Salmo 11 - Davide avvertito da Gionatan

 

   

Il riferimento al contesto:

 

Saul confidò a Gionatan, suo figlio, e a tutti i suoi servitori che voleva uccidere Davide.

Ma Gionatan, figlio di Saul, che voleva un gran bene a Davide, informò Davide della cosa e gli disse: «Saul, mio padre, cerca di ucciderti; quindi, ti prego, sta' in guardia domani mattina, tieniti in un luogo segreto e nasconditi. 

(1 Samuele 19:1-2)

 

***

 Il salmo:

 

Io confido nel SIGNORE.

Voi, come potete dire all'anima mia: «Fuggi al tuo monte come un uccello»?

Poiché, ecco, gli empi tendono l'arco, aggiustano le loro frecce sulla corda per tirarle nell'oscurità, contro i retti di cuore.

Quando le fondamenta sono rovinate, che cosa può fare il giusto?

Il SIGNORE è nel suo tempio santo; il SIGNORE ha il suo trono nei cieli;

i suoi occhi vedono, le sue pupille scrutano i figli degli uomini.

Il SIGNORE scruta il giusto, ma detesta l'empio e colui che ama la violenza.

Egli farà piovere sull'empio carboni accesi; zolfo e vento infocato sarà il contenuto del loro calice.

Poiché il SIGNORE è giusto; egli ama la giustizia; gli uomini retti contempleranno il suo volto.

(Salmo 11)

 

***

 Dal contesto sappiamo che questo salmo è stato scritto da un giovane Davide che da poco tempo, grazie al suo prodigio nell’uccidere il gigante filisteo Goliat, è entrato nelle grazie del re Saul che lo mise a capo della di guerra e godeva del gradimento di tutto il popolo e della corte del re (cfr 1 Samuele 18:5).

Nello stesso tempo coltivò una speciale amicizia con un figlio di Saul di nome Gionathan (cfr 1 Samuele 18:1).

Grazie alle sue imprese ed al suo carattere amabile Davide conquistò tutto l’esercito e tutta la corte del re… …e Saul, vedendo questo cominciò a nutrire timore ed odio verso Davide (cfr 1 Samuele 18:15).

Non sapendo come gestire questi sentimenti, meditò di tendergli un tranello, promettendogli in sposa la sua figlia maggiore Merab esponendolo in battaglie ardite contro i filistei utilizzando l’esercizio sacro di Combattente dell’Eterno quale insidia per la sua vita, pensando così di “non sporcarsi le mani” nel caso di una sua morte in battaglia:

Saul disse a Davide: «Ecco Merab, la mia figlia maggiore; io te la darò in moglie; solo sii per me un guerriero valente, e combatti le battaglie del SIGNORE».

Or Saul diceva tra sé: «Così non sarà la mia mano a colpirlo, ma la mano dei Filistei». 

(1 Samuele 18:17)

 

Davide non si stimava all’altezza di tale onore (cfr 1 Samuele 18:18)… e quando arrivò il tempo di mantenere i patti, Saul non mantenne la sua promessa ma diede la sua figlia maggiore in sposa ad un certo Adriel di Meola (cfr 1 Samuele 18:19).

Saul, sempre con lo stesso intento, propose un’altra sua figlia in sposa a Davide e utilizzò i suoi servitori per influenzare Davide che, davanti alla poca autostima di Davide a causa della sua umile condizione, vide Mical (la figlia di Saul) come un trofeo di guerra e con questo obiettivo affrontò un atto di guerra eroico contro i filistei… uscendone indenne e con una vittoria schiacciante… Saul davanti a tale impresa non potè più negare Mical a Davide e gliela consegnò in sposa (cfr 1 Samuele 18:20-29)

Davide invece di cadere nelle trappole ordite da Saul, divenne molto famoso ed inflisse molte perdite all’esercito nemico del popolo di Israele in quel tempo… i filistei.

