Salmo 57 - Davide risparmia la vita a Saul (2)
Il riferimento al contesto:
Davide salì di là e abitò nelle fortezze di En-Ghedi.
Quando Saul tornò dall'inseguimento dei Filistei, vennero a dirgli: «Davide
è nel deserto di En-Ghedi».
Allora Saul prese tremila uomini, scelti fra tutto Israele, e andò in cerca
di Davide e della sua gente fin sulle rocce delle capre selvatiche; e giunse
ai recinti di pecore che erano presso la via; là vi era una caverna, nella
quale Saul entrò per fare i suoi bisogni. Davide e la sua gente erano in
fondo alla caverna.
La gente di Davide gli disse: «Ecco il giorno nel quale il SIGNORE ti dice:
"Vedi, io ti do in mano il tuo nemico; fa' di lui quello che ti piacerà"».
Allora Davide si alzò e, senza farsi scorgere, tagliò il lembo del mantello
di Saul.
Ma dopo, il cuore gli batté per aver tagliato il lembo del mantello di Saul.
Davide disse alla gente: «Mi guardi il SIGNORE dall'agire contro il mio re,
che è l'unto del SIGNORE, e dal mettergli le mani addosso; poiché egli è
l'unto del SIGNORE».
Con queste parole Davide frenò la sua gente e non le permise di gettarsi su
Saul.
Saul si alzò, uscì dalla caverna e continuò il suo cammino.
Poi anche Davide si alzò, uscì dalla caverna e gridò dietro a Saul, dicendo:
«O re, mio signore!» Saul si voltò indietro e Davide s'inchinò con la faccia
a terra e si prostrò.
Davide disse a Saul: «Perché dai retta alle parole della gente che dice:
"Davide cerca di farti del male?" Ecco, in questo giorno tu vedi con i tuoi
occhi che oggi il SIGNORE ti aveva dato nelle mie mani in quella caverna;
qualcuno mi disse di ucciderti, ma io ti ho risparmiato e ho detto: Non
metterò le mani addosso al mio signore, perché egli è l'unto del SIGNORE.
Ora, padre mio, guarda qui nella mia mano il lembo del tuo mantello. Se ti
ho tagliato il lembo del mantello e non ti ho ucciso, puoi da questo vedere
chiaramente che non c'è nella mia condotta malvagità né ribellione e che io
non ho peccato contro di te, mentre tu mi tendi insidie per togliermi la
vita! Il SIGNORE sia giudice fra me e te e il SIGNORE mi vendichi di te; ma
io non ti metterò le mani addosso. Dice il proverbio antico: "Il male viene
dai malvagi!" Io quindi non ti metterò le mani addosso. Contro chi è uscito
il re d'Israele? Chi vai tu perseguitando? Un cane morto, una pulce. Sia
dunque arbitro il SIGNORE e giudichi fra me e te; egli veda e difenda la mia
causa e mi renda giustizia, liberandomi dalle tue mani».
Quando Davide ebbe finito di dire queste parole a Saul, Saul disse: «È
questa la tua voce, figlio mio, Davide?» E Saul alzò la voce e pianse.
Poi disse a Davide: «Tu sei più giusto di me, poiché tu mi hai reso bene per
male, mentre io ti ho reso male per bene. Tu hai mostrato oggi la bontà con
la quale ti comporti verso di me; poiché il SIGNORE mi aveva dato nelle tue
mani e tu non mi hai ucciso. Se uno incontra il suo nemico, lascia forse che
se ne vada in pace? Ti renda dunque il SIGNORE il contraccambio del bene che
mi hai fatto oggi! Ora, ecco, io so che tu diventerai re, e che il regno
d'Israele rimarrà stabile nelle tue mani. Giurami dunque nel nome del
SIGNORE che non distruggerai la mia discendenza dopo di me e che non
estirperai il mio nome dalla casa di mio padre».
Davide lo giurò a Saul.
Poi Saul andò a casa sua e Davide e la sua gente risalirono al loro rifugio.
(1 Samuele 24)
Gli Zifei andarono da Saul a Ghibea e gli dissero: «Davide è nascosto sulla
collina di Achila di fronte al deserto!»
