei giudei sui popoli pagani, ma da questo stesso elenco, possiamo imparare come il possesso della Rivelazione con la maggior conoscenza che ne deriva, possa facilmente essere occasione d'orgoglio, di giudizi spietati, di false sicurezze e di accecamento rispetto al proprio stato spirituale.

Questa aberrazione la possiamo vedere nel rimprovero che Paolo rivolge ai fratelli di Corinto:

Quanto alle carni sacrificate agli idoli, sappiamo che tutti abbiamo conoscenza.

La conoscenza gonfia, ma l'amore edifica.

Se qualcuno pensa di conoscere qualcosa, non sa ancora come si deve conoscere; ma se qualcuno ama Dio, è conosciuto da lui.

(1 Corinzi 8:1-3)

 

Quello che si è verificato nei giudei, si verifica anche tra i Cristiani, quando questi si atteggiano nel medesimo modo ed hanno un rapporto formale nella conoscenza del vangelo.

Generalmente il declinare della vera pietà (del timore di Dio), che avviene con la “confidenza” con il “sacro”, va di pari passo con l'esagerata importanza data ai riti e alle cerimonie esteriori.

I giudei avevano completamente tradito questa richiesta di Dio:

            - non praticavano la giustizia avendo rifiutato, respinto e ucciso il GIUSTO

            - non amavano la misericordia avendo rifiutato, respinto e ucciso il Figlio di Dio.

- non camminavano umilmente con Dio… …si vantavano orgogliosamente di un loro privilegio che avevano tradito, rinnegato e respinto nella persona di Gesù Cristo.

 

***

 Tu che predichi: «Non rubare!» rubi?

Tu che dici: «Non commettere adulterio!» commetti adulterio?

Tu che detesti gli idoli, ne spogli i templi?

Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la legge?

Infatti, com'è scritto: «Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra gli stranieri».

 

I giudei avevano la conoscenza di Dio (la Verità)… …avevano la conoscenza della volontà di Dio (la Giustizia)… …ma avevano soffocato la Verità con l’empietà e ingiustizia alla stessa stregua dei pagani… …in seguito a questo erano stati anch’essi abbandonati da Dio… …alle proprie tradizioni guidate dalla loro mente perversa (con le quali avevano annullato la Parola di Dio), manifestano anch’essi (in modo più subdolo dei pagani) le conseguenze dell’abbandono di Dio… …disonorando se stessi e disonorando Dio, fino al punto di approvare le loro tradizioni con le conseguenti opere ipocrite in luogo della Verità.

La conoscenza formale della verità non porta a nulla se non viene vissuta… …praticata… …come insegna Giacomo:

Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all'ira; perché l'ira dell'uomo non compie la giustizia di Dio.

Perciò, deposta ogni impurità e residuo di malizia, ricevete con dolcezza la parola che è stata piantata in voi, e che può salvare le anime vostre.

Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi.

Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com'era.

Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare.

Se uno pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e inganna se stesso, la sua religione è vana. (Giacomo 1:19-26)

 

E come ci esorta Pietro:

La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù.

Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza.

Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore.

Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo.

Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati.

Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai.

In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. (2 Pietro 1:3-11)

 Conoscendo solo “formalmente” la volontà di Dio, i giudei di allora (ed i religiosi di tutti i tempi che non sono in Cristo, giustificati in Lui), cadono nella incoerenza e nella ipocrisia:

 

…Tu che predichi: «Non rubare!» rubi?

I giudei erano (e lo sono sempre stati, forse in modo ancora più evidente di altri popoli) notoriamente “amanti del denaro” e questo è per loro sempre stato oggetto di riprensione…

…da parte di Gesù:

Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona (Matteo 6:24)

 

I farisei, che amavano il denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui.

Ed egli disse loro: «Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a Dio.  (Luca 16:14-15)

 

Per questo Paolo da precise esortazioni in tal senso:

Infatti l'amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori.  (1 Timoteo 6:10)

 

…dando precise istruzioni circa le caratteristiche che devono avere i fratelli più maturi (per essere di esempio agli altri che devono, a loro volta, imitarli):

Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi…  (1 Timoteo 3:3)

 

…profetizzando tra l’altro che una delle caratteristiche degli ultimi tempi sarà proprio un aumento di questa manifestazione dell’abbandono di Dio:

Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi…  (1 Timoteo 3:2)

 

Ed è sintomatico che proprio l’autore della lettera agli ebrei, esorta i fratelli a non essere dominati dall’amore del denaro:

