i fondamenti del Vangelo
IL BATTESIMO
Abbiamo visto nelle puntate precedenti di questo studio, come, di questa Salvezza,
noi (se siamo figli di Dio)
possiamo esserne assolutamente certi perché:
GESU’, LA VERITA’ ce lo ha detto e ci ha rivelato il DISEGNO DI DIO che
la concerne
DIO E’ POTENTE da portare a compimento IL SUO DISEGNO
DIO E’ FEDELE e nulla può ostacolare l’adempimento della SUA VOLONTA’.
Il miracolo
della Salvezza operato da Dio,
realizza quella comunione dell’uomo con Dio nella persona di Gesù Cristo; ed
implica necessariamente una identificazione nella morte e nella risurrezione
con Lui.
L’apostolo Paolo (cha ha vissuto in prima persona un cambiamento
estremamente radicale) afferma:
Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono
passate: ecco, sono diventate nuove.
(2 Corinzi 5:17)
Ed essere in Cristo, significa
poter essere identificato con Lui,
e ancora Paolo ci insegna:
Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo
(come figlio di Adamo), ma Cristo
vive in me (come figlio di Dio)!
La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il
quale mi ha amato e ha dato se stesso per me.
(Galati 2:20)
Tutto questo avviene nella “sfera della realtà spirituale”, una realtà ad
oggi invisibile ma più reale di quello che noi vediamo!
Oggi questa realtà è invisibile a motivo del “velo della carne” ma
il giorno di Cristo la renderà
visibile (cfr 1 Corinzi 3:13), ed è questa la realtà alla quale il
credente (per fede) rivolge il suo
sguardo:
…abbiamo
lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si
vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si
vedono sono eterne.
(2 Corinzi 4:18)
E per Paolo queste parole non erano degli slogan… erano estremamente
pratiche, lui viveva solo in funzione di questa identificazione.
Il primo atto formale di un uomo nato di nuovo è il battesimo, ovvero la
pubblica testimonianza di questo radicale cambiamento interiore, una
dimostrazione delle cose che non si
vedono (cfr Ebrei 11:1).
Il Signore stesso infatti prescrisse questo atto formale per testimoniare
pubblicamente del cambiamento interiore avvenuto con il ravvedimento e la
conversione.
Una prova del cambiamento è sicuramente l’ubbidienza ai Suoi comandamenti,
ed il battesimo è il primo atto esteriore di ubbidienza al quale il
cristiano è chiamato a sottoporsi.
Anche per questo l’apostolo Pietro definisce
il battesimo una richiesta di buona
coscienza davanti a Dio:
Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia
dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio).
*****
Dai primissimi tempi della Chiesa fino ad oggi, i cristiani hanno ubbidito
al Signore facendosi battezzare dopo aver ascoltato e creduto al Vangelo,
dichiarando così pubblicamente che Gesù Cristo era il loro Salvatore e
Signore:
Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati…
(Atti 2:41)
Il battesimo avveniva subito dopo la conversione a Cristo, mai prima e quasi
mai molto dopo.
Le condizioni poste dagli apostoli per impartire il battesimo erano
fondamentalmente due:
la fede nella Persona e nell’Opera di Gesù Cristo (l’adesione totale al Vangelo);
l’avvenuto
ravvedimento e conversione a Cristo ed ai Suoi insegnamenti
A Gerusalemme:
Nel deserto:
Un angelo del Signore parlò a Filippo così: «Àlzati e va' verso mezzogiorno,
sulla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada deserta».
Egli si alzò e partì.
Ed ecco un etiope, eunuco e ministro di Candace, regina di Etiopia,
sovrintendente a tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per
adorare, e ora stava tornandosene, seduto sul suo carro, leggendo il profeta
Isaia.
Lo Spirito disse a Filippo: «Avvicìnati e raggiungi quel carro».
Filippo accorse, udì che quell'uomo leggeva il profeta Isaia, e gli disse:
«Capisci quello che stai leggendo?»
Quegli rispose: «E come potrei, se nessuno mi guida?»
E invitò Filippo a salire e a sedersi accanto a lui.
