Salmo 68 - Davide re d'Israele
Il riferimento al
contesto:
Allora tutte le
tribù d'Israele vennero a trovare Davide a Ebron e gli dissero: «Ecco, noi
siamo tue ossa e tua carne.
Già in passato,
quando Saul regnava su di noi, eri tu che facevi uscire e ritornare Israele;
il SIGNORE ti ha detto: "Tu sarai pastore del mio popolo, Israele, tu
sarai il principe d'Israele"».
Così tutti gli
anziani d'Israele vennero dal re a Ebron e il re Davide fece alleanza con
loro a Ebron in presenza del SIGNORE; ed essi unsero Davide come re
d'Israele.
Davide aveva
trent'anni quando fu nominato re e regnò quarant'anni.
Da Ebron regnò su
Giuda sette anni e sei mesi e da Gerusalemme regnò trentatré anni su
tutto Israele e Giuda.
Allora il re, con
la sua gente, si mosse verso Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano quel
paese.
Questi dissero a
Davide: «Tu non entrerai qua; perché i ciechi e gli zoppi ti respingeranno!»
Volevano dire:
«Davide non entrerà mai».
Ma Davide prese
la fortezza di Sion, che è la città di Davide.
Davide disse in
quel giorno: «Chiunque batterà i Gebusei giungendo fino al canale e
respingerà gli zoppi e i ciechi che sono gli avversari di Davide...».
Da questo ha
origine il detto: «Il cieco e lo zoppo non entreranno nel tempio».
Davide abitò
nella fortezza e la chiamò Città di Davide; e vi fece delle costruzioni
intorno, cominciando da Millo verso l'interno.
Davide diventava
sempre più grande e il SIGNORE, il Dio degli eserciti, era con lui.
(2 Samuele 5:1-9)
I Siri, vedendosi
sconfitti da Israele, si riunirono in massa.
Adadezer mandò a
chiamare i Siri che abitavano dall'altra parte del fiume e quelli giunsero a
Chelam, guidati da Sobac, capo dell'esercito di Adadezer.
Il fatto fu
riferito a Davide, che radunò tutto Israele, passò il Giordano e giunse a
Chelam. I Siri presero posizione di fronte a Davide e cominciarono la
battaglia.
Ma i Siri
fuggirono davanti a Israele e Davide uccise ai Siri gli uomini di settecento
carri, quarantamila cavalieri, e colpì pure Sobac, capo del loro esercito,
che morì là.
Quando tutti i re
vassalli di Adadezer si videro sconfitti da Israele, fecero pace con
Israele, e furono a lui soggetti. I Siri non osarono più andare in aiuto ai
figli di Ammon.
(2 Samuele 10:15-19)
***
Al direttore del coro.
Di Davide. Salmo. Canto.
Si alzi Dio, e i
suoi nemici saranno dispersi, e quelli che l'odiano fuggiranno davanti a
lui.
Tu li dissolverai come si dissolve il fumo; come la cera si scioglie davanti
al fuoco, così periranno gli empi davanti a Dio.
Ma i giusti si
rallegreranno, trionferanno in presenza di Dio, ed esulteranno di gioia.
Cantate a Dio,
salmeggiate al suo nome, preparate la via a colui che cavalca attraverso i
deserti; il suo nome è il SIGNORE; esultate davanti a lui.
Dio è padre degli
orfani e difensore delle vedove nella sua santa dimora; a quelli che sono
soli Dio dà una famiglia, libera i prigionieri e dà loro prosperità; solo i
ribelli risiedono in terra arida.
O Dio, quando tu
uscisti alla testa del tuo popolo, quando avanzasti attraverso il deserto, [Pausa]
la terra tremò; anche i cieli si sciolsero in pioggia davanti a Dio; lo
stesso Sinai tremò davanti a Dio, al Dio d'Israele.
O Dio, tu
mandasti una pioggia benefica sulla tua eredità esausta, per ristorarla.
Il tuo popolo
abitò nel paese, benevolmente preparato da te, o Dio, per i miseri.
Il Signore dà un
ordine: le messaggere di vittoria appaiono in grande schiera.
I re degli
eserciti fuggono, fuggono, e quelle che stavano in casa si dividono il
bottino.
Anche per voi,
rimasti tranquilli fra gli ovili, si coprono d'argento le ali della colomba,
e d'oro le sue piume.
Quando
l'Onnipotente disperse i re nel paese, il Salmon si coperse di neve.
Monti altissimi,
monti di Basan, monti dalle cime numerose, monti di Basan, perché, o monti
dalle molte cime, guardate con invidia al monte che Dio ha scelto per sua
dimora? Sì, il SIGNORE vi abiterà per
sempre.
I carri di Dio si
contano a miriadi e miriadi, a migliaia di migliaia: il Signore viene dal
Sinai nel santuario.
Tu sei salito in
alto, portando prigionieri, hai ricevuto doni dagli uomini, anche dai
ribelli, per far qui la tua dimora, o SIGNORE, Dio.
Sia benedetto il
SIGNORE!
Giorno per giorno
porta per noi il nostro peso, il Dio della nostra salvezza. [Pausa]
Il nostro Dio è
un Dio che libera; Dio, il SIGNORE ci preserva dalla morte.
Ma Dio schiaccerà
il capo dei suoi nemici, la testa chiomata di chi vive nel peccato.
Il Signore ha
detto: «Li farò tornare da Basan, li farò tornare dagli abissi del mare,
affinché tu affondi il piede nel sangue dei tuoi nemici, e la lingua dei
tuoi cani ne abbia la sua parte».
Essi hanno visto
il tuo corteo, o Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedevano i
cantori, dietro venivano i suonatori, in mezzo le fanciulle che battevano i
tamburelli.
Benedite Dio nelle assemblee, benedite il Signore, voi che siete della
stirpe d'Israele!
Ecco il giovane
Beniamino, che guida gli altri, i prìncipi di Giuda e la loro schiera, i
prìncipi di Zabulon, i prìncipi di Neftali.
