i fondamenti del Vangelo
vivere vittoriosamente come figli
del Padre Onnipotente
Il miracolo
della Salvezza operato da Dio,
realizza quella comunione dell’uomo con Dio nella persona di Gesù Cristo; ed
implica necessariamente una identificazione nella morte e nella risurrezione
con Lui.
Ed abbiamo visto, nelle puntate precedenti di questo studio biblico, come
queste realtà spirituali devono (per comandamento di Gesù) essere
testimoniate mediante dei segni esteriori, il primo dei quali è il
battesimo.
Abbiamo poi considerato come il neonato spirituale ha bisogno di
passare molto tempo con il Padre
per crescere e per questo ha fame e si nutre
del puro latte spirituale che
trova nella lettura e nella meditazione della Parola di Dio e ricerca la
comunione con Lui nella preghiera personale.
La nuova creatura (celeste), in
questa creazione (terrena), vive il disagio di
un pellegrino, di una persona
ormai estranea ai pensieri ed ai valori del mondo presente, di
un viaggiatore che sta passando
rapidamente lungo la strada e che è ormai proiettato verso la sua nuova
Patria (se veramente ha creduto al Vangelo ed alle promesse in Esso
contenute) ed è su questa terra come
ambasciatore di Cristo
e del Regno di Dio (cfr 2 Corinzi
5:20).
Questo suo essere “disagiato” ed “estraneo”, è sicuramente malvisto dai
“residenti”, da coloro che invece fondano le loro radici in questo mondo,
nei suoi valori, nei suoi principi e questo produce in loro una reazione
avversa che si materializza nella
persecuzione; ricordiamo cosa scriveva Paolo a Timoteo:
…tutti
quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.
E la persecuzione (a livello del
corpo, dell’anima e dello spirito) porta il figlio di Dio ad aspirare sempre
più alla patria celeste e crescendo nella
conoscenza di Dio,
la nuova creatura realizza, in
modo sempre più progressivo, i benefici della liberazione dalla schiavitù
del peccato e scopre in modo sempre più completo il valore della Vittoria di
Gesù Cristo.
Gesù infatti disse chiaramente:
Nel
mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo
Ed è meraviglioso vedere come lo Spirito Santo, per mezzo di Giovanni, ha
rivelato (ha tolto il sipario)
per fare vedere ai servi di Dio,
lo “spettacolo della vittoria di Cristo”, che si trova nel libro
dell’Apocalisse che ci apre gli occhi:
- sulla Vittoria di Cristo in merito al presente (Cristo glorificato in
mezzo alle sette chiese)
- sulla Vittoria di Cristo in
merito alle cose che devono avvenire presto (Cristo glorificato nel mondo e
nella nuova creazione)
…perché Gesù Cristo ha vinto:
…anzi ha trionfato:
Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra
carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri
peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci
condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato
i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su
di loro per mezzo della croce.
Giovanni lo vede nella Sua Gloria, venire a instaurare il Regno:
Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco.
Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e
combatte con giustizia.
I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi
e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui.
Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio.
Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano
vestiti di lino fino bianco e puro.
Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le
governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente
del Dio onnipotente.
E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE
DEI SIGNORI.
…e con Lui
ha vinto anche la Chiesa:
…su
questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno
vincere.
-
sul documento che ci condannava
- sui principati e le potestà (il
mondo spirituale nemico) che tenevano schiava la nostra carne conquistata da
satana in Eden
Gesù è quindi venuto sulla terra per vincere ogni resistenza a Dio, per
liberarci dalla vita di peccato e per darci una vita affrancata (libera) e
pienamente soddisfacente, facendosi
partecipi della Sua Vittoria, per
poter vivere con piena soddisfazione nell’Opera del Signore:
Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma
ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù
Cristo.
Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre
abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana
nel Signore.
Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria
che ha vinto il mondo: la nostra fede.
Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di
Dio?
