VANGELO DI GESU’ CRISTO SECONDO LUCA
GESU’ CRISTO UOMO
***
L’ANNUNCIO DELLA NASCITA DI GESU’ IL CRISTO
***
I personaggi di cui Luca narra le nascite sono:
- Giovanni il battista
- Gesù il Cristo
Come abbiamo già avuto motivo di considerare, Luca focalizza molto il
suo sguardo sulla progenie della
donna e quasi a voler ripercorrere la sequenza dei fatti della
caduta di Genesi 3, mette a confronto due risposte alla chiamata di Dio
nella quale la figura della donna (maggiormente colpita nella genesi per
avere per prima dato ascolto al serpente) si riscatta come maggiormente
ubbidiente alla chiamata di Dio
annunciata da parte dell’angelo
Gabriele.
***
Annuncio della nascita di Gesù il Cristo
(1:26-38)
Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di
Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine fidanzata a un uomo chiamato
Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria.
L'angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il
Signore è con te».
Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un
tale saluto.
L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso
Dio.
Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù.
Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore
Dio gli darà il trono
di Davide, suo padre.
Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà
mai fine».
Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non
conosco uomo?»
L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza
dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che
nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio.
Ecco, Elisabetta, tua parente,
ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il
sesto mese, per lei, che era chiamata sterile; poiché nessuna parola di
Dio rimarrà inefficace».
Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo
la tua parola». E l'angelo la lasciò.
(Luca 1:26-38)
Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di
Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine fidanzata a un uomo chiamato
Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria…
Sei mesi
dopo che Elisabetta ebbe
concepito, Gabriele, (il
precursore celeste del Messia, come Giovanni ne fu
il precursore
terrestre),
venne di nuovo mandato da Dio
nella città di Nazaret, una cittadina nascosta tra i monti della Galilea
(territorio della tribù di Zabulon) poco stimata dai giudei della
capitale (cfr Giovanni 7:52).
Il riferimento temporale di sei
mesi ci parla del sesto
giorno della creazione, quando è stato creato
Adamo, l’uomo ad immagine di Dio
(cfr Genesi 1:27).
Questo stesso termine temporale ci parla della venuta di
Gesù il Cristo, l’Immagine di Dio
fatta uomo: il Primo Uomo perfetto:
Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è
quello che l'ha fatto conoscere.
(Giovanni 1:18)
Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel
regno del suo amato Figlio.
In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.
Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura;
poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla
terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati,
potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di
lui.
Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.
Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; è lui il principio, il
primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato.
(Colossesi 1:13-18)
Questa assonanza non può non farci considerare quanto insegnava Paolo (e
Luca era perfettamente a conoscenza di questo insegnamento):
Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e
per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli
uomini, perché tutti hanno peccato...
…Dunque,
come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli
uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che
dà la vita si è estesa a tutti gli uomini…
..Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati
resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno
costituiti giusti. La legge poi
è intervenuta a moltiplicare la trasgressione; ma dove il peccato è
abbondato, la grazia è sovrabbondata, affinché, come il peccato regnò
mediante la morte, così pure la grazia regni mediante la giustizia a
vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.
(tratto da Romani 5:12-21)
…come tutti muoiono in
Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati…
(1 Corinzi 15:22)
Paolo definisce così Gesù Cristo
come il secondo Adamo, ma mentre Adamo è
l’uomo creato ad immagine di Dio,
Gesù Cristo è l’Immagine di Dio
fatta uomo!
Proprio per questo Dio nella Legge aveva
vietato di farsi immagini da
adorare; l’Immagine da adorare ce l’ha data Lui: Gesù Cristo!
Gabriele
porta questa volta un messaggio ad una
vergine discendente dalla
tribù di Giuda e discendente
di Davide, promessa sposa ad
un uomo del luogo chiamato Giuseppe (anche lui discendente di
Davide).
La scelta di Maria faceva
parte del Piano di Dio
profetizzato da Isaia:
…il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane concepirà,
partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele
(Dio con noi).
(Isaia 7:14)
Maria era una donna molto giovane, Luca la definisce
una vergine ed aggiunge che
era fidanzata ad un uomo chiamato
Giuseppe (cfr Luca 2:5).
Secondo le usanze giudaiche dell’epoca, un uomo ed una donna erano
fidanzati quando erano promessi sposi ed erano in procinto delle nozze.
Questo impegno era sicuramente più stretto del fidanzamento dei nostri
tempi, poiché i due erano considerati a tutti gli effetti marito e
moglie ad eccezione del fatto che non andavano a vivere insieme e non
consumavano il matrimonio.
…L'angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia;
il Signore è con te»…
Il saluto
dell’angelo a Maria è esattamente il saluto che giunge a tutti gli
uomini!
Ogni uomo (in Gesù Cristo) è
favorito dalla Grazia (lett.
kecharitomene) e la promessa che ne segue è di fatto il Vangelo!
…Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire
un tale saluto…
Maria (come Zaccaria) fu turbata
a queste parole, ma il suo turbamento non era una conseguenza della
incredulità ma del fatto che si
domandava che cosa volesse dire un tale saluto.
Non bisogna quindi scorgere nel
turbamento di Maria alcuna reazione dubbiosa all’apparizione
dell’angelo, quanto piuttosto la soggezione e la
domanda su
che cosa volesse dire un tale
saluto.
…L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso
Dio…
Similmente come avvenuto per Zaccaria, l’angelo Gabriele tranquillizza
Maria nel suo turbamento: Non
temere, Maria.
Le parole «hai trovato grazia
presso Dio», ci fanno vedere che Maria, in quanto figlia di Eva,
aveva bisogno della grazia e della misericordia di Dio, e che non vi è
alcuna traccia di “santità congenita”.
Maria, come ogni essere umano, era contaminata dal peccato!
…Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù…
In conformità alla Parola profetica, Maria è
la giovane che concepirà,
partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele (non come nome proprio
ma come significato del nome)… il suo nome proprio sarà invece Gesù.
Il nome Gesù (lett. Jeosus) è
la forma greca del nome Giosuè, come colui che succedette a Mosè,
quale condottiero d'Israele, e che fu una figura del Messia che
introduce il popolo di Dio nella terra promessa perché aveva creduto
pienamente nella potenza di Dio!
E Gesù è davvero Dio con noi
(Emmanuele):
Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è
quello che l'ha fatto conoscere.
(Giovanni 1:18)
Io e il Padre siamo uno.
(Giovanni 10:30)
Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gesù gli disse:
«Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha
visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: "Mostraci il Padre"? Non
credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me?
Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in
me, fa le opere sue.
Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa
di quelle opere stesse.
(Giovanni 14:8-11)
…Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore
Dio gli darà il trono di Davide, suo padre…
La grandezza di Gesù Cristo
non è una grandezza umana… anzi:
Isaia lo dipinge così:
Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella, come una radice che
esce da un arido suolo; non aveva forma né bellezza da attirare i nostri
sguardi, né aspetto tale da piacerci.
Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la
sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la
faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna…
…Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca.
Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi
la tosa, egli non aprì la bocca.
(tratto da Isaia 53:2-7)
La grandezza secondo Dio è spesso inversamente proporzionale alla
grandezza secondo l’uomo, Gesù infatti insegnava così:
Fra di loro nacque anche una contesa: chi di essi fosse considerato il
più grande.
Ma egli disse loro: I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le
sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. Ma per voi non
dev'essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo,
e chi governa come colui che serve. Perché, chi è più grande, colui che
è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma
io sono in mezzo a voi come colui che serve.
(Luca 22:24-27)
Quando dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si
mise di nuovo a tavola, e disse loro: «Capite quello che vi ho fatto?
Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perché lo sono. Se
dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche
voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Infatti vi ho dato un
esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. In verità, in
verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il
messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. Se sapete queste cose,
siete beati se le fate.
(Giovanni 13:12-17)
Giovanni il battista (per esempio) si dimostrò un umile servitore che
non ebbe mai la presunzione di innalzarsi; anzi
era disprezzato da tutti i
notabili, Gesù però lo descrive così:
…Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «Che cosa andaste a
vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma che cosa andaste a
vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano degli
abiti sontuosi e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. Ma che
andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e uno più di un profeta. Egli
è colui del quale è scritto: "Ecco,
io mando davanti a te il mio messaggero, che preparerà la tua via
davanti a te". Io vi dico: fra i nati di donna nessuno è più
grande di Giovanni; però, il più piccolo nel regno di Dio è più grande
di lui.
(Luca 7:24-28)
La grandezza secondo Dio è
quindi evidentemente un'altra cosa;
l’angelo Gabriele dice a Maria
che:
- Egli sarà grande in potenza
ed autorità spirituale;
- Egli sarà grande nella Sua
persona come Dio venuto
in carne;
- Egli sarà grande nel Suo
incarico profetico, i due discepoli sulla via di Emmaus, lo descrivono “potente
in parole e in opere” (cfr Luca 24:19);
Egli sarà grande in quanto
sarà chiamato Figlio dell'Altissimo…(non
figlio di Maria!) come attesta Dio stesso:
Ora, mentre tutto il popolo si faceva battezzare, anche Gesù fu
battezzato; e, mentre pregava, si aprì il cielo, e lo Spirito Santo
scese su di lui in forma corporea, come una colomba; e venne una voce
dal cielo: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto».
(Luca 3:21-22)
E come tale fu riconosciuto:
Quando vide Gesù da lontano, corse, gli si prostrò davanti e a gran voce
disse: «Che c'è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti
scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi».