Il tuo Dio ha
decretato la tua potenza; conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Nel tuo tempio,
che sovrasta Gerusalemme, i re ti porteranno doni.
Minaccia la
bestia dei canneti, il branco dei tori con i vitelli dei popoli, che si
prostrano portando verghe d'argento.
Disperdi i popoli
che amano la guerra.
Prìncipi verranno
dall'Egitto, l'Etiopia s'affretterà a tender le mani verso Dio.
O regni della
terra, cantate a Dio, salmeggiate al SIGNORE, [Pausa] a colui che cavalca sui cieli dei cieli eterni!
Ecco, egli fa
risuonare la sua voce, la sua voce potente.
Riconoscete la
potenza di Dio; la sua maestà è sopra Israele, e la sua potenza è nei cieli.
O Dio, tu sei tremendo dal tuo santuario!
Il Dio d'Israele
dà forza e potenza al suo popolo.
Benedetto sia
Dio!
(Salmo 68)
***
Possiamo dividere
questo salmo in quattro sezioni:
- LODE PER IL TRIONFO DI DIO (versi 1-6)
- IL RICORDO DELLA CONQUISTA (versi 7-18)
- GLI EFFETTI DELLA VITTORIA DI DIO (versi 19-31)
***
- LODE PER IL TRIONFO DI DIO
Si alzi Dio, e i
suoi nemici saranno dispersi, e quelli che l'odiano fuggiranno davanti a
lui.
Tu li dissolverai come si dissolve il fumo; come la cera si scioglie davanti
al fuoco, così periranno gli empi davanti a Dio.
Ma i giusti si
rallegreranno, trionferanno in presenza di Dio, ed esulteranno di gioia.
Cantate a Dio,
salmeggiate al suo nome, preparate la via a colui che cavalca attraverso i
deserti; il suo nome è il SIGNORE; esultate davanti a lui.
Dio è padre degli
orfani e difensore delle vedove nella sua santa dimora; a quelli che sono
soli Dio dà una famiglia, libera i prigionieri e dà loro prosperità; solo i
ribelli risiedono in terra arida.
…Si alzi Dio, e i
suoi nemici saranno dispersi, e quelli che l'odiano fuggiranno davanti a
lui.
Davide, che come
abbiamo avuto già occasione di conoscere, ha un cuore particolare per
l’onore dell’Eterno, desidera
fortemente che Egli venga conosciuto
e riconosciuto come Dio, proprio quell’azione che è stata invece
disattesa dall’uomo e che è il vero peccato che scatena
l’ira di Dio:
L'ira di Dio si
rivela dal cielo contro ogni
empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con
l'ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro,
avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità invisibili, la sua
eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del
mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono
inescusabili, perché, pur avendo conosciuto
Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si
sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è
ottenebrato. (Romani 1:18-21)
Per questo egli
incita l’Eterno,
si alzi Dio, proprio come già
Mosè disse quando il
popolo si preparava a camminare verso la Terra Promessa:
Sorgi, o SIGNORE,
e siano dispersi i tuoi nemici, e fuggano davanti alla tua presenza quelli
che ti odiano!
(Numeri 10:35)
Il solo gesto di
“alzarsi”
di Dio, pone fine ad ogni opposizione, possiamo vedere come il rivelare il
Nome di Dio stesso, nel Getsemani abbia avuto un effetto sugli avversarsi:
Gesù, ben sapendo tutto quello che stava per accadergli, uscì e chiese loro:
«Chi cercate?»
Gli risposero: «Gesù il Nazareno!» Gesù disse loro: «Io
sono».
Giuda, che lo tradiva, era anch'egli là con loro.
Appena Gesù ebbe detto loro: «Io sono», indietreggiarono e caddero in terra.
(Giovanni 10:4-6)
…Tu li
dissolverai come si dissolve il fumo; come la cera si scioglie davanti al
fuoco, così periranno gli empi davanti a Dio.
Ma i giusti si
rallegreranno, trionferanno in presenza di Dio, ed esulteranno di gioia
Quando
l’Eterno si alza, tutto si
rivela per quello che è, tutto deve
passare per il fuoco, e tutto
ciò che è vanità viene dissolto in fumo,
si soglie come cera, abbiamo
altre immagini di questo nella Scrittura:
- Il giudizio di Sodoma e Gomorra:
…il SIGNORE
fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra
zolfo e fuoco, da parte del SIGNORE; Egli distrusse quelle città,
tutta la pianura, tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul
suolo.
(Genesi 19:24-25)
- la conquista della Terra Promessa:
Ascolta, Israele! Oggi tu stai per
passare il Giordano per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più
potenti di te, di città grandi e fortificate fino al cielo, di un popolo
grande e alto di statura: dei figli degli Anachiti che tu conosci e dei
quali hai sentito dire: «Chi mai può resistere ai figli di Anac?»
Sappi dunque oggi che
il SIGNORE, il tuo Dio, è colui che
marcerà alla tua testa come un fuoco che divora; egli li distruggerà e li
abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in un attimo,
come il SIGNORE ti ha detto.
(Deuteronomio 9:1-3)
- il re di Tiro:
Con la moltitudine delle tue iniquità, con la disonestà del tuo commercio
tu hai profanato i tuoi santuari; perciò
io faccio uscire in mezzo a te un
fuoco che ti divori e ti riduco in cenere sulla terra, in presenza di tutti
quelli che ti guardano.
(Ezechiele 28:18)
- l’Egitto e i suoi alleati:
Quelli che sostengono l'Egitto cadranno e l'orgoglio della sua forza sarà
abbattuto: da Migdol a Siene essi cadranno di spada", dice il Signore, DIO,
"e saranno desolati in mezzo a terre desolate; le loro città saranno
devastate in mezzo a città devastate; e conosceranno che io sono il SIGNORE,
quando darò fuoco all'Egitto e
tutti i suoi aiutanti saranno battuti.
(Ezechiele
30:6-8)
- Gog e Magog
Eccomi da te, o Gog, principe sovrano di Mesec e di Tubal!
