Salmo 59 - Davide in fuga da Saul

 

   

Il riferimento al contesto:

 

Ricominciò di nuovo la guerra e Davide uscì a combattere contro i Filistei, inflisse loro una grave sconfitta e quelli fuggirono davanti a lui.

Allora uno spirito cattivo, permesso dal SIGNORE, s'impossessò di Saul.

Egli sedeva in casa sua tenendo in mano una lancia, mentre Davide suonava l'arpa.

Allora Saul cercò di inchiodare Davide al muro con la lancia; ma Davide schivò il colpo e la lancia andò a conficcarsi nel muro.

Davide fuggì e si mise in salvo in quella stessa notte.

Saul inviò degli uomini a casa di Davide per tenerlo d'occhio e ucciderlo la mattina dopo; ma Mical, moglie di Davide, lo informò della cosa, dicendo: «Se in questa stessa notte non ti metti in salvo, domani sei morto».

Mical calò Davide da una finestra ed egli se ne andò, fuggì e si mise in salvo.

Poi Mical prese l'idolo domestico e lo pose nel letto; gli mise in capo un cappuccio di pelo di capra e lo coprì con un mantello.

Quando Saul inviò degli uomini a prendere Davide, lei disse: «È malato».

Allora Saul inviò di nuovo i suoi uomini perché vedessero Davide, e disse loro: «Portatemelo nel letto, perché possa ucciderlo». 

Quando giunsero quegli uomini, ecco che nel letto c'era l'idolo domestico con in testa un cappuccio di pelo di capra. 

Saul disse a Mical: «Perché mi hai ingannato così e hai dato al mio nemico la possibilità di fuggire?»

Mical rispose a Saul: «È lui che mi ha detto: "Lasciami andare, altrimenti ti ammazzo!"».

Davide dunque fuggì, si mise in salvo, andò da Samuele a Rama e gli raccontò tutto quello che Saul gli aveva fatto.

Poi, egli e Samuele andarono a stare a Naiot.

 (1 Samuele 19:8-18)

 

***

 

Il salmo:

 

Liberami dai miei nemici, o mio Dio; portami in alto al sicuro dai miei avversari.

Liberami dai malfattori, e salvami dagli uomini sanguinari.

Ecco, essi pongono insidie all'anima mia; uomini potenti si uniscono contro di me,

senza colpa né peccato da parte mia, o SIGNORE!

Senza mia colpa corrono e si preparano.

Svègliati, avvicìnati a me, e guarda!

Tu, o SIGNORE, Dio degli eserciti, Dio d'Israele, àlzati a giudicare tutte le genti!

Non far grazia ad alcuno dei perfidi malfattori! [Pausa]

 

Ritornano di sera, urlano come cani e si aggirano per la città.

Ecco, vomitano ingiurie dalla loro bocca; hanno spade sulle labbra.

«Tanto», dicono, «chi ci ascolta?»

Ma tu, o SIGNORE, riderai di loro; ti farai beffe di tutte le genti.

O mia forza, a te mi rivolgerò, perché Dio è il mio rifugio.

Il mio Dio mi verrà incontro con la sua bontà.

Dio mi farà vedere sui miei nemici quel che desidero.

Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi;

falli andare, per la tua potenza, raminghi; e umiliali, o Signore, nostro scudo!

Ogni parola che dicono è un peccato della loro bocca;

siano dunque presi nel laccio della loro superbia, per le maledizioni e le menzogne che pronunciano.

Distruggili nel tuo furore, distruggili e non siano più;

e si conoscerà che Dio domina su Giacobbe fino all'estremità della terra. [Pausa]

 

Ogni sera ritornano, urlano come cani e si aggirano per la città.

Vanno vagando in cerca di cibo, e se non trovano da sfamarsi, passano la notte ululando.
Ma io canterò la tua potenza, e al mattino loderò ad alta voce la tua bontà,

perché tu sei stato per me una fortezza, un rifugio nel giorno dell'avversità.

O mia forza, a te salmeggerò, perché Dio è il mio rifugio, il Dio che mi fa del bene.

