i fondamenti del Vangelo
Essere testimoni di Cristo
L’INSEGNAMENTO BASILARE
Abbiamo visto come oggi, chiunque:
- abbia ascoltato il
Vangelo di Gesù Cristo;
- abbia creduto il Vangelo
di Gesù Cristo;
- abbia ricevuto il
Vangelo di Gesù Cristo;
…sia diventato (per
opera di Dio):
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie
sono passate: ecco, sono diventate nuove.
E colui che siede sul trono disse: Ecco, io faccio nuove tutte le cose.
…a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di
diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali
non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo,
ma sono nati da Dio.
Questo miracolo… questa
resurrezione a nuova vita è ciò che la Parola definisce come “la
Salvezza” (che è già ora una realtà presente – cfr Efesini 1:3-14,
al momento invisibile, ma che sarà pienamente manifestata
nel Giorno di Cristo).
Abbiamo anche visto come, di questa
Salvezza, noi (se siamo
figli di Dio) possiamo
esserne assolutamente certi perché:
- GESU’, LA VERITA’ ce lo ha detto e ci ha rivelato il DISEGNO DI DIO
che la concerne
- DIO E’ POTENTE da portare
a compimento il SUO DISEGNO
- DIO E’ FEDELE e nulla può
ostacolare l’adempimento della SUA VOLONTA’.
Il miracolo
della Salvezza operato da Dio,
realizza quella comunione dell’uomo con Dio nella persona di Gesù
Cristo; ed implica necessariamente una identificazione nella morte e
nella risurrezione con Lui.
Ed abbiamo visto ancora come queste realtà spirituali devono (per
comandamento di Gesù) essere testimoniate mediante dei segni esteriori,
il primo dei quali è il battesimo.
Abbiamo poi considerato come il neonato spirituale ha bisogno di
passare molto tempo con il Padre
per crescere e per questo ha fame e si nutre
del puro latte spirituale che
trova nella lettura e nella meditazione della Parola di Dio e ricerca la
comunione con Lui nella preghiera personale.
Abbiamo ancora imparato come la
persecuzione della nuova creatura sotto ogni aspetto (corpo, anima e
spirito) sia assolutamente normale in quanto parte integrante del
“progetto di salvezza” che si compie nel credente ed è il segno di
essere dalla parte di Colui che
ha vinto, perchè…
tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno
perseguitati
(cfr 1 Timoteo 3:12).
Se dunque siamo diventati figli
di Dio (e tali siamo –
cfr 1 Giovanni 3:1) abbiamo inoltre
considerato che il compito principale di un figlio è di ubbidire
a suo padre, proprio come è stato ubbidiente Gesù stesso perché
…
qual egli è, tali siamo anche noi in questo mondo
(cfr 1 Giovanni 4:17), anche se questo ha un costo (e ci costerà ogni
volta) ma è abbondantemente ricompensato!
Abbiamo ancora potuto constatare come la comunione fraterna è un luogo
di profonda benedizione per ordine di Dio stesso e siamo tutti chiamati
a prenderne parte contribuendo ciascuno con il vigore che lo Spirito
Santo da ad ognuno per l’utile e l’edificazione comune.
Infine abbiamo potuto considerare come la nostra vita spirituale debba
essere perfezionata attraverso la santificazione, ovvero la progressiva
guarigione di tutto il corpo che avviene mediante la assimilazione
dell’alimento spirituale (la
Parola di Dio) e il percorso di riabilitazione (il superamento delle
prove).
Vogliamo ora considerare come la vita terrena di una nuova creatura,
rigenerata dallo Spirito Santo, abbia una missione da svolgere:
essere testimone di Cristo in
questo mondo!
Gesù disse ai Suoi discepoli:
…mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e
fino all'estremità della terra
Essere testimoni di Cristo
(mi
sarete testimoni)
è una profezia/ordine di Gesù dato ai
Suoi discepoli… e se uno
vuole essere un discepolo di Gesù è pertanto chiamato ad esserlo!