In questo contesto di sentimenti falsi e velenosi, Saul confidò a Gionatan, suo figlio, e a tutti i suoi servitori che voleva uccidere Davide.

Ma Gionatan, figlio di Saul, che voleva un gran bene a Davide, informò Davide della cosa e gli disse: «Saul, mio padre, cerca di ucciderti; quindi, ti prego, sta' in guardia domani mattina, tieniti in un luogo segreto e nasconditi.  (1 Samuele 19:1-2)

 

***

 Io confido nel SIGNORE.

Voi, come potete dire all'anima mia: «Fuggi al tuo monte come un uccello»?

 

Immaginiamo lo stato d’animo di Davide... scopre che il re per cui sta mettendo a repentaglio la vita… la autorità che Dio ha costituito sopra di lui… lo odia, lo vorrebbe uccidere… ed uccidere con l’inganno…

…il suo amico più fidato viene ad informarlo… ma non può difenderlo…

…i suoi consiglieri, gli amici tutti, consigliano di fuggire… Davide cosa fa davanti a tutto questo?

 

Davide, proprio come aveva affrontato la sfida contro il gigante considera il rifugio e la protezione avuta da Dio in passato… Goliat… le tante battaglie vinte contro i filistei… viste ora alla luce delle trame ordite contro di lui dal suo re… ed esclama:

Io confido nel SIGNORE.

 

Alla luce di questo… vedi e valuti i consigli degli “amici”: scappa, lascia stare, non ce la puoi fare!

E ti rendi conto che tutte queste parole sono in realtà vuote, senza significato, dette tanto per dire, solo per paura… e perché non si riconosce la potenza di Dio!

La fortezza in cui Davide ha trovato accoglienza e sicurezza è il cuore di Dio, è Lui il baluardo della mia vita, dirà altre volte:

Il SIGNORE è la mia luce e la mia salvezza; di chi temerò?
Il SIGNORE è il baluardo della mia vita; di chi avrò paura?
(Salmo 27:1)

 

O SIGNORE, poiché ho confidato in te, fa' che io non sia mai confuso; per la tua giustizia liberami.

Porgi a me il tuo orecchio; affrèttati a liberarmi; sii per me una forte rocca, una fortezza dove tu mi porti in salvo.

Tu sei la mia rocca e la mia fortezza; per amor del tuo nome guidami e conducimi.

Tirami fuori dalla rete che m'han tesa di nascosto; poiché tu sei il mio baluardo. (Salmo 31:1-4)

 

E troverà in questo il coraggio e la lucidità:

In Dio ho fiducia e non temerò; che potrà farmi l'uomo? (Salmo 56:11)

 

Davide non è un esaltato… egli sa bene che certe battaglie sono molto più grandi di lui… sa anche che Saul sarebbe nelle condizioni di ucciderlo… magari proprio come un uccello davanti ad predatore spietato… ma in qualche modo ha compreso quello che Gesù dirà mille anni dopo:

non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna. 

Due passeri non si vendono per un soldo?

Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. 

Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 

Non temete dunque; voi valete più di molti passeri.

Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.

(Matteo 10:28-33)

 

Davanti a questa fiducia nel Baluardo della sua vita, Davide esclama:

Voi, come potete dire all'anima mia: «Fuggi al tuo monte come un uccello»?

 

Il monte, nella Parola di Dio, è sinonimo spesso di luogo di residenza di una divinità, dove il seguace trova protezione da parte del dio… spesso i nostri ragionamenti carnali, davanti alle difficoltà, ci spingono a rifugiarci su questi “nostri monti”… ma non sarà lì che troveremo rifugio sicuro… e Davide questo lo aveva imparato.

 

***

 Poiché, ecco, gli empi tendono l'arco, aggiustano le loro frecce sulla corda per tirarle nell'oscurità, contro i retti di cuore.