Io ti porterò via, ti spingerò avanti, ti farò salire dalle estremità del
settentrione
e ti condurrò sui monti d'Israele; butterò
giù l'arco dalla tua mano sinistra
e ti farò cadere le frecce dalla destra.
Tu cadrai sui monti d'Israele, tu con tutte le tue schiere e con i popoli
che saranno con te; ti darò in pasto agli uccelli rapaci, agli uccelli
d'ogni specie, e alle bestie dei campi.
Tu cadrai in mezzo ai campi, poiché io ho parlato",
dice il Signore, DIO.
"Manderò il fuoco su Magog e su
quelli che abitano sicuri nelle isole; e conosceranno che io sono il
SIGNORE.
(Ezechiele 39:1-6)
Una interessante
descrizione conforme alla descrizione di questa espressione di Davide, della
fine degli oppositori della volontà di Dio la troviamo in una profezia di
Zaccaria:
Questo sarà il flagello con cui il SIGNORE colpirà tutti i popoli che
avranno mosso guerra a Gerusalemme:
la loro carne si consumerà mentre stanno in piedi, i loro occhi si
scioglieranno nelle orbite, la loro lingua si consumerà nella loro bocca.
(Zaccaria 14:12)
Le profezie di Amos descrivono
i giudizi di Dio come degli incendi
(cfr Amos 1:12; 1:14; 2:2; 2:5; 4:11; 5:6; 7:4)
…quelli che
l'odiano fuggiranno davanti a lui.
Gesù parlò ai
Suoi dell’odio del mondo:
«Se il mondo vi odia, sapete bene che
prima di voi ha odiato me.
Se foste del mondo, il mondo amerebbe
quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma
io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.
Ricordatevi della
parola che vi ho detta: "Il servo non è più grande del suo signore".
Se hanno
perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
Ma
tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perché non conoscono
colui che mi ha mandato.
Se non fossi venuto e non avessi
parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro
peccato.
Chi odia me, odia
anche il Padre mio.
Se non avessi fatto tra di loro le
opere che nessun altro ha mai fatte, non avrebbero colpa; ma ora le hanno
viste, e hanno odiato me e il Padre
mio.
Ma questo è avvenuto affinché sia
adempiuta la parola scritta nella loro legge: "Mi hanno odiato senza motivo".
Ma quando sarà venuto il Consolatore
che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede
dal Padre, egli testimonierà di me; e anche voi mi renderete testimonianza,
perché siete stati con me fin dal principio.
(Giovanni
15:18-27)
L’Eterno è temuto anche dai Suoi per
quello che è:
Guardatevi dal
dimenticare il patto che il SIGNORE, il vostro Dio, ha stabilito con voi e dal farvi una scultura che sia
immagine di qualsiasi cosa che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha proibita.
Poiché il SIGNORE, il tuo Dio, è un
fuoco che divora, un Dio geloso.
(Deuteronomio 4:23-24)
E questo lo
vediamo più volte verso:
- il popolo di Israele nel deserto:
Ai figli d'Israele
la gloria del SIGNORE appariva come
un fuoco divorante sulla cima del monte.
(Esodo 24:17)
- i figli superficiali di Aaronne:
Nadab e Abiu, figli d'Aaronne,
presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero
sopra dell'incenso, e offrirono davanti al SIGNORE del fuoco estraneo,
diverso da ciò che egli aveva loro ordinato.
Allora
un fuoco uscì dalla presenza del SIGNORE e li divorò; così morirono
davanti al SIGNORE.
Allora Mosè disse ad Aaronne: «Questo
è quello di cui il SIGNORE ha parlato, quando ha detto: "Io
sarò santificato per mezzo di quelli che mi stanno vicino e sarò glorificato
in presenza di tutto il popolo"». Aaronne tacque.
(Levitico 10:1-2)
- i mormoratori in Israele:
Or il popolo cominciò a mormorare in
modo irriverente alle orecchie del SIGNORE.
Come il SIGNORE
li udì, la sua ira si accese, il fuoco del SIGNORE divampò in mezzo a loro e
divorò l'estremità dell'accampamento.
Allora il popolo gridò a Mosè; Mosè
pregò il SIGNORE, e il fuoco si spense.
Quel luogo fu chiamato Tabera, perché
il fuoco del SIGNORE era divampato in mezzo a loro.
(Numeri 11:1-3)
- In occasione della ribellione di
Core:
Appena egli ebbe finito di
pronunciare tutte queste parole, il suolo si spaccò sotto i piedi di quelli,
la terra spalancò la sua bocca e li ingoiò: essi e le loro famiglie, con
tutta la gente che apparteneva a Core e tutta la loro roba.
Scesero vivi nel soggiorno dei morti;
la terra si richiuse su di loro, ed essi scomparvero dal mezzo
dell'assemblea.
Tutto Israele che era intorno a loro
fuggì alle loro grida; perché dicevano: «Che la terra non ingoi anche noi!»
Un fuoco uscì
dalla presenza del SIGNORE e divorò i duecentocinquanta uomini che offrivano
l'incenso.
(Numeri 16:31-35)
- Il popolo infedele:
La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d'uomo,
quelli della casa d'Israele per me sono diventati tante scorie: tutti quanti
non sono che bronzo, stagno, ferro, piombo, in mezzo al crogiuolo; sono
tutti scorie d'argento. Perciò,
così parla il Signore, DIO: "Poiché siete tutti diventati tante scorie,
ecco, io vi raduno in mezzo a Gerusalemme. Come
si raduna l'argento, il bronzo, il ferro, il piombo, e lo stagno nel
crogiuolo e si soffia sul fuoco per fonderli, così, nella mia ira e nel mio
furore io vi radunerò, vi metterò là, e vi fonderò. Vi
radunerò, soffierò contro di voi sul fuoco del mio furore e voi sarete fusi
in mezzo a Gerusalemme. Come
l'argento è fuso nel crogiuolo, così
voi sarete fusi nella città; voi saprete che io, il SIGNORE,
riverso su di voi il mio furore, io
riverserò su di loro il mio sdegno; io li consumerò con il fuoco della mia
ira e farò ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, DIO.
