Culto

 

 

"Dio è Spirito; e quelli che l'adorano,

bisogna che l'adorino in spirito e verità."

Giovanni 4:24

"Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto".

(dall’evangelo secondo Matteo 4:10)

 

Questo comando di Gesù Cristo ci ricorda la sacralità del culto e della Persona a cui va “reso”.

Innanzi tutto, il culto va “reso”, nel senso di “ridare un qualcosa” in funzione di un “qualcos’altro” che abbiamo ricevuto!

In seconda analisi, il culto è strettamente legato al concetto di “Adorazione”.

Quindi il culto non è una mera funzione rituale che gli uomini, ordinariamente eseguono in modo standardizzato e ripetuto, ma è la profonda riconoscenza di quanto ritengono di avere già ricevuto.

Per questo, nella Parola di Dio, ed in particolare nel libro dell’Apocalisse, quando viene rivelato Gesù Cristo in Gloria e la Sua Opera di Vittoria, troviamo diversi modi e motivi per cui viene adorato Dio Padre e l’Agnello.

Il culto cristiano non è amministrato da una stabilita categoria sacerdotale, ma ciascun figlio di Dio ha accesso alla presenza di Dio, per mezzo dello Spirito Santo ed in virtù del sacrificio di Gesù Cristo, ed è chiamato a “rendere” il proprio culto, la propria offerta secondo l’insegnamento della Parola di Dio:

Per mezzo di Gesù, dunque,

offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode:

cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome.”

(tratto dalla lettera agli Ebrei 13:15)

Inoltre Paolo, ricorda ai fratelli della chiesa di Roma:

“Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio,

a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente,

santo, gradito a Dio;

questo è il vostro culto spirituale.”

(dalla lettera di Paolo ai romani 12:1)

 

Il dare il proprio corpo in sacrificio vivente, è esattamente il “rendere” a Dio quel che è Suo, come ringraziamento del nuovo “uomo spirituale” che, per Grazia Sua è nato in noi per mezzo dello Spirito Santo.

Questa attività di “rendere il culto”, non è quindi delegabile ad altri, ad una chiesa o ad un’organizzazione religiosa, ma è la tua risposta a quanto Dio ha fatto per te!

Perciò, come “Cristiani in Nole” il nostro desiderio è ritrovarci ogni domenica, cioè nel “giorno del Signore” per adorarLo.

 

Nella libertà esprimiamo la nostra lode a Dio ed il nostro ringraziamento, con preghiere e con cantici.

 

Poi, condividiamo il pane e il vino, per commemorare la morte e la risurrezione del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha amati e che ha dato la Sua vita per noi, per perdonarci dei nostri peccati e per donarci la vita eterna.

Questo gesto, che la Bibbia chiama “la Cena del Signore”, è il Signore Gesù stesso che ha ordinato di commemorarlo.

 

A questo momento solenne, ma celebrato nella semplicità, segue un tempo di riflessione sulla Parola di Dio, per iniziare la settimana alla presenza del Signore e per ricevere da Lui una parola di incoraggiamento, di insegnamento e di esortazione.

 

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