Or il passo della Scrittura che egli leggeva era questo: «Egli
è stato condotto al macello come una pecora; e come un agnello che è muto
davanti a colui che lo tosa, così egli non ha aperto la bocca. Nella sua
umiliazione egli fu sottratto al giudizio. Chi potrà descrivere la sua
generazione? Poiché la sua vita è stata tolta dalla terra».
L'eunuco, rivolto a Filippo, gli disse: «Di chi, ti prego, dice questo il
profeta? Di se stesso, oppure di un altro?»
Allora Filippo prese a parlare e, cominciando da questo passo della
Scrittura, gli comunicò il lieto messaggio di Gesù.
Strada facendo, giunsero a un luogo dove c'era dell'acqua.
E l'eunuco disse: «Ecco dell'acqua; che cosa impedisce che io sia
battezzato?»
[Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile».
L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».]
Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e
l'eunuco; e Filippo lo battezzò.
Quando uscirono dall'acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo; e l'eunuco,
continuando il suo viaggio tutto allegro, non lo vide più.
(Atti 8:26-40)
Allora Anania andò, entrò in quella casa, gli impose le mani e disse:
«Fratello Saulo, il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada per la
quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di
Spirito Santo».
In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle squame, e ricuperò la
vista; poi, alzatosi, fu battezzato.
(Atti 9:17-18)
Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che
siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?»
E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.
Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro.
(Atti 10:47-48)
Verso la mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i
carcerati li ascoltavano.
A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle
fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e le catene di
tutti si spezzarono.
Il carceriere si svegliò e, vedute tutte le porte del carcere spalancate,
sguainò la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.
Ma Paolo gli gridò ad alta voce: «Non farti del male, perché siamo tutti
qui».
Il carceriere, chiesto un lume, balzò dentro e, tutto tremante, si gettò ai
piedi di Paolo e di Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, che debbo
fare per essere salvato?»
Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua
famiglia».
Poi annunciarono la Parola del Signore a lui e a tutti quelli che erano in
casa sua.
Ed egli li prese con sé in quella stessa ora della notte, lavò le loro
piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi.
Poi li fece salire in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e si rallegrava
con tutta la sua famiglia, perché aveva creduto in Dio.
(Atti 16:25-34)
…uscito di là, entrò in casa di un tale chiamato Tizio Giusto, che temeva
Dio, e aveva la casa attigua alla sinagoga.
Ma Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua
famiglia.
Molti Corinzi, udendo, credevano e venivano battezzati.
(Atti 18:7-8)
Or vi era un tale, di nome Simone, che già da tempo esercitava nella città
le arti magiche, e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un
personaggio importante. Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano
ascolto, dicendo: «Questi è "la potenza di Dio", quella che è chiamata "la
Grande"».
E gli davano ascolto, perché già da molto tempo li aveva incantati con le
sue arti magiche. Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il
lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono
battezzati, uomini e donne. Simone credette anche lui; e, dopo essere stato
battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i
miracoli e le opere potenti che venivano fatti.
(Atti 8:9-13)
Ma Pietro gli disse: «Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai
creduto di poter acquistare con denaro il dono di Dio. Tu, in questo, non
hai parte né sorte alcuna; perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio.
Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è
possibile, ti perdoni il pensiero del tuo cuore. Vedo infatti che tu sei
pieno d'amarezza e prigioniero d'iniquità».
Simone rispose: «Pregate voi il Signore per me affinché nulla di ciò che
avete detto mi accada».
(Atti 8:18-24)
…ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»;
«io, di Cristo» Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per
voi?
O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo?
Ringrazio Dio che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio;
perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome. Ho battezzato
anche la famiglia di Stefana; del resto non so se ho battezzato qualcun
altro.
Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare ma a evangelizzare…
(1 Corinzi 1:12-17)
Questi due ultimi esempi potrebbero spingerci a
impartire il battesimo dopo che
il neoconvertito abbia dato ampia prova della sua conversione, ma ciò
sarebbe comunque un andare oltre
l’insegnamento degli apostoli, infatti possiamo constatare che nulla di
ciò viene suggerito, anche a posteriori di eventi come quelli sopra citati.