(tratto da
Ezechiele 22:17-31)
Perciò, così parla il Signore, DIO: "Guai
alla città sanguinaria! Anch'io voglio fare un gran fuoco! Ammucchia
la legna, fa' alzare la fiamma, fa' cuocere bene la carne,
fa' sciogliere il grasso, e fa' in
modo che le ossa si brucino! Poi
metti la pentola vuota sui carboni perché si riscaldi e il suo bronzo
diventi rovente, affinché la sua
impurità si sciolga in mezzo a essa e il suo verderame sia consumato. Ogni
sforzo è inutile; il suo abbondante
verderame non si stacca; il suo verderame non se ne andrà che mediante il
fuoco. C'è della
scelleratezza nella tua impurità; perché
io ti ho voluto purificare e tu non
sei diventata pura; non sarai più purificata della tua impurità, finché io
non abbia sfogato su di te il mio furore.
Io, il SIGNORE, ho parlato; la cosa avverrà, io la compirò; non
indietreggerò, non avrò pietà, non mi pentirò; tu sarai giudicata secondo la
tua condotta, secondo le tue azioni", dice il Signore, DIO».
(Ezechiele 24:9-14)
Davanti a questa
immagine della potenza purificatrice
di Dio, Davide esclama in un suo canto di lode:
La via di Dio è
perfetta, la parola del SIGNORE è purificata con il fuoco.
(2 Samuele 22:31)
…forse dovremmo ricordarci sempre
queste parole quando ci accingiamo alla lettura della Parola di Dio…
Gli insegnamenti
neotestamentari confermano come
il fuoco sia il mezzo del giudizio:
Egli ha il suo ventilabro in mano, ripulirà interamente la sua aia e
raccoglierà il suo grano nel granaio, ma
brucerà la pula con fuoco
inestinguibile.
(Matteo 3:12)
…io
vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale;
e chi avrà detto a suo fratello: "Raca" sarà sottoposto al sinedrio; e
chi gli avrà detto: "Pazzo!" sarà
condannato alla geenna del fuoco.
(Matteo 5:22)
Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco.
(Matteo 7:19)
Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano con il fuoco, così
avverrà alla fine dell'età presente.
(Matteo 13:40)
Se la tua mano ti fa cadere in peccato, tagliala; meglio è per te entrare
monco nella vita, che avere due mani e andartene nella geenna,
nel fuoco inestinguibile, [dove
il verme loro non muore e il fuoco
non si spegne].
Se il tuo piede ti fa cadere in peccato, taglialo; meglio è per te entrare
zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella geenna, [dove
il verme loro non muore e il fuoco
non si spegne].
Se l'occhio tuo ti fa cadere in peccato, cavalo; meglio è per te entrare con
un occhio solo nel regno di Dio, che avere due occhi ed essere gettato nella
geenna, dove
il verme loro non muore e il fuoco
non si spegne.
Poiché ognuno sarà salato con il
fuoco.
(Marco 9:43-49)
Noi siamo infatti collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio,
l'edificio di Dio.
Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come esperto architetto, ho
posto il fondamento; un altro vi costruisce sopra. Ma ciascuno badi a come
vi costruisce sopra; poiché
nessuno può porre altro fondamento oltre a quello già posto, cioè Cristo
Gesù. Ora, se uno costruisce su
questo fondamento con oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, l'opera
di ognuno sarà messa in luce; perché il giorno di Cristo la renderà
visibile; poiché quel giorno apparirà come un fuoco; e il fuoco proverà quale sia l'opera
di ciascuno. Se l'opera che
uno ha costruita sul fondamento rimane, egli ne riceverà ricompensa; se
l'opera sua sarà arsa, egli ne avrà il danno; ma egli stesso sarà salvo;
però come attraverso il fuoco.
(1 Corinzi
3:9-15)
Questa è una prova del giusto
giudizio di Dio, perché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per
il quale anche soffrite.
Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono,
afflizione; e a voi che siete
afflitti, riposo con noi, quando il
Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in
un fuoco fiammeggiante, per far
vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al
vangelo del nostro Signore Gesù.
(2 Tessalonicesi 1:5-8)
Infatti, se persistiamo nel peccare
volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane
più alcun sacrificio per i peccati; ma
una terribile attesa del giudizio e l'ardore di un fuoco che divorerà i
ribelli.
Chi trasgredisce la legge di Mosè viene messo a morte senza pietà sulla
parola di due o tre testimoni. Di
quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui che avrà
calpestato il Figlio di Dio e avrà considerato profano il sangue del patto
con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo Spirito della grazia?
Noi conosciamo, infatti, colui che ha detto: «A
me appartiene la vendetta! Io darò la
retribuzione!»
E ancora: «Il Signore giudicherà il
suo popolo».
È terribile cadere nelle mani del Dio vivente.
(Ebrei 10:26-31)
…i cieli e la terra attuali sono
conservati dalla medesima parola,
riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli
empi.
(2 Pietro 3:7)
Abbiate pietà di quelli che sono nel dubbio; salvateli,
strappandoli dal fuoco…
(Giuda 22-23)
…per i codardi, gl'increduli, gli abominevoli, gli omicidi, i fornicatori,
gli stregoni, gli idolatri e tutti i bugiardi,
la loro parte sarà nello stagno
ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda.
(Apocalisse 21:8)
…Ma i giusti si
rallegreranno, trionferanno in presenza di Dio, ed esulteranno di gioia.
Ben diverso è il
destino di coloro che sono dichiarati giusti, essi godranno di tutte le
benedizioni di Cristo:
In lui ci ha eletti
prima della creazione del mondo
perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui, avendoci
predestinati nel suo amore a
essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il
disegno benevolo della sua volontà, a
lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato
Figlio.