Ma per essere dei testimoni
efficaci occorre innanzi tutto avere visto Gesù Cristo, conoscerLo
personalmente ed conoscere ogni cosa di Lui, altrimenti saremo testimoni
di cosa?
Per questo motivo è fondamentale tenere ben presente che prima di
mandare i Suoi, Gesù dichiara loro:
Ogni
potere mi è stato dato in cielo e sulla terra.
Se non siamo ben consapevoli di questa realtà troveremo alquanto
difficile testimoniare di Lui!
Infatti Gesù, sulla base di questa dichiarazione prosegue:
Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a
osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età
presente.
Sono tre punti essenziali che dobbiamo tenere presente quando vogliamo
evangelizzare (essere
Suoi testimoni).
1)
Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra.
Il trionfo di Cristo è totale e la Sua proclamazione è universale:
Vidi nella destra di colui che sedeva sul trono un libro scritto di
dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. E vidi un angelo potente
che gridava a gran voce: «Chi è degno di aprire il libro e di sciogliere
i sigilli?»
Ma nessuno, né in cielo, né sulla terra, né sotto la terra, poteva
aprire il libro, né guardarlo. Io piangevo molto perché non si era
trovato nessuno che fosse degno di aprire il libro, e di guardarlo.
Ma uno degli anziani mi disse: «Non piangere; ecco, il leone della tribù
di Giuda, il discendente di Davide, ha vinto per aprire il libro e i
suoi sette sigilli».
Poi vidi, in mezzo al trono
(Dio) e alle quattro creature
(il creato) viventi e in mezzo
agli anziani (I testimoni di Dio),
un Agnello in piedi, che sembrava essere stato immolato, e aveva sette
corna (il potere di Dio) e
sette occhi (la conoscenza di Dio)
che sono i sette spiriti di Dio,
mandati per tutta la terra.
Egli venne e prese il libro dalla destra di colui che sedeva sul trono.
Quand'ebbe preso il libro, le quattro creature viventi
(il creato) e i ventiquattro
anziani (i testimoni di Dio)
si prostrarono davanti all'Agnello, ciascuno con una cetra e delle coppe
d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi (i redenti).
Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il
libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato
a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione,
e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno
sulla terra».
E vidi, e udii voci di molti angeli intorno al trono
(i servitori di Dio), alle
creature viventi (il creato)
e agli anziani (i testimoni di Dio);
e il loro numero era di miriadi di miriadi, e migliaia di migliaia.
Essi dicevano a gran voce: «Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di
ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la
gloria e la lode».
E tutte le creature che sono nel cielo, sulla terra, sotto la terra e
nel mare, e tutte le cose che sono in essi, udii che dicevano: «A
colui che siede sul trono, e all'Agnello, siano la lode, l'onore, la
gloria e la potenza, nei secoli dei secoli». Le quattro creature
viventi
(il creato) dicevano: «Amen!»
E gli anziani
(i testimoni di Dio) si
prostrarono e adorarono.
(Apocalisse 5:1-14)
Riusciamo per fede ad essere testimoni di questa realtà spirituale?
Se lo crediamo veramente… questa fede sarà il motore che ci porterà ad
essere Suoi testimoni! Altrimenti la nostra testimonianza non sarà
convincente perché i primi a non esserne convinti saremmo noi!
E in esso andò anche a predicare agli spiriti trattenuti in carcere, che
una volta furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, al tempo
di Noè, mentre si preparava l'arca, nella quale poche anime, cioè otto,
furono salvate attraverso l'acqua.
La vittoria di Gesù Cristo è stato un momento di totale umiliazione per
i Suoi nemici:
…Egli
ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci
condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha
spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo,
trionfando su di loro per mezzo della croce.
(Colossesi 2:14-15)
E il bottino strappato ai nemici è stato distribuito nella Chiesa:
Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei
doni agli uomini.