 

Davide ha realizzato tutte le macchinazioni che Saul aveva ordito contro di lui… …vede in questo l’opera dell’empio… …che opera nell’oscurità… …non opera alla luce non viene alla luce perché odia la luce (cfr Giovanni 3:20-21).

 

…gli empi tendono l'arco…

 Una delle attività di satana è l’accusatore:

Mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava davanti all'angelo del SIGNORE, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo.

Il SIGNORE disse a Satana: «Ti sgridi il SIGNORE, Satana! Ti sgridi il SIGNORE che ha scelto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone strappato dal fuoco?»

Giosuè era vestito di vesti sudicie, e stava davanti all'angelo.

L'angelo disse a quelli che gli stavano davanti: «Levategli di dosso le vesti sudicie!»

Poi disse a Giosuè: «Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità e ti ho rivestito di abiti magnifici».

Allora io dissi: «Gli sia messo sul capo un turbante pulito!»

Quelli gli posero sul capo un turbante pulito e gli misero delle vesti; l'angelo del SIGNORE era presente.

(Zaccaria 3:1-5)

 

Allora udii una gran voce nel cielo, che diceva: Ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo, perché è stato gettato giù l'accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio.

(Apocalisse 12:10)

 

E gli empi, che sono trascinati dal principe di questo mondo senza opporre alcuna resistenza, imitano il loro maestro:

…voi che eravate morti nelle vostre colpe e nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potenza dell'aria, di quello spirito che opera oggi negli uomini ribelli. (Efesini 2:1-2)

 

 …aggiustano le loro frecce sulla corda…

 

Le accuse sono ben aggiustate… non sono “a caso”… e il nostro uomo carnale può dare spesso e volentieri ampie occasioni… per questo Paolo ci esorta:

Voglio dunque che le vedove giovani si risposino, abbiano figli, governino la casa, non diano agli avversari alcuna occasione di maldicenza…  (1 Timoteo 5:14)

 

E Davide stesso darà, nella sua vita, occasione di bestemmiare il nome di Dio:

Tuttavia, siccome facendo così tu hai dato ai nemici del SIGNORE ampia occasione di bestemmiare, il figlio che ti è nato dovrà morire.  (2 Samuele 12:14)

 

…per tirarle nell'oscurità, contro i retti di cuore.

 

Il terreno di battaglia preferito dall’empio è l’oscurità… perché?

Perché dobbiamo innanzi tutto sapere che l’empio è cieco… vive nelle tenebre spirituali… la sua intelligenza è ottenebrata (si è conformata al mondo di tenebre) e il suo terreno di battaglia è l’oscurità… almeno si combatte ad armi pari!

Nella sua cecità, l’empio tende l'arco… aggiusta le frecce sulla corda per tirarle nell'oscurità… nel vuoto… nella speranza di colpire i retti di cuore.

Così il Signore vede dal suo tempio l’uomo malvagio… l’empio che non vuole riconoscere Dio… e odia i suoi servi.

Davide scopre così come Saul sia nelle tenebre… può uccidere il corpo… ma Davide confida in Dio… e Dio è Sovrano… Lo è sempre stato e Lo sarà ancora!

 

Gesù stesso ha subito le false accuse dei giudei che avevano tramato per tanto tempo contro di Lui:

Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se avrebbe fatto una guarigione di sabato, per trovare di che accusarlo. (Luca 6:7)

 

Si misero a osservare Gesù e gli mandarono delle spie che fingessero di essere giusti per coglierlo in fallo su una sua parola e consegnarlo, così, all'autorità e al potere del governatore. (Luca 20:20)

 

Poi tutta l'assemblea si alzò e lo condussero da Pilato.

E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato quest'uomo che sovvertiva la nostra nazione, istigava a non pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re». (Luca 23:1-2)

 

I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose (Marco 15:3)

 

 E lo stesso accadde ai Suoi apostoli, possiamo ricordare le accuse di Tertullo e dei giudei verso Paolo (cfr Atti 24:1-9).