Allora Saul si levò e scese nel deserto di Zif.
Aveva con sé tremila uomini scelti d'Israele, per cercare Davide nel deserto
di Zif.
Saul si accampò sulla collina di Achila che è di fronte al deserto, presso
la strada.
Davide, che stava nel deserto, avendo saputo che Saul veniva nel deserto per
cercarlo, mandò degli uomini in ricognizione e seppe con certezza che Saul
era giunto.
Allora Davide si levò, venne al luogo dove Saul stava accampato e notò il
luogo dov'erano coricati Saul e il capo del suo esercito, Abner, figlio di
Ner.
Saul stava coricato nel parco dei carri e la sua gente era accampata intorno
a lui.
Davide disse ad Aimelec, l'Ittita, e ad Abisai, figlio di Seruia, fratello
di Ioab: «Chi vuole scendere con me, verso Saul, nel campo?» Abisai rispose:
«Scenderò io con te».
Davide e Abisai dunque andarono di notte da quella gente; Saul era coricato
e dormiva nel parco dei carri, con la sua lancia conficcata in terra, dalla
parte della sua testa; e Abner e la sua gente gli stavano coricati intorno.
Allora Abisai disse a Davide: «Oggi Dio ti ha messo il tuo nemico nelle
mani; ora lascia, ti prego, che io lo colpisca con la lancia e lo inchiodi
in terra con un solo colpo e non ci sarà bisogno di un secondo».
Ma Davide disse ad Abisai: «Non ucciderlo! Chi potrebbe mettere le mani
addosso all'unto del SIGNORE senza rendersi colpevole?»
Poi Davide aggiunse: «Com'è vero che il SIGNORE vive, il SIGNORE soltanto
sarà colui che lo colpirà, sia che venga il suo giorno e muoia, sia che
scenda in campo di battaglia e vi perisca.
Mi guardi il SIGNORE dal mettere le mani addosso all'unto del SIGNORE!
Prendi ora soltanto, ti prego, la lancia che è vicino alla sua testa e la
brocca dell'acqua e andiamocene».
Davide dunque prese la lancia e la brocca dell'acqua che Saul aveva vicino
alla sua testa, e se ne andarono.
Nessuno lo vide, nessuno se ne accorse e nessuno si svegliò; tutti
dormivano, perché il SIGNORE aveva fatto cadere su di loro un sonno
profondo.
Poi Davide passò dalla parte opposta e si fermò in lontananza, in vetta al
monte, a grande distanza da loro; e chiamò la gente di Saul e Abner, figlio
di Ner, e disse: «Non rispondi tu, Abner?» Abner rispose e disse: «Chi sei
tu che chiami il re?»
Davide disse ad Abner: «Non sei tu un valoroso? Chi è pari a te in Israele?
Perché dunque non hai fatto buona guardia al re, tuo signore? Infatti uno
del popolo è venuto per uccidere il re, tuo signore. Ciò che hai fatto non
sta bene. Com'è vero che il SIGNORE vive, meritate la morte voi che non
avete fatto buona guardia al vostro re, all'unto del SIGNORE! Ora guarda
dov'è la lancia del re e dov'è la brocca dell'acqua che stava vicino alla
sua testa!»
Saul riconobbe la voce di Davide e disse: «È questa la tua voce, figlio mio
Davide?»
Davide rispose: «È la mia voce, o re, mio signore!»
Poi aggiunse: «Perché il mio signore perseguita il suo servo? Che cosa ho
fatto? Che male ho commesso? Ora dunque, si degni il re, mio signore, di
ascoltare le parole del suo servo. Se è il SIGNORE colui che ti spinge
contro di me, accetti egli un'oblazione!
Ma se sono gli uomini, siano maledetti davanti al SIGNORE, poiché mi hanno
oggi scacciato per separarmi dall'eredità del SIGNORE, dicendomi: "Va' a
servire dèi stranieri!" Non cada dunque il mio sangue in terra lontano dalla
presenza del SIGNORE! Poiché il re d'Israele è uscito per andare in cerca di
una pulce, come si va dietro a una pernice su per i monti».