E Gesù Cristo ha dato alla
Chiesa la Sua Vittoria:
Il
Dio della pace stritolerà presto Satana sotto i vostri piedi.
Paolo dichiara:
Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio,
i quali sono chiamati secondo il suo disegno.
Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere
conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito
tra molti fratelli; e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e
quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha
giustificati li ha pure glorificati.
Che diremo dunque riguardo a queste cose?
Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?
Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi
tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?
Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.
Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è
risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.
Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione,
l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Com'è scritto:
«Per amor di te siamo messi a
morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello».
Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui
che ci ha amati.
Infatti sono persuaso
(pienamente convinto) che né
morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose
future, né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura
potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro
Signore.
(Romani 8:28-39)
2)
Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a
osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.
Una volta pienamente consapevoli del trionfo universale di Cristo, una
volta convinti noi… andiamo
dunque… possiamo convincere gli altri.
Il Vangelo è di per sé una Buona Notizia… una OTTIMA NOTIZIA!
Il Vangelo è la Buona Notizia della guarigione definitiva e perfetta
dell’uomo che:
- è stato inizialmente creato ad immagine di Dio e godeva pienamente
della Sua benedizione:
…Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra
somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del
cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che
strisciano sulla terra».
Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò
maschio e femmina.
Dio li benedisse…
…Dio
ha fatto l'uomo a sua immagine.
- è stato poi destinato a
lavorare e custodire il giardino di Dio, che
Egli aveva piantato ed era
perfettamente fertile e benedetto,
secondo gli ordini di Dio:
Dio il SIGNORE piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi pose l'uomo
che aveva formato.
Dio il SIGNORE fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a
vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo
al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.
Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, e di là si divideva in
quattro bracci.
Il nome del primo è Pison, ed è quello che circonda tutto il paese di
Avila, dove c'è l'oro; e l'oro di quel paese è puro; qui si trovano pure
il bdellio e l'ònice. Il nome del secondo fiume è Ghion, ed è quello che
circonda tutto il paese di Cus. Il nome del terzo fiume è Chiddechel, ed
è quello che scorre a Oriente dell'Assiria. Il quarto fiume è l'Eufrate.
Dio il SIGNORE prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino di Eden perché
lo lavorasse e lo custodisse.
Dio il SIGNORE ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del
giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne
mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai».
(tratto da Genesi 2:8-17)
- è caduto nella disubbidienza e
nella ribellione a Dio ed è
morto spiritualmente (ha perso l’immagine di Dio e tutto ciò che ne
conseguiva) ed è stato
allontanato dalla Presenza di Dio per custodire l’albero della vita:
Dio il SIGNORE mandò via l'uomo dal giardino d'Eden
(il giardino della benedizione),
perché lavorasse la terra da cui era stato tratto (il giardino della
maledizione).
Così egli scacciò l'uomo e pose a oriente del giardino d'Eden i
cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per
custodire la via dell'albero della vita.
- il suo stato di morte
spirituale ha manifestato tutti i suoi sintomi:
Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era piena di violenza.
Questa corruzione dell’uomo ha attirato l’ira di Dio:
Allora Dio disse a Noè: Nei miei decreti, la fine di ogni essere vivente
è giunta poiché la terra, a causa degli uomini, è piena di violenza;
ecco, io li distruggerò, insieme con la terra.
E quel mondo di allora fu distrutto dalle acque, secondo
i decreti di Dio, che con Noè
(predicatore di Giustizia)
giudicò quel mondo di empi e
ricominciò con un altro nuovo mondo temporale:
…non
risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè,
predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi…
- questa “pulizia etnica” non
fu sufficiente; il peccato congenito dell’uomo produsse nuovamente i
suoi effetti perché il cuore
dell’uomo
è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno
(cfr Geremia 17:9).
Il problema dell’uomo è che ha perduto
l’immagine di Dio e questo
suo stato di “disagio” si manifesta con tutte le sue aberrazioni.