(Marco 5:6-7)
- da Pietro:
Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri,
Geremia o uno dei profeti».
Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?»
Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
(Matteo 16:13-16)
- dal centurione alla croce:
Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, visto il
terremoto e le cose avvenute, furono presi da grande spavento e dissero:
«Veramente, costui era Figlio di Dio».
(Matteo 27:54)
Gesù è stato dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di
santità mediante la risurrezione dai morti:
…riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne,
dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità
mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore
(Romani 1:3-4)
La definizione di Figlio
dell’Altissimo, ci porta a considerare come Gesù fosse uguale al
Padre, in quanto nel pensiero semitico un figlio maschio era la “copia
carbone” del padre e tale definizione era spesso usata per indicare che
una tale persona aveva le stesse caratteristiche del suo padre,
Egli sarà grande in quanto
il Signore Dio gli darà il trono
di Davide, suo padre…
Il trono di Davide:
-
trova le sue radici nella profezia che Giacobbe pronunciò sui suoi
figli, ed in particolare sul
figlio Giuda (antenato di Davide):
Giuda è un giovane leone; tu risali dalla preda, figlio mio; egli si
china, s'accovaccia come un leone, come una leonessa: chi lo farà
alzare?
Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né sarà allontanato il bastone del
comando dai suoi piedi, finché venga colui al quale esso appartiene e a
cui ubbidiranno i popoli.
Egli lega il suo asinello alla vite e il puledro della sua asina alla
vite migliore; lava la sua veste col vino e il suo mantello col sangue
dell'uva
(cfr Apocalisse 14:20: 19:15).
Egli ha gli occhi rossi dal vino e i denti bianchi dal latte.
(Genesi 49:9-12)
- passa per la promessa fatta a Davide stesso:
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri,
io innalzerò al trono dopo di te la tua discendenza, il figlio che sarà
uscito da te, e stabilirò saldamente il suo regno.
Egli costruirà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il
trono del suo regno…
…La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te e il
tuo trono sarà reso stabile per sempre.
(tratto da 2 Samuele 7:12-16)
Io inoltre lo costituirò mio primogenito, il più eccelso dei re della
terra.
Gli conserverò la mia grazia per sempre, il mio patto con lui rimarrà
stabile.
Renderò eterna la sua discendenza e il suo trono come i giorni dei
cieli…
…Una cosa ho giurato per la mia santità, e non mentirò a Davide: la sua
discendenza durerà in eterno e il suo trono sarà davanti a me come il
sole, sarà stabile per sempre come la luna; e il testimone ch'è nei
cieli è fedele. [Pausa]
(tratto dal Salmo 89:27-37)
- ed è stato profetizzato da Dio:
Perché questo tumulto fra le nazioni, e perché meditano i popoli cose
vane?
I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme
contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo:
«Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene».
Colui che siede nei cieli ne riderà; il Signore si farà beffe di loro.
Egli parlerà loro nella sua ira, e nel suo furore li renderà smarriti:
«Sono io», dirà, «che ho stabilito il mio re sopra Sion, il mio monte
santo».
Io annuncerò il decreto: Il SIGNORE mi ha detto:
«Tu sei mio figlio, oggi io t'ho generato.
Chiedimi, io ti darò in eredità le nazioni e in possesso le estremità
della terra.
Tu le spezzerai con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso
d'argilla».
Ora, o re, siate saggi; lasciatevi correggere, o giudici della terra.
Servite il SIGNORE con timore, e gioite con tremore.
Rendete omaggio al figlio, affinché il SIGNORE non si adiri e voi non
periate nella vostra via, perché improvvisa l'ira sua potrebbe
divampare.
Beati tutti quelli che confidano in lui!
(Salmo 2)
…Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avrà
mai fine»…
Questa dichiarazione, nel suo senso letterale, è relativo alla
conversione dei Giudei alla fede e all'ubbidienza di Gesù Cristo (cosa
che avverrà nel giorno del Signore ai tempi del millennio); ma le
parole: «casa di Giacobbe»
non sono ristrette ad essi, anzi sono equivalenti alla
Chiesa di Dio costituita dai
convertiti giudei e dai convertiti gentili uniti in un corpo nuovo (cfr
Efesini 2:11 / 3:13), in quanto
il Regno di Gesù Cristo proseguirà dopo il millennio e sarà eterno… …il
suo regno non avrà mai fine.
…Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non
conosco uomo?»…
Qui è espresso lo stupore di Maria…
non incredulità, altrimenti
l’angelo Gabriele avrebbe
rivolto a Maria le medesime
riprensioni di Zaccaria,
perché in Dio non ci sono
favoritismi o parzialità (cfr 1 Pietro 1:17; Giacomo 2:1; 1 Timoteo
5:21).
Maria
non mette in dubbio che la “cosa avverrà”; si chiede
come avverrà questo, dal momento
che non conosco uomo?