 

***

 Quando le fondamenta sono rovinate, che cosa può fare il giusto?

 Davide riconosce anche coma davanti ad uno stato di cose che “poggiano” su fondamenta rovinate… il giusto non può fare nulla.

 

In qualche modo anticipa quello che insegnerà Gesù circa mille anni dopo:

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. 

La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia.  E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.  La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande. (Matteo 7:24-27)

 

La casa, per reggere le intemperie deve essere ben fondata… l’opera del giusto (edificare la casa) deve partire da un buon fondamento solido… altrimenti crollerà.

 

Ed è per questo che il nostro Signore ha provveduto, grazie all’Opera di Gesù Cristo a prepararci questo solido fondamento, giunto fino a noi sotto forma dell’insegnamento degli apostoli:

Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio.

Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra.

Ma ciascuno badi a come vi costruisce sopra; poiché nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo Gesù.  (1 Corinzi 3:9-11)

 

E questo fondamento apostolico non può essere smosso… è la base di tutto ciò che resterà in pieditutto quello che verrà edificato fuori da questo fondamento è vanità… non durerà e non sarà ricordato davanti a Dio.

 

Questo fondamento lo troviamo nella visione celeste della Nuova Gerusalemme:

Egli mi trasportò in spirito su una grande e alta montagna, e mi mostrò la santa città, Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, con la gloria di Dio.

Il suo splendore era simile a quello di una pietra preziosissima, come una pietra di diaspro cristallino. 

Aveva delle mura grandi e alte; aveva dodici porte, e alle porte dodici angeli.

Sulle porte erano scritti dei nomi, che sono quelli delle dodici tribù dei figli d'Israele. 

Tre porte erano a oriente, tre a settentrione, tre a mezzogiorno e tre a occidente. 

Le mura della città avevano dodici fondamenti, e su quelli stavano i dodici nomi di dodici apostoli dell'Agnello.

(Apocalisse 21:10-14)

 

E’ quindi opera vana tentare di costruire qualcosa… magari insieme a qualcuno… se non fondiamo la costruzione su questo fondamentola Parola di Dio… è un’opera vana inutile, come dice Salomone:   

Se il SIGNORE non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori… (Salmo 127:1)

 

Il fondamento della Verità apostolica non deve essere mai smosso!

 

Il nostro fondamento è Gesù Cristo (cfr 1 Corinzi 3:10-11) che ha dato la Sua Parola (cfr Giovanni  17:14) agli apostoli (cfr Efesini 2:20; Apocalisse 21:19) che ce la hanno trasmessa… sta a noi non rovinare questo fondamento con la sua sostituzione in favore del nostro discernimento (cfr Proverbi 3:5)… con la nostra cultura (cfr 1 Timoteo 6:20), altrimenti è inutile costruire sopra… non si può fare nulla!

 

***

 Il SIGNORE è nel suo tempio santo; il SIGNORE ha il suo trono nei cieli;

i suoi occhi vedono, le sue pupille scrutano i figli degli uomini.

Il SIGNORE scruta il giusto, ma detesta l'empio e colui che ama la violenza.

Egli farà piovere sull'empio carboni accesi; zolfo e vento infocato sarà il contenuto del loro calice.

Poiché il SIGNORE è giusto; egli ama la giustizia; gli uomini retti contempleranno il suo volto.

 

A differenza dell’empio che è cieco e che vive nell’oscurità… il SIGNORE è nel suo tempio santo; il SIGNORE ha il suo trono nei cieli; i suoi occhi vedono, le sue pupille scrutano i figli degli uomini.

Il Signore è inattaccabile dall’empio (è nel suo tempio santo):

I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo: «Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene».

Colui che siede nei cieli ne riderà; il Signore si farà beffe di loro.