(Salmo 59)

 

***

 Questo salmo veniva cantato sulla musica intitolata “Non distruggere”, espressione che ci riporta al verso centrale del salmo stesso, con lo scopo di far ricordare al popolo che poteva confidare in un Dio Giusto e nello stesso di temerLo:

 Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi; falli andare, per la tua potenza, raminghi;

e umiliali, o Signore, nostro scudo!

 

Il tono di fondo di questo salmo è quello del lamento imprecatorio di un Davide, costretto a scappare sotto l’influenza della moglie Mical.

 

Rispetto al salmo 11, dove Saul cercava di ucciderlo in modo indiretto (mettendo delle trappole davanti a lui), qui c’è la deliberata volontà di ucciderlo con le proprie mani… non ci sono alternative… Davide, avvertito dalla moglie, è costretto a fuggire per non essere esposto alla tentazione di difendersi “facendosi giustizia da sé”.

 

Saul ha creato in Israele una situazione drammatica di prepotenze che non sono secondo il pensiero di Dio… è un attentato alla pace interna al popolo… non lavora per il bene del popolo… lavora per il suo bene strettamente personale.

 

Per Davide Dio è il Rifugio sicuro e la sua difesa, le porte del suo tempio sono aperte per i perseguitati e sono chiuse davanti alla prepotenza del malvagio.

 

E’ un salmo diviso in tre sezioni intervallate da due pause, che possiamo dividere così:

 - Prima sezione:

 Invocazione della liberazione di Dio dalla mano di nemici che incolpevolmente attorniano il giusto e lo vogliono uccidere.

 - Seconda sezione:

 Prima descrizione dei nemici e della loro attività malvagia e dichiarazione della fiducie nell’intervento giusto di Dio.

 - Terza sezione:

 Seconda descrizione dei nemici e della loro attività malvagia contrapposta alla protezione divina sperimentata del giusto e rendimento di grazie per l’intervento liberatorio di Dio, dato come già avvenuto.

 

***

 Prima Sezione:

 

Liberami dai miei nemici, o mio Dio; portami in alto al sicuro dai miei avversari.

Liberami dai malfattori, e salvami dagli uomini sanguinari.

 

In questi primi due versi troviamo la puntuale descrizione dei persecutori del giusto… essi sono i suoi nemici… suoi avversari malfattori uomini sanguinari.

 

La Parola ci insegna a riconoscere chi c’è dietro queste figure sinistre che riflettono l’immagine di colui che è il nostro vero persecutore:

il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare (1 Pietro 5:8)

 

Quello che sta vivendo Davide non è che una anticipazione profetica di quanto si realizzerà ai tempi di Gesù Cristo… il vero Re di Israele… il vero Sommo Sacerdote… che le autorità umane cercano di uccidere con le proprie mani:           

…i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo… (Giovanni 5:16 e 18)

 

Gesù se ne andava per la Galilea, non volendo fare altrettanto in Giudea perché i Giudei cercavano di ucciderlo.

(Giovanni 7:1)

 

…è un salmo dove Gesù Cristo, il Messia, parla in prima persona, preannunciando la Sua Passione.

Ma ciò che accadde a Gesù Cristo è accaduto anche ai Suoi discepoli… …secondo la sua stessa profezia:

Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.

(Matteo 5:11)

 

Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un'altra; perché io vi dico in verità che non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che il Figlio dell'uomo sia venuto. (Matteo 10:23)

 

…vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe, e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. (Luca 21:12)

 

Perché se fanno questo al legno verde, che cosa sarà fatto al secco? (Luca 23:31)

 

Ricordatevi della parola che vi ho detta: "Il servo non è più grande del suo signore".

Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

(Giovanni 15:20)

 

Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me.

Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo. (Giovanni 16:33)

 

Lo vediamo adempiuto negli apostoli:

Mentre essi parlavano al popolo, giunsero i sacerdoti, il capitano del tempio e i sadducei, indignati perché essi insegnavano al popolo e annunciavano in Gesù la risurrezione dai morti. Misero loro le mani addosso, e li gettarono in prigione (Pietro e Giovanni)

(Atti 4:1-3)

 

Il sommo sacerdote e tutti quelli che erano con lui, cioè la setta dei sadducei, si alzarono, pieni di invidia, e misero le mani sopra gli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica. (Atti 5:17-18)

 

alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini, di quelli di Cilicia e d'Asia, si misero a discutere con Stefano; e non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.

