PRIMA LETTERA DI PAOLO A TIMOTEO
Conclusione
O Timoteo, custodisci il deposito;
evita i discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza;
alcuni di quelli che la professano si sono allontanati dalla fede. La
grazia sia con voi.
(1 Timoteo 6:20-21)
Prima di chiudere, Paolo ricorda ancora una volta a Timoteo quello che
era stato l'oggetto principale della lettera, cioè il dovere di
mantenere saldamente la sana
dottrina di fronte ai falsi dottori, pieni di sé e vuoti di sostanza
spirituale.
…custodisci il deposito…
La Verità evangelica rivelata da Dio in Cristo è un sacro
deposito affidato ad ogni Suo
servitore perché ciascun credente ha il dovere di custodire quel Tesoro
e trasmetterlo nella Sua integrità ai suoi simili.
Proprio per la preziosità e la Potenza di questo sacro
deposito, l’avversario usa ogni mezzo possibile per rovinarlo,
corromperlo, falsificarlo e lo fa attraverso l’ausilio di uomini che
prestano le loro membra per questo specifico scopo.
Il sacro deposito è quindi
costantemente minacciato da alterazioni, diminuzioni, aggiunte, quindi
va costantemente custodito e
trasmesso intatto alla chiesa
senza le influenze dei discorsi
privi di alcuna utilità e le obiezioni dei suoi avversari.
La sana dottrina, il deposito da
custodire, è totalmente opposta alle
profane ciance
dei falsi dottori.
Più sono numerosi ed audaci i tentativi fatti per corrompere o per
rovinare il sacro deposito, e
maggiore deve essere la nostra vigilanza nel
custodirlo.
Timoteo (come ogni uomo di Dio)
deve dunque custodire (phylaxon:
lett. osservare) la totalità
della sana dottrina.
Il buon servitore di Cristo
non deve quindi perdersi in ciò che è vano ma deve pensare a
custodire il deposito, e per
fare questo in modo pienamente soddisfacente e non correre in rischio di
allontanarsi alla fede, deve:
-
evitare i discorsi vuoti e
profani;
- evitare le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza.
… evita i discorsi vuoti e profani e le obiezioni di quella che
falsamente si chiama scienza…
Timoteo era incaricato di proclamare
la sana dottrina del Vangelo
in un territorio fortemente influenzato dalla scienza secolare e la
filosofia.
Pertanto dobbiamo considerare che fra le insidie da cui Timoteo (come
ogni uomo di Dio chiamato a
custodire il sacro
deposito) deve
guardarsi e da cui deve
difendere la verità, Paolo
cita:
- i discorsi vuoti
Paolo usa il termine Κενοφωνιαι=kenofonie
(lett.
voci vane, vuoti suoni); nemmeno parole, perchè la parola è
l'espressione di un pensiero, ma questi sono solo suoni privi di
contenuto.
I discorsi vuoti sono i
discorsi senza alcun senso spirituale, privi di sostanza, tipici di
persone gonfie d’aria, che
non edificano la Chiesa e non portano alcuna energia spirituale, spesso
basati sulla vanità, sull’esaltazione della persona, sulla curiosità
fine a sé stessa.
- i discorsi profani
I discorsi profani (lett.
ciancie) sono i
discorsi che non portano con sé il dovuto
timore di Dio, senza alcuna
sacralità (separazione dal male) tipici di persone
profane, che non sanno
distinguere ciò che santo da ciò che è vile, spesso basati sulla
“libertà di vivere nel peccato”,
volgendo così la Grazia in dissolutezza.
- le obiezioni di quella che falsamente si chiama scienza
Il termine obiezioni (αντιθεσεις
lett. antitesi) indica propriamente l'atto del porre una cosa contro
l'altra.
Probabilmente si riferisce alle
obiezioni che caratterizzavano l'insegnamento dei falsi dottori, le
cui elucubrazioni producevano le dispute, gli attriti di cui ha parlato
Paolo nel principio della lettera.
Le accuse di contraddizioni che la scienza secolare e la filosofia
rivolge al Vangelo ci sono sempre state e sempre ci saranno, ma
l’uomo di Dio non deve contendere
sullo stesso piano scendendo in sterili discorsi e polemiche.
Il Vangelo non si oppone alla scienza e non ha nemmeno bisogno del suo
appoggio, sia essa filosofica, storica, critica o naturale, Esso è la
Verità!
Se il fine della scienza onesta e genuina è conoscere la Verità, il
Vangelo (che è Luce e procede dal Dio) porta questa Verità.
Ma non tutta la scienza è vera scienza!
La vera scienza osserva accuratamente e pazientemente i fatti, li
riunisce, li classifica e da essi trae le deduzioni che quelli realmente
autorizzano e riconosce i suoi limiti e si guarda dal dare come scienza
quel che non è se non ipotesi.
La falsa scienza ha la tendenza a non tener conto di tutti i fatti, a
fondare grandi teorie sopra basi non salde, a dare come certo quello che
è solo una ipotesi, a trarre dai fatti quelle conclusioni che rispondono
meglio alle tendenze morali ed intellettuali dello scienziato o del
pubblico di cui cerca l’approvazione.
Ed è questa la tendenza che negli
ultimi tempi prenderà il sopravvento:
Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma,
per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le
proprie voglie, e distoglieranno le orecchie dalla verità e si
volgeranno alle favole.
(2 Timoteo 4:3-4)
Ed è così che avviene la totale perdita della dignità dell’uomo:
Benché si dichiarino sapienti, sono diventati stolti, e hanno mutato la
gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell'uomo
corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei
loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi; essi, che
hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la
creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen.
Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne
hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; similmente
anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono
infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini
con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa
del proprio traviamento.
Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in
balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente;
ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni
d'invidia, di omicidio, di contesa, di frode, di malignità;
calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi,
vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati,
sleali, senza affetti naturali, spietati.
Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali
cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi
le commette.
(Romani 1:22-32)
…alcuni di quelli che la professano si sono allontanati dalla fede.
Purtroppo qui abbiamo la dimostrazione di come
alcuni di quelli che la professano
(proclamandosi ostentatamente gli adepti e seguaci)
si sono allontanati dalla fede,
ovvero
non sono stati più perseveranti
(non vivono più secondo quanto prescritto dalla sana dottrina,
raccogliendo le conseguenze dei loro errori).
…La grazia sia con voi.
Il saluto/auspicio di Paolo ci ricorda le benedizioni che
la Grazia porta su chi segue
con perseveranza gli insegnamenti del Vangelo, proprio
in opposizione ai molti dolori e
alle conseguenze di chi si allontana dalla fede.