(Salmo 2:2-4)

 

è Sovrano (ha il suo trono nei cieli)

La voce del SIGNORE è sulle acque; il Dio di gloria tuona; il SIGNORE è sulle grandi acque.

La voce del SIGNORE è potente, la voce del SIGNORE è piena di maestà.

La voce del SIGNORE rompe i cedri; il SIGNORE spezza i cedri del Libano.

Fa saltellare i monti come vitelli, il Libano e l'Ermon come giovani bufali.

La voce del SIGNORE fa guizzare i fulmini.

La voce del SIGNORE fa tremare il deserto; il SIGNORE fa tremare il deserto di Cades.

La voce del SIGNORE fa partorire le cerve e sfronda le selve.

E nel suo tempio tutto esclama: «Gloria!»

Il SIGNORE sedeva sovrano sul diluvio, anzi il SIGNORE siede re per sempre.

(Salmo 29:3-10)

 

…il SIGNORE è un Dio grande, un gran Re sopra tutti gli dèi.

Nelle sue mani sono le profondità della terra, e le altezze dei monti sono sue.

Suo è il mare, perch'egli l'ha fatto, e le sue mani hanno plasmato la terra asciutta.

(Salmo 95:3-5)

 

Egli è il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere

(1 Timoteo 6:16)

 

Giovanni nella sua visione celeste lo vede oltre una porta nel cielo, al di sopra di un mare di vetro:

Dopo queste cose vidi una porta aperta nel cielo, e la prima voce, che mi aveva già parlato come uno squillo di tromba, mi disse: «Sali quassù e ti mostrerò le cose che devono avvenire in seguito». Subito fui rapito dallo Spirito.

Ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono c'era uno seduto.

Colui che stava seduto era simile nell'aspetto alla pietra di diaspro e di sardonico; e intorno al trono c'era un arcobaleno che, a vederlo, era simile allo smeraldo.

Attorno al trono c'erano ventiquattro troni su cui stavano seduti ventiquattro anziani vestiti di vesti bianche e con corone d'oro sul capo. Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni.

Davanti al trono c'erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio.

Davanti al trono inoltre c'era come un mare di vetro, simile al cristallo; in mezzo al trono e intorno al trono, quattro creature viventi, piene di occhi davanti e di dietro….

 (Apocalisse 4:1-6)

 

vede perfettamente (i suoi occhi vedono)

 

il SIGNORE percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui. (2 Cronache 16:9)

 

Dio solo conosce la via che vi conduce, egli solo sa il luogo dove risiede, perché il suo sguardo giunge fino alle estremità della terra, perch'egli vede tutto quello che è sotto i cieli. (Giobbe 28:23-24)

 

 vedono profondamente tutti e dappertutto (le sue pupille scrutano i figli degli uomini)

 

La parola del SIGNORE va contro il paese di Adrac e si ferma sopra Damasco; poiché il SIGNORE ha l'occhio su tutti gli uomini e su tutte le tribù d'Israele. (Zaccaria 9:1)

 

Davide è ben conscio di questa conoscenza di Dio ed è certo dell’intervento di Dio in favore di coloro che lo amano e contro chi ama e pratica la malvagità… e lo descriverà ancora:

SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci.

Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero.

Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, e conosci a fondo tutte le mie vie.

Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, SIGNORE, già la conosci appieno.

Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e poni la tua mano su di me.

La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo alta perché io possa arrivarci.

Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza?

Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là.

Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra.

Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno e la luce diventerà notte intorno a me», le tenebre stesse non possono nasconderti nulla e la notte per te è chiara come il giorno; le tenebre e la luce ti sono uguali.

Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre.

Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.

Meravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene.

Le mie ossa non ti erano nascoste, quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra.

I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d'essi era sorto ancora.

Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant'è grande il loro insieme!

Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te.

Certo, tu ucciderai l'empio, o Dio; perciò allontanatevi da me uomini sanguinari.

Essi parlano contro di te malvagiamente; i tuoi nemici si servono del tuo nome per sostenere la menzogna.