Dobbiamo inoltre considerare che nella Scrittura neotestamentaria non
abbiamo nessun esempio di credente che non sia stato battezzato dopo la sua
conversione (avendone avuta la possibilità), ma non dobbiamo nemmeno cadere
nell’errore opposto, ovvero quello di dare al battesimo in se stesso, un
valore salvifico (l’esempio è il
ladrone sulla croce).
Il battesimo (come la
partecipazione alla cena del Signore),
sono infatti “atti esteriori” di qualcosa che avviene nell’interiore e la
raccomandazione della Scrittura è esclusivamente quella di
esaminarsi personalmente… non
esaminare gli altri, nessuno quindi, davanti ad una formale accettazione del
Vangelo (se non davanti ad una palese disubbidienza ad Esso), può impedire
di aderire ad essi (con le eventuali conseguenze):
…ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi
annunciate la morte del Signore, finché egli venga».
Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore
indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore.
Ora ciascuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva dal calice;
poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro se stesso, se non
discerne il corpo del Signore.
Per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono.
Il battesimo è anche un atto formale di fiducia fraterna tra:
- il battezzato che dichiara di sottomettersi alla Chiesa di Dio della quale
entra a farne parte;
- il battezzante che crede alla dichiarazione di fede espressa pubblicamente
dal battezzato;
…ognuno ha la sua parte di responsabilità davanti a Dio!
*****
Possiamo quindi vedere come il battesimo è fondamentalmente:
UNA
TESTIMONIANZA DI IDENTIFICAZIONE CON GESU’ CRISTO
UNA TESTIMONIANZA DI AVVENUTA RIGENERAZIONE E DI
PURIFICAZIONE
UNA
TESTIMONIANZA DI UNA NUOVA IDENTITA’
IL BATTESIMO: TESTIMONIANZA DI IDENTIFICAZIONE CON GESU’ CRISTO
Nella pratica il battesimo cristiano è sempre avvenuto per totale immersione
e rappresenta l’identificazione totale con Cristo nella Sua morte (una
figura di una sepoltura) e nella
Sua resurrezione (per camminare in
novità di vita):
…ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù,
siamo stati battezzati nella sua morte?
Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte,
affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del
Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita.
Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua,
lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua.
(Romani 6:3-5)
…siete
stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati
con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai
morti.
Nel battesimo infatti, sono racchiuse le Verità principali del Vangelo (il
sacrificio per il peccato, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo):
Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche
ricevuto, nel quale state anche saldi, mediante il quale siete salvati,
purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato; a meno che non abbiate creduto
invano.
Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che
Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito;
che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture
(1 Corinzi 15:1-4)
E Paolo insegnò esplicitamente in tal senso, spiegando come queste Verità
fondamentali espresse nel battesimo fossero poi fondamentali nella vita del
credente:
Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui
affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al
peccato; infatti colui che è morto è libero dal peccato.
Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, sapendo
che Cristo, risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più potere
su di lui.
Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il
suo vivere è un vivere a Dio.
Così anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in
Cristo Gesù.
Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue
concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti
d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e
le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non
avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la
grazia.
Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto
la grazia? No di certo!
Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli,
siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte
o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia?
Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito
di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati
dal peccato, siete diventati servi della giustizia.
Parlo alla maniera degli uomini, a causa della debolezza della vostra carne;
poiché, come già prestaste le vostre membra a servizio dell'impurità e
dell'iniquità per commettere l'iniquità, così prestate ora le vostre membra
a servizio della giustizia per la santificazione.
Perché quando eravate schiavi del peccato, eravate liberi riguardo alla
giustizia.
Quale frutto dunque avevate allora?
Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte.
Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la
vostra santificazione e per fine la vita eterna; perché il salario del
peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù,
nostro Signore.
(Romani 6:6-23)
E per i primi cristiani, il battesimo era accompagnato da due espressioni
esteriori:
Strada facendo, giunsero a un luogo dove c'era dell'acqua.
E l'eunuco disse: Ecco dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?
Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile».
L'eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».
Quest'acqua era figura del battesimo (che non è eliminazione di sporcizia
dal corpo, ma la richiesta di una buona coscienza verso Dio).