In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, il perdono
dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, che
egli ha riversata abbondantemente su di noi dandoci ogni sorta di sapienza e
d'intelligenza, facendoci conoscere il
mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva
prestabilito dentro di sé, per
realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste nel raccogliere
sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che sono nel
cielo, quanto quelle che sono sulla terra.
In lui siamo anche stati fatti eredi,
essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni
cosa secondo la decisione della propria volontà, per
essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in
Cristo.
In lui
voi pure, dopo aver ascoltato la
parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in
lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il
quale è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che
Dio si è acquistati a lode della sua
gloria.
(Efesini 1:4-14)
Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno
del suo amato Figlio.
In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.
Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; poiché
in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le
visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le
cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli
è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. Egli
è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il primogenito
dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. Poiché
al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza e
di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace
mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose
che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.
E voi,
che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle
vostre opere malvagie, ora
Dio vi ha riconciliati nel corpo
della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a
sé santi, senza difetto e irreprensibili, se
appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere
dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato
predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato
servitore.
(Colossesi 1:13-23)
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua
grande misericordia ci ha fatti
rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai
morti, per
una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile.
Essa è conservata in cielo per voi, che
dalla potenza di Dio siete custoditi
mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi
tempi.
Perciò voi esultate
anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate
prove, affinché
la vostra fede, che viene messa alla
prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con
il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della
manifestazione di Gesù Cristo.
Benché non l'abbiate visto, voi lo amate;
credendo in lui, benché ora non
lo vediate, voi esultate di gioia
ineffabile e gloriosa, ottenendo
il fine della fede: la salvezza delle anime.
(1 Pietro 1:3-9)
E questa
esultanza di cui parla Pietro è la stessa esultanza di Davide e del suo
invito per coloro che amano la Giustizia:
Cantate a Dio,
salmeggiate al suo nome, preparate la via a colui che cavalca attraverso i
deserti; il suo nome è il SIGNORE; esultate davanti a lui.
…Dio è padre
degli orfani e difensore delle vedove nella sua santa dimora; a
quelli che sono soli Dio dà una famiglia, libera i prigionieri
e dà loro prosperità; solo i ribelli risiedono in terra arida.
L’uomo ritrova in Dio tutto quello
che ha perduto:
…un Padre…
…uno Sposo…
…una famiglia (la
Chiesa)…
…la libertà…
…una eredità…
…solo
i ribelli risiedono in terra arida.
***
- IL RICORDO DELLA CONQUISTA
O Dio, quando tu
uscisti alla testa del tuo popolo, quando avanzasti attraverso il deserto, [Pausa]
la terra tremò; anche i cieli si sciolsero in pioggia davanti a Dio; lo
stesso Sinai tremò davanti a Dio, al Dio d'Israele.
O Dio, tu
mandasti una pioggia benefica sulla tua eredità esausta, per ristorarla.
Il tuo popolo
abitò nel paese, benevolmente preparato da te, o Dio, per i miseri.
Il Signore dà un
ordine: le messaggere di vittoria appaiono in grande schiera.
I re degli
eserciti fuggono, fuggono, e quelle che stavano in casa si dividono il
bottino.
Anche per voi,
rimasti tranquilli fra gli ovili, si coprono d'argento le ali della colomba,
e d'oro le sue piume.
Quando
l'Onnipotente disperse i re nel paese, il Salmon si coperse di neve.
Monti altissimi,
monti di Basan, monti dalle cime numerose, monti di Basan, perché, o monti
dalle molte cime, guardate con invidia al monte che Dio ha scelto per sua
dimora? Sì, il SIGNORE vi abiterà per
sempre.
I carri di Dio si
contano a miriadi e miriadi, a migliaia di migliaia: il Signore viene dal
Sinai nel santuario.
Tu sei salito in
alto, portando prigionieri, hai ricevuto doni dagli uomini, anche dai
ribelli, per far qui la tua dimora, o SIGNORE, Dio.
Sia benedetto il
SIGNORE!
Prima Davide ha
descritto l’Eterno come
Colui che cavalca attraverso i
deserti, ed ora ne ricorda le gesta nell’esperienza vissuta dal
popolo di Israele nel ritorno dall’Egitto verso la Terra Promessa... …quando uscì alla testa del Suo
popolo, quando avanzò attraverso il deserto:
Il SIGNORE andava davanti a loro:
di giorno, in una colonna di nuvola per guidarli lungo il cammino; di notte,
in una colonna di fuoco per illuminarli, perché potessero camminare giorno e
notte.
Egli non allontanava
la colonna di nuvola durante il giorno, né la colonna di fuoco durante la
notte, dal cospetto del popolo.
(Esodo 13:21-22)
In quel viaggio
il popolo vide la Potenza di Dio davanti a loro,
la terra tremò; anche i cieli si
sciolsero in pioggia, lo stesso Sinai tremò.
Dio mandò una
pioggia benefica sul popolo esausto per ristorarlo.
Il popolo abitò
nel paese, benevolmente preparato.
Agli ordini del
Signore le messaggere di vittoria apparivano in grande schiera, i re degli
eserciti fuggivano e le donne si dividono il bottino.
…Anche per voi,
rimasti tranquilli fra gli ovili, si coprono d'argento le ali della colomba,
e d'oro le sue piume.
Questa citazione
di Davide sembra riferita a quelle persone che non si impegnarono nella
conquista della terra promessa ma
rimasero fra gli olivi ad ascoltare il
flauto dei pastori:
Perché sei rimasto fra gli ovili ad ascoltare il flauto dei pastori?
(Giudici 5:16)
…anche per loro
si coprono d'argento le ali della
colomba, e d'oro le sue piume.
…Quando
l'Onnipotente disperse i re nel paese, il Salmon si coperse di neve.
La neve sul monte
Salmon fu un segno di festeggiamento della
dispersione dei re cacciati dal paese promesso, probabilmente in
occasione della sconfitta del re cananeo Abimelec (cfr Giudici 9:22-57).