Allora istigarono degli uomini che dissero: «Noi lo abbiamo udito mentre pronunciava parole di bestemmia contro Mosè e contro Dio».

Essi misero in agitazione il popolo, gli anziani, gli scribi; e, venutigli addosso, lo afferrarono e lo condussero al sinedrio; e presentarono dei falsi testimoni (Stefano)    (Atti 6:9-13)

 

Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra, e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio».

Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono.  (Atti 7:54-58)

 

Da allora, Saulo andava e veniva con loro in Gerusalemme, e predicava con franchezza nel nome del Signore; discorreva pure e discuteva con gli ellenisti; ma questi cercavano di ucciderlo (Atti 9:28-29)

 

…il re Erode cominciò a maltrattare alcuni della chiesa; e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni.  (Atti 12:1-2)

 

Tutta la città fu in agitazione e si fece un assembramento di gente; afferrato Paolo, lo trascinarono fuori dal tempio, e subito le porte furono chiuse.

Mentre cercavano di ucciderlo, fu riferito al tribuno della coorte che tutta Gerusalemme era in subbuglio.  (Atti 21:30-31)

 

Spesso sono stato in pericolo di morte. Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato…  (2 Corinzi 11:23-25)

 

Ed è insegnato chiaramente che la persecuzione è parte integrante della vita cristiana… anzi la caratterizza più di ogni altra cosa e serve per perfezionare il discepolo di Cristo:

…tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.   (1 Timoteo 3:12)

 

Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.  (1 Pietro 1:6-7)

 

Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza.

E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.   (Giacomo 1:2-4)

 

E lo sarà anche ai tempi del giorno del Signore:

Se uno deve andare in prigionia, andrà in prigionia; se uno dev'essere ucciso con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei santi.  (Apocalisse 13:10)

 

***

 Ecco, essi pongono insidie all'anima mia; uomini potenti si uniscono contro di me, senza colpa né peccato da parte mia, o SIGNORE!

Senza mia colpa corrono e si preparano.

Svègliati, avvicìnati a me, e guarda!

Tu, o SIGNORE, Dio degli eserciti, Dio d'Israele, àlzati a giudicare tutte le genti!

Non far grazia ad alcuno dei perfidi malfattori! [Pausa]

 

Il pensiero che Davide esprime circa la sua situazione di perseguitato incolpevole è in realtà la profezia di quanto avverrà ai tempi del Messia:

 …pongono insidie all'anima mia

 

Davide ha realizzato come tutti gli incarichi di guerra affidatigli… …la stessa moglie data a ui da Saul… …sono tutte insidie per la sua anima poste da Saul (cfr 1 Samuele 18:5-30).

In visione profetica possiamo vedere come Gesù fu oggetto delle insidie che i giudei ponevano quotidianamente davanti a lui:

…quando fu uscito di là gli scribi e i farisei cominciarono a contrastarlo duramente e a farlo parlare su molte cose; tendendogli insidie, per cogliere qualche parola che gli uscisse di bocca.  (Luca 11:53-54)

 

I farisei e i sadducei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova e gli chiesero di mostrare loro un segno dal cielo.

(Matteo 16:11)

 

Dei farisei gli si avvicinarono per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito mandare via la propria moglie per un motivo qualsiasi?

(Matteo 19:3)

 

I farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si radunarono; e uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» (Matteo 22:34-36)

 

Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna colta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, gli dissero: «Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio.

Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?»

Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare.

Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra.

E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».  (Giovanni 8:3-7)

 

Come anche i Suoi discepoli:

Voi sapete in quale maniera, dal primo giorno che giunsi in Asia, mi sono sempre comportato con voi, servendo il Signore con ogni umiltà, e con lacrime, tra le prove venutemi dalle insidie dei Giudei… (Paolo)    (Atti 20:18-19)

 

Come anche noi:

Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie del diavolo…  (Efesini 6:11)

 

…uomini potenti si uniscono contro di me senza colpa né peccato da parte mia, o SIGNORE! Senza mia colpa corrono e si preparano…

 

L’unire le forze e stringere amicizie interessate per contrastare l’Opera di Cristo è manifesta in tutta la storia di Gesù:

 - i farisei e sadducei erano due opposte fazioni del clero giudeo… …nemiche tra loro e divise da importanti divergenze dottrinali… …ma davanti alla lotta contro Gesù si muovevano incredibilmente uniti.