La vostra condotta non sia dominata dall'amore del denaro; siate contenti delle cose che avete; perché Dio stesso ha detto: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò».  (Ebrei 13:5)

 

Questo amore per il denaro porta automaticamente l’uomo a “rubare”… …non nel modo classico che intendiamo noi… …il fariseo non l’avrebbe mai fatto… …ma con il prestito ad usura… …con lo sfruttamento del lavoro altrui… …con lo sfruttamento del prossimo… …per questo Paolo esorta i fratelli a non comportarsi in questo modo:

Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri che non conoscono Dio; che nessuno opprima il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose…  (1 Tessalonicesi 4:3-6)

 

…Tu che dici: «Non commettere adulterio!» commetti adulterio?

Il “praticare il divorzio” tra gli ebrei era ormai diventato abituale… …Gesù infatti dovette più volte affrontare questa loro inclinazione ormai praticata, consolidata… …ed approvata (cfr Romani 1:32) dalle più alte cariche sacerdotali!

Ricordiamo come i farisei tentarono Gesù:

Dei farisei gli si avvicinarono per metterlo alla prova, dicendo: È lecito mandare via la propria moglie per un motivo qualsiasi?

(Matteo 19:3)

 

Proprio per differenziarsi da queste pratiche, Paolo tra i requisiti degli anziani della Chiesa del Signore dà delle precise istruzioni (per essere di esempio agli altri che devono, a loro volta, imitarli):

Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino né violento, ma sia mite, non litigioso, non attaccato al denaro, che governi bene la propria famiglia e tenga i figli sottomessi e pienamente rispettosi…

…Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figli e le loro famiglie.  (tratto da 1 Timoteo 3:2-12)

 

…Tu che detesti gli idoli, ne spogli i templi?

La Legge prescriveva severi norme sull’idolatria e sugli idoli dei pagani che venivano in possesso dei figli del popolo:

Darai alle fiamme le immagini scolpite dei loro dèi; non desidererai e non prenderai per te argento né oro che è su di esse, affinché tu non rimanga preso al laccio; perché sono abominevoli per il SIGNORE tuo Dio.

Non introdurrai cosa abominevole in casa tua, perché saresti votato allo sterminio come quella cosa; dovrai detestarla e aborrirla, perché è cosa votata allo sterminio.  (Deuteronomio 7:25-26)

 

Ma l’amore del denaro e delle ricchezze terreni era troppo forte… …in fondo l’idolo si poteva fondere… ….recuperare l’oro… …ma la norma spiegava anche il rischio: affinché tu non rimanga preso al laccio… …e così avvenne!

Il giudeo, pur professando questo orrore per gli idoli, attratto dall'amore dell'oro e dell'argento che ricopriva le statue, diventava un ricettatore degli oggetti “sacri”… …è cosa nota l’amore per l’oro del popolo ebreo…

 

…Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la legge?

Alla stessa stregua dei pagani che hanno disonorato Dio e la Sua Verità, pur riconoscendolo nella rivelazione generale del creato, non glorificandolo, non ringraziandolo …anche i giudei disonorano Dio, trasgredendo la Legge della quale si vantano, non glorificandoLo, non ringraziandoLo… …anzi respingedoLo e crocifiggendoLo (cfr Atti 2:22-24).

 

…Infatti, com'è scritto: «Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra fra gli stranieri.

Paolo cita qui il passo di Isaia 52:5 nel quale il profeta afferma che, a motivo della umiliazione del popolo in cattività, il nome di Dio era bestemmiato dai pagani come se fosse impotente ed incapace di liberare i Suoi.

Questa era la dimostrazione che essi erano lontano da quel Dio onnipotente che avevano allontanato con il loro peccato ed il loro atteggiarsi da educatori e maestri era assolutamente privo di ogni logica spirituale… …come potevano sfuggire all’ira di Dio?

 

***

 La circoncisione è utile se tu osservi la legge; ma se tu sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione.

Se l'incirconciso osserva le prescrizioni della legge, la sua incirconcisione non sarà considerata come circoncisione?

Così colui che è per natura incirconciso, se adempie la legge, giudicherà te, che con la lettera e la circoncisione sei un trasgressore della legge.

Giudeo infatti non è colui che è tale all'esterno; e la circoncisione non è quella esterna, nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; di un tale Giudeo la lode proviene non dagli uomini, ma da Dio.

 

I giudei non confidavano solo sulla Legge, ma anche sulla circoncisione e Paolo conosceva bene quale fosse il vanto dei giudei su questo segno di appartenenza al popolo di Dio; affronta quindi il tema della vera circoncisione… …non quella formale ma quella interiore, spirituale.