…Monti altissimi,
monti di Basan, monti dalle cime numerose, monti di Basan, perché, o monti
dalle molte cime, guardate con invidia al monte che Dio ha scelto per sua
dimora? Sì, il SIGNORE vi abiterà per
sempre.
Questi versi ci
parlano della scelta del Signore a favore del
monte Sion rispetto agli
altri
monti ben più alti,
i monti di Basan sono quelli
della catena dell’Ermon che raggiungono i 3000 metri.
Nel Libro
di Isaia (cfr
Isaia
14:13-14)
il monte Hermon compare come sede dell’ispiratore di Babilonia, ed
i tori di Basan erano famosi
per essere ben nutriti grazie ai ricchi pascoli ai piedi della catena
montuosa, ma sono anche noti per essere coloro che
circondano il giusto nel salmo
22:
Grossi tori
mi hanno circondato; potenti
tori di Basan m'hanno attorniato;
aprono la loro gola contro di me,
come un leone rapace e ruggente.(Salmo 22:12-13)
Davanti alla
gloria del mondo, Dio ha scelto il
monte Sion alto 765 mt, come dice Paolo:
Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione; non ci sono tra di voi
molti sapienti secondo la carne, né molti potenti, né molti nobili; ma
Dio ha scelto le cose pazze del mondo
per svergognare i sapienti; Dio ha scelto le cose deboli del mondo per
svergognare le forti; Dio
ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che
non sono, per ridurre al niente le cose che sono, perché
nessuno si vanti di fronte a Dio.
(1 Corinzi 1:26-29)
…I carri di Dio
si contano a miriadi e miriadi, a migliaia di migliaia: il Signore viene dal
Sinai nel santuario.
L’Eterno entra
nel
Suo Santuario con
miriadi e miriadi di carri di fuoco,
di schiere angeliche, così egli compie tutto il percorso dal
monte Sinai (il monte della
Legge) al monte Sion (il monte
della Grazia, dove viene crocifisso il Signore Gesù Cristo).
…Tu sei salito in
alto, portando prigionieri, hai ricevuto doni dagli uomini, anche dai
ribelli, per far qui la tua dimora, o SIGNORE, Dio.
Sia benedetto il
SIGNORE!
In questo Suo
ingresso trionfale, Davide descrive il bottino di guerra, come si usava fare
nelle guerre antiche, si sfilava con il seguito, il frutto della conquista:
prigionieri, doni, anche dai ribelli.
Questo verso è
stato ripreso dall’apostolo Paolo nella lettera agli Efesini:
Io dunque, il prigioniero del Signore,
vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata
rivolta, con ogni umiltà e
mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, sforzandovi
di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace.
Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una
sola speranza, quella della vostra vocazione.
V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un
solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti.
Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di
Cristo.
Per questo è detto: «Salito in
alto, egli ha portato con sé dei prigionieri
e ha fatto dei doni agli uomini».
Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso
nelle parti più basse della terra? Colui
che è disceso, è lo stesso che è salito al di sopra di tutti i cieli,
affinché riempisse ogni cosa.
È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come
evangelisti, altri come pastori e dottori, per
il perfezionamento dei santi in vista dell'opera del ministero e
dell'edificazione del corpo di Cristo, fino
a che tutti giungiamo all'unità della fede e della piena conoscenza del
Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della statura
perfetta di Cristo; affinché non
siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di
dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici
dell'errore; ma, seguendo la
verità nell'amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè
Cristo.
Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito
da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di
ogni singola parte, per edificare se stesso nell'amore.
(Efesini 4:1-16)
Paolo si
definisce un “prigioniero del Signore”, una Sua conquista, un servo per il
Santuario, per l’edificio di Dio e tali sono da considerarsi in doni
spirituali distribuiti nella Chiesa:
Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo
Cristo Gesù stesso la pietra angolare, sulla
quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere
un tempio santo nel Signore.
In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che ha da servire come
dimora a Dio per mezzo dello Spirito.
(Efesini 2:20-22)
***
- GLI EFFETTI DELLA VITTORIA DI DIO
Giorno per giorno
porta per noi il nostro peso, il Dio della nostra salvezza. [Pausa]
Il nostro Dio è
un Dio che libera; Dio, il SIGNORE ci preserva dalla morte.
Ma Dio schiaccerà
il capo dei suoi nemici, la testa chiomata di chi vive nel peccato.
Il Signore ha
detto: «Li farò tornare da Basan, li farò tornare dagli abissi del mare,
affinché tu affondi il piede nel sangue dei tuoi nemici, e la lingua dei
tuoi cani ne abbia la sua parte».
Essi hanno visto
il tuo corteo, o Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedevano i
cantori, dietro venivano i suonatori, in mezzo le fanciulle che battevano i
tamburelli.
Benedite Dio nelle assemblee, benedite il Signore, voi che siete della
stirpe d'Israele!
Ecco il giovane
Beniamino, che guida gli altri, i prìncipi di Giuda e la loro schiera, i
prìncipi di Zabulon, i prìncipi di Neftali.
Il tuo Dio ha
decretato la tua potenza; conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Nel tuo tempio,
che sovrasta Gerusalemme, i re ti porteranno doni.
Minaccia la
bestia dei canneti, il branco dei tori con i vitelli dei popoli, che si
prostrano portando verghe d'argento.
Disperdi i popoli
che amano la guerra.
Prìncipi verranno
dall'Egitto, l'Etiopia s'affretterà a tender le mani verso Dio.
…Giorno per
giorno porta per noi il nostro peso, il Dio della nostra salvezza.
Una volta
insediato il Re, il governo riposa sulle Sue spalle, perché il Re secondo
Dio non è il re secondo la visione umana, il re nel mondo va mantenuto, il
Re dei re
porta il peso dei suoi, Gesù
disse:
Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.
Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e
umile di cuore; e voi troverete
riposo alle anime vostre; poiché
il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.
(Matteo 11:28-30)
L’autore della
lettera agli ebrei avverte solennemente circa l’entrare
nel riposo di Dio:
Perciò, come dice lo Spirito Santo: «Oggi,
se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori
come nel giorno della ribellione, come nel giorno della tentazione nel
deserto, dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, pur avendo
visto le mie opere per quarant'anni!
