"Questi è il Mosè che disse ai figli d'Israele:
"Dio vi susciterà, tra i vostri fratelli, un profeta come me".
Questi è colui che nell'assemblea del deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e con i nostri padri, e che ricevette parole di vita da trasmettere a noi.
Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, lo respinsero, e si volsero in cuor loro verso l'Egitto, dicendo ad Aaronne:
"Facci degli dèi che vadano davanti a noi, perché di questo
Mosè, che ci ha condotti fuori dall'Egitto, non sappiamo che cosa sia
avvenuto".
E in quei giorni fabbricarono un vitello, offrirono sacrifici
all'idolo e si rallegrarono per l'opera delle loro mani. Ma Dio si ritrasse
da loro e li abbandonò al culto dell'esercito del cielo …"
Atti 7:37-42
Il passo biblico che abbiamo appena letto è tratto dal discorso del primo
martire Stefano, fatto pochi minuti prima della sua lapidazione. Non mi
trattengo su questo fatto, perché vorrei riflettere sulla citazione che lui
fa di Mosè e del popolo ebraico nel deserto del Sinai.
Stefano dice che Mosè ricevette sul Sinai
"parole di vita da trasmettere a noi".
Non si trattava semplicemente di una saggezza umana, di leggi giuste, di
prescrizioni benefiche per il popolo; no, si trattava di una Parola divina
in grado di trasmettere la vita a chiunque si prendesse la responsabilità di
attuarla quotidianamente.
Sai bene che queste “parole di vita” sono state disattese dal popolo, che invece ha preferito dedicarsi ad altre occupazioni. Il testo di Stefano ce lo spiega bene:
"Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, lo respinsero, e si volsero in cuor loro verso l'Egitto …"
Cosa fecero gli Ebrei? Non vollero dare ascolto alla Parola di Dio e
preferirono costruirsi degli idoli, simili a quelli che avevano visto
adorare per molti anni in Egitto; così dissero ad Aaronne di costruire un
vitello d’oro, perché avessero un idolo da adorare.
La Bibbia ci dà un ulteriore dettaglio:
"…si
rallegrarono per l'opera delle loro mani".
Invece di rallegrarsi di ciò che Dio prometteva loro nella Sua Parola, si
rallegrarono dell’opera scultorea che avevano forgiato e che dava loro la
certezza di avere un dio ben visibile e luccicante sotto i raggi del sole.
Carissimo/a,
tu pensi che queste cose non accadano più? Basta che esamini attentamente la
tua vita o quella delle persone che ti circondano per scoprire quanti déi
luccicanti e ben visibili ci siano in giro!
Nelle nostre case ce n’è uno che parla e suona tutto il giorno: la nostra
cara TV. Accanto, sulla nostra scrivania, ce n’è uno che ci permette di
viaggiare in tutto il mondo, con il clic di un mouse, cioè il nostro PC. E
poi ci sono quelli rombanti che stazionano nei nostri garage, le nostre
auto, che ci permettono di viaggiare e di dimenticare … E non mi dilungo
oltre, anche se la lista è lunga!
Quale fu la conseguenza dell’atteggiamento del popolo ebraico?
"Ma Dio si ritrasse da loro e li abbandonò al culto
dell'esercito del cielo…"
C’è un esercito in cielo, quello degli spiriti maligni, con un formidabile
condottiero e principe… Satana.
Questo esercito si nasconde sapientemente dietro ai nostri dèi da tavolino,
così come si nascondeva all’interno del vitello d’oro. E noi ascoltiamo ogni
giorno i suoi consigli utili, i suoi suggerimenti allettanti, le sue
confidenze malvagie … così la nostra mente, invece di essere influenzata
dalle "parole di vita eterna" che Dio ci ha trasmesso, è soggiogata dal
potere dell’esercito del cielo.
Io non sto dicendo che l’auto, il PC e la TV non possano esserci utili,
affatto! Sto semplicemente dicendo che l’uso che ne facciamo può essere
contrario al pensiero di Dio per la nostra vita. Se essi sostituiscono il
posto che il Padre celeste deve avere nel nostro cuore, noi ci ritiriamo
inesorabilmente dalla presenza di Dio e restiamo in balìa dell’esercito di
spiriti maligni che gestiscono il potere nel mondo.
Perciò oggi, la Parola di Dio ci spinge a riflettere sulle nostre azioni e a
chiedere perdono a Dio per il tempo che non Gli dedichiamo, sottraendoci
alla Sua presenza e alla Sua benefica influenza
Claudia Guiati