Paolo spiega con calma l’utilità della circoncizione… …essa è utile se tu osservi la legge; ma se tu sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione.

La circoncisione fine a se stessa non ha nessun valore… …Giovanni il battista disse ai giudei che si vantavano di essere figli di Abramo:

Non pensate di dire dentro di voi: "Abbiamo per padre Abraamo"; perché io vi dico che da queste pietre Dio può far sorgere dei figli ad Abraamo (Matteo 3:9)

 

Se quindi non è il segno “carnale” superiore al “segno spirituale”, il giudeo deve comprendere che anche il pagano osserva le prescrizioni della legge, la sua incirconcisione sarà considerata come circoncisione… …non solo… il pagano che fa la volontà di Dio diventa un giudice per il giudeo che non la fa… … colui che è per natura incirconciso, se adempie la legge, giudicherà te, che con la lettera e la circoncisione sei un trasgressore della legge.

 

Giudeo infatti non è colui che è tale all'esterno; e la circoncisione non è quella esterna, nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera…

Paolo dovette più volte affrontare questo spinoso tema della circoncisione… …fu uno dei temi della Conferenza di Gerusalemme (cfr Atti 15) ed uno dei temi principali della lettera ai galati… …tra i quali si erano infiltrati dei presunti credenti “giudaizzanti” che turbavano i fratelli circa il sottomettersi ai rituali giudei finalizzati alla giustificazione davanti a Dio… …annullando di fatto l’Opera redentrice di Cristo.

L’essere un vero giudeo non dipende da cose esterne e la circoncisione non è importante come rito in se stesso, Paolo scriverà così

i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci vantiamo in Cristo Gesù, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne (Filippesi 3:3)

 

…di un tale Giudeo la lode proviene non dagli uomini, ma da Dio.

 Il vero giudeo riceve la lode da Dio… …non dagli uomini… …ricordiamoci di cosa disse Gesù ai farisei:

Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli…

(Matteo 23:5)

 

…ricordiamoci cosa insegnava sul monte:

Quando dunque fai l'elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini.

Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno.

Ma quando tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra, affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.  (Matteo 6:2-4)

 

Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini.

Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno.

Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.  (Matteo 6:5-6)

 

Gesù accusò duramente i farisei in tal senso:

Io non prendo gloria dagli uomini; ma so che non avete l'amore di Dio in voi.

Io sono venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro verrà nel suo proprio nome, quello lo riceverete.

Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?

Non crediate che io sia colui che vi accuserà davanti al Padre; c'è chi vi accusa, ed è Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza.

Infatti, se credeste a Mosè, credereste anche a me; poiché egli ha scritto di me.

Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?  (Giovanni 5:41-47)

 E Paolo seguì le orme del Maestro:

non abbiamo cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, sebbene, come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorità  (1 Tessalonicesi 2:6)

 

***

 Qual è dunque il vantaggio del Giudeo? Qual è l'utilità della circoncisione?

Grande in ogni senso. Prima di tutto, perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio.

 Paolo non vuole annullare il vantaggio dei giudei… …esso è stabilito da Dio… …e sarà manifestato nel giorno del Signore… …essi sono il mezzo tramite il quale Gesù Cristo è venuto nel mondo e sono l’oggetto di particolari promesse di Dio esclusive per loro… …ma non nei rituali vuoti, vani e senza valore spirituale!

Il vantaggio è grande in ogni senso… … perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio!

Il popolo circonciso di Israele è stato il depositario della Volontà di Dio… ….di tutta la profezia concernente Gesù Cristo… …ha portato benedizione a tutto il creato… …ci ha portato (dal punto di vista umano), il Salvatore!

Ancora più che semplici custodi, essi hanno sono stati i protagonisti nello svolgimento del piano di Dio… …nonostante la loro incredulità!

 

***

 La loro incredulità annullerà la fedeltà di Dio?

No di certo! Anzi, sia Dio riconosciuto veritiero e ogni uomo bugiardo, com'è scritto: «Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato».

 L’incredulità del popolo di Israele non ha annullato la fedeltà di Dio.

Dio resta fedele, e nonostante l'incredulità passata e recente di molti suoi membri, sussiste il privilegio da Lui concesso al popolo d'Israele e ne fa un inno di Lode tratto dal Salmo 51:4:

Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato!

 Sussiste dunque il vantaggio del Giudeo, nonostante l'incredulità di alcuni e quanto Paolo ha insegnato sulla condanna del peccatore giudeo non toglie nulla alla realtà della vocazione speciale d'Israele.

