i fondamenti del Vangelo
ESSERE CERTI DELLA SALVEZZA
Abbiamo visto come oggi, chiunque:
- abbia ascoltato il Vangelo
di Gesù Cristo;
- abbia creduto il Vangelo di
Gesù Cristo;
- abbia ricevuto il Vangelo di
Gesù Cristo;
…sia diventato (per
opera di Dio):
- una nuova creatura:
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono
passate: ecco, sono diventate nuove.
E colui che siede sul trono disse: Ecco, io faccio nuove tutte le cose.
…a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare
figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati
da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da
Dio.
Questo miracolo… questa resurrezione
a nuova vita è ciò che la Parola definisce come “la
Salvezza” (che è già ora una realtà presente – cfr Efesini 1:3-14, al
momento invisibile, ma che sarà pienamente manifestata
nel Giorno di Cristo).
Tutto è quindi nuovo, la
nuova creatura, la
nuova creazione, i
nuovi principi… tutto è eterno
come Dio, perfetto come Dio, questa è la descrizione della nuova creazione:
Non ci sarà più nulla di maledetto.
Ma questo punto le domande che possono nascere nel cuore dell’uomo (che non
vede ancora questa realtà perfetta), sono:
- come posso essere certo di essere salvato?
- come posso essere certo di non perdere questa salvezza?
Queste domande, che salgono spontaneamente dal cuore dell’uomo, sono
domande che ci poniamo solo
perché la nostra natura carnale è in uno stato di peccato soggetto alla
corruzione… il peccato che nasce dall’incredulità:
- nella Parola di Dio
- nella Potenza di Dio
- nella Fedeltà di Dio
Ma, alla luce della nostra “nuova realtà spirituale”, dobbiamo comprendere
che queste promesse non provengono
da un uomo soggetto alla corruzione, alla corruttibilità… provengono dalla
VERITA’, dall’ONNIPOTENTE e dal FEDELE (tutto avviene per Opera di Dio)!
Dobbiamo quindi imparare a fondare le nostre certezze (ed in particolare la
certezza della nostra salvezza) su tre punti essenziali:
1) DIO E’ VERITA’
2) DIO E’ ONNIPOTENTE
3) DIO E’ FEDELE
*****
DIO
E’ VERITA’
- Davide (l’uomo secondo il cuore di Dio), aveva questa certezza:
Ora, o Signore, DIO, tu sei Dio, le tue parole sono verità…
E se Dio è Verità, anche le sue opere sono Verità (e il credente è Opera
delle sue mani – cfr Efesini 2:10 - in una nuova creazione perfetta):
Alleluia. Io celebrerò il SIGNORE con tutto il cuore nel convegno dei
giusti e nell'assemblea.
Grandi sono le opere del SIGNORE e contemplate da chi le ama.
Le sue opere sono splendide e magnifiche e la sua giustizia dura in eterno.
Ha lasciato il ricordo dei suoi prodigi; il SIGNORE è pietoso e
misericordioso.
Egli dà cibo a quanti lo temono e si ricorda in eterno del suo patto.
Egli ha mostrato al suo popolo la potenza delle sue opere, gli ha dato
l'eredità delle nazioni.
Le opere delle sue mani sono verità e giustizia; tutti i suoi precetti sono
fermi, stabili in eterno, fatti con verità e rettitudine.
(Salmo 111:1-8)
E se Dio è Verità, anche la Sua Parola è Verità, perché come disse Balaam,
nella sua “profezia forzata dallo Spirito Santo”:
Dio non è un uomo, da poter mentire, né un figlio d'uomo, da doversi
pentire.
Quando ha detto una cosa non la farà?
O quando ha parlato non manterrà la parola?
(Numeri 23:19)
E Gesù stesso dichiarò in preghiera al Padre:
Gesù gli disse: Io sono la via, la
verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
(Giovanni 14:6)
Partendo da questo fondamento, dobbiamo considerare che Dio, essendo LA
VERITA’, dice sempre la VERITA’!
Possiamo quindi contare pienamente sulla Sua Parola e possiamo quindi essere
assolutamente certi di ciò che ci dice con la Sua Parola!
Gesù disse:
In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che
mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla
morte alla vita.
(Giovanni 5:24)
- abbiamo (oggi)
la vita eterna
- eviteremo
(domani) il giudizio (Paolo
dichiara che
Gesù che ci libera dall'ira imminente
– cfr 1 Tessalonicesi 1:9)
- siamo passati (oggi)
dalla morte alla vita
Questo perché il Sacrificio di Gesù
Cristo (e niente altro):
- ci da la Vita Eterna:
Perciò Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che se non mangiate la
carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in
voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo
risusciterò nell'ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui.