 

- anche durante il processo di Gesù avvenne qualcosa di simile tra Pilato ed Erode:

Or i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano là, accusandolo con veemenza. 11 Erode, con i suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestì di un manto splendido, e lo rimandò da Pilato. In quel giorno, Erode e Pilato divennero amici; prima infatti erano stati nemici.  (Luca 23:10-12)

 

Lo stesso è accaduto ai tempi di Gesù e accade ancora oggi tra i capi di questo mondo… …secondo le profezie della Scrittura:

I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo: «Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene».  (Salmo 2:2-3)

 

Questo salmo è stato alzato in preghiera dai fratelli di Gerusalemme proprio in riferimento a quello che avvenne a Gesù:

Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d'Israele, per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.  (Atti 4:27-28)

 

E la stessa profezia viene citata da Paolo nella sua predicazione davanti ai giudei di Antiochia di Pisidia (1° viaggio missionario):

Infatti gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi non hanno riconosciuto questo Gesù e, condannandolo, adempirono le dichiarazioni dei profeti che si leggono ogni sabato.

Benché non trovassero in lui nulla che fosse degno di morte, chiesero a Pilato che fosse ucciso.

Dopo aver compiuto tutte le cose che erano scritte di lui, lo trassero giù dal legno, e lo deposero in un sepolcro.  (Atti 13:27-29)

 

***

 

Seconda Sezione:

 

Ritornano di sera, urlano come cani e si aggirano per la città.

Ecco, vomitano ingiurie dalla loro bocca; hanno spade sulle labbra.

«Tanto», dicono, «chi ci ascolta?»

 

L’immagine dei cani (animali impuri), è anche riportata nel salmo profetico di Davide concernente le sofferenze del Salvatore:

Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi.  (Salmo 22:16)

 

L’attitudine del cane (nella sua figura di animale impuro), è quella di non saper discernere ciò che è sacro da ciò che è profano… …un esemplare figura di cane spirituale è sicuramente Simone i mago che incontrò Filippo e Pietro in Samaria (cfr Atti 8:4-24), un uomo che:

 

- si avvicinò al vangelo osservando i segni miracolosi senza discernerne il senso… …era un mago ed era attratto dai segni “magici” (cfr Atti 8:4-13);

 - pensò di poter comprare lo Spirito Santo con del denaro (con cose corruttibili) (cfr Atti 14-19);

 - davanti alla riprensione di Pietro non mostrò alcun segno di ravvedimento ma temeva semplicemente la pena (cfr Atti 8:20-24).

 

Come ci insegna Pietro, il cane che non muore per rinascere in Cristo torna al suo vomito (al suo vivere naturale)… …al suo disprezzare Dio senza ritegno (ingiurie dalla loro bocca; hanno spade sulle labbra. «Tanto», dicono, «chi ci ascolta?»):

È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito»… (2 Pietro 2:22)

           

La presenza dei cani anche in mezzo alla chiesa è purtroppo una realtà… …dalla quale dobbiamo imparare a guardarci:

Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai… (Filippesi 3:2)

 

Per questo Gesù ci insegna a non “sprecare” le cose sante per i cani:

Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino. (Matteo 7:6)

 

E anche nel libro dei Proverbi troviamo un importante insegnamento circa il coltivare rapporti con coloro che vivono nella loro stoltezza (arriveremo a vomitare anche noi):

Non mangiare il pane di chi ha l'occhio maligno, non desiderare i suoi cibi delicati; poiché, nell'intimo suo, egli è calcolatore; ti dirà: «Mangia e bevi!», ma il suo cuore non è con te.

Vomiterai il boccone che avrai mangiato, e avrai perduto le tue belle parole.

Non rivolgere la parola allo stolto, perché disprezzerà il senno dei tuoi discorsi (Proverbi 23:6-9)

 

…chi ci ascolta?...