 

***

 Ma se la nostra ingiustizia fa risaltare la giustizia di Dio, che diremo?

Che Dio è ingiusto quando dà corso alla sua ira? (Parlo alla maniera degli uomini.)

No di certo! Perché, altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo?

Ma se per la mia menzogna la verità di Dio sovrabbonda a sua gloria, perché sono ancora giudicato come peccatore?

Perché non «facciamo il male affinché ne venga il bene», come da taluni siamo calunniosamente accusati di dire? La condanna di costoro è giusta.

 

Il discorso portato avanti da Paolo sul vantaggio del giudeo può portare ad una cattiva interpretazione e l’apostolo è conscio di questo in quanto era calunniato in tal senso dai giudaizzanti che lo accusavano di una vita fuori dagli schemi legalisti a loro molto cari… …Paolo quindi mette sul tavolo il tema della utilità della propria giustizia.

Dobbiamo innanzi tutto ricordare qui le splendide parole di Eliù davanti a Giobbe che si riteneva giusto davanti a Dio:

Poi Eliu riprese il discorso e disse: «Credi tu d'aver ragione quando dici: "La mia  giustizia è superiore a quella di Dio"?

Infatti hai detto: "Che mi giova? Che guadagno io di più a non peccare?"

Io ti darò la risposta: a te e agli amici tuoi.

Considera i cieli, e vedi! Guarda le nuvole, come sono più in alto di te!

Se pecchi, quale  inconveniente gli procuri?

Se moltiplichi i tuoi misfatti, che danno gli arrechi?

Se sei giusto, che gli dai? Che riceve egli dalla tua mano?

La tua malvagità non nuoce che al tuo simile, e la tua giustizia non giova che ai figli degli uomini.  (Giobbe 35:1-8)

 

Dio non ha bisogno della nostra giustizia…

…siamo noi che abbiamo bisogno della Sua!

…siamo noi che siamo sotto l’ira di Dio!

…siamo noi che siamo sotto il giusto giudizio di Dio!

 

Dobbiamo quindi concludere come Giobbe concluse davanti a Dio:

Ecco, io sono troppo meschino; che ti potrei rispondere?

Io mi metto la mano sulla bocca.

Ho parlato una volta, ma non riprenderò la parola, due volte, ma non lo farò più  (Giobbe 40:4-5)

 

Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo disegno.

Chi è colui che senza intelligenza offusca il tuo disegno?

Sì, ne ho parlato; ma non lo capivo; sono cose per me troppo meravigliose e io non le conosco. Ti prego, ascoltami, e io parlerò; ti farò delle domande e tu insegnami!

Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora l'occhio mio ti ha visto.

Perciò mi ravvedo, mi pento sulla polvere e sulla cenere   (Giobbe 42:2-6)

 

***

 

CONCLUSIONE

 I giudei confidavano in due aspetti specifici:

 - erano per natura i figli depositari delle promesse di Dio fatte ai patriarchi e di tutti gli oracoli di Dio… …avevano la conoscenza della Verità espressa nella Legge mosaica e su queste basi:

- portavano il nome di “giudeo”

- si riposavano

- si vantavano

- pensavano di conoscere Dio e la Sua volontà

- sapevano distinguere ciò che era meglio

- erano istruiti

- si consideravano guide per gli altri popoli

- erano convinti di essere la luce di coloro che erano nelle tenebre

- si consideravano educatori dei “barbari”… …degli ignoranti

 - erano “marchiati” con la circoncisione, quale proprietà particolare di Dio.

 

Ma proprio loro… …non hanno voluto riconoscere il loro Dio venuto in carne!   CHE FALLIMENTO!

 

La religiosità vuota non serve a nulla… …il popolo giudeo ne è la prova più eclatante!

Quando l’uomo, pur conoscendo la “sana dottrina” la soffoca con le proprie tradizioni… …con le proprie convinzioni… …quando davanti alla parola di Dio non si sottomette ad Essa ma cerca di “piegarla” alle proprie convinzioni… …la soffoca!

 

Le conseguenze dei giudei sono state le medesime dei pagani… …condite solo con un po’ più di ipocrisia!

 Gesù ci ha liberati da tutto questo e ci ha donato una relazione personale con Dio… ….ci ha riconciliati con Dio… …in Cristo non siamo più maledetti ed abbandonati a noi stessi… …viviamo quindi in modo degno di quello che siamo!

 

 

Gianni Marinuzzi