D’altronde Elisabetta aveva un marito… lei
non conosceva
uomo!
Davanti alle promesse di Dio non dubitiamo mai del loro compimento,
piuttosto chiediamo come queste potranno avvenire!
In questo modo i credenti si avvicinano (per esempio) alle profezie del
rapimento dei credenti, del giorno del Signore, della resurrezione dai
morti…
…L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza
dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che
nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio…
Il Signore non lascia insoddisfatta la domanda di Maria perché
Egli non ci vuole nell’ignoranza…
anzi:
…il Signore, DIO, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi
servi, i profeti.
(Amos 3:7)
E così ha fatto per mezzo di tutti i Suoi profeti; e così ha fatto con
il Suo servo Giovanni (nel Libro della Rivelazione di Gesù Cristo), con
il fine di “consolare i credenti”!
Ed è con questo spirito che Paolo scriveva ai fratelli di Tessalonica
circa il rapimento della Chiesa:
Fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che
dormono, affinché non siate tristi come gli altri che non hanno
speranza. Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure
che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono
addormentati.
Poiché questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi
viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non
precederemo quelli che si sono addormentati; perché il Signore stesso,
con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal
cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che
saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a
incontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore.
Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
(1 Tessalonicesi 4:13-18)
E scriveva ai fratelli di Corinto circa la resurrezione (che
alcuni mettevano in dubbio):
Ora se si predica che Cristo è stato risuscitato dai morti, come mai
alcuni tra voi dicono che non c'è risurrezione dei morti?
Ma se non vi è risurrezione dei morti, neppure Cristo è stato
risuscitato; e se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la
nostra predicazione e vana pure è la vostra fede. Noi siamo anche
trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che
egli ha risuscitato il Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se è
vero che i morti non risuscitano…
…Infatti,
poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di
un uomo è venuta la risurrezione dei morti. Poiché, come tutti muoiono
in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; ma ciascuno al
suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua
venuta; poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio
Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e
ogni potenza.
Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici
sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte…
…Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? E con quale corpo
ritornano?» Insensato, quello che tu semini non è vivificato, se prima
non muore; e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve
nascere, ma un granello nudo, di frumento per esempio, o di qualche
altro seme; e Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il
proprio corpo.
Non ogni carne è uguale; ma altra è la carne degli uomini, altra la
carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci.
Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo
splendore dei celesti, e altro quello dei terrestri.
Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, e altro lo
splendore delle stelle; perché un astro è differente dall'altro in
splendore.
Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato
corruttibile e risuscita incorruttibile; è seminato ignobile e risuscita
glorioso; è seminato debole e risuscita potente; è seminato corpo
naturale e risuscita corpo spirituale.
Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale.
Così anche sta scritto: «Il
primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l'ultimo Adamo è
spirito vivificante.
Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è
naturale, poi viene ciò che è spirituale.
Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal
cielo.
Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste,
tali saranno anche i celesti.
E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche
l'immagine del celeste.
Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare
il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare
l'incorruttibilità.
Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo
trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima
tromba.
Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e
noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta
incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo
mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che
è scritta: «La morte è stata
sommersa nella vittoria»…
…Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre
abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è
vana nel Signore.
(tratto da 1 Corinzi 15:12-58)
L’angelo Gabriele risponde quindi alla considerazione di Maria e
le rivela che quello che si compirà in lei è l’Opera dello Spirito
Santo!
Ma questo annuncio ha sapore di profetico… quello che lo Spirito Santo
compirà nel seno di Maria è esattamente quello che compirà in tutti
quelli che Lo hanno ricevuto… Maria sta ascoltando per la prima volta il
Vangelo:
Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà
dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà
(la progenie della donna – cfr Genesi 3:15)
sarà chiamato Santo, Figlio di
Dio.
…Ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella
sua vecchiaia; e questo è il sesto mese, per lei, che era chiamata
sterile; poiché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace»…
L’Angelo Gabriele non solo
spiega “come avverrà questo”
ma gli dà anche un segno (che
Maria non aveva chiesto)… il
Signore onora quelli che credono in Lui e gli da di provare quello
che coloro che non credono e che chiedono i segni ed i miracoli non
potranno mai vedere e provare!
Il Signore rafforza la fede di Maria facendogli notare che già
Elisabetta “la sterile” ha
concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia, perché
nessuna parola di Dio rimarrà
inefficace!
RICORDIAMOLO SEMPRE!
…Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo
la tua parola». E l'angelo la lasciò.
Con l'umiltà di una semplice fanciulla Maria crede e si sottomette a Dio
( si dichiara sua serva lett.
doule).
Gesù dirà:
Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, e non
glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. In
verità vi dico: chiunque non accoglierà il regno di Dio come un bambino,
non vi entrerà affatto».
(Luca 18:16-17)