 

E’ questo il pensiero del cane spirituale… egli in realtà non crede che Dio ascoltanon crede che Dio vedenon crede nemmeno che Dio è… proprio come Saul che non vedeva più che se stesso… proprio come gli schernitori beffardi di cui parla Pietro:

…negli ultimi giorni verranno schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo i propri desideri peccaminosi e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione». (2 Pietro 3:3-4)

 

Il discepolo di Cristo invece è assolutamente certo che Dio lo ascolta… che Dio vede ogni cosa… ed attende con accesa speranza l’apparizione del Suo Signore e Salvatore:

…mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione. (2 Timoteo 4:8)

 

…la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è manifestata, e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo, aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù. (Tito 2:11-13)

 

***

 Ma tu, o SIGNORE, riderai di loro; ti farai beffe di tutte le genti.

O mia forza, a te mi rivolgerò, perché Dio è il mio rifugio.

Il mio Dio mi verrà incontro con la sua bontà.

Dio mi farà vedere sui miei nemici quel che desidero.

Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi; falli andare, per la tua potenza, raminghi; e umiliali, o Signore, nostro scudo!

Ogni parola che dicono è un peccato della loro bocca; siano dunque presi nel laccio della loro superbia, per le maledizioni e le menzogne che pronunciano.

Distruggili nel tuo furore, distruggili e non siano più; e si conoscerà che Dio domina su Giacobbe fino all'estremità della terra. [Pausa]

 

Il Signore ride davanti alle opposizioni dei Suoi nemici… …lo troviamo anche profetizzato nel Salmo 2:

Colui che siede nei cieli ne riderà; il Signore si farà beffe di loro. (Salmo 2:4)

 

Noi sappiamo che il Signore non prova nessun piacere per la morte di colui che muore (cfr Ezechiele 18:32), ma sappiamo anche che davanti a coloro che Lo insidiano Egli si fa beffe di loro e trova giusto rendergli il contraccambio:

L'occhio mio si compiace nel veder la sorte di quelli che m'insidiano, le mie orecchie nell'udire quel che avviene ai malvagi che si levano contro di me. (Salmo 92:11)

 

Lo vediamo nella “lettera” scritta a Sennacherib:

 

Questa è la parola che l'Eterno ha pronunziata contro di lui: «La vergine figliuola di Sion ti sprezza, si fa beffe di te; la figliuola di Gerusalemme scrolla il capo dietro a te.

Chi hai tu insultato ed oltraggiato? Contro chi hai tu alzata la voce e levati in alto gli occhi tuoi? contro il Santo d'Israele!...

io so quando ti siedi, quand'esci, quand'entri, e quando t'infurii contro di me.

E per codesto tuo infuriare contro di me e perché la tua arroganza è giunta alle mie orecchie, io ti metterò il mio anello nelle narici, il mio morso in bocca, e ti rimenerò indietro per la via che hai fatta, venendo».

(tratto da 2 Re 19:21-28 – cfr Isaia 37:22…)

 

Il Signore ride delle sventure di coloro che, avendo ricevuto l’istruzione, si incamminano nella via del peccato:

…poiché, quand'ho chiamato avete rifiutato d'ascoltare, quand'ho steso la mano nessun vi ha badato, anzi avete respinto ogni mio consiglio e della mia correzione non ne avete voluto sapere, anch'io mi riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando lo spavento vi piomberà addosso; quando lo spavento vi piomberà addosso come una tempesta, quando la sventura v'investirà come un uragano, e vi cadranno addosso la distretta e l'angoscia.

Allora mi chiameranno, ma io non risponderò; mi cercheranno con premura ma non mi troveranno.

Poiché hanno odiato la scienza e non hanno scelto il timor dell'Eterno e non hanno voluto sapere dei miei consigli e hanno disdegnato ogni mia riprensione, si pasceranno del frutto della loro condotta, e saranno saziati dei loro propri consigli.

(Proverbi 1:24-31)

 

E questo è anche riportato nel Nuovo Testamento circa il giusto giudizio di Dio:

Tu, invece, con la tua ostinazione e con l'impenitenza del tuo cuore, ti accumuli un tesoro d'ira per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. (Romani 2:5)

 

Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, perché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche soffrite.

Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù.

Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, perché la nostra testimonianza in mezzo a voi è stata creduta. (2 Tessalonicesi 1:5-10)

 

…Non ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi; falli andare, per la tua potenza, raminghi; e umiliali, o Signore, nostro scudo!

