Salmo 60 - Davide regna con l'aiuto di Dio

 

   

Il riferimento al contesto:

 

Dopo queste cose, Davide sconfisse i Filistei, li umiliò e tolse loro la supremazia che avevano.
Sconfisse pure i Moabiti: e, fattili stendere per terra, li misurò con una corda; ne misurò due corde per metterli a morte e una corda intera per lasciarli in vita.

I Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide.

Davide sconfisse anche Adadezer, figlio di Reob, re di Soba, mentre andava a ristabilire il suo dominio sul fiume Eufrate.  

Davide gli prese millesettecento cavalieri e ventimila fanti; tagliò i garretti a tutti i cavalli da tiro, ma risparmiò dei cavalli per cento carri.

Quando i Siri di Damasco vennero per soccorrere Adadezer, re di Soba, Davide ne uccise ventiduemila.

Poi Davide mise delle guarnigioni nella Siria di Damasco e i Siri divennero sudditi e tributari di Davide.

Il SIGNORE rendeva Davide vittorioso dovunque egli andava.

Davide tolse ai servi di Adadezer i loro scudi d'oro e li portò a Gerusalemme.

Il re Davide prese anche una gran quantità di bronzo a Betà e a Berotai, città di Adadezer.
Quando Toi, re di Camat, udì che Davide aveva sconfitto tutto l'esercito di Adadezer, mandò al re Davide Ioram, suo figlio, per salutarlo e per congratularsi con lui perché aveva affrontato Adadezer e lo aveva sconfitto (Adadezer era sempre in guerra con Toi); Ioram portò con sé dei vasi d'argento, dei vasi d'oro e dei vasi di bronzo.

Il re Davide consacrò anche quelli al SIGNORE, come aveva già consacrato l'argento e l'oro tolto alle nazioni che aveva soggiogate: ai Siri, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei, agli Amalechiti; e come aveva fatto del bottino di Adadezer, figlio di Reob, re di Soba.
Al ritorno dalla sua vittoria sui Siri, Davide si acquistò ancora fama sconfiggendo nella valle del Sale diciottomila Idumei. Pose delle guarnigioni in Idumea; ne mise per tutta l'Idumea e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide e il SIGNORE rendeva Davide vittorioso dovunque egli andava.

Davide regnò su tutto Israele, amministrando il diritto e la giustizia a tutto il suo popolo.

 (2 Samuele 8:1-14)

 

Quando Davide sconfisse Edom, Ioab, capo dell'esercito, salì per seppellire i morti, e uccise tutti i maschi che erano in Edom.

Ioab rimase in Edom sei mesi, con tutto Israele, finché vi ebbe sterminato tutti i maschi.

(1 Re 11:15-16)

 

Abisai, figlio di Seruia, sconfisse pure diciottomila Edomiti nella valle del Sale.

(1 Cronache 18:12)

 

***

Il salmo:

Al direttore del coro. Su «il giglio della testimonianza». Inno di Davide, da insegnare; quand'egli mosse guerra ai Siri di Mesopotamia e ai Siri di Soba, e Ioab tornò, e sconfisse dodicimila Idumei nella valle del Sale.


O Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi, ti sei sdegnato; ristabiliscici ora!

Hai fatto tremare la terra, l'hai spaccata; risana le sue fratture, perché sta per crollare.

Hai fatto vedere al tuo popolo cose spiacevoli; ci hai dato da bere un vino che stordisce.
Ma ora, tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera, perché si alzino in favor della verità. [Pausa]

Salvaci con la tua destra e rispondici perché quelli che ami siano liberati.

Dio ha parlato dal suo santuario: «Io trionferò, spartirò Sichem e misurerò la valle di Succot.
Mio è Galaad, mio è Manasse, Efraim è l'elmo del mio capo, Giuda è il mio scettro.

Moab è il catino in cui mi lavo; sopra Edom getterò il mio sandalo; o Filistia, fammi acclamazioni!»
Chi mi condurrà nella città forte? Chi mi condurrà fino a Edom?

Non sarai forse tu, o Dio, che ci hai respinti e non esci più, o Dio, con i nostri eserciti?

Dacci aiuto per superare le difficoltà, poiché vano è il soccorso dell'uomo.

Con Dio noi faremo prodigi, egli schiaccerà i nostri nemici.

(Salmo 60)

 

***

Al direttore del coro. Su «il giglio della testimonianza».

Inno di Davide, da insegnare; quand'egli mosse guerra ai Siri di Mesopotamia e ai Siri di Soba, e Ioab tornò, e sconfisse dodicimila Idumei nella valle del Sale.