- ci farà evitare il giudizio di
Dio,
perchè:
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua
grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la
risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una eredità incorruttibile, senza
macchia e inalterabile.
(1 Pietro 1:3-4)
Gesù, nell’identificarsi con il Buon
Pastore, disse ancora:
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono; e io
do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia
mano.
Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle
dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo uno.
(Giovanni 10:27-30)
Pertanto se siamo le Sue pecore (Lo
ascoltiamo e Lo seguiamo):
- abbiamo ricevuto
(oggi) la vita eterna
- nessuno
(domani) ci rapirà dalla Sua mano
- perché l’Onnipotente ci protegge
D’altronde il ladrone sulla croce
morì avendo solo questa certezza (non poteva certo contare su altro):
Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo?
Salva te stesso e noi!»
Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che
ti trovi nel medesimo supplizio?
Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre
azioni; ma questi non ha fatto nulla di male».
E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!»
Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».
Il ladrone sulla croce,
dicendo:
Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno;
aveva evidentemente la certezza che:
- la morte non era la fine di
tutto;
- la fede era sufficiente per ottenere la vita eterna
- in questa vita ci si prepara
per la vita futura
- la salvezza è un atto di grazia immeritato (non dipende dal male compiuto
e nemmeno dal bene compiuto)
- la fede non si acquisisce con riti cerimoniali o sacramenti
- Gesù Cristo era in grado di garantirgli la vita eterna in un istante
E’ questa fede ci necessita per essere certi della Salvezza!
Questa è la parola della fede che noi annunciamo; perché, se con la bocca
avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo
ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per
ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati.
(Romani 10:8-10)
SU QUESTI FONDAMENTI CERTI E VERI
Non dobbiamo quindi cercare dei segni in noi stessi per essere certi della
salvezza.
Se siamo salvati per la fede nella
Sua Parola, la certezza della nostra salvezza è nella Sua Parola… e se
Dio ha detto:
…come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio
dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna.
Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio,
affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e
crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.
(Giovanni 6:40)
Come potrebbe il credente, rigenerato dallo Spirito Santo a Nuova Vita, in
una Nuova creazione, fidarsi ancora dei sensi “naturali”, propri di un corpo
soggetto alla corruzione ed alla corruttibilità, profondamente intriso dal
dubbio e dall’inclinazione naturale alla infedeltà?
*****
DIO E’ ONNIPOTENTE
Dio è Colui che compie le Grandi Opere:
Nel principio Dio creò i cieli e la terra.
(Genesi 1:1)
È bello celebrare il SIGNORE e cantare le tue lodi, o Altissimo; proclamare
al mattino la tua bontà, e la tua fedeltà ogni notte, sulla lira a dieci
corde e sulla cetra, con la melodia dell'arpa!
Poiché tu m'hai rallegrato con le tue meraviglie, o SIGNORE; io canto di
gioia per le opere delle tue mani.
Come sono grandi le tue opere, o SIGNORE!
Come sono profondi i tuoi pensieri!
L'uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo: che gli empi
germogliano come l'erba e tutti i malfattori fioriscono per essere distrutti
in eterno. Ma tu, o SIGNORE, siedi per sempre in alto.
Poiché, ecco, i tuoi nemici, o SIGNORE, ecco, i tuoi nemici periranno e i
malfattori saranno dispersi.
Ma tu mi dai la forza del bufalo; io sono cosparso d'olio fresco.
I miei occhi hanno visto la rovina di quelli che m'insidiano; il mio
orecchio ha udito la disfatta dei malvagi che si avventano contro di me.
Il giusto fiorirà come la palma, crescerà come il cedro del Libano.
Quelli che sono piantati nella casa del SIGNORE fioriranno nei cortili del
nostro Dio.
Porteranno ancora frutto nella vecchiaia; saranno pieni di vigore e
verdeggianti, per annunciare che il SIGNORE è giusto; egli è la mia rocca, e
non v'è ingiustizia in lui.
(Salmo 92)
Davide, riconobbe la Maestà di Dio davanti agli idoli del suo tempo:
Tutte le nazioni che hai fatte verranno a prostrarsi davanti a te, Signore,
e glorificheranno il tuo nome.
Poiché tu sei grande e operi meraviglie; tu solo sei Dio.
(Salmo 86:8-10)
E Dio stesso dichiara la Sua Potenza (paragonata ironicamente all’inutilità
degli idoli ed alla folle fede dei pagani):
Così parla il SIGNORE, re d'Israele e suo redentore, il SIGNORE degli
eserciti: "Io sono il primo e sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio.
Chi, come me, proclama l'avvenire fin da quando fondai questo popolo antico?
Che egli lo dichiari e me lo provi! Lo annuncino essi l'avvenire, e quanto
avverrà!
Non vi spaventate, non temete! Non te l'ho io annunciato e dichiarato da
tempo?
