Questa è l'interpretazione delle parole:
Mené, Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine;
Téchel,
tu sei stato pesato con la
bilancia e sei stato trovato
mancante.
Sono parole
che dichiarano la sentenza di condanna per i motivi prima descritti dal
profeta Daniele:
"E tu, Baldassar, suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore… …ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo...
… tu hai lodato gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra,
i quali non vedono, non odono e non comprendono,
e non hai glorificato il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale,
e dal quale dipendono tutte le tue vie.
Il re Baldassar fu deposto e ucciso dall’esercito del re Dario il medo,
quella notte stessa e la sentenza di condanna di Dio si rivelò puntuale.
"… è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio." (tratto dalla lettera agli Ebrei 9:27)
In questo giudizio che avverrà dopo la morte, ogni uomo dovrà comparire davanti al Creatore dei cieli e della Terra che giudicherà in modo equo e inappellabile ogni creatura.Davanti a Lui avremo una bilancia giusta, il Suo giudizio è veramente GIUSTO!
La
bilancia falsa è un abominio per il SIGNORE, ma il peso giusto gli è gradito.
Così dichiarava il saggio Salomone relativamente ai giudizi giusti di Dio!
"Tutte le vie dell'uomo gli sembrano rette, ma il Signore pesa i cuori." (Proverbi 21:2)
Il Signore quindi pesa i cuori … di tutti gli uomini, anche quelli che
dicono di non sapere …
Solo umiliando il
nostro cuore davanti a Dio e riconoscendo l’opera redentrice di Gesù Cristo
per l’umanità e quindi glorificando
Dio, non avremo la sentenza di condanna su di noi.
"Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù,
perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù
mi ha
liberato dalla legge del peccato e della morte.
"Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio,
affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo,
ma perché il mondo sia salvato
per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato,
perché
non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo
e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce,
perché le
loro opere erano malvagie.