Allora Saul disse: «Ho peccato; ritorna, figlio mio Davide; io non ti farò
più alcun male, poiché oggi la mia vita è stata preziosa ai tuoi occhi;
ecco, ho agito da stolto e ho commesso un grande errore».
Davide rispose: «Ecco la lancia del re; passi qua uno dei tuoi giovani a
prenderla.
Il SIGNORE retribuirà ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà;
poiché il SIGNORE ti aveva dato oggi nelle mie mani e io non ho voluto
mettere le mani addosso all'unto del SIGNORE.
E come è stata preziosa oggi la tua vita ai miei occhi, così sarà preziosa
la mia vita agli occhi del SIGNORE; egli mi libererà da ogni tribolazione».
Saul disse a Davide: «Sia tu benedetto, figlio mio Davide! Tu agirai da
forte, e certamente porterai a buon fine la tua impresa».
Davide continuò per il suo cammino, e Saul tornò a casa sua.
(1 Samuele 26)
Al direttore del coro. «Non distruggere».
Inno di Davide, quando, perseguitato da Saul, fuggì nella spelonca.
Abbi pietà di me, o Dio, abbi pietà di me, perché l'anima mia cerca rifugio
in te; e all'ombra delle tue ali io mi rifugio finché sia passato il
pericolo.
Io invocherò Dio, l'Altissimo, Dio che agisce in mio favore.
Egli manderà dal cielo a salvarmi, mentre chi vuol divorarmi m'oltraggia; [Pausa]
Dio manderà la sua grazia e la sua fedeltà.
L'anima mia è in mezzo a leoni; dimoro tra gente che vomita fiamme, in mezzo
a uomini i cui denti sono lance e frecce, e la cui lingua è una spada
affilata.
Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda la tua gloria su tutta la
terra!
Essi avevano teso una rete ai miei piedi, mi avevano piegato, avevano
scavato una fossa davanti a me, ma essi vi sono caduti dentro. [Pausa]
Il mio cuore è ben disposto, o Dio, il mio cuore è ben disposto; io canterò
e salmeggerò.
Dèstati, o gloria mia, destatevi, saltèrio e cetra!
Io voglio risvegliare l'alba.
Io ti celebrerò tra i popoli, o Signore, ti loderò tra le nazioni, perché
grande fino al cielo è la tua bontà, e la tua fedeltà fino alle nuvole.
Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda la tua gloria su tutta la
terra!
(Salmo 57)
Inno di Davide, quando, perseguitato da Saul, fuggì nella spelonca.
Anche questo salmo (come il salmo 59) veniva cantato sulla musica intitolata
“Non
distruggere”, espressione che ci parla della speranza di Davide che,
nonostante fosse in una situazione disperata,
perseguitato da Saul, era costretto
a fuggire nella spelonca, anziché invocare la distruzione del
nemico, lo porta a vedere e celebrare la futura Gloria di Dio:
Innàlzati, o Dio, al di sopra dei
cieli, risplenda la tua gloria su tutta la terra!
***
Queste due parti finiscono entrambi con l’invocazione piena di speranza:
Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda la tua gloria su tutta la
terra!
Questa speranza sa vedere oltre lo
stato presente di umiliazione…
in fuga, costretto a nascondersi…
ma nello stesso tempo è solidamente poggiata sulla fiducia in Dio (l'anima
mia cerca rifugio in te; e all'ombra delle tue ali io mi rifugio finché sia
passato il pericolo), ha in sé un solo desiderio: che
la Gloria di Dio risplenda su tutta
la Terra!
Davide si ripara nella spelonca per salvaguardare il proprio corpo… il mezzo
per il quale egli sa che si compirà la volontà di Dio (egli è stato unto re
d’Israele), ma il suo spirito,
la sua fiducia è nel Signore…
non
nell’ombra della caverna ma
all’ombra delle Sue ali.
In questo salmo c’è un perfetto equilibrio tra l’applicazione della
componente umana (l’intelligenza) e la fede in Dio!