 

Questo è un salmo da insegnare, un salmo didattico.

Era da cantare (come il salmo 80 di Asaf) sulla musica del «il giglio della testimonianza», una testimonianza della Potenza di Dio e della Sua Fedeltà verso il Suo popolo, che porta la Sua bandiera.

E’ quindi un salmo che dà un insegnamento, sul come pregare in modo efficace per la Vittoria sui nemici.

Davide sa molto bene che la vittoria appartiene al Signore, come troviamo nel libro dei Proverbi:

Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma la vittoria appartiene al SIGNORE. (Proverbi 21:31)

           

Questo salmo didattico possiamo dividerlo in cinque sezioni:

1.    L’EFFETTO DEL PECCATO

 v  sull’uomo

 v  sul creato

 v  sul popolo

2.    IL RISTABILIMENTO DELLA GIUSTIZIA

3.    LA POTENZA DELLA PAROLA DI DIO

4.    IL RICONOSCIMENTO

5.    LA RICHIESTA DI AIUTO

 

***

- L’EFFETTO DEL PECCATO

O Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi, ti sei sdegnato; ristabiliscici ora!

Hai fatto tremare la terra, l'hai spaccata; risana le sue fratture, perché sta per crollare.

Hai fatto vedere al tuo popolo cose spiacevoli; ci hai dato da bere un vino che stordisce.

 

O Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi, ti sei sdegnato; ristabiliscici ora!

 

Con queste parole Davide fa una constatazione oggettiva circa lo stato in cui versa il popolo, l’oppressione subita dai popoli vicini (moabiti, filistei, siri ed edomiti), una situazione che impedisce di poter testimoniare della Potenza di Dio… ...a causa delle infedeltà del popolo durante il regno di Saul o in seguito a delle prime battaglie perse contro questi popoli vicini.

Israele ha più volte esperimentato personalmente, nelle sue ripetute infedeltà, le conseguenze del suo essere lontano dal Signore.

Il grido che esplode nel cuore di Davide, davanti agli effetti di questa lontananza, è quello di un uomo che si sente respinto, disperso, perché Dio si è sdegnato.

Questa è l'amara percezione di ogni uomo che, a causa del suo stato di peccato, sente nei confronti di Dio.

Ma lo stesso Dio che ha respinto, ha disperso, si è sdegnato, è Colui che può ristabilire, che non si stanca di perdonare il peccatore ravveduto e convertito:

Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare. (Isaia 55:7)

 

Questa lontananza da Dio ha degli effetti su tutto ciò che è l’uomo, il suo mondo, il popolo di cui fa parte, tutto ne resta inquinato, il proprio vissuto personale, le circostanze, le relazioni che si rivelano conflittuali.

L’uomo timorato di Dio, prende così coscienza di aver imboccato la strada dell'autodistruzione, una via sdrucciolevole di cui è estremamente arduo tentare la risalita con le sole proprie forze.

Il grido, allora, si trasforma in un'angosciosa richiesta di aiuto, e considera che non è Dio che si è allontanato, è lui stesso che, con la sua disubbidienza, gli ha voltato le spalle.

Dio non è cambiato, è ancora lì sollecito come un padre le cui viscere fremono di compassione di fronte allo sfacelo della vita del proprio figlio.

Basta un semplice movimento di rotazione, il ravvedimento e la conversione, e la Via torna a riaprirsi luminosa, si riprende il coraggio, sì, noi faremo prodigi, egli schiaccerà i nostri nemici, concluderà Davide, non un'ipotetica possibilità ma una certezza.

 

…Hai fatto tremare la terra, l'hai spaccata; risana le sue fratture, perché sta per crollare…

 

Come abbiamo già visto lo stato di allontanamento da Dio ha degli effetti non solo sull’uomo stesso, egli diventa “maledizione” intorno a sé, così come l’uomo benedetto da Dio (cfr Efesini 1:3-14) è chiamato a “benedizione”:

benedite; poiché a questo siete stati chiamati affinché ereditiate la benedizione. (1 Pietro 3:9)

 

In questa maledizione dell’uomo, la sua terra trema, si spacca, sta per crollare, Geremia, descrivendo il Vero Dio davanti ai falsi idoli dice:

…il SIGNORE è il vero Dio, egli è il Dio vivente, e il re eterno; per la sua ira trema la terra, e le nazioni non possono resistere davanti al suo sdegno. (Geremia 10:10)

 

Possiamo ricordare come la terra si aprì per “ingoiare” gli uomini ribelli che si opposero ai propositi di Dio (quale segno di giudizio in mezzo al popolo di Israele):

il suolo si spaccò sotto i piedi di quelli, la terra spalancò la sua bocca e li ingoiò: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Core e tutta la loro roba.