Egli è alla continua ricerca di questa
immagine capace di soddisfare
questo problema profondo; questa ricerca spasmodica si riversa così
ovunque (idolatria sotto tutti
gli aspetti) mentre il suo cuore ferito produce ogni tipo di male
quale noi vediamo solo la manifestazione esteriore: le azioni
peccaminose!
Nella sua ribellione verso Dio, l’uomo ha cercato di sostituire
l’immagine di Dio con
immagini più simili a sé stesso (soffocando
la Verità con l’ingiustizia), attirando così su di sé
l’ira di Dio ed
il Suo giudizio consistente
nell’abbandono alla sua mente perversa, fino al totale sovvertimento di
ogni pensiero di giustizia, Paolo descrive mirabilmente questa
situazione:
L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli
uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; poiché quel che si può
conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro;
infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si
vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per
mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili, perché, pur avendo
conosciuto Dio, non l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno
ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo
d'intelligenza si è ottenebrato.
Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la
gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo
corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei
loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che
hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la
creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne
hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; similmente
anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono
infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini
con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa
del proprio traviamento.
Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in
balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente;
ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni
d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità;
calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi,
vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati,
sleali, senza affetti naturali, spietati. Essi, pur conoscendo che
secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte,
non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.
(Romani 1:18-32)
Facendo il dono della Legge
al popolo dal quale doveva venire l’Uomo perfetto (l’Immagine
di Dio), capace di riscattare
l’intera umanità caduta nel peccato, Dio aveva indicato alcuni
precisi ordini:
Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel
cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.
Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE,
il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli
fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso
bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e
osservano i miei comandamenti.
Questo perché Egli aveva già preparato quell’Immagine che serve
all’Uomo: il Suo Figlio Gesù Cristo:
Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è
quello che l'ha fatto conoscere.
(Giovanni 1:18)
Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto,
Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci
il Padre"?
Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me?
(Giovanni 14:8-10)
Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura;
poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla
terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati,
potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di
lui.
Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.
- In Gesù Cristo,
l’uomo ritrova l’Immagine
perfetta di Dio e viene completamente salvato (guarito
perfettamente) da questa sua
insanabile malattia:
Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere
conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito
tra molti fratelli; e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e
quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha
giustificati li ha pure glorificati.
E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la
gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di
gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito.
…avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a
spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni
ingannatrici; a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente
e a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella
giustizia e nella santità che procedono dalla verità.
…vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a
immagine di colui che l'ha creato.
Qui non c'è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro,
Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti.
Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di
misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza.
- in Gesù Cristo l’uomo ritrova la capacità di
operare bene e così compiere
la Volontà di Dio (proprio come nell’Eden… anzi meglio: nella perfezione
spirituale:
- dei nuovi cieli e della nuova
terra perfetti
- alla costante presenza di Dio
- dove Dio stesso
asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né
cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate
E ci dimorerà non come semplice creatura umana, ma da
figlio di Dio in Cristo Gesù:
…infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare
le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le
pratichiamo.
E il cristiano è fin da ora chiamato a:
- lavorare per il Regno di Dio
Tu dunque, figlio mio, fortìficati nella grazia che è in Cristo Gesù, e
le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a
uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri.
Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù…
…Considera quel che dico, perché il Signore ti darà intelligenza in ogni
cosa.
- custodire le Sue Ricchezze da tutti gli attacchi dei pensieri del
mondo:
O Timoteo, custodisci il deposito; evita i discorsi vuoti e profani e le
obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza; alcuni di quelli
che la professano si sono allontanati dalla fede.
Prendi come modello le sane parole che hai udite da me con la fede e
l'amore che si hanno in Cristo Gesù.
Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo che abita in
noi.
Ben diverso sarà il destino di coloro che si ostinano a resistere a Gesù
Cristo (l’Immagine di Dio), sono costretti ad adorare l’immagine
dell’anticristo (con tutte le inevitabili conseguenze di giudizio)!