***
Io invocherò Dio, l'Altissimo, Dio che agisce in mio favore.
Egli manderà dal cielo a salvarmi, mentre chi vuol divorarmi m'oltraggia; [Pausa]
Dio manderà la sua grazia e la sua fedeltà.
L'anima mia è in mezzo a leoni; dimoro tra gente che vomita fiamme, in mezzo
a uomini i cui denti sono lance e frecce, e la cui lingua è una spada
affilata.
Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda la tua gloria su tutta la
terra!
…Abbi pietà di me, o Dio, abbi pietà di me, perché l'anima mia cerca rifugio
in te; e all'ombra delle tue ali io mi rifugio finché sia passato il
pericolo…
Davide implora Dio… implora
la sua pietà, egli sa di non
meritare nulla ma vede già la Sua Grazia che si ottiene per mezzo della fede
(l'anima
mia cerca rifugio in te; e all'ombra delle tue ali io mi rifugio finché sia
passato il pericolo).
Se fisicamente è all’ombra della
caverna… spiritualmente è
all’ombra delle ali dell’Eterno…
aspettando che
sia passato il pericolo.
Questo suo “nascondersi” davanti al pericolo non è un segno di
vigliaccheria… è un segno di
accortezza, di avvedutezza:
L'uomo accorto vede venire il male, e si nasconde;
ma gli ingenui tirano avanti e ne subiscono le conseguenze.
(Proverbi 22:23)
Davide però non si nasconde, come altri uomini, aspettando fatalmente che le
cose si risolvano da sole, egli dice risoluto:
“invocherò Dio, l'Altissimo, Dio che agisce in mio favore. Egli manderà dal
cielo a salvarmi, mentre chi vuol divorarmi m'oltraggia”.
Egli chiede
il favore di Dio… …la
Sua Grazia e la Sua Fedeltà (circa le promesse fatte), in quanto (al
di là della sua situazione fisica), egli vede
la sua anima assediata dai nemici:
l'anima mia è in mezzo a leoni;
dimoro tra gente che vomita fiamme, in mezzo a uomini i cui denti sono lance
e frecce, e la cui lingua è una spada affilata.
Interessante, come già visto in altre occasioni, è la descrizione dei nemici
(compresi quegli “amici” che lo aizzavano contro Saul e lo istigavano a
farsi giustizia da sé) fatta da Davide, egli li rappresenta come:
- leoni
- gente che vomita fiamme
- uomini i cui denti sono lance e frecce
- uomini la cui lingua è una spada affilata
…che
volendo divorarlo (e non
riuscendo a farlo per la protezione di Dio)
lo oltraggia.
Questa descrizione dei nemici di Davide possiamo analizzarla alla luce della
Scrittura:
…il leone della tribù di Giuda, il
discendente di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette
sigilli.
(Apocalisse 5:5)
Lo spirito dell’anticristo…
si ispira anch’esso alla figura del
leone, e coloro che ne sono animati, vengono spesso descritti come tali…
troviamo descrizioni inerenti in molti passi:
Davide
stesso descrive spesso l’empio (colui che pensa e/o vive come se Dio non ci
fosse) come un leone con spiccate caratteristiche della sua tecnica di
caccia:
…salvami da chi mi perseguita, liberami; affinché
il nemico, come un leone, non sbrani
l'anima mia lacerandola, senza che alcuno mi liberi.
(Salmo 7:1-2)
L'empio, con viso altero, dice: «Il SIGNORE non farà inchieste».
Tutti i suoi pensieri sono: «Non c'è Dio!»
Le sue vie sono prospere in ogni tempo; cosa troppo alta per lui sono i tuoi
giudizi; con un soffio egli disperde tutti i suoi nemici.
Egli dice in cuor suo: «Non sarò mai smosso; d'età in età non m'accadrà male
alcuno».
La sua bocca è piena di maledizione, di frodi e di violenza; sotto la sua
lingua c'è malizia e iniquità.
Egli sta in agguato
nei villaggi; uccide l'innocente in
luoghi nascosti; i suoi occhi spiano il misero.
Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua tana; sta in
agguato per sorprendere il misero;
egli sorprende lo sventurato trascinandolo nella sua rete.
Se ne sta quatto e chino, e
gli infelici soccombono alla sua
forza.
(Salmo 10:4-10)
Ora ci stanno accerchiando, seguono
i nostri passi; ci spiano per abbatterci.
Il mio nemico sembra un leone che voglia sbranare la preda, un leoncello che
sta in agguato nei nascondigli.
(Salmo 17:11-12)
Grossi tori mi hanno circondato; potenti tori di Basan m'hanno attorniato;
aprono la loro gola contro di me,
come un leone rapace e ruggente… salvami dalla gola del leone.
(Salmo 22:12-13, 21)
O Dio, spezza loro i denti in bocca; o SIGNORE, fracassa le mascelle dei
leoni!
(Salmo 58:6)
I profeti Naum e Gioele,
descrivono così la città di Ninive, capitale dell’Assiria, nazione nemica
del popolo di Dio:
Dov'è questo covo di leoni,
questo luogo dove facevano il pasto
i leoncelli, dove il leone, la
leonessa e i leoncelli passeggiavano, senza che nessuno li spaventasse?
Là il leone sbranava per i suoi
piccoli, strangolava per le sue
leonesse, e riempiva i suoi covi di
preda, le sue tane di rapina.
(Naum 2:11-12)
I suoi denti sono denti di leone, e ha mascelle da leonessa.
(Gioele 1:6)
Isaia,
descrivendo il ristabilimento del regno di Israele,
privo di nemici, scrive:
In quella via non ci saranno leoni;
nessuna bestia feroce vi metterà piede o vi apparirà; ma vi cammineranno
i redenti.
(Isaia 35:9)
Geremia
descrive sia
gli assiri che
i babilonesi come dei
leoni:
Israele è una pecora smarrita, a cui
i leoni hanno dato la caccia; il
re di Assiria, per primo, l'ha divorata; e quest'ultimo, Nabucodonosor, re
di Babilonia, le ha frantumato le ossa.
(Geremia 50:17)
Babilonia
diventerà un mucchio di macerie, un covo di sciacalli, un oggetto di stupore
e di scherno, un luogo senza abitanti.
Essi ruggiranno assieme come leoni, grideranno come piccoli di leonesse.
(Geremia 51:37-38)
Non possiamo non ricordare come
Daniele, per resistere all’idolatria, fu condannato
alla fossa dei leoni… …ma
fu liberato dalla mano di Dio
(cfr Daniele 6:1-24).
Paolo
descrive il nemico come
un leone:
Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio
il messaggio fosse proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e
sono stato liberato dalle fauci del
leone.
(2 Timoteo 4:17)
Pietro
descrive così l’avversario dei discepoli di Gesù:
Siate sobri, vegliate; il vostro
avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa
divorare.
(1 Pietro 5:8)
- gente che vomita fiamme…
La bocca dell’uomo empio è tutta una maledizione…
Gesù ci avverte:
…ciò che esce dalla bocca viene
dal cuore, ed è quello che contamina
l'uomo.
(Matteo 15:18)
Per questo Gesù inveiva contro i
farisei che,
nella loro malvagità volevano parlare
in favore di Dio:
Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi?
Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla.
(Matteo 12:34)
Ciò che esce dallo bocca dell’uomo naturale è maledizione pura (vomita
fiamme),
per questo gli apostoli ci esortano (in qualità di uomini rigenerati,
giustificati, santificati in Cristo) ad usare la
nostra
bocca in un certo modo:
Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca;
ma se ne avete qualcuna buona, che
edifichi secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a chi
l'ascolta.
(Efesini 4:29)
Se uno pensa di essere religioso, ma poi non tiene a freno la sua lingua e
inganna se stesso, la sua religione è vana.
(Giacomo 1:26)
Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità. Posta com'è fra le
nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla geenna, dà fuoco
al ciclo della vita.
Ogni specie di bestie, uccelli, rettili e animali marini si può domare, ed è
stata domata dalla razza umana; ma la lingua, nessun uomo la può domare; è
un male continuo, è piena di veleno mortale.
Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini
che sono fatti a somiglianza di Dio. Dalla medesima bocca escono
benedizioni e maledizioni.
Fratelli miei, non dev'essere così.
La sorgente getta forse dalla medesima apertura il dolce e l'amaro?
Può forse, fratelli miei, un fico produrre olive, o una vite fichi?
Neppure una sorgente salata può dare acqua dolce.
(Giacomo 3:6-12)
Il vomito
ci parla anche di cibo non digerito
(la maledizione non sazia nessuno)… …il profeta Geremia descrive Moab come
un popolo che
con la sua bocca si è
innalzato contro Dio e raffigura questo suo proferire come un vomito:
La forza di Moab è abbattuta, il suo braccio è spezzato», dice il SIGNORE.
«Ubriacatelo, poich'egli si è
innalzato contro il SIGNORE, si rotoli Moab nel suo vomito e diventi
anch'egli un oggetto di scherno!
(Geremia 48:25-26)
Questa attitudine ad
innalzarsi davanti al Signore
(azione tipica di un cane che si sente il “padrone del gregge”),
ritornando continuamente nel suo
stato di peccato (cfr Proverbi 26:11), ci porta a considerare quello che
descrive Pietro:
Il cane è
tornato al suo vomito
(2 Pietro 2:22)
L’empio ha nella bocca un arsenale di maledizione:
- uomini la cui lingua è una spada affilata…
Il nemico
ha steso la mano contro chi viveva in pace con lui, ha violato il suo patto.
La sua bocca è più untuosa del burro,
ma
nel cuore ha la guerra; le sue
parole sono più delicate dell'olio, ma in realtà sono spade sguainate.
(Salmo 55:20-21)
Ecco, vomitano ingiurie dalla loro
bocca; hanno spade sulle labbra.
«Tanto», dicono, «chi ci ascolta?»
(Salmo 59:6-7)
Mettimi al riparo dalle trame dei
malvagi, dagli intrighi dei malfattori.
Hanno affilato la loro lingua come spada e hanno scagliato come frecce
parole amare,
per colpire di nascosto l'uomo
integro; lo colpiscono
all'improvviso, e non hanno paura. S'incoraggiano a vicenda in un'impresa
malvagia; si accordano per
camuffare tranelli; e dicono: «Chi se ne accorgerà?»
Meditano pensieri malvagi
e dicono: «Abbiamo attuato il nostro piano».
I sentimenti e il cuore dell'uomo sono un abisso.
(Salmo 64:2-6)
Queste accuse (che rimangono senza esito per la protezione di Dio, come per
Davide) si tramutano in
oltraggi… calunnie, atti
denigratori, tutte azioni compiute per mezzo di
una spada affilata… fino a
che i nemici saranno trafitti dalla vera
Spada…
la Parola di Dio:
Come mi fui voltato, vidi sette candelabri d'oro e, in mezzo ai sette
candelabri, uno simile a un figlio d'uomo, vestito con una veste lunga fino
ai piedi e cinto di una cintura d'oro all'altezza del petto.
Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana candida, come neve; i
suoi occhi erano come fiamma di fuoco; i suoi piedi erano simili a bronzo
incandescente, arroventato in una fornace, e la sua voce era come il fragore
di grandi acque.
Nella sua mano destra teneva sette stelle;
dalla sua bocca usciva una spada a
due tagli, affilata, e il suo volto era come il sole quando risplende in
tutta la sua forza.
(Apocalisse 1:12-16)
Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco.
Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e
combatte con giustizia. I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo
vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché
lui.
Era vestito di una veste tinta di sangue e
il suo nome è la Parola di Dio.
Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano
vestiti di lino fino bianco e puro. Dalla
bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le
governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente
del Dio onnipotente. E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome:
RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI.
Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a
tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il
gran banchetto di Dio; per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di
cavalli e di cavalieri, di uomini d'ogni sorta,
liberi e schiavi, piccoli e grandi».
E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far
guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito.
Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto
prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il
marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine.
Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.
Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era
sul cavallo,
e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni
(Apocalisse 19:11-21)
- vede già
il trono di Dio… (cfr
Apocalisse 4)
- vede già
la Gloria di Dio risplendere su tutta
la Terra… non solo su Israele!
***
Essi avevano teso una rete ai miei piedi, mi avevano piegato, avevano
scavato una fossa davanti a me, ma essi vi sono caduti dentro. [Pausa]
Il mio cuore è ben disposto, o Dio, il mio cuore è ben disposto; io canterò
e salmeggerò.
Dèstati, o gloria mia, destatevi, saltèrio e cetra! Io voglio risvegliare
l'alba.
Io ti celebrerò tra i popoli, o Signore, ti loderò tra le nazioni, perché
grande fino al cielo è la tua bontà, e la tua fedeltà fino alle nuvole.
Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda la tua gloria su tutta la
terra!
Davide descrive ora nel dettaglio quale era la sua situazione oggettiva
davanti alle
insidie poste dai suoi
nemici:
…Essi avevano teso una rete ai miei piedi… mi avevano piegato… avevano
scavato una fossa davanti a me… ma essi vi sono caduti dentro…
Davide ha spesso descritto in questo modo le azioni malefiche dei suoi
nemici:
Se il malvagio non si converte,
egli affila la sua spada; egli ha
teso l'arco suo e lo tiene pronto;
dispone contro di lui strumenti di
morte; le sue frecce le rende infocate.
Ecco, il malvagio è in doglie per
produrre iniquità.
Egli ha concepito malizia e partorisce menzogna.
Ha scavato una fossa e l'ha fatta profonda, ma è caduto nella fossa che ha
preparata.
La sua malizia gli ripiomberà sul capo, la sua violenza gli ricadrà sulla
testa.
(Salmo 7:12-16)
Le nazioni sono sprofondate nella
fossa che avevano fatta; il loro piede è stato preso nella rete che avevano
tesa.
(Salmo 9:15)
…senza motivo, m'hanno teso di
nascosto la loro rete, senza motivo hanno scavato una fossa per togliermi la
vita.
Sventura li colga all'improvviso e
siano presi nella rete ch'essi hanno nascosta; cadano nella trappola
preparata per me.
(Salmo 35:7-8)
Il nostro nemico è esperto nelle
insidie… Gesù stesso fu
sottoposto alla tentazione che fu
tutta un insidia… e fu
oggetto delle
insidie poste a Lui dai capi
giudei:
…gli
scribi e i farisei cominciarono a contrastarlo duramente e a farlo parlare
su molte cose; tendendogli insidie…
(Luca 11:53)
L’apostolo Paolo fu anch’esso
sottoposto a questa prova:
Voi sapete in quale maniera, dal primo giorno che giunsi in Asia, mi sono
sempre comportato con voi, servendo il Signore con ogni umiltà, e con
lacrime, tra le prove venutemi dalle
insidie dei Giudei…
(Atti 20:18-19)
E mette in guardia anche noi, ricordandoci che siamo coinvolti in questo
tipo di combattimento… ma dobbiamo
resistere stando fermi nella fede
con
le armi spirituali che ci da
in dotazione il nostro Dio:
…fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.
Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi
contro le insidie del diavolo; il
nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma
contro i principati, contro le
potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze
spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.
(Efesini 6:10-12)
Dopo una
pausa… dove Davide esamina la
sua precedente situazione di pericolo e la liberazione operata dall’Eterno
in suo favore, egli non trattiene la sua gioia e desidera esprimere la sua
riconoscenza:
…Il mio cuore è ben disposto, o Dio, il mio cuore è ben disposto; io canterò
e salmeggerò…
Come non potrebbe essere ben disposto il cuore di Davide davanti ad una
liberazione simile!
E noi,
se abbiamo preso veramente coscienza della liberazione che Gesù Cristo, per
volontà del Padre, ha compiuto in nostro favore… …abbiamo
un cuore ben disposto alla lode?
Per questo siamo incoraggiati a
cantare e salmeggiare il nostro
Signore… …parlandoci
ed edificandoci a vicenda:
La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed
esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio,
sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.