Scesero vivi nel soggiorno dei morti; la terra si richiuse su di loro, ed essi scomparvero dal mezzo dell'assemblea.

Tutto Israele che era intorno a loro fuggì alle loro grida; perché dicevano: «Che la terra non ingoi anche noi (Numeri 16:31-34)

 

L’uomo, davanti all’ira di Dio, sentenzierà egli stesso la sua maledizione, lo ha sperimentato il popolo di Israele:

Gli alti luoghi di Aven, peccato d'Israele, saranno distrutti.

Le spine e i rovi cresceranno sui loro altari; ed essi diranno ai monti: «Copriteci!» (Osea 10:8)

 

Lo esperimenteranno i malvagi nel giorno del Signore:

Guardai di nuovo quando l'Agnello aprì il sesto sigillo; e si fece un gran terremoto; il sole diventò nero come un sacco di crine, e la luna diventò tutta come sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da un forte vento lascia cadere i suoi fichi immaturi.

Il cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola; e ogni montagna e ogni isola furono rimosse dal loro luogo.

I re della terra, i grandi, i generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti. E dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello; perché è venuto il gran giorno della sua ira. Chi può resistere?» (Apocalisse 6:12-17)

 

***

- IL RISTABILIMENTO DELLA GIUSTIZIA

Ma ora, tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera, perché si alzino in favor della verità. [Pausa]

Salvaci con la tua destra e rispondici perché quelli che ami siano liberati.

 

Davide ha prima invocato l’aiuto del Signore,  ristabiliscici ora!

Sa che il suo popolo è la testimonianza della Potenza di Dio, proprio come oggi la Chiesa è la testimonianza della Potenza di Dio per mezzo del Vangelo (cfr Romani 1:16), e sente il peso della “bandiera”, della testimonianza, per questo chiede l’aiuto della destra del Signore.

Questa bandiera, segno dell’amore distintivo di Dio, ci ricorda quanto scritto nel Cantico dei cantici:

…l'insegna che stende su di me è amore. (Cantico dei cantici 2:4)

 

La destra del Signore, per il popolo di Israele era la dimostrazione pratica e visibile della Potenza e la Maestà di Dio:

La tua destra, o SIGNORE, è ammirevole per la sua forza.

La tua destra, o SIGNORE, schiaccia i nemici.

Con la grandezza della tua maestà, tu rovesci i tuoi avversari; tu scateni la tua ira, essa li consuma come stoppia. (Esodo 15:6-7)

 

Tu hai steso la destra, la terra li ha ingoiati. (Esodo 15:15)

 

So già che il SIGNORE ha salvato il suo unto e gli risponderà dal suo santo cielo, con le prodezze della sua destra.

Gli uni confidano nei carri, gli altri nei cavalli; ma noi invocheremo il nome del SIGNORE, del nostro Dio.

Quelli si piegano e cadono; ma noi restiamo in piedi e siamo saldi. (Salmo 20:6-8)

 

Avanza maestoso sul carro, per la causa della verità, della clemenza e della giustizia; la tua destra compia cose tremende. (Salmo 45:4)

 Tu hai un braccio potente; la tua mano è forte, alta è la tua destra. (Salmo 89:13)

 

Cantate al SIGNORE un cantico nuovo, perch'egli ha operato prodigi; la sua destra e il suo braccio santo l'hanno reso vittorioso. (Salmo 98:1)

 

Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli, risplenda su tutta la terra la tua gloria!

Perché quelli che ami siano liberati, salvaci con la tua destra e ascoltaci. (Salmo 108:6)

 

La mia mano ha fondato la terra, la mia destra ha spiegato i cieli; quando io li chiamo, si presentano assieme. (Isaia 48:13)

 

Davide confida nella destra del Signore:

Io ho sempre posto il SIGNORE davanti agli occhi miei;

poich'egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso.

Perciò il mio cuore si rallegra, l'anima mia esulta; anche la mia carne dimorerà al sicuro; poiché tu non abbandonerai l'anima mia in potere della morte, né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione.

Tu m'insegni la via della vita; ci sono gioie a sazietà in tua presenza;

alla tua destra vi sono delizie in eterno. (Salmo 16:8-11)

 

Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza?

Se salgo in cielo tu vi sei; se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là.