Se quindi il Vangelo è la Buona Notizia della guarigione definitiva e
perfetta dell’uomo, non va quindi annunciato con tecniche “di questo
mondo” per “addolcire (alterare, falsificare) la pillola” (quasi che
stiamo proponendo una truffa).
Non saranno quindi le belle coreografie a convincere nessuno.
Non saranno le nostre parole più o meno acculturate a fare apprezzare
meglio il Vangelo…
…Esso è di per sé la Potenza di
Dio:
Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la
salvezza di chiunque crede…
(Romani 1:16)
Se noi per primi, riteniamo che
il Vangelo non è la Potenza di Dio
per la salvezza di chiunque crede
(pensando che la “coreografia”, la “divisa che indossiamo”, la “cultura
e l’arte oratoria che sfoggiamo”),
la nostra testimonianza produrrà
un fede fondata sulla sapienza
umana (nelle sue varie diversificazioni) e non
sulla Potenza di Dio!
Ricordiamo cosa scriveva Paolo ai fratelli di Corinto (che amavano
l’apparire e la potenza dell’arte oratoria):
…io,
fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunciarvi la testimonianza
di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; poiché mi proposi di non
sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso.
Io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran
tremore; la mia parola e la mia predicazione non consistettero in
discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e
di potenza, affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza
umana, ma sulla potenza di Dio.
La Buona Novella va predicata (insegnata
in modo dottrinale) e dimostrata (osservandola
e mostrandosi come esempio):
…insegnando
loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.
E come potremmo essere dei buoni
insegnanti se non mostriamo
(nella condotta) come vivere
la fede?
La coerenza è fondamentale per poter essere credibili e rendere
credibile la nostra parola!
Si predica quindi con “la Parola” e con “la condotta”, possiamo vedere
come queste due “predicazioni” devono viaggiare insieme… Paolo così
scriveva a Tito (contrapponendo alla predicazione dei falsi dottori,
quella che doveva essere la predicazione del suo collaboratore):
…tu
esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina:
- i vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, sani nella fede,
nell'amore, nella pazienza;
- anche le donne anziane abbiano un comportamento conforme a santità,
non siano maldicenti né dedite a molto vino, siano maestre nel bene, per
incoraggiare le giovani ad amare i mariti, ad amare i figli, a essere
sagge, caste, diligenti nei lavori domestici, buone, sottomesse ai loro
mariti, perché la parola di Dio non sia disprezzata.
- Esorta ugualmente i giovani a essere saggi, presentando te stesso in
ogni cosa come esempio di opere buone; mostrando nell'insegnamento
integrità, dignità, linguaggio sano, irreprensibile, perché l'avversario
resti confuso, non avendo nulla di male da dire contro di noi.
Esorta i servi a essere sottomessi ai loro padroni, a compiacerli in
ogni cosa, a non contraddirli, a non derubarli, ma a mostrare sempre
lealtà perfetta, per onorare in ogni cosa la dottrina di Dio, nostro
Salvatore.
Infatti la grazia di Dio, salvifica per tutti gli uomini, si è
manifestata, e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni
mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo
santo, aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del
nostro grande Dio e Salvatore, Cristo Gesù.
(Tito 2:1-15)
La nostra predicazione non deve essere distante dal nostro vivere e per
vivere da cristiani occorre avere
Lo Spirito Santo in noi (la Potenza di Dio):
…riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete
testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino
all'estremità della terra
La nostra testimonianza di Cristo
deve essere la dimostrazione
convincente della nostra fede:
Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà
che non si vedono.
Un dimostrazione pratica:
- nella condotta
- nelle parole
Altrimenti la nostra “religiosità” è solo ipocrisia:
Allora Gesù parlò alla folla e ai suoi discepoli, dicendo: «Gli scribi e
i farisei siedono sulla cattedra di Mosè. Fate dunque e osservate tutte
le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono
e non fanno.