Voi me ne siete testimoni. C'è forse un Dio fuori di me?
Non c'è altra Rocca; io non ne conosco nessuna"».
Quelli che fabbricano immagini scolpite sono tutti vanità; i loro idoli più
cari non giovano a nulla; i loro testimoni non vedono, non capiscono nulla,
perché essi siano coperti di vergogna.
Chi fabbrica un dio o fonde un'immagine che non gli serva a nulla?
Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno coperti di vergogna, e gli
artefici stessi non sono che uomini! Si radunino tutti, si presentino!...
Saranno spaventati e coperti di vergogna tutti insieme.
Il fabbro lima il ferro, lo mette nel fuoco, forma l'idolo a colpi di
martello
e lo lavora con braccio vigoroso; soffre perfino la fame e la forza gli vien
meno; non beve acqua e si affatica.
Il falegname stende la sua corda, disegna l'idolo con la matita, lo lavora
con lo scalpello, lo misura con il compasso, ne fa una figura umana, una
bella forma d'uomo, perché abiti una casa. Si tagliano dei cedri, si
prendono degli elci, delle querce, si fa la scelta fra gli alberi della
foresta, si piantano dei pini che la pioggia fa crescere. Poi tutto questo
serve all'uomo per fare fuoco, ed egli ne prende per riscaldarsi, ne accende
anche il forno per cuocere il pane; e ne fa pure un dio e lo adora, ne
scolpisce un'immagine, davanti alla quale si inginocchia.
Ne brucia la metà nel fuoco, con l'altra metà prepara la carne, la fa
arrostire, e si sazia. Poi si scalda
e dice: «Ah! mi riscaldo, godo a veder questa fiamma!»
Con l'avanzo si fa un dio, il suo idolo, gli si prostra davanti, lo adora,
lo prega
e gli dice: «Salvami, perché tu sei il mio dio!»
Non sanno nulla, non capiscono nulla; hanno impiastrato loro gli occhi
perché non vedano, e il cuore perché non comprendano. Nessuno rientra in se
stesso e ha conoscimento e intelletto per dire: «Ne ho bruciato la metà nel
fuoco, sui suoi carboni ho fatto cuocere il pane, vi ho arrostito la carne
che ho mangiata; con il resto farei un idolo abominevole? Mi inginocchierei
davanti a un pezzo di legno?»
Un tal uomo si pasce di cenere, il suo cuore sviato lo inganna al punto che
non può liberarsene e dire: «Ciò che stringo nella mia destra non è forse
una menzogna?»
(Isaia 44:6-20)
Giobbe (dopo una dura prova) riconobbe una cosa fondamentale:
Io riconosco che tu puoi tutto e che nulla può impedirti di eseguire un tuo
disegno.
(Giobbe 42:2)
E se il disegno benevolo di Dio è
quello di portare a salvezza chiunque crede in Gesù Cristo (cfr Efesini
1:4-14; 3:11)…
nulla può impedire di eseguire il Suo
disegno
Per questo Paolo prorompe in un inno di Lode della Potenza di Dio:
Se Dio è per noi chi sarà contro di
noi?
Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti,
non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?
Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.
Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è
risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.
Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione,
l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Com'è scritto: «Per amor di te
siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da
macello».
Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che
ci ha amati.
Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né
cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né profondità, né
alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo
Gesù, nostro Signore.
(Romani 8:31-39)
Paolo ci ha insegnato che la Potenza di Dio è pienamente espressa nel
Vangelo:
Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la
salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco; poiché in esso
la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com'è scritto: «Il
giusto per fede vivrà».
(Romani 1:16-17)
E questa Potenza è comunque garantita… al di là delle nostre debolezze:
Chi sei tu che giudichi il domestico altrui?
Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà
tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi.
Pietro, ci insegna ancora che la
nostra vita eterna e la nostra salvezza (già compiuta),
sono conservate nei cieli dalla
Potenza di Dio:
Essa è conservata in cielo per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi
mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi
tempi.
Siamo anche noi convinti che né
morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future,
né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno
separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore?
(Romani 8:38-39)
*****
DIO E’ FEDELE
Noi siamo profondamente influenzati dalla nostra inclinazione alla
infedeltà, la nostra incostanza, la nostra incapacità di mantenere la parola
data…
La fedeltà
è merce molto rara, nel Libro dei proverbi troviamo una massima eloquente:
Molta gente vanta la propria bontà; ma un uomo fedele chi lo troverà?
Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare;
perché fedele è colui che ha fatto le promesse.
(Ebrei 10:23)
Davide (l’uomo secondo il cuore di Dio), aveva questa certezza:
Il SIGNORE ha fatto a Davide questo giuramento di verità, e non lo
revocherà…
Paolo aveva questa profonda certezza nella
fedeltà di Dio:
Egli vi renderà saldi sino alla fine, perché siate irreprensibili nel giorno
del Signore nostro Gesù Cristo.