Noi sappiamo che il nostro essere (ad immagine di Dio) è composto da tre
“parti”, il corpo, l’anima e lo
spirito… e che deve essere
mantenuto irreprensibile fino alla venuta di Cristo:
…l'intero
essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile
per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
(1 Tessalonicesi 5:23)
Questa “disciplina” dobbiamo esercitarla in quanto i nostri
nemici faranno di tutto per
minare questa nostra
irreprensibilità!
Vogliamo quindi considerare questi nostri
nemici (che comunque sono
sconfitti per la Vittoria di Cristo):
1) LA NOSTRA CARNE
(che perseguita principalmente il nostro
corpo)
Paolo ci insegna come la nostra carne (la nostra natura malvagia,
il corpo del peccato che è soggetto alla corruzione) è
un nemico… che Gesù Cristo ha
sconfitto:
Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui
affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo più al
peccato; infatti colui che è morto è libero dal peccato.
(Romani 6:6-7)
In questo brano vediamo come la nostra vecchia natura (la
carne, il corpo del peccato)
è stata spiritualmente
crocifissa con Cristo.
Purtroppo, dal punto di vista terreno rimane attaccata al corpo e la
liberazione (già reale nel mondo spirituale) diventerà manifesta e visibile
quando lasceremo questo corpo.
Per questo il credente, per mezzo della nuova nascita, ha ricevuto
una nuova creatura (chiamata
uomo nuovo) e fa parte di
una nuova creazione spirituale.
Allo stato attuale il credente “in vita”, vive con due nature opposte fra
loro:
- una profondamente malvagia che non cambierà mai (e non dobbiamo illuderci
che cambi) che si oppone costantemente al fare la volontà di Dio;
- una squisitamente benigna che è santa e divina, eterna e perfetta, a
somiglianza di Gesù Cristo, che desidera fare la Volontà di Dio.
Ed in questa situazione l’uomo di Dio soffre:
Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio;
non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo
dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo.
Poiché siamo stati salvati in speranza.
(Romani 8:22-24)
Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene
disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo,
eterna, nei cieli.
Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti
della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi.
Poiché noi che siamo in questa tenda gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo
non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è
mortale sia assorbito dalla vita.
(2 Corinzi 5:1-4)
Queste due nature (che allo stato attuale coesistono) hanno aspirazioni e
pensieri opposti fra loro:
Infatti quelli che sono secondo la carne, pensano alle cose della carne;
invece quelli che sono secondo lo Spirito, pensano alle cose dello Spirito.
Ma ciò che brama la carne è morte, mentre ciò che brama lo Spirito è vita e
pace; infatti ciò che brama la carne è inimicizia contro Dio, perché non è
sottomesso alla legge di Dio e neppure può esserlo; e quelli che sono nella
carne non possono piacere a Dio.
(Romani 8:5-8)
Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri
contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete
fare quello che vorreste.
E se è vero che Gesù Cristo ha portato la
Pace con Dio:
Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch'egli
gradisce!
Vi lascio pace; vi do la mia pace.
Io non vi do come il mondo dà.
Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti.
… è altresì vero che ha portato la spada con
la carne:
Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a
metter pace, ma spada.
(Matteo 10:34)
…Egli
è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di
contraddizione (e a te stessa una spada trafiggerà l'anima), affinché i
pensieri di molti cuori siano svelati
(Luca 2:34-35)
Per questo motivo Paolo ci dichiara che nella
nostra carne non abita alcun bene
ed è quindi impossibile (con essa) compiere
alcun bene:
Difatti, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita alcun bene; poiché
in me si trova il volere, ma il modo di compiere il bene, no.
Ora, se io faccio ciò che non voglio, non sono più io che lo compio, ma è il
peccato che abita in me.
(Romani 7:18-20)
Ma questa nostra carne, questo corpo
di peccato è stato crocifissa con Cristo e l’essere consapevoli di
questa VERITA’ ci permette di realizzare la libertà di servire Dio nella
nostra nuova natura spirituale interiore:
Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue
concupiscenze; e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti
d'iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e
le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; infatti il peccato non
avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la
grazia.