Se prendo le ali dell'alba e vado ad abitare all'estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra. (Salmo 139:7-10)

 

Fanno riflettere le lamentazioni di Geremia che vedono come la destra del Signore si sia rivolta contro il popolo infedele:

Come mai il Signore, nella sua ira, ha coperto di una nube oscura la figlia di Sion?

Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d'Israele, e non si è ricordato dello sgabello dei  suoi piedi, nel giorno della sua ira!

Il Signore ha distrutto senza pietà tutti i territori di Giacobbe; nella sua ira, ha rovesciato, ha atterrato le fortezze della figlia di Giuda, ne ha profanato il regno e i capi.
Nella sua ira ardente, ha infranto tutta la potenza d'Israele; ha ritirato la propria destra in presenza del nemico; ha consumato Giacobbe come fuoco fiammeggiante che divora tutto intorno.

Ha teso il suo arco come il nemico; ha alzato la destra come un avversario; ha trucidato tutti quelli che erano più cari a vedersi; ha riversato il suo furore come un fuoco sulla tenda della figlia di Sion.

Il Signore è divenuto come un nemico; ha divorato Israele; ha divorato tutti i suoi palazzi; ha distrutto le sue fortezze; ha moltiplicato alla figlia di Giuda i lamenti e i gemiti. (Lamentazioni 2:1-5)

 

Gesù stesso è alla destra del Padre, come segno di Potenza di Dio:

…il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» Gesù disse: «Io sono; e vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire sulle nuvole del cielo». (Marco 14:62)

 

Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. (Marco 16:19)

           

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni.

Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite.

Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice: «Il Signore ha detto al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi"». Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». (Atti 2:32-36)

 

Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù che voi uccideste appendendolo al legno e lo ha innalzato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e perdono dei peccati. (Atti 5:30-31)

 

…Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra, e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio». (Atti 7:55-56)

 

Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.

Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi. (Romani 8:33-34)

 

Questa potente efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro. Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti. (Efesini 1:20-23)

 

Nella sua mano destra teneva sette stelle; dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, affilata, e il suo volto era come il sole quando risplende in tutta la sua forza. (Apocalisse 1:16)

 

Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. (Colossesi 3:1)

 

Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi. (Ebrei 1:3)

 

abbiamo un sommo sacerdote tale che si è seduto alla destra del trono della Maestà nei cieli (Ebrei 8:1)

 

Gesù, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si è seduto alla destra di Dio, e aspetta soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi. (Ebrei 10:12-13)

 

Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. (Ebrei 12:1-2)

 

Esso ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesù Cristo, che, asceso al cielo, sta alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli sono sottoposti. (1 Pietro 3:21-22)

 

Se per Davide ed il popolo di Israele, la destra di Dio era la potenza per essere la dimostrazione della Sua potenza sulla terra, per noi che, avendo ascoltato ed avendo creduto al Vangelo, essa è la dimostrazione della Potenza di Dio realizzata in noi, la nostra testimonianza al mondo.

 

***

- LA POTENZA DELLA PAROLA DI DIO

Dio ha parlato dal suo santuario: «Io trionferò, spartirò Sichem e misurerò la valle di Succot.
Mio è Galaad, mio è Manasse, Efraim è l'elmo del mio capo, Giuda è il mio scettro.

Moab è il catino in cui mi lavo; sopra Edom getterò il mio sandalo; o Filistia, fammi acclamazioni!»

 

Dio ha parlato dal suo santuario…

 

La Parola di Dio è certezza di vittoria.

Se il Signore parla, ogni cosa avviene!

Lo vediamo dimostrato splendidamente nel racconto della creazione (cfr Genesi 1).

E il Signore parla, in favore di quelli che ama.

Egli quindi rivendica la Sua Proprietà e la libera dai suoi nemici, Io trionferò!

La descrizione dei territori oggetto dell’intervento di Dio, sono praticamente tutto il confine del territorio intorno a Gerusalemme:

Sichem e la valle di Succot facenti parte dei territori di Galaad e Manasse

Giuda ed Efraim a nord est ed ovest

Moab e Edom a sud ed est

 

Il Signore rivendica il Suo territorio, oggetto delle vittorie di Davide contro i Siri di Mesopotamia e ai Siri di Soba, e contro gli Idumei nella valle del Sale.

 

***

- IL RICONOSCIMENTO

 Chi mi condurrà nella città forte? Chi mi condurrà fino a Edom?

Non sarai forse tu, o Dio, che ci hai respinti e non esci più, o Dio, con i nostri eserciti?

 

Colui che respinge è anche Colui che conduce alla vittoria, Davide sa Chi è l’Eterno degli Eserciti!

Egli confida nella sua mano, la Sua destra, sarà Lui che li condurrà nella città forte (Sichem),  fino a Edom!

