Pasqua di resurrezione
Cari concittadini,
tra pochi giorni, nel nostro paese, i cristiani ed anche coloro che non lo
sono, festeggeranno la Pasqua di risurrezione. Come le altre feste
religiose, per i non cristiani sarà un’altra occasione per sedersi intorno
ad una tavola con i propri cari e per mangiare abbondantemente; senza
dimenticare che il giorno dopo seguirà l’immancabile pic-nic di Pasquetta.
In occasione di tutti questi festeggiamenti, sarebbe opportuno riflettere
sul vero significato della Pasqua di risurrezione di Gesù Cristo, perché
questa è la vera ragione per cui questa festa fu istituita in passato.
Noi siamo forse troppo impegnati a … festeggiare qualcos’altro?
Il centro della festa è GESU’ CRISTO, che circa 2000 anni fa è venuto sulla
Terra, nascendo dalla vergine Maria. Dopo aver vissuto 33 anni e dopo aver
predicato il Vangelo della Salvezza divina, accettò volontariamente di
portare a compimento la Sua opera, morendo sulla croce per saldare il debito
dei peccati di tutta l’umanità passata, presente e futura.
In questa umanità siamo compresi tutti noi, io ed anche tu che leggi queste
poche righe.
Il sacrificio volontario di Gesù Cristo sulla croce è
per ognuno di
noi
il passaggio obbligato per ottenere la salvezza eterna.
Se tu ed io non riconosciamo in modo personale ed individuale che Gesù
Cristo è il Salvatore, se non riconosciamo di avere bisogno del Suo perdono
e della Sua morte al posto nostro, saremo perduti irrimediabilmente per
l’eternità.
Passati tre giorni dalla Sua morte, Gesù Cristo è risuscitato, cioè è
tornato in vita: proprio questo è l’oggetto della festa di Pasqua ed è
questa la prova della Vera Utilità del Suo sacrificio.
Se fosse rimasto morto la Sua opera di salvezza non avrebbe avuto alcun
valore: invece Dio Padre l’ha risuscitato, perché anche noi vivessimo, cioè
fossimo i destinatari della vita eterna.
Ci sono prove di questa risurrezione?
Sì, ci sono! Dopo essere risuscitato, fu visto per 40 giorni da molti
testimoni, che sospinti dallo Spirito Santo ci hanno lasciato delle
testimonianze certe nella Bibbia, la Parola di Dio. Al termine di questo
periodo di 40 giorni, i Suoi discepoli Lo videro salire in cielo: da quel
giorno, Gesù Cristo è alla presenza di Dio Padre.
Per questa ragione, i veri cristiani ricordano la risurrezione, con una
festa che ricorre tra marzo ed aprile.
Tuttavia il nostro ricordo non è limitato ad una festività annuale: anche
ogni giorno dell’anno, ed in particolare ogni domenica (il primo giorno
della settimana cristiana), i cristiani celebrano quanto Gesù Cristo ha
compiuto per loro, con il gesto solenne del pane spezzato e del vino
condiviso, simboli del Suo corpo spezzato e del Suo sangue versato per noi.
Questi gesti ci sono stati insegnati e ordinati dal nostro Sommo Maestro
Gesù! Durante la Cena domenicale noi ricordiamo la Sua morte e la Sua
risurrezione.
Sappiamo anche che, secondo la Sua promessa, Gesù tornerà a prendere coloro
che credono in Lui per portarli con sé, proprio come è stato per Lui.
Egli stesso infatti disse:
“Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse
che io vado a prepararvi un luogo?
Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo,
tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche
voi; e del luogo dove io vado, sapete anche la via”.
E gli angeli dichiararono ai discepoli che lo videro salire al Padre:
“Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo?
Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà
nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo.”
La nostra speranza
è
che anche tu possa realizzare in questa Pasqua, il Suo vero significato e
che tu possa vivere quella comunione con Gesù Cristo, il Figlio di Dio, per
mezzo dello Spirito Santo.