IL BATTESIMO: TESTIMONIANZA DI AVVENUTA RIGENERAZIONE E DI
PURIFICAZIONE
Un altro aspetto di questo comandamento lo possiamo trovare nella lettera di
Paolo a Tito:
…egli
ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua
misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e del rinnovamento dello
Spirito Santo…
(Tito 3:5)
Il battesimo è anche il simbolo di questo
bagno della rigenerazione
operato da Dio nella Sua
misericordia!
Un bagno che ci purifica,
ci lava,
ci guarisce proprio come ordinò
Gesù al cieco nato:
Passando vide un uomo, che era cieco fin dalla nascita.
I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o
i suoi genitori, perché sia nato cieco?»
Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le
opere di Dio siano manifestate in lui. Bisogna che io compia le opere di
colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può
operare. Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli
occhi del cieco, e gli disse: «Va', làvati nella vasca di Siloe» (che
significa «mandato»).
Egli dunque andò, si lavò, e tornò che ci vedeva.
(Giovanni 9:1-7)
IL BATTESIMO: TESTIMONIANZA DI UNA NUOVA IDENTITA’
Un ultimo aspetto del battesimo è
anche l’atto di essersi rivestiti di
Cristo:
Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di
Cristo.
E si è ufficialmente presentati come
membra del corpo di Cristo: la Chiesa:
Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non
hanno una medesima funzione, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo
in Cristo, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro.
Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo,
benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo.
Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un
unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati
abbeverati di un solo Spirito.
Infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra.
Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per
questo non sarebbe del corpo.
Se l'orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non
per questo non sarebbe del corpo.
Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito,
dove sarebbe l'odorato?
Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto.
Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo?
Ci sono dunque molte membra, ma c'è un unico corpo; l'occhio non può dire
alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho
bisogno di voi».
Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli, sono
invece necessarie; e quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno
onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono
trattate con maggior decoro, mentre le parti nostre decorose non ne hanno
bisogno; ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte
che ne mancava, perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra
avessero la medesima cura le une per le altre.
Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è
onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui.
Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua.
E siamo chiamati ad esercitare i nostri
doni (funzioni del corpo)
per l’edificazione e l’utile comune:
(Romani 12:6-8)
Come membra di Cristo, in questa
nuova identità spirituale
testimoniata nel battesimo, siamo
chiamati a condurci in modo degno del
nome che portiamo, con tutto quello che ne consegue:
La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle
tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno, senza gozzoviglie e
ubriachezze; senza immoralità e dissolutezza; senza contese e gelosie; ma
rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non abbiate cura della carne per
soddisfarne i desideri.
(Romani 13:12-14)
Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di
misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza.
Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che
dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.
Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo
della perfezione.
E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo
corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.
La parola di Cristo abiti in voi abbondantemente, ammaestrandovi ed
esortandovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio,
sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.
Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del
Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.
E tutti rivestitevi di umiltà gli uni verso gli altri, perché
Dio resiste ai superbi ma dà
grazia agli umili.
CONCLUSIONE
- un segno esteriore della identificazione con Cristo e che testimonia
pubblicamente del legame indissolubile che lega il battezzato a Cristo
- un atto pubblico che testimonia pubblicamente del totale fiducia riposta
nella Persona e nell’Opera di Cristo
- un atto simbolico personale di fede che testimonia a noi stessi della
scelta determinata di voler seguire il Signore come dei discepoli
- un atto di ubbidienza a quanto
da Cristo comandato
- una richiesta di buona coscienza (consacrazione a Dio)
- un atto esteriore di
purificazione interiore
- un atto esteriore dell’essersi rivestiti di Cristo
- un atto formale di riconoscimento di Gesù come il Figlio dell’Uomo, quale
Redentore universale
Alla luce di questo possiamo meglio comprendere cosa intendeva dire Gesù:
Or io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio
dell'uomo riconoscerà lui davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà
davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
(Luca 12:8-9)
E comprendere il valore e gli intenti dei primi convertiti:
Quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno
furono aggiunte a loro circa tremila persone.
Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella
comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.
Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli
apostoli.
Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune;
vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il
bisogno di ciascuno.
E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle
case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,
lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano
salvati.
(Atti 2:41-47)