Perciò mi disgustai di quella
generazione, e dissi: "Sono sempre traviati di cuore; non hanno
conosciuto le mie vie"; così giurai
nella mia ira: "Non entreranno nel mio riposo!"»
Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e
incredulo,
che vi allontani dal Dio vivente; ma
esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si può dire: «Oggi», perché nessuno
di voi s'indurisca per la seduzione del peccato.
Infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che manteniamo
ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio, mentre
ci viene detto: «Oggi, se udite la
sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione».
Infatti, chi furono quelli che dopo averlo udito si ribellarono?
Non furono forse tutti quelli che erano usciti dall'Egitto, sotto la guida
di Mosè?
Chi furono quelli di cui Dio si disgustò per quarant'anni?
Non furono quelli che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto?
A chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che
furono disubbidienti?
Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro incredulità.
Stiamo dunque attenti: la promessa di entrare nel suo riposo è ancora valida
e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso.
Poiché a noi come a loro è stata annunciata una buona notizia; a loro però
la parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata
per fede da quelli che l'avevano ascoltata.
Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo, come Dio ha
detto: «Così giurai nella mia ira:
"Non entreranno nel mio riposo!"»
E così disse, benché le sue opere fossero terminate fin dalla creazione del
mondo.
Infatti, in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, è detto così: «Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere»; e di
nuovo nel medesimo passo: «Non
entreranno nel mio riposo!»
Poiché risulta che alcuni devono entrarci, e quelli ai quali la buona
notizia fu prima annunciata non vi
entrarono a motivo della loro disubbidienza, Dio
stabilisce di nuovo un giorno - oggi -
dicendo per mezzo di Davide, dopo
tanto tempo, come si è detto prima: «Oggi,
se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!»
Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora
d'un altro giorno.
Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; infatti
chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle opere proprie,
come Dio si riposò dalle sue.
Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo
lo stesso esempio di disubbidienza.
(Ebrei 3:7/4:11)
…Il nostro Dio è
un Dio che libera, ci preserva dalla morte…
Davide vede Dio
come
un liberatore di prigionieri,
anticipando di mille anni quanto insegnato da Paolo:
Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, perché
la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla
legge del peccato e della morte.
(Romani 8:1-2)
...Ma Dio
schiaccerà il capo dei suoi nemici, la testa chiomata di chi vive nel
peccato…
Questa è la prima
profezia della Scrittura ripresa qui da Davide ed adempiuta
alla croce da Gesù Cristo,
la progenie promessa:
Dio il SIGNORE disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, sarai il
maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le bestie selvatiche! Tu
camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. Io
porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di
lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno.
(Genesi 3:14-15)
Il nemico nei
suoi inganni finali farà credere di poter guarire da questa ferita:
Poi vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste,
sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi blasfemi.
La bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come
quelli dell'orso e la bocca come quella del leone.
Il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e una grande autorità.
E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu
guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò dietro alla bestia; e
adorarono il dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e adorarono la
bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? e chi può combattere contro di
lei?» .
(Apocalisse 13:1-4)
Ma il trionfo di Cristo sulla croce è
stato uno spettacolo, pubblico visibile a tutti:
…egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci
condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha
spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo,
trionfando su di loro per mezzo della croce.
(Colossesi 2:14-15)
…Il Signore ha
detto: «Li farò tornare da Basan, li farò tornare dagli abissi del mare,
affinché tu affondi il piede nel sangue dei tuoi nemici, e la lingua dei
tuoi cani ne abbia la sua parte».
Le parole di
Davide si fondano sull’esperienza delle vittorie del popolo di Israele
contro:
-
Og re di Basan:
…risalirono il paese in direzione di Basan; e
Og, re di Basan, uscì contro di loro
con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei.
Ma il SIGNORE disse a Mosè: «Non
lo temere, poiché io lo do nelle tue mani: lui, tutta la gente e il suo
paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorei che abitava a
Chesbon».
E gli Israeliti sconfissero lui, con
i suoi figli e con tutto il suo popolo, finché non ne rimase in vita neppure
uno; e si impadronirono del suo paese.
(Numeri 21:33-35)
-
gli egiziani: …li farò tornare dagli abissi del
mare…
E quindi è
fiducioso che Dio condurrà ancora Israele alla vittoria contro i suoi
nemici, rappresentata qui come
l’affondare il piede nel loro sangue
che i cani verranno a leccare come succederà a
Izebel (cfr 1 Re 21:33 e 2 Re 9:30-37) e
Acab (cfr 1 Re 22:38).
…Essi hanno visto
il tuo corteo, o Dio, il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
Precedevano i
cantori, dietro venivano i suonatori, in mezzo le fanciulle che battevano i
tamburelli.
Ecco il giovane
Beniamino, che guida gli altri, i prìncipi di Giuda e la loro schiera, i
prìncipi di Zabulon, i prìncipi di Neftali.
Il tuo Dio ha
decretato la tua potenza; conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi!
Nel tuo tempio,
che sovrasta Gerusalemme, i re ti porteranno doni.
Davide ritorna all’immagine dell’entrata trionfale di
Dio nel Suo santuario,
un corteo festante, con cantori,
suonatori, fanciulle esultanti…
…Benedite Dio
nelle assemblee, benedite il Signore, voi che siete della stirpe d'Israele!
E’ così che
nelle assemblee,
nelle chiese possiamo
benedire il Signore!
…Minaccia la
bestia dei canneti, il branco dei tori con i vitelli dei popoli, che si
prostrano portando verghe d'argento. Disperdi i popoli che amano la guerra.