Infatti, legano dei fardelli pesanti e li mettono sulle spalle della
gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti
allargano le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli; amano i
primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, i saluti nelle
piazze ed essere chiamati dalla gente: "Rabbì!"
Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro
e voi siete tutti fratelli.
Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il
Padre vostro, quello che è nei cieli.
Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il
Cristo; ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. Chiunque si
innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato.
Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei
cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare
quelli che cercano di entrare.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per
terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio
della geenna il doppio di voi.
…Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della
menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti
della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede.
Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.
Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l'esterno del
bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e
d'intemperanza.
Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere e del piatto,
affinché anche l'esterno diventi pulito.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri
imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d'ossa di
morti e d'ogni immondizia.
Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete
pieni d'ipocrisia e d'iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché costruite i sepolcri ai
profeti e adornate le tombe dei giusti e dite: "Se fossimo vissuti ai
tempi dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nello spargere
il sangue dei profeti!"
In tal modo voi testimoniate contro voi stessi, di essere figli di
coloro che uccisero i profeti...
…Io vi dico in verità che tutto ciò ricadrà su questa generazione.
(tratto da Matteo 23:1-36)
… e dopo aver finto per un po’:
Il
cane torna al suo vomito
e la scrofa lavata torna a rotolarsi nel fango
(tratto da 2 Pietro 2:22)
E’ quindi fondamentale preparare l’evangelizzazione con una buona
testimonianza:
Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle
carnali concupiscenze che danno l'assalto contro l'anima, avendo una
buona condotta fra i pagani, affinché laddove sparlano di voi,
chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a
Dio nel giorno in cui li visiterà.
Non c’è testimone meno attendibile di chi parla di cose che non ha visto
e non vive.
Chi predica bene ma vive nella continua contraddizione di una vita
dissoluta, fa la caricatura di sé stesso, è un buffone, fa della satura
sulla sua stessa persona e scredita la dottrina stessa che predica!
Sarà pazzia… ma
al Padre è piaciuto così:
…il
mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a
Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della
predicazione.
E questo insegnamento deve essere
trasmesso così:
…le
cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a
uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri.
(2 Timoteo 2:2)
E insieme all’insegnamento deve essere trasmessa anche la condotta da
tenere nella sofferenza che inevitabilmente coinvolge il testimone di
Cristo, anche in questo Paolo è stato un esempio per Timoteo:
Tu invece hai seguito da vicino il mio insegnamento, la mia condotta, i
miei propositi, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia
costanza, le mie persecuzioni, le mie sofferenze, quello che mi accadde
ad Antiochia, a Iconio e a Listra. Sai quali persecuzioni ho sopportate;
e il Signore mi ha liberato da tutte.
Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù
saranno perseguitati.
(2 Timoteo 3:10-12)
Dobbiamo inoltre considerare che l’evangelizzazione parte dal peccato
dell’uomo… non dall’amore di Dio!
Il punto di partenza non è
l’Amore di Dio ma il riconoscimento del peccato dell’uomo e
l’ira di Dio verso coloro che
si oppongono alla Verità.
Paolo, ci insegna così, altrimenti non faremo
discepoli del Signore ma
degli uomini ingannati da un Dio che non esiste… da satana!
Purtroppo molti credono in un dio molto diverso dal Dio che ci ha
portato Cristo:
In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei
il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici.
Gesù rispose loro: «Pensate che quei Galilei fossero più peccatori di
tutti i Galilei, perché hanno sofferto quelle cose?
No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo.
O quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate
che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti come loro».
L'ira di Dio
(non l’Amore) si rivela dal cielo
contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità
con l'ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto
in loro, avendolo Dio manifestato loro; infatti le sue qualità
invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin
dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue;
perciò essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Dio, non
l'hanno glorificato come Dio, né l'hanno ringraziato; ma si sono dati a
vani ragionamenti e il loro cuore privo d'intelligenza si è ottenebrato.
Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la
gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo
corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei
loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che
hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la
creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne
hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; similmente
anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono
infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini
con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa
del proprio traviamento.
Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in
balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente;
ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni
d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità;
calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi,
vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati,
sleali, senza affetti naturali, spietati.
Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali
cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi
le commette.
E la fine degli increduli sarà tremenda:
Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra.
La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto
per loro.
E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri
furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della
vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo
le loro opere.
Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l'Ades
restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le
sue opere.
E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato
nello stagno di fuoco.
L’autore della lettera agli ebrei ne parla in modo tragico:
Infatti, se persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto
la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i
peccati; ma una terribile attesa del giudizio e l'ardore di un fuoco che
divorerà i ribelli.
Chi trasgredisce la legge di Mosè viene messo a morte senza pietà sulla
parola di due o tre testimoni.
Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà giudicato degno colui
che avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà considerato profano il
sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato lo
Spirito della grazia?
(Ebrei 10:26-31)
La nostra testimonianza deve quindi essere basata sul giudizio imminente
di Dio!
Il timore di Dio deve pervadere il nostro “parlare” ed il nostro
“vivere”… nella Chiesa e fuori!
Lo scopo dell’evangelizzazione non è però solo l’ubbidienza ad un ordine
o la spinta da senso del dovere… il discepolo di Cristo vive il vero
interesse per i perduti adoperandosi per portare la Buona Notizia nel
modo migliore, nel modo più efficace, per questo non bisogna
“fossilizzarsi” nei metodi utilizzati in un certo contesto storico o
ambientale, ma studiare come meglio trasmettere il messaggio nel
contesto temporale e abituale che ci si trova davanti.
Ricordiamo ancora cosa insegnava Paolo:
…pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per
guadagnarne il maggior numero; con i Giudei, mi sono fatto giudeo, per
guadagnare i Giudei; con quelli che sono sotto la legge, mi sono fatto
come uno che è sotto la legge (benché io stesso non sia sottoposto alla
legge), per guadagnare quelli che sono sotto la legge; con quelli che
sono senza legge, mi sono fatto come se fossi senza legge (pur non
essendo senza la legge di Dio, ma essendo sotto la legge di Cristo), per
guadagnare quelli che sono senza legge.
Con i deboli mi sono fatto debole, per guadagnare i deboli; mi sono
fatto ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni.
E faccio tutto per il vangelo, al fine di esserne partecipe insieme ad
altri.
…Dio
ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché
chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
(Giovanni 3:16)
Come figli di Dio, siamo in
grado di fare le buone opere…
è la nostra vocazione, come ci insegna l’apostolo Paolo:
…infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare
le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le
pratichiamo.
Se dunque siamo stati creati in
Cristo Gesù per fare le buone opere (il
bene) e non lo facciamo…
commettiamo peccato, come ci insegna Giacomo:
Chi
dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
E quale miglior buona opera è l’annunciare il Vangelo ai perduti?
Ma bisogna imparare e vedere gli uomini con gli occhi di Gesù; Egli
aveva tutto un modo particolare di vedere gli uomini… possiamo notare
come:
- vedeva le folle di samaritani
che salivano verso di lui:
La gente uscì dalla città e andò da lui.
Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete».
Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura?
Ebbene, vi dico: alzate gli occhi e guardate le campagne come già
biancheggiano per la mietitura.
Il mietitore riceve una ricompensa e raccoglie frutto per la vita
eterna, affinché il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme.
(Giovanni 4:30-36)
- vedeva le folle della
Decapoli davanti di lui:
Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite
come pecore che non hanno pastore.
Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli
operai.
Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua
mèsse».
(Matteo 9:36-38)
E la chiamata dei discepoli conteneva proprio questa missione:
E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini…
Per questo motivo Gesù stesso comandò ai Suoi discepoli che si
preoccupassero di evangelizzare (portare la testimonianza della Buona
Notizia):
E disse loro: Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni
creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi
non avrà creduto sarà condannato.