SIGNORE, non odio forse quelli che ti odiano?

E non detesto quelli che insorgono contro di te?

Io li odio di un odio perfetto; li considero miei nemici.

Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore.

Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri.

Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna. (Salmo 139)

 

 

…Egli farà piovere sull'empio carboni accesi; zolfo e vento infocato sarà il contenuto del loro calice…

 

E’ importante avere la certezza del giudizio di Dio… è una Sua promessa ed è giusto che ciò avvenga:

è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio (Ebrei 9:27)

 

Dio dunque, passando sopra i tempi dell'ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti». (Atti 17:30-31)

 

il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato.

In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

In verità, in verità vi dico: l'ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno. Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo.

Non vi meravigliate di questo; perché l'ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.

Io non posso fare nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

(Giovanni 5:22-30)

 

Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, perché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche soffrite. Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù.

Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, perché la nostra testimonianza in mezzo a voi è stata creduta.

(2 Tessalonicesi 1:5-10)

 

Questa certezza del giudizio viene e verrà messa ancora in dubbio da coloro che vogliono sovvertire il Vangelo beffandosi:

Sappiate questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo i propri desideri peccaminosi e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione».

Ma costoro dimenticano volontariamente che nel passato, per effetto della parola di Dio, esistettero dei cieli e una terra tratta dall'acqua e sussistente in mezzo all'acqua; e che, per queste stesse cause, il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì; mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi.

Ma voi, carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno.

Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento.

Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate.

(2 Pietro 3:3-10)

 

Spesso il giudizio di Dio è raffigurato con la caduta dal cielo di fuoco, carboni, zolfo e vento infuocato:

 

Sodoma e Gomorra:

Allora il SIGNORE fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte del SIGNORE; egli distrusse quelle città, tutta la pianura, tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo.   (Genesi 19:24-25)

 

Il popolo di Israele idolatra:

Nessuno, dopo aver udito le parole di questo giuramento, si illuda nel suo cuore dicendo: "Avrò pace, anche se camminerò secondo la caparbietà del mio cuore". In questo modo chi ha bevuto largamente porta a perdizione anche chi ha sete.

Il SIGNORE non gli perdonerà; ma in tal caso l'ira del SIGNORE e la sua gelosia s'infiammeranno contro quell'uomo, tutte le maledizioni scritte in questo libro gli verranno addosso e il SIGNORE cancellerà il suo nome sotto il cielo; il SIGNORE lo separerà, per sua sventura, da tutte le tribù d'Israele, secondo tutte le maledizioni del patto scritto in questo libro della legge.

La generazione futura, i vostri figli che verranno dopo di voi e lo straniero che verrà da un paese lontano, anzi tutte le nazioni, quando vedranno le piaghe di questo paese e le malattie con le quali il SIGNORE lo avrà afflitto; quando vedranno che tutto il suo suolo sarà zolfo, sale, arsura e non vi sarà più sementa, né prodotto, né erba di sorta che vi cresca, come dopo la rovina di Sodoma, di Gomorra, di Adma e di Seboim che il SIGNORE distrusse nella sua ira e nel suo furore, diranno: "Perché il SIGNORE ha trattato così questo paese? Perché l'ardore di questa grande ira?"

E si risponderà: "Perché hanno abbandonato il patto del SIGNORE, Dio dei loro padri: il patto che egli stabilì con loro quando li fece uscire dal paese d'Egitto; perché sono andati a servire altri dèi e si sono prostrati davanti a loro; dèi che essi non avevano conosciuti e che il SIGNORE non aveva assegnati loro.

Per questo si è accesa l'ira del SIGNORE contro questo paese ed egli ha fatto venire su di esso tutte le maledizioni scritte in questo libro; il SIGNORE li ha divelti dal loro suolo con ira, con furore, con grande indignazione e li ha gettati in un altro paese, come oggi si vede".