Fedele è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo
Gesù Cristo, nostro Signore.
Anche davanti:
- alle tentazioni:
(1 Corinzi 10:13)
- alle sofferenze:
Per il resto, fratelli, pregate per noi perché la parola del Signore si
spanda e sia glorificata come lo è tra di voi, e perché noi siamo liberati
dagli uomini molesti e malvagi, poiché non tutti hanno la fede.
Ma il Signore è fedele ed egli vi renderà saldi e vi guarderà dal maligno.
Gesù Cristo è stato dichiarato nei cieli: “il
Fedele”:
Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui
che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono
e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il
principe dei re della terra.
A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che
ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la
gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco.
Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e
combatte con giustizia.
E Dio (in Cristo, il Fedele) compie
ogni cosa nel credente:
Come riconosce anche Paolo:
In lui siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il
proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria
volontà, per essere a lode della sua gloria; noi, che per primi abbiamo
sperato in Cristo.
(Efesini 1:11-12)
Questa potente efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel
cielo, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni
altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello
futuro.
Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo
alla chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a
compimento ogni cosa in tutti.
*****
CONCLUSIONE
Mosè, l’uomo che vide Dio all’opera per il Suo popolo, compose un cantico,
nel quale troviamo questa espressione:
Egli è la rocca, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono
giustizia.
È un Dio fedele e senza iniquità. Egli è giusto e retto.
Se la salvezza fosse garantita dai nostri meriti, dalla nostra fedeltà,
dalla nostra capacità di sopportare… avremmo ben motivo di dubitarne della
certezza, ma in Cristo e per Cristo noi sappiamo con certezza che la nostra
Salvezza è garantita!
Ed eterna vuole dire eterna… non
che finisce, in quanto il peccato
(la corruzione) non ha più alcun
potere sulla Nuova Creatura; sui
figli di Dio, come insegna Paolo:
…infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la
legge ma sotto la grazia.
Le nostre sicurezze, le nostre garanzie circa la nostra Salvezza sono
quindi:
- Il sangue di Gesù Cristo; non
sono quindi le nostre opere, la nostra fedeltà, le nostre preghiere, l’aver
ottemperato ai sacramenti religiosi… solo il Sangue di Gesù Cristo ci
protegge dal giudizio di Dio e dalla morte;
- Le mani dell’Onnipotente; non
sono quindi le circostanze, le nostre cadute, la nostra fedeltà… solo le
Mani dell’Onnipotente ci proteggono dal cadere dalla nostra posizione in
Cristo!
D’altronde il Signore ci ha dato la
caparra dello Spirito Santo (cfr 2 Corinzi 1:22; 5) che è
il pegno, la garanzia della Sua
Veridicità, della Sua Potenza e della Sua Fedeltà:
In lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo
della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo
dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno della nostra
eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode
della sua gloria.
Conosciamo il SIGNORE, sforziamoci di conoscerlo!
La sua venuta è certa, come quella dell'aurora; egli verrà a noi come la
pioggia, come la pioggia di primavera che annaffia la terra».
E il Signore ci ha garantito che la Sua Venuta è vicina:
Poi mi disse: «Queste parole sono fedeli e veritiere; e il Signore, il Dio
degli spiriti dei profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi
servi ciò che deve accadere tra poco».
«Ecco, sto per venire. Beato chi custodisce le parole della profezia di
questo libro».
Io, Giovanni, sono quello che ha udito e visto queste cose.
E, dopo averle viste e udite, mi prostrai ai piedi dell'angelo che me le
aveva mostrate, per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo; io sono
un servo come te e come i tuoi fratelli, i profeti, e come quelli che
custodiscono le parole di questo libro. Adora Dio!»
Poi mi disse: «Non sigillare le parole della profezia di questo libro,
perché il tempo è vicino. Chi è ingiusto continui a praticare l'ingiustizia;
chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare
la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora».
«Ecco, sto per venire e con me avrò la ricompensa da dare a ciascuno secondo
le sue opere.
Io sono l'alfa e l'omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine.
Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita
e per entrare per le porte della città!
Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e
chiunque ama e pratica la menzogna.
Io, Gesù, ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle
chiese.
Io sono la radice e la discendenza di Davide, la lucente stella del
mattino».
Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni». E chi ode, dica: «Vieni».
Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita.
Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se
qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli
descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del
libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della
vita e della santa città che sono descritti in questo libro.
Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!»
Amen! Vieni, Signore Gesù!
La grazia del Signore Gesù sia con tutti.
(Apocalisse 22:6-21)