(Marco 16:15-16)
Per questo motivo:
- Pietro e Giovanni risposero così ai capi religiosi che volevano
impedirgli di parlare del Vangelo:
E, avendoli chiamati, imposero loro di non parlare né insegnare affatto
nel nome di Gesù.
Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti
a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio. Quanto a noi, non possiamo non
parlare delle cose che abbiamo viste e udite».
- Paolo si sentiva obbligato a testimoniare:
Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo
di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle
vostre coscienze anche voi ci conosciate.
Perché se evangelizzo, non debbo vantarmi, poiché necessità me n'è
imposta; e guai a me, se non evangelizzo!
E vedendo i perduti per quello che realmente sono, si arriva a
scongiurarli ed
esortarli con passione:
E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo:
«Salvatevi da questa perversa generazione».
Quindi il discepolo di Cristo deve:
- trovare nella sua stessa natura spirituale le motivazioni per
evangelizzare
- evangelizzare in ubbidienza all’ordine del Maestro
E la testimonianza resa dal discepolo di Cristo deve essere
intellegibile per chi la ascolta, altrimenti non risulterà efficace in
quanto incompresa e deve trasmettere non tanto la nostra storia quanto
l’azione dello Spirito Santo in noi e quindi essere incentrata:
- sul problema del peccato
- sul giudizio derivante dal peccato
- sull’Opera redentrice operata da Gesù Cristo
- sull’Opera di santificazione operata da Gesù Cristo
Deve quindi contemplare l’intero messaggio di Gesù Cristo…
insegnare a osservare tutte quante le cose che Egli ha comandate.
Ma evangelizzare (essere
testimoni di Cristo) ha un costo… la
persecuzione, infatti
tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù
(ed evangelizzare fa parte di questo vissuto)
saranno perseguitati (cfr 2
Timoteo 3:12).
Troveremo sicuramente molti motivi per non
testimoniare di Cristo:
- in noi stessi, nella nostra natura carnale, nel nostro egoismo, nel
nostro egocentrismo, nella nostra voglia di “apparire” davanti al mondo;
- negli altri uomini, dei
quali elemosiniamo la approvazione e la stima;
- negli attacchi del nemico
(gli attacchi spirituali)
Ma tutto questo non ci deve scoraggiare oltre modo, perché la Promessa
del Signore è perentoria rispetto al comandamento:
3)
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età
presente.
(Matteo 28:20)
La garanzia della costante presenza di Gesù al proprio fianco; questa è
la consolazione che fa
rimanere in piedi il discepolo di
Cristo davanti alla
persecuzione.
Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della
mia partenza è giunto.
Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato
la fede.
Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto
giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti
quelli che avranno amato la sua apparizione.
CONCLUSIONE
- Noi siamo chiamati ad andare
ovunque e testimoniare di Gesù Cristo (e niente altro),
nel Nome della Sua Autorità:
Ogni potere mi è stato
dato in cielo e sulla terra.
Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel
nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a
osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.
- Noi siamo chiamati ad andare
ovunque e testimoniare di Gesù Cristo (e niente altro), perchè solo
Lui ci garantisce la Sua costante presenza fino alla fine dell’età
presente (nessun altro… nemmeno i fratelli in fede più cari):
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età
presente.
Paolo stesso ci insegna:
Cerca di venir presto da me, perché Dema, avendo amato questo mondo, mi
ha lasciato e se n'è andato a Tessalonica…
…Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi
hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato!
Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo
mio il messaggio fosse proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e
sono stato liberato dalle fauci del leone.
Siamo consapevoli che tutto ciò:
- non appaga la vista umana;
- non ci soddisfa nella nostra carne;
- ci fa sentire servi inutili;
- probabilmente non vedremo mai i risultati con i nostri occhi carnali…
…meglio così:
…abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che
non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle
che non si vedono sono eterne.