Che faremo dunque?
Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia?
No di certo!
Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli,
siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte
o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia?
Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito
di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati
dal peccato, siete diventati servi della giustizia.
(Romani 6:12-18)
Ed è questo condursi per lo Spirito
che caratterizza in modo evidente un
figlio di Dio:
…infatti
tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio.
(Romani 8:14)
Se non riusciamo a vivere questa vita sotto la guida dello Spirito è
solamente perché non camminiamo
secondo lo Spirito, non ci sono scusanti, Paolo lo dichiara chiaramente:
Io dico: camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri
della carne.
(Galati 5:16)
2) IL MONDO (che
perseguita principalmente la nostra
anima)
Il mondo ha un suo pensiero e i suoi attacchi sono sostanzialmente di natura
emotiva e culturale (influenza il pensiero, i sentimenti, i valori,
“accomoda” la giustizia, l’etica)
Gesù identifica il mondo come:
- tutto ciò che concerne la prima creazione (con le sue leggi, i suoi
valori, la sua etica…):
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non
l'ha conosciuto.
Questo mondo, contaminato dal
virus del peccato è sotto il potere di satana… è stato da lui conquistato
con il tradimento dell’uomo, e come tale
deve essere distrutto:
ll giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno
stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che
sono in essa saranno bruciate.
Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi, quali non dovete essere
voi…
- le potenze celesti:
…il
nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i
principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di
tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi
celesti.
(Efesini 6:12)
- chiunque non può ricevere lo Spirito Santo in quanto oppositore di Gesù
Cristo:
Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed
Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo
Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non
lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.
(Giovanni 14:15-17)
Davanti a tutto questo, il Signore ci esorta e ci avverte (riguardo
al mondo che non è da Dio e
presto sarà distrutto):
Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo.
Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui.
Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la
concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma
dal mondo.
E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio
rimane in eterno.
Perché (anche se, a volta, non sembra):
- il mondo è un nostro nemico perché ci vede a lui estranei:
Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del
mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.
Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Santificali nella verità: la tua parola è verità.
Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo.
Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella
verità.
(Giovanni 17:14-19)
- il mondo ci odia:
Il mondo non può odiare voi; ma odia me, perché io testimonio di lui che le
sue opere sono malvagie.
Egli diceva loro: Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di
questo mondo; io non sono di questo mondo
(Giovanni 8:23)
Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del
mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.
Ricordiamoci dunque di questo quando siamo tentati di “simpatizzare” dal
punto di vista culturale ed emotivo con il mondo!
3) SATANA (che
perseguita principalmente il nostro
spirito)
Il trionfo di Cristo
ha coinvolto pienamente questo altro nostro acerrimo
nemico:
- che è stato mortalmente ferito alla croce:
Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie
di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno.
- e presto sarà schiacciato sotto i piedi di Cristo,
la progenie della donna e il
corpo della Chiesa:
Il Dio della pace stritolerà presto satana sotto i vostri piedi.
E la sconfitta di satana (che a permesso alla morte di regnare) coinvolgerà
tutto il suo regno di tenebre e
con lui sarà sconfitta anche la morte:
Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha
similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva
il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal
timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita.
(Ebrei 2:14-15)
L'ultimo
nemico che sarà distrutto sarà la morte.
Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo
mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è
scritta: «La morte è stata
sommersa nella vittoria».
«O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?»
Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma
ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù
Cristo.
Perciò
(in conseguenza di questa VERITA?),
fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti
nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
E se Gesù Cristo ha già sconfitto satana,
il peccato non avrà più potere su di noi; perché non siete sotto la legge ma
sotto la grazia
(cfr Romani 6:14) e questa vittoria è quindi nostra, ma dobbiamo stare
attenti a:
- non fargli posto:
…non
fate posto al diavolo.
- resistere ai suoi attacchi esterni
(di natura spirituale) indossando l’intera armatura spirituale che il
Signore ci ha dato in dotazione:
Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi
contro le insidie del diavolo; il nostro combattimento infatti non è contro
sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i
dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della
malvagità, che sono nei luoghi celesti.