La vittoria appartiene al Signore... …egli lo ha sperimentato fin da fanciullo:

Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni verso di me con la spada, con la lancia e con il giavellotto; ma io vengo verso di te nel nome del SIGNORE degli eserciti, del Dio delle schiere d'Israele che tu hai insultate. Oggi il SIGNORE ti darà nelle mie mani e io ti abbatterò; ti taglierò la testa, e darò oggi stesso i cadaveri dell'esercito dei Filistei in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra; così tutta la terra riconoscerà che c'è un Dio in Israele, e tutta questa moltitudine riconoscerà che il SIGNORE non ha bisogno di spada né di lancia per salvare; poiché l'esito della battaglia dipende dal SIGNORE ed egli vi darà nelle nostre mani».

Appena il Filisteo si mosse e si fece avanti per avvicinarsi a Davide, anche Davide corse verso la linea di battaglia contro il Filisteo; mise la mano nella sacchetta, prese una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte; la pietra gli si conficcò nella fronte ed egli cadde con la faccia a terra.

Così Davide, con una fionda e una pietra, vinse il Filisteo; lo colpì e lo uccise, senza avere spada in mano. (1 Samuele 17:45-50)

 

Solo mentre era accecato dal peccato, Davide disse:

Non affliggerti per ciò che è accaduto, perché la spada divora ora l'uno ora l'altro; rinforza l'attacco contro la città e distruggila… (2 Samuele 11:25)

 

Ricordiamoci del proverbio:

Non c'è saggezza, non intelligenza, non consiglio che valga contro il SIGNORE.

Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma la vittoria appartiene al SIGNORE. (Proverbi 21:30-31)

 

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- LA RICHIESTA DI AIUTO

Dacci aiuto per superare le difficoltà, poiché vano è il soccorso dell'uomo.

Con Dio noi faremo prodigi, egli schiaccerà i nostri nemici.

 

Se solo con Dio e con la Sua Potenza Davide può giungere (conquistare) alla città forte e nei territori ostili di Edom, egli riconosce altresì che lo sforzo umano è vano, inutile, solo con Dio noi faremo prodigi, egli schiaccerà i nostri nemici.

Questo promessa è la stessa che l’apostolo Paolo ricorda ai fratelli di Roma:

Il Dio della pace stritolerà presto Satana sotto i vostri piedi.

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. (Romani 16:20)

 

***

CONCLUSIONE

Quando preghiamo iniziamo spesso con la richiesta di aiuto, forse dovremmo iniziare diversamente, Davide ci insegna che dovremmo partire dalla analisi della nostra situazione.

 

Dovremmo sottoporci all’esame divino per vedere se siamo nelle giuste condizioni di chiedere aiuto al Signore.

 

Il Signore ode il grido dei giusti, ed è sordo al grido dei malvagi, come ci insegna Eliù:

Si grida per le molte oppressioni, si alzano lamenti per la violenza dei grandi; ma nessuno dice: "Dov'è Dio, il mio Creatore, che nella notte ispira canti di gioia, che ci fa  più intelligenti delle bestie dei campi e più saggi degli uccelli del cielo?

gridano, ma egli non risponde, a motivo della superbia dei malvagi.

Certo, Dio non dà ascolto a lamenti vani; l'Onnipotente non ne fa caso… (Giobbe 35:9-13)

 

Predisponiamoci quindi ad esaminarci se siamo nella fede, è l’esortazione di Paolo ai fratelli di Corinto:

Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova.

Non riconoscete che Gesù Cristo è in voi? (2 Corinzi 13:5)

 

Solo se siamo nella fede, se Cristo è in noi, possiamo gridare a Dio sapendo di essere “ascoltati”.

 

E se sappiamo di essere ascoltati da Dio, non confidiamo più negli idoli o nel vano soccorso dell’uomo, provocheremmo la gelosia del Signore.

 

Solo il Signore è Dio:

Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.

O vogliamo forse provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui? (1 Corinzi 10:21-22)

 

Da dove vengono le guerre e le contese tra di voi?

Non derivano forse dalle passioni che si agitano nelle vostre membra?

Voi bramate e non avete; voi uccidete e invidiate e non potete ottenere; voi litigate e fate la guerra; non avete, perché non domandate; domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.

O gente adultera, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio.

Oppure pensate che la Scrittura dichiari invano che: «Lo Spirito che egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia»? (Giacomo 4:1-5)

 

Come scritto in testa al Salmo, questo è un salmo da insegnare, riflettiamoci!

 Gianni Marinuzzi