…Distruggili nel tuo furore, distruggili e non siano più; e si conoscerà che Dio domina su Giacobbe fino all'estremità della terra

 

Queste due richieste di Davide (in apparenza in contraddizione), hanno in comune un solo pensiero: manifestare la Giustizia e portare Gloria a Dio… …perché il mio popolo non dimentichi… …si conoscerà che Dio domina su Giacobbe fino all'estremità della terra.

 

***

 

Terza Sezione:

 

Ogni sera ritornano, urlano come cani e si aggirano per la città.

Vanno vagando in cerca di cibo, e se non trovano da sfamarsi, passano la notte ululando.
Ma io canterò la tua potenza, e al mattino loderò ad alta voce la tua bontà, perché tu sei stato per me una fortezza, un rifugio nel giorno dell'avversità.

O mia forza, a te salmeggerò, perché Dio è il mio rifugio, il Dio che mi fa del bene.

 

In questa seconda descrizione dei malfattori possiamo vedere come la vita deicani”, dei “malfattori”, sia in fondo… al di là dell’apparenza… una vita fatta di profonda insoddisfazione.

Una vita priva di qualsiasi lungimiranza… come Esaù… l’urgenza dell’immediato, del visibile… che sazia temporaneamente ma porta alla continua insoddisfazione… non possiamo non ricordare gli insegnamenti in questo della Scrittura:

Chi ama l'argento non è saziato con l'argento; e chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta.

(Ecclesiaste 5:10)

 

Essi hanno fiducia nei loro beni e si vantano della loro grande ricchezza, ma nessun uomo può riscattare il fratello, né pagare a Dio il prezzo del suo riscatto.

Il riscatto dell'anima sua è troppo alto, e il denaro sarà sempre insufficiente, perché essa viva in eterno ed eviti di veder la tomba.

Infatti la vedrà: i sapienti muoiono; lo stolto e l'ignorante periscono tutti e lasciano ad altri le loro ricchezze.

Pensano che le loro case dureranno per sempre e che le loro abitazioni siano eterne; perciò danno i loro nomi alle terre.

Ma anche tenuto in grande onore, l'uomo non dura; egli è simile alle bestie che periscono.
Questo loro modo di comportarsi è follia; eppure i loro successori approvano i loro discorsi.
(Salmo 49:6-13)

 

Non ti affannare per diventare ricco; smetti di applicarvi la tua intelligenza.

Vuoi fissare lo sguardo su ciò che scompare?

Poiché la ricchezza si fa delle ali, come l'aquila che vola verso il cielo. (Proverbi 23:4-5)

 

Una vita di profonda insoddisfazioneogni sera vanno vagando in cerca di cibo, e se non trovano da sfamarsi, passano la notte ululando.

 

Ben diversa è la vita di coloro che confidano in Dio e esperimentano quotidianamente la protezione e la cura di Dio (fortezza e rifugio nelle avversità)… essi cantano la Sua potenza… lodano ad alta voce la Sua bontà:

Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.

Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme.

Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.

Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.

Per me tu imbandisci la tavola, sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca.

Certo, beni e bontà m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni.

(Salmo 23)

 

Per questo Paolo,nella sua vita sicuramente non facile dal punto di vista umano, arrivò a dire:

 

So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza.

Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.  (Filippesi 4:12-13)

 

***

 

CONCLUSIONE

 Questo salmo è un salire dalla disperazione alla lode… gli occhi di Davide, prima fissano i nemici… i malfattori… e davanti alle difficoltà chiede l’intervento di Dio.

 

Alla fine del salmo, Davide ha gli occhi ben fissati sul Liberatore… egli ora:

 

- canta la Sua Potenza

 - loda la Sua Bontà

 - riconosce che Egli è la sua Fortezza…

…il Rifugio nel giorno dell’avversità

 

- salmeggia la Sua Forza

 - riconosce in Dio il Suo rifugio e il Dio che gli fa del bene!

 

Noi tutti possiamo passare in momenti particolarmente avversi… impariamo a fissare lo sguardo verso il nostro Signore… Egli è Potente… Buono… rifugiamoci in Lui… Egli sarà la nostra Forza e ogni sua azione è per il nostro bene!

 

 Gianni Marinuzzi