            (Deuteronomio 29:18-27)

 

Il paese di Edom:

Poiché è il giorno della vendetta del SIGNORE, l'anno della retribuzione per la causa di Sion.

I torrenti di Edom saranno mutati in pece e la sua polvere in zolfo; la sua terra diventerà pece ardente. Non si spegnerà né notte né giorno, il fumo ne salirà per sempre; di età in età rimarrà deserta, nessuno vi passerà mai più.

            (Isaia 34:8-10)

 

Gog e Magog:

Verrò in giudizio contro di lui, con la peste e con il sangue; farò piovere torrenti di pioggia e grandine, fuoco e zolfo, su di lui, sulle sue schiere e sui popoli numerosi che saranno con lui.

            (Ezechiele 38:22)

 

I giudizi del Giorno del Signore:

Ed ecco come mi apparvero nella visione i cavalli e quelli che li cavalcavano: avevano delle corazze color di fuoco, di giacinto e di zolfo; i cavalli avevano delle teste simili a quelle dei leoni e dalle loro bocche usciva fuoco, fumo e zolfo.

Un terzo degli uomini fu ucciso da questi tre flagelli: dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalle bocche dei cavalli.

            (Apocalisse 9:17-18)

 

Chiunque adora la bestia e la sua immagine, e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, egli pure berrà il vino dell'ira di Dio versato puro nel calice della sua ira; e sarà tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello».

Il fumo del loro tormento sale nei secoli dei secoli.

Chiunque adora la bestia e la sua immagine e prende il marchio del suo nome, non ha riposo né giorno né notte.

            (Apocalisse 14:9-11)

 

Fino al giudizio definitivo:

Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine.

Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.

            (Apocalisse 19:20)

 

E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli.

            (Apocalisse 20:10)

 

…per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori, gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda.

            (Apocalisse 21:8)

  

…Poiché il SIGNORE è giusto; egli ama la giustizia; gli uomini retti contempleranno il suo volto.

 

Il Signore è Giusto… Egli ama la Giustizia… ha gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male, e non può tollerare lo spettacolo dell'iniquità (Abacuc 1:13)

Solo gli uomini retti… giustificati… guariti… trasformati alla Sua Immagine… perfezionati dall’azione dello Spirito Santo… contempleranno il suo volto.

 

Questa è l’Opera di Salvezza:

Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo.

In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio.

In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, facendoci conoscere il mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito dentro di sé, per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti.

Esso consiste nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra.

In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.

In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.(Efesini 1:2-14)

 

Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.(Giovanni 6:40)

 

Contemplare il volto di Dio significa per noi oggi, avvertire la sua presenza divina, portatrice di grazia e mantenersi nella luce del suo volto che vuole colmarci di benefici.

I giustificati iniziano già oggi a conoscere questa beatitudine:

e noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore. (2 Corinzi 3:18)

 

Sapendo che la realizzeranno pienamente alla Sua presenza:

Sappiamo che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come Egli è. (1 Giovanni 3:2)

 

***

 CONCLUSIONE

 

Davide sta vivendo una grandissima delusione… ha compreso che oltre alla delusione egli sta rischiando la propria vita a causa dell’ingiusta gelosia che il re Saul prova verso di lui… in tutto questo però scopre la protezione di Dio  …non è un esaltato… egli sa bene che certe battaglie sono molto più grandi di lui… sa anche che Saul sarebbe nelle condizioni di ucciderlo… magari proprio come un uccello davanti ad predatore spietato… ma ha compreso in anticipo quello che Gesù dirà mille anni dopo:

non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna. 

Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro. 

Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 

Non temete dunque; voi valete più di molti passeri.

Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 

Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.

(Matteo 10:28-33)

 

L’esperienza di Davide è unica nella sua “anticipazione dei tempi”, in fondo dobbiamo considerare che il futuro re dei Israele conosce solo il pentateucola Legge… ma sta anticipando di mille anni quello che porterà Gesù… la Grazia!