Qualunque cosa facciate, in parole o in opere,
fate ogni cosa nel nome del Signore
Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.
(Colossesi 3:16-17)
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni».
Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita.
Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se
qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli
descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del
libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della
vita e della santa città che sono descritti in questo libro.
Colui che attesta queste cose, dice: «Sì,
vengo presto!» Amen! Vieni, Signore Gesù!».
(Apocalisse 22:17-20)
Davide ha sperato nella
Grazia e nella
Fedeltà dell’Eterno… ed ora
celebra
la Bontà e la Fedeltà, due
qualità che ci parlano della sua
azione iniziale e finale verso di noi…
il Capo e Compitore di Fede ovvero
Colui che crea la Fede e la rende Perfetta (cfr Ebrei 12:2).
…Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda la tua gloria su tutta
la terra!
- Egli è stato il suo Rifugio…
- Egli ha agito in suo favore…
- Egli ha mandato al cielo degli angeli per salvarlo…
…e questa liberazione è l’occasione per dare
gloria all’Eterno!
***
- negli attacchi dell’avversario
che vorrebbe rendere vana la sua
vocazione stabilita dall’Eterno (circa il regno nelle sue mani);
Dovremmo imparare a vedere nelle situazioni incresciose una occasione per
scoprire sempre meglio la Bontà e la Fedeltà di Dio… sfruttare ogni cosa per
farla diventare una occasione per glorificare Dio!
Gli avversari del giusto sono
simili alle bestie… per
questo
finiranno per adorare la bestia
(cfr Apocalisse), l’adorazione per sé stessi e per
l’immagine simile all’uomo
corruttibile scelta deliberatamente per
non ringraziare Dio e non
riconoscerLo (cfr Romani 1:18-31).
Le parole di queste bestie sono
maledizioni…
le loro armi che
escono dalla loro bocca sono
le parole di giudizio… di accusa, contro
colui che è stato benedetto da Dio di
ogni benedizione spirituale (cfr Efesini 1:3-14).
Tutto questo si è realizzato in Cristo e contro la Sua Persona in primis…
che ha subito il giudizio per tutti coloro che sono stati così
riscattati.
Ma in tutto questo… noi sappiamo che siamo più che vincitori e possiamo dire
con Davide:
Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda la tua gloria su tutta la
terra!
Perché
proprio alla croce è stata
manifestata la Gloria di Dio su tutta la terra:
…egli ha cancellato il documento a
noi ostile, i cui comandamenti ci condannavano, e
l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo
sulla croce; ha spogliato i
principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su
di loro per mezzo della croce.
(Colossesi 2:14-15)
Ora il nemico è un leone senza
denti… …senza armi… ma il suo
odio si manifesta ancora contro i santi, il loro corpo è ancora soggetto
alla vanità… …e su questo si concentrano i suoi attacchi…
egli non può nulla contro il loro
spirito che è nelle mani di Dio:
Figlioli, vi scrivo perché i vostri peccati sono perdonati in virtù del suo
nome.
Padri, vi scrivo perché avete conosciuto colui che è fin dal principio.
Giovani, vi scrivo perché avete vinto il maligno.
Ragazzi, vi ho scritto perché avete conosciuto il Padre. Padri, vi ho
scritto perché avete conosciuto colui che è fin dal principio.
Giovani, vi ho scritto perché siete forti, e la parola di Dio rimane in voi,
e avete vinto il maligno.
(1 Giovanni 2:12-14)
Noi sappiamo che
chiunque è nato da Dio
non persiste nel peccare; ma colui
che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca.
Noi sappiamo che siamo da Dio, e che tutto il mondo giace sotto il potere
del maligno.
Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per
conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel
suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna.
(1 Giovanni 5:18-20)
Cogliamo quindi questa stupenda occasione per alzare
un canto trionfante all’Eterno…
…al
nostro Liberatore, e come Davide
celebriamoLo e lodiamoLo tra le
nazioni,
perché grande fino al cielo è la Sua
bontà, e la Sua fedeltà fino alle nuvole.