Perciò prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel
giorno malvagio, e restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro
dovere.
State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi;
rivestitevi della corazza della giustizia; mettete come calzature ai vostri
piedi lo zelo dato dal vangelo della pace; prendete oltre a tutto ciò lo
scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del
maligno.
Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la
parola di Dio; pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni
preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza.
Viviamo quindi nella piena consapevolezza che questo nemico è stato
sconfitto e la sconfitta dell’ultimo nemico (la morte) è già scritta con la
Parola di Dio, Colui che disse… e la cosa fu! (cfr Genesi 1)
CONCLUSIONE
Prendere pienamente coscienza della Completa Vittoria di Cristo ci protegge
(come Suoi discepoli), da tutte quelle false dottrine che vorrebbero
“aggiungere” o “togliere” qualcosa dalla nostra nuova identità spirituale,
per questo motivo Paolo dichiara ai fratelli di Colosse:
Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani
raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non
secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della
Deità; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato
e di ogni potenza; in lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione
non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste
nello spogliamento del corpo della carne: siete stati con lui sepolti nel
battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede
nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.
Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra
carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri
peccati; egli ha cancellato il documento a noi ostile, i cui comandamenti ci
condannavano, e l'ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; ha spogliato
i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su
di loro per mezzo della croce.
Davanti a questo vero e proprio trionfo, possiamo vivere pienamente da figli
di Dio vittoriosi in forza del trionfo di Gesù Cristo ed intonare con
l’apostolo Paolo il suo inno di vittoria:
Che diremo dunque riguardo a queste cose?
Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?
Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti,
non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?
Chi accuserà gli eletti di Dio?
Dio è colui che li giustifica.
Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra
di Dio e anche intercede per noi.
Chi ci separerà dall'amore di Cristo?
Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità,
il pericolo, la spada?
Com'è scritto: «Per amor di te
siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da
macello».
Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che
ci ha amati. Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né
principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezza, né
profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che
è in Cristo Gesù, nostro Signore.
(Romani 8:31-39)
E Paolo sapeva quello che scriveva:
Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno; tre volte sono
stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho
fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte negli abissi marini.
Spesso in viaggio, in pericolo sui fiumi, in pericolo per i briganti, in
pericolo da parte dei miei connazionali, in pericolo da parte degli
stranieri, in pericolo nelle città, in pericolo nei deserti, in pericolo sul
mare, in pericolo tra falsi fratelli; in fatiche e in pene; spesse volte in
veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e
nella nudità.
Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che
mi vengono da tutte le chiese.
Davanti a tutte queste persecuzioni, queste lotte, nonostante il logorio
continuo del suo corpo che portava evidenti i segni della sofferenza… il suo
sguardo era fisso sulla Vittoria di Cristo e sulla Gloria celeste:
Perciò non ci scoraggiamo; ma, anche se il nostro uomo esteriore si va
disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno.
Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più
grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento
non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose
che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.
E questa sua fermezza lo ha caratterizzato fino al suo sacrificio finale:
Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia
partenza è giunto.
Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la
fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto
giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti
quelli che avranno amato la sua apparizione.
(2 Timoteo 4:6-8)
…perché la corona si dà a
chi vince!
A chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel
paradiso di Dio.
Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.
A chi vince io darò della manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla
quale è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo
riceve.
A chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine,
darò potere sulle nazioni,
ed egli le reggerà con una
verga di ferro e le frantumerà come vasi d'argilla, come anch'io
ho ricevuto potere dal Padre mio; e gli darò la stella del mattino.
Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il
suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al
Padre mio e davanti ai suoi angeli.
Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non
ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome
della città del mio Dio (la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da
presso il mio Dio) e il mio nuovo nome.
Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho
vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.
Chi vince erediterà queste
cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio.
…ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro
Signore Gesù Cristo.
(1 Corinzi 15:57)