 

Ci si potrebbe chiedere perché Dio, nella Sua onnipotenza, non abbia fatto immediata giustizia eliminando Saul e ponendo Davide sul trono che gli spettava già per vocazione… ma piace a Dio preparare i Suoi servi… con le prove… con le sofferenze… affinchè siano temprati e pronti a regnare con la profonda fiducia in Lui… in questa ottica possiamo considerare quanto scrive Giacomo:

Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza.

E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.(Giacomo 1:2-4)

 

La casa, per reggere le intemperie deve essere ben fondata… l’opera del giusto (edificare la casa) deve partire da un buon fondamento… altrimenti crollerà... Davide si è reso conto della precarietà delle fondamenta della casa di Saul… ed egli si rimette nella protezione di Dio:

Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose, e ricerca la giustizia, la pietà, la fede, l'amore, la costanza e la mansuetudine. 

Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale hai fatto quella bella confessione di fede in presenza di molti testimoni. 

Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza davanti a Ponzio Pilato con quella bella confessione di fede, ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all'apparizione del nostro Signore Gesù Cristo, la quale sarà a suo tempo manifestata dal beato e unico sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, il solo che possiede l'immortalità e che abita una luce inaccessibile; che nessun uomo ha visto né può vedere; a lui siano onore e potenza eterna. Amen.(1 Timoteo 6:11-16)

 

L’importanza del buon fondamento è basilare… lo era per Davide… non lo era per Saul che lo aveva rovinato sostituendo la sua forza a quella di Dio… anche per noi è uguale.

 

Il nostro fondamento è Gesù Cristo (cfr 1 Corinzi 3:10-11) che ha dato la Sua Parola (cfr Giovanni  17:14) agli apostoli (cfr Efesini 2:20; Apocalisse 21:19) che ce la hanno trasmessa… sta a noi non rovinare questo fondamento con la sua sostituzione in favore del nostro discernimento (cfr Proverbi 3:5)… con la nostra cultura (cfr 1 Timoteo 6:20), altrimenti è inutile costruire sopra… non si può fare nulla!

 

Il nostro Dio è amore e quindi salva chi in lui si rifugia; è un Dio morale e Giusto e non indifferente al bene e al male... Davide lo ha creduto… ne ha avuto l’esperienza e in questa fiducia non teme le frecce scoccate da Saul.

 

Come esiste una somiglianza tra l’empio e satana, esiste altresì una somiglianza tra Dio e il suo fedele.

Per questo il destino del giusto è di entrare in comunione vitale con lui, di contemplare il volto di Dio.

 Questo salmo è il canto della giustizia divina e umana: esiste una consonanza tra il Dio giusto e l’uomo giusto.

 La santità dell’uomo è un’eco della santità di Dio, una partecipazione alla sua vita d’amore.

 Alle proposte alternative degli amici che gli dicono: "Fuggi come un passero verso il monte" il giusto oppone l’unica sua certezza: "Io mi rifugio nel Signore".

 È una scelta di fede in Dio che sa e vede benissimo... …distingue il giusto dagli empi.

 

E il giustificato si rifugia in Dio ed attende con fede la Sua Giustizia… …lascia a Lui la vendetta:

Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore.

(Romani 12:19)

 

Lo scopo della prova di Davide e di questo Salmo è anche quello di profetizzare della venuta del Messia, che come Davide non aveva un particolare aspetto esteriore da poterlo “stimare” un futuro re (cfr 1 Samuele 17:42 – Isaia 53:2), soprattutto se paragonato a Saul (1 Samuele 9:2), proprio come Gesù che fu riconosciuto re addirittura da neonato (cfr Matteo 2:1:12) in contrapposizione ai capi religiosi del Suo tempo che si atteggiavano da persone autorevoli (cfr Matteo 23:1-12).

 Gianni Marinuzzi