La
bestia dei canneti si
riferisce con molto probabilità al leviatano, una bestia che
è presente sia sulla terraferma (cfr
la bestia che sale dalla terra
dell’apocalisse 13) che nel mare (la
bestia che sale dal mare dell’apocalisse 13) o al
dragone rosso o serpente antico
(cfr Apocalisse 12-13; 16:13; 20:2) e viene citata in altri passi biblici:
Tu, con la tua forza, dividesti il
mare, spezzasti la testa ai mostri marini sulle acque,
spezzasti la testa al leviatano, lo desti in pasto al popolo del
deserto.
(Salmo 74:13-14)
Ecco
il mare, grande e immenso, dove si muovono creature innumerevoli,
animali piccoli e grandi.
Là viaggiano le navi e
là nuota il leviatano che hai
creato perché vi si diverta.
(Salmo 104:25-26)
…ecco, il SIGNORE esce dal suo luogo
per punire l'iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo
scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.
In quel giorno,
il SIGNORE punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano,
l'agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro
che è nel mare!
(Isaia 26:21 / 27:1)
Simili alla
bestia dei canneti (per essere condotti dallo stesso spirito di malvagità),
Davide indica anche
il branco dei tori con i vitelli dei popoli, ovvero le potenze
del mondo
i loro re ed i loro principi che
congiurano insieme contro l’Eterno
ed il Suo Unto (cfr Salmo 1)
Tutte queste
autorità terrene portano
verghe d’argento (non di oro,
di una regalità inferiore) ed hanno tutti in comune (con
i popoli a loro
sottomessi)
l’amore per la guerra, non per
la Pace del Signore, proprio come si riveleranno nei
quattro cavalieri dell’Apocalisse
(cfr Apocalisse 6:1-8).
…Prìncipi
verranno dall'Egitto, l'Etiopia s'affretterà a tender le mani verso Dio.
Ma da questi
popoli (nemici ed ostili cfr
l’Egitto) usciranno alcuni
principi, coloro che
risponderanno alla chiamata ad uscire fuori, la Chiesa.
E viene
richiamato profeticamente proprio
il principe etiope di cui si
racconta nel libro degli atti degli apostoli:
Un angelo del Signore parlò a Filippo
così: «Àlzati e va' verso mezzogiorno, sulla via che da Gerusalemme scende a
Gaza. Essa è una strada deserta».
Egli si alzò e partì.
Ed ecco un etiope, eunuco e ministro
di Candace, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i tesori di lei,
era venuto a Gerusalemme per adorare,
e ora stava tornandosene, seduto sul suo carro, leggendo il profeta Isaia.
Lo Spirito disse a Filippo: «Avvicìnati
e raggiungi quel carro».
Filippo accorse, udì che quell'uomo
leggeva il profeta Isaia, e gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?»
Quegli rispose: «E come potrei, se nessuno mi guida?»
E invitò Filippo
a salire e a sedersi accanto a lui.
Or il passo della Scrittura che egli
leggeva era questo: «Egli è stato
condotto al macello come una pecora;
e come un agnello che è muto davanti a colui che lo tosa, così egli non ha
aperto la bocca. Nella sua umiliazione egli fu sottratto al giudizio.
Chi potrà
descrivere la sua generazione? Poiché la sua vita è stata tolta dalla terra».
L'eunuco, rivolto a Filippo, gli
disse: «Di chi, ti prego, dice questo il profeta? Di se stesso, oppure di un
altro?»
Allora Filippo
prese a parlare e, cominciando da questo passo della Scrittura, gli comunicò
il lieto messaggio di Gesù.
Strada facendo, giunsero a un luogo
dove c'era dell'acqua.
E l'eunuco disse: «Ecco dell'acqua;
che cosa impedisce che io sia
battezzato?»
[Filippo disse: «Se tu credi con
tutto il cuore, è possibile». L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è
il Figlio di Dio».]
Fece fermare il
carro, e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco; e Filippo lo
battezzò.
Quando uscirono dall'acqua, lo
Spirito del Signore rapì Filippo; e l'eunuco, continuando il suo viaggio
tutto allegro, non lo vide più.
Poi Filippo si ritrovò in Azot; e,
proseguendo, evangelizzò tutte le città, finché giunse a Cesarea.
(Atti 8:26-39)
***
- INVITO ALLA LODE
O regni della
terra, cantate a Dio, salmeggiate al SIGNORE, [Pausa] a colui che cavalca sui cieli dei cieli eterni! Ecco, egli
fa risuonare la sua voce, la sua voce potente.
Riconoscete la
potenza di Dio; la sua maestà è sopra Israele, e la sua potenza è nei cieli.
O Dio, tu sei tremendo dal tuo santuario!
Il Dio d'Israele
dà forza e potenza al suo popolo. Benedetto sia Dio!
Davanti alla
manifestazione della Vittoria di Dio
su tutto il regno della malvagità, Davide invita
i regni della terra a cantare a Dio, a
salmeggiare al Signore,
Colui che, come ha anche
proclamato all’inizio del Salmo,
cavalca sui cieli dei cieli eterni, regna per sempre!
Egli fa risuonare
la Sua Parola, una Parola potente, la Potenza del Vangelo (cfr
Romani 1:16-17) la sua regalità è
sopra Israele (Gesù Cristo è
il Re di Israele),
la Sua potenza è nei cieli (ovunque),
Egli è tremendo dal Suo santuario.
Il Dio d'Israele
dà forza e potenza al suo popolo. Benedetto sia Dio!
***
CONCLUSIONE
Davanti ad ogni
situazione nella quale veniamo a trovarci, anche le più difficili, la nostra
forza è
lodare Dio per il trionfo, nel momento che
Egli si alzerà, ogni nemico,
anche il più temibile,
si dissolverà come fumo!
Oltre a
lodare Dio per il Suo trionfo,
abbiamo un altro modo di incoraggiarci,
l’esperienza di fede, le Sue
benedizioni per noi, i suoi benefici, non dobbiamo mai dimenticarli, nemmeno
uno, sono una miniera di Forza e di Incoraggiamento.
In questo modo
sentiremo più leggera ogni afflizione,
il Signore ci libera dal peso e ci
preserva dalla morte, questo